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Michelangelo Ambrosini utente attivo
Iscritto: 26 Ott 2017 Messaggi: 876
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maxval1820 utente attivo

Iscritto: 09 Gen 2015 Messaggi: 20705 Località: Norma (LT)
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Inviato: Lun 01 Lug, 2019 2:17 pm Oggetto: |
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Un bel notturno nel quale abbasserei sensibilmente la saturazione del giallo.
_________________ Giuseppe Zizzi |
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gfalco utente attivo

Iscritto: 29 Mar 2011 Messaggi: 7700 Località: Mantova
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Inviato: Mar 02 Lug, 2019 8:55 am Oggetto: |
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Giallo effettivamente molto saturo, ma il risultato è decisamente valido.
_________________ Ciao. Giuseppe.
"Io sono un clown e faccio collezione di attimi..." (H. Böll)
"È arte la fotografia? Quien sabe? Chi lo sa e chi se ne importa? Mi piace!" (Edward Weston) |
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Michelangelo Ambrosini utente attivo
Iscritto: 26 Ott 2017 Messaggi: 876
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Inviato: Mar 02 Lug, 2019 5:46 pm Oggetto: |
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Grazie a entrambi. In casi come questo in cui mi trovo a scattare a ridosso del paesaggio e quindi la luce artificiale è parte integrante mi piace rimanere la saturazione del giallo così come è nella realtà, mi da una sensazione di calore e di forte presenza dell'elemento umano dato appunto dalle luci, in questo caso ho solo raffreddato leggermente la tonalità. Cmq se vi va postate una versione di come gestireste voi i gialli, così ci confrontiamo.
_________________ Il mio scatto migliore è quello che non ho ancora fatto. |
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SandroAmos utente

Iscritto: 26 Giu 2019 Messaggi: 73
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Inviato: Mer 03 Lug, 2019 1:07 pm Oggetto: |
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Scusate, ma io la trovo del tutto innaturale. Sembra un paesino percorso dalla lava...
Un saluto
_________________ Sandro Amici
Sito: https://crphoto64.wordpress.com/ |
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Michelangelo Ambrosini utente attivo
Iscritto: 26 Ott 2017 Messaggi: 876
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Inviato: Mer 03 Lug, 2019 2:53 pm Oggetto: |
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SandroAmos ha scritto: | Scusate, ma io la trovo del tutto innaturale. Sembra un paesino percorso dalla lava...
Un saluto |
La luce artificiale e più gialla delle lampadine con luce calda di 2700 Kelvin che si usano in casa quindi se ti sembra un paese percorso dalla lava propongo al sindaco di installare illuminazione neutra sui 4000 kelvin, in modo che diventa un paese percorso dal latte.
_________________ Il mio scatto migliore è quello che non ho ancora fatto. |
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SandroAmos utente

Iscritto: 26 Giu 2019 Messaggi: 73
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Inviato: Gio 04 Lug, 2019 8:31 am Oggetto: |
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Va bene, allora se questa è una immagine dalle tonalità naturali allora non commento...
Buona giornata
Sandro
_________________ Sandro Amici
Sito: https://crphoto64.wordpress.com/ |
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GiovanniQ utente attivo

Iscritto: 18 Dic 2009 Messaggi: 31006
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maxval1820 utente attivo

Iscritto: 09 Gen 2015 Messaggi: 20705 Località: Norma (LT)
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Inviato: Gio 04 Lug, 2019 11:37 am Oggetto: |
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Citazione: | Cmq se vi va postate una versione di come gestireste voi i gialli, così ci confrontiamo. | appena arrivo a casa stasera spero di averne il tempo. Una buona giornata.
_________________ Giuseppe Zizzi |
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pamar utente attivo

Iscritto: 03 Feb 2006 Messaggi: 1992 Località: Varese
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Inviato: Gio 04 Lug, 2019 11:52 am Oggetto: Re: Castelmezzano under the moon light |
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Dal post di questa foto è nata un’interessante discussione circa l’attinenza o meno al vero di questa fotografia, dove ciascuno ha espresso le proprie idee. Da parte mia dico che questa immagine non è pienamente attinente alla realtà come la vediamo e percepiamo dal vivo. Tuttavia sono stra-convinto che questo non inficia minimamente la bellezza di questo scatto; anzi, a dirla tutta (a mio avviso) rende lo scatto sopra le righe in positivo. Immagino questa scena con le luci meno gialle e ci trovo un qualcosa di più banale….non capite male, forse il termine banale non è appropriato, forse sarebbe meglio dire “conson” o “comune”. Ho usato la parola “banale” per sottolineare fortemente che tale interpretazione si discosta grandemente dalla prassi fornendo un connotato capace di rendere lo scatto particolare e differente dal comune. Tale differenza fornisce una visione che è intrigante e colpisce nel segno. Rende un atmosfera vincente e capace di introdurre visioni ed interpretazioni non consone che si discostano dalla prassi e rendono il paesaggio vincente. E poi tutto dipende da come ci si accosta alla fotografia di paesaggio. Deve essere sempre una riproduzione del reale o una sua interpretazione? Allora la fotografia in B&N è fedele alla realtà? Basta un minimo intervento per discostarsi dalla realtà dei fatti. Se aumento un poco il contrasto? se intervengo con curve e livelli? se faccio scorrere un centinaio di foto postate nel forum non ne trovo nessuna che posso classificare in pieno come riproduzione fedele e pari pari del reale. E non cambia nulla col digitale, era così anche con la pellicola. Un uguale paesaggio ripreso con la Provia o la Velvia o l’Astia dava risultati diversi. Quale era più “vero”?
A mio parere NON esiste una fotografia che riproduce sempre e comunque la realtà. Si può avvicinare ad essa, raggiungerla al 100% no.
Marco
_________________ Marco |
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milladesign utente attivo

Iscritto: 19 Lug 2007 Messaggi: 4992 Località: tra brescia, mantova e verona
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Inviato: Gio 04 Lug, 2019 1:03 pm Oggetto: |
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Io, per esempio, la percepisco più naturale così.
E' verissimo che le lampade, presumibilmente ai vapori di sodio ad alta pressione, hanno una T di 2000/2500 K, ma l'occhio umano è il miglior strumento esistente al mondo per quanto riguarda il bilanciamento del bianco, per cui non vedrai mai dal vivo una scena così satura di giallo a causa di una luce diffusa.
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_________________ Giorgio |
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SandroAmos utente

Iscritto: 26 Giu 2019 Messaggi: 73
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Inviato: Gio 04 Lug, 2019 1:06 pm Oggetto: |
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Ma sì ma sì... ho letto migliaia di volte circa la realtà in fotografia. So bene che anche il formato del file condiziona il risultato e modifica l'immagine. Ma nella fattispecie del paesaggio, specialmente in questo tipo di paesaggio, noto un accanimento in post produzione.
Si deve raggiungere ad ogni costo il famoso effetto WOW che quando si apre la fotografia fa sussultare. A mio avviso, in nome di queste effetto WOW si stanno perpetrando le peggiori violenze alla foto di paesaggio. Ecco uscire dal cielo stelle come se fossero coriandoli... tinte del tutto innaturali che rendono sì la foto attrattiva ma niente affatto attinente al vero.
Nella foto in esame, se le strade fossero così illuminate e con questo colore, penso che gli abitanti diventerebbero "pazzi" nel giro di due giorni.
_________________ Sandro Amici
Sito: https://crphoto64.wordpress.com/ |
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Michelangelo Ambrosini utente attivo
Iscritto: 26 Ott 2017 Messaggi: 876
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Inviato: Gio 04 Lug, 2019 3:41 pm Oggetto: |
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Mi fa piacere aver aperto questo dibattito in un genere, quale è la paesagistica urbana notturna, che, per come la vedo io, dovrebbe avere una molteplicità di chiavi di sviluppo a seconda dei gusti, e che inevitabilmente non possono essere tutti uguali.
Vi dico l'approccio che ho io nello sviluppo di questo genere di fotografia e che è fortemente legato al mio gusto personale. Quando mi trovo a fotografare un paesaggio urbano, ciò che mi attrae è la luce che lo illumina e non a caso la luce calda mi da un'emozione particolare di calore che testimonia la presenza umana in quel posto. Quindi per scelta preferisco quasi sempre mantenere questa tonalità calda e a volte anche modificarla leggermente come in questo scatto, in modo che riguardando la foto, la combinazione dei colori sia quella che susciti in me determinate emozioni piacevoli.
Detto questo se ha senso parlare di naturalezza nella fotografia di reportage, in quanto è un genere che dovrebbe raccontare una determinata realtà, applicare questo alla fotografia di paesaggio lo vedo già più difficile. Fotografia paesagistica per me significa raccontare un paesaggio aggiungendo una componente interpretativa personale, che crei un'atmosfera attorno a quest'ultimo, altrimenti poco senso avrebbe per esempio usare un filtro nd per fare una lunga esposizione, usare filtri che introducano dominanti per creare un'esasperazione delle tonalità e tante altre tecniche che hanno il fine di restituire una realtà che è quella soggettiva di chi fa la foto e non quella iperrealistica. Giocare con queste combinazioni serve a creare un'atmosfera e suscitare emozioni in primis in chi sviluppa e poi in chi osserva e dato che il gusto è soggettivo, una combinazione che crea una determinata atmosfera può piacere a me e a pochi altri che hanno i miei gusti e non piacere ad altri, che hanno o gusti diversi o preferiscono attinenza totale alla realtà. Parlare poi di naturalezza in un genere in cui la fonte di luce è artificiale mi sembra un po' contraddittorio, dato che artificialmente si possono usare tonalità di luce di tutta la scala cromatica, quindi tranquillamente potrebbero introdurre lampadine colore "lava dell'Etna" e montarle; per esempio al mio paese il venerdì santo si svolge una via Crucis scenica e tutto il paese viene illuminato da lampadine rosse, e vedere il paese così illuminato, diverso dal solito colore, in me e in molti suscita un'emozione particolare.
Passando la versione dello scatto postata ed elaborata da Giorgio, i colori sono più reali, il giallo è più freddo ma io la guardo e in me non da le stesse emozioni che da il giallo che ho saturato e riscaldato, allora mi chiedo: è meglio postare uno scatto più realistico più equilibrato o cercare quella chiave di sviluppo soggettiva che tocchi le corde delle tue emozioni? Io ovviamente preferisco la seconda.
_________________ Il mio scatto migliore è quello che non ho ancora fatto. |
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pamar utente attivo

Iscritto: 03 Feb 2006 Messaggi: 1992 Località: Varese
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Inviato: Ven 05 Lug, 2019 9:30 am Oggetto: |
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Ciao a tutti. Rispondo a SandroAmos. Personalmente non sono un estimatore dell’effetto WOW. Fondamentalmente perché reputo che un trattamento per ottenere un look che suscita meraviglia ad un primo sguardo non abbia poi i connotati per rendere lo scatto sopra la media nel proseguo. Intendo dire che l’immagine appare superlativa e suscita emozioni al momento ma non conserva questi connotati a lungo. Se mi passi l’esempio è come paragonare uno spavento provocato da una persona che balza di fronte a noi da dietro un muro ad un sentimento di affetto. Uno spavento è una sensazione dirompente, forte ed improvvisa ma dura un istante. Se arriviamo a provare affetto per una persona il sentimento non è dirompente nell’immediato appena conosciamo la persona ma è passibile di nascere, crescere, solidificarsi e “durare” nel tempo (sicuramente più di uno spavento momentaneo). Ecco, una fotografia WOW usa il suo look per colpire nell’immediato, ma tale parvenza estetica non ha connotati salienti oltre ad essa; è una sorta di patina (spesso, non voglio generalizzare) sotto la quale “manca qualcosa”. Si arriva poi a fotografie che alla lunga sono tutte uguali e delle quali non rimane traccia nella mente. Non vi è (spesso) l’aggiunta di un quid oltre alla semplice meraviglia da primo impatto. Una foto come quella postata da Michelangelo non la inserisco nel filone effetto WOW. La scelta estetica non ha il solo scopo di creare meraviglia estetica. La volontà di rendere giallo intenso le luci attribuisce dei connotati al paesaggio che vanno oltre il mero estetismo ma che hanno una precisa motivazione espressiva esposta precedentemente dall’autore stesso. Un scelta legata alla sua volontà di trasmettere il suo stato d’animo all’atto dello scatto. Quindi non semplice look fine a sé stesso.
Marco
_________________ Marco |
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Michelangelo Ambrosini utente attivo
Iscritto: 26 Ott 2017 Messaggi: 876
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Inviato: Ven 05 Lug, 2019 4:49 pm Oggetto: |
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pamar ha scritto: | Ciao a tutti. Rispondo a SandroAmos. Personalmente non sono un estimatore dell’effetto WOW. Fondamentalmente perché reputo che un trattamento per ottenere un look che suscita meraviglia ad un primo sguardo non abbia poi i connotati per rendere lo scatto sopra la media nel proseguo. Intendo dire che l’immagine appare superlativa e suscita emozioni al momento ma non conserva questi connotati a lungo. Se mi passi l’esempio è come paragonare uno spavento provocato da una persona che balza di fronte a noi da dietro un muro ad un sentimento di affetto. Uno spavento è una sensazione dirompente, forte ed improvvisa ma dura un istante. Se arriviamo a provare affetto per una persona il sentimento non è dirompente nell’immediato appena conosciamo la persona ma è passibile di nascere, crescere, solidificarsi e “durare” nel tempo (sicuramente più di uno spavento momentaneo). Ecco, una fotografia WOW usa il suo look per colpire nell’immediato, ma tale parvenza estetica non ha connotati salienti oltre ad essa; è una sorta di patina (spesso, non voglio generalizzare) sotto la quale “manca qualcosa”. Si arriva poi a fotografie che alla lunga sono tutte uguali e delle quali non rimane traccia nella mente. Non vi è (spesso) l’aggiunta di un quid oltre alla semplice meraviglia da primo impatto. Una foto come quella postata da Michelangelo non la inserisco nel filone effetto WOW. La scelta estetica non ha il solo scopo di creare meraviglia estetica. La volontà di rendere giallo intenso le luci attribuisce dei connotati al paesaggio che vanno oltre il mero estetismo ma che hanno una precisa motivazione espressiva esposta precedentemente dall’autore stesso. Un scelta legata alla sua volontà di trasmettere il suo stato d’animo all’atto dello scatto. Quindi non semplice look fine a sé stesso.
Marco |
Pamar mi fa piacere che hai capito il mio messaggio, poi è ovvio che ognuno ha la sua idea di sviluppo e interpretazione. Per quanto riguarda la scelta di quel giallo riscaldato un'altra motivazione è quella di rifarmi al tempo in cui la luce elettrica non esisteva e quindi l'illuminazione pubblica veniva fornita da altre forme di energia e suppongo anche giallo più tendente al colore del fuoco rispetto al giallo delle lampadine di oggi. A me quel tipo di rosso mi fa sentire quel paesino come un presepe, dandomi un grande senso di accoglienza e di calore, sensazione che ho percepito appena arrivato. Ci sono stato dalla notte verso l'1 quando ho fatto questo scatto, poi mi sono fatto un paio di ore di sonno in macchina e ho rifatto altri due scatti all'alba, uno dallo stesso pdr e l'altro dove con più luce ambientale ho raffreddato i gialli rispetto a questo scatto, e l'ultimo da altro pdr all'alba inoltrata dove ho lasciato il giallo del colore originale.
_________________ Il mio scatto migliore è quello che non ho ancora fatto. |
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