Auschwitz

lucapitta · utente Iscritto: 30 Gen 2011 Messaggi: 428 Località: 83

Fujifilm X-E2S + FUJINON 18-55 1:2.8-4
f/2.8
1/800 sec.
ISO 320
18 mm

essedi · utente attivo Iscritto: 28 Nov 2013 Messaggi: 29083

Ottima anche se drammatica immagine.Notevoli le molteplici linee di fuga,tracciate dai fili spinati elettrificati,purtroppo non tali per chi le osservava con terrore.Anche la rete sfocata in primo piano accentua la sensazione di segregazione che il verde degli alberi non dissipa.Complimenti!

lucapitta · utente Iscritto: 30 Gen 2011 Messaggi: 428 Località: 83

Grazie mille Sergio!

Franco.f · Inviato: Ven 06 Mgg, 2016 9:39 pm Oggetto:

Concordo con Essedi in particolare l'idea della rete in primo piano . Trovo lo sfondo leggermente chiaro . Ciao

lucapitta · utente Iscritto: 30 Gen 2011 Messaggi: 428 Località: 83

Ciao, grazie per i commenti, lo sfondo chiaro è stato voluto in pp per cercare di dare una sensazione di tristezza pur lasciando lo scatto a colori e non come spesso si vede in b/n.

Howitzer · utente Iscritto: 13 Apr 2016 Messaggi: 99

Ben realizzata, immagine solitamente proposta in bianco e nero, apprezzo la scelta del colore, quasi a mantenere sempre vivo il ricordo, il richiamo alla Vita...

lucapitta · utente Iscritto: 30 Gen 2011 Messaggi: 428 Località: 83

Grazie

GiovanniQ · Inviato: Lun 09 Mgg, 2016 7:10 am Oggetto:

Senza dubbio di forte impatto, ma la rete sfocata in promo piano ci riporta sul piano della visita guidata, del reticolato non inserito durante la WWII ma per preservare il luogo, ne deriva una foto documentale, ma da turista, in questi casi bisognerebbe trovare dei punti di ripresa non convenzionali...

lucapitta · utente Iscritto: 30 Gen 2011 Messaggi: 428 Località: 83

Ciao Giovanni, esatto, visita turistica, forse avrei potuto eliminare la rete in primo piano per renderla meno "turistica" però mi piaceva l'effetto per questo ho deciso di tenerla. Grazie per il tuo punto di vista.

gps73 · Inviato: Lun 09 Mgg, 2016 10:13 pm Oggetto:

Mi piace. La rete rende meglio nella miniatura, poi aprendola si perde un poco questa barriera che ha pieno diritto di far parte del racconto.