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di gparrac
Lun 06 Lug, 2015 9:40 pm
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Autore Messaggio
gparrac
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MessaggioInviato: Mer 08 Lug, 2015 9:22 am    Oggetto: ... Rispondi con citazione

Scansione da diapositiva colore - Prima metà anni '70

Surprised Più di 40 anni fa ... non mi restano molte fotografie di quel periodo, per un moivo o per l'altro sono andate perdute oppure si sono irrimediabilmente deteriorate.
A quell'epoca non disponevo ancora dell'ottimo Hexanon 50 mm macro f/3,5 e quindi quasi certamente anche questa fotografia è stata fatta utilizzando la solita tecnica, ottica Hexanon 57 mm f /1,4 montata dritta su tubo di prolunga con anche un dulicatore Kenko 4 lenti fra questo ed il corpo macchina, una Konica Autoreflex T (negli ultimi tempi T3) rigorosamente usata in manuale e ... senza le pile!.
Si osservi che è ben diverso utilizzare ottica+tubo+duplicatore dall'utilizzare ottica+duplicatore+tubo ... anche se dovrebbe essere inutile ricordarlo, la cosa è evidente per chi conosce un minimo l'ottica geometrica.
Il 57 mm (in luogo del più adatto 50 mm f /1,8) dovrebbe in teoria essere poco consigliabile per via del suo schema asimmetrico basato su 7 lenti, ma tanta era la fame di luminosità (naturalmente per la messa a fuoco, non certo per lo scatto!) da farmelo preferire al quasi-simmetrico 50 mm di luminosità inferiore ... il duplicatore era il 4 lenti semplicemente perché non sono mai riuscito a trovare il 6 lenti con attacco baionetta Konica.
Per quanto riguarda l'illuminazione del soggetto mi basavo allora su due schemi, il più semplice prevedeva l'uso di due piccoli lampeggiatori supportati da bracci metallici e portati avanti (più o meno a livello di lente dellottica) a desta ed a sinistra dell'obiettivo, mentre quello più evoluto conportava l'uso di un lampeggiatore anulare aiutato a destra o sinistra dal solito piccolo lampeggiatore.
Gli anulari - si dice - forniscono una luce piatta e priva di ombre ... si dice, ma è vero solo in parte, sulle brevissime distanze le ombre ci sono e sono molto particolari!
Basti pensare ad una parte molto in rilievo del soggetto ... l'ombra c'è (tutto intorno al rilievo) perché l'illuminazione non è puntiforme e chiaramente non proviene da un punto sulla stessa retta dell'asse ottico.
Ma utilizzati insieme ad un'altra fonte luminosa sono perfetti ...
Ma quello che mi preme di affermare è che, all'epoca, mai e poi mai nella macro da campagna era considerato lecito spostare il soggetto che si voleva fotografare: il posatoio era quello che l'insetto si era scelto, lì andava fotografato con tutti i problemi connessi con la pressoché inevitabile fuga dello stesso avvicindo la fotocamera.
Certo ... anche allora qualche cosa si faceva per convincere il soggetto a farsi fotografare.
Ma al massimo lo si disturbava sperando che andasse a fermarsi vicino ma in posizione più favorevole ...
Spostare una farfalla su un fiore che il soggetto mai avrebbe scelto? Orrore ... ancor prima di errore!
Trovate questo eccessivo? Non credo proprio lo sia, ancora adesso nei bandi di concorso relativi alla Fotografia Naturalistica vengono sempre inserite clausole che in sintesi mirano ad escludere qualsiasi immagine in cui ci sia stato un anche minimo intervento del fotografo per costringere il soggetto fotografato a comportamenti non naturali.
C'è una grande differenza fra cercare di raccontare quella che è - in fondo - una parte rilevante (certo lo è numericamente) della bella d'erbe famiglia e d'animali, con tutti i piccoli drammi che si consumano sotto i nostri occhi, il terribile aspetto del predatore visto dal punto di vista della preda, la bellezza della piccola licenide con le ali aperte e tanto altro ... dal costruire immagini di francobolli - nitidissimi, ne convengo - che ben poco dicono sul soggetto fotografato.

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti

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pigi47
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MessaggioInviato: Mer 08 Lug, 2015 2:08 pm    Oggetto: Re: ... Rispondi con citazione

gparrac ha scritto:


Più di 40 anni fa


Sovente nei tuoi interventi leggo che ti tuffi nel passato, purtroppo i tempi cambiano, come le mode ed i fotografi.

gparrac ha scritto:

Spostare una farfalla su un fiore che il soggetto mai avrebbe scelto? Orrore ... ancor prima di errore!
Trovate questo eccessivo? Non credo proprio lo sia, ancora adesso nei bandi di concorso relativi alla Fotografia Naturalistica vengono sempre inserite clausole che in sintesi mirano ad escludere qualsiasi immagine in cui ci sia stato un anche minimo intervento del fotografo per costringere il soggetto fotografato a comportamenti non naturali.


Come detto le mode cambiano, infatti qualche anno fa guai a presentare nei vari forum uno sfondo maculato, si prediligeva uno sfondo neutro ricavato magari da un buon 180, infatti in quel periodo abbandonai il 100 per utilizzare il 180. Ora invece sembra tornar di moda lo sfondo maculato.
Mi hanno scritto in alcune mie foto che le libellule non si posano mai sui fiori, ebbene questo non è proprio vero perchè più di una volta mi è capitato un loro incontro proprio su simili posatoi, penso se il numero di volte superi i tre casi non sia più un fatto casuale. Quindi non si può affermare che si vada contro natura, forse non è cosa da tutti i giorni però succede. Per quanto riguarda lo spostare i soggetti su altri posatoi a mio modo di vedere non è un oltraggio, perchè fotografo prima di tutto per me stesso e vedere su un posatoio per quanto possibile bello fa ancor più piacere. Personalmente non pertecipo mai a nessun concorso fotografico naturalistico perchè non desidero nessun vincolo nell'esercitare quello che reputo un hobby, già troppe regole vi sono nella vita ed almeno in questo preferisco essere libero di scegliere ciò che desidero. Comunque credo la stessa cosa si possa dire anche per chi fotografa uccelli in luoghi dove esistono mangiatoie ove deponi i semi e ti piazzi in un capanno in attesa di qualche volatile. Forse si potrà dire che non è una vera foto naturalistica perchè vi è sempre dietro la mano dell'uomo, ma personalmente guardo la bellezza del soggetto se questo è stato ben ripreso, poco m'importa se fotografato vicino ad una mangiatoia mentre becca i semi che io gli ho donato. Certo se nella presentazione mi si descrive una scena naturale e l'altra aiutata da noi posso valutare le maggiori difficoltà occorse nel primo caso rispetto al secondo, quindi dar più valore all'immagine, ma da un punto di vista fotografico osservo sopratutto la bellezza dell'insieme. Indubbiamente accetto tutte le critiche del caso, ma queste sono mie scelte personali dettate dai miei probabili brutti gusti.

gparrac ha scritto:

costruire immagini di francobolli - nitidissimi, ne convengo - che ben poco dicono sul soggetto fotografato.


Su questo permettimi di dissentire.
Molto dipende da che tipo di foto fai. Puoi ottenere una foto nitida inerente al soggetto pur avendo l'ambiente sufficientemente presente, quindi raccontando un parte del mondo dove questo vive. L'altro modo potrebbe essere proprio la messa in evidenza del soggetto per farlo conoscere molto più da vicino alle persone che non trattano questo genere ed alle quali sfugge la particolarità di questi piccoli esseri. A volte resto meravigliato anch'io quando osservo piccole porzioni d'insetti messi in evidenza da un rr particolarmente spinto.
Intendiamoci tutto questo non è una polemica e non voglio far nascere una diatriba, ma semplicemente un esternare la propria opinione in merito, la quale potrà essere sbagliata e non condivisa, ma però rimane la mia opinione.

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Pierluigi
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MauroV
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MessaggioInviato: Gio 09 Lug, 2015 9:24 am    Oggetto: Rispondi con citazione

A mio parere, come in tutte le cose della vita, anche nella macrofotografia naturalistica non esiste una verità assoluta.
Il radicalismo, in politica, nella religione, nelle relazioni, e anche nella fotografia, trovo che non sia mai la scelta migliore...

Io partirei dal principio per il quale al soggetto fotografato non vanno arrecati danni.
Poi, di qui a scendere, ogni comportamento è a suo modo lecito, magari meglio se dichiarato, ma lecito.
Io personalmente preferisco l'approccio documentaristico (fotografare il soggetto dove si trova, con tutti gli "elementi di disturbo" del caso), ma in molti ho spostato il soggetto su un posatoio più comodo per me...

Nei forum che frequento, ho sempre ricevuto le critiche più severe su foto "naturali", ma dato che devo essere io il primo a trarre soddisfazione da questo hobby, non è certo per seguire il gusto prevalente che deciderò di fare solo foto "costruite". Smile
Ciao
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gparrac
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MessaggioInviato: Gio 09 Lug, 2015 2:31 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

MauroV ha scritto:
(...)Il radicalismo, in politica, nella religione, nelle relazioni, e anche nella fotografia, trovo che non sia mai la scelta migliore.(...)


Ok! Anche per me non lo è ... si possono però avere opinioni diverse, è forse anche un bene che sia così, l'importante è non volerle imporre agli altri come se si fosse gli unici depositari di una verità rivelata.
Esistono chiaramente dei limiti, se uno partecipa ad un concorso di Foto Naturalistica con una immagine chiaramente costruita quando il regolamento del concorso è più o meno quello standard non fa certo un'azione meritoria, ma d'altro canto siamo semplicemente in una sezione Macro & Close Up, un comportamento così rigoroso non è richiesto.
Sarebbe forse auspicabile che questi interventi fossero chiaramente specificati, ma la cosa è chiaramente molto, molto meno grave delle fotografie in un acquario spacciate come Natura.
Personalmente io credo che la Macro da campagna debba principalmente far conoscere la vita di questo piccolo mondo ... con tutto quello che c'è di bello e di terribile, con prede e predatori , con personaggi molto attivi, cercando di vederli come li vedono gli altri insetti.
In poche parola immergersi nel loro mondo quando sono ben vivi ed attivi, la farfalla infreddolita che si lascia tranquillamente spostare da un fiore ad un altro non mi interessa assolutamente, ma per nessun motivo mi azzarderei a commentare negativamente una di queste fotografie anche se ne ho ben sopra i capelli di queste immagini a mio avviso troppo simili le une alle altre.
Cerco di identificarmi con chi non la pensa come me, ammetto senza difficoltà che il più delle volte la perfezione tecnica è fuori discussione e ne riconosco il merito.
Mi piacerebbe vedere anche qui un maggior numero di immagini che veramente raccontino qualche cosa, inquadrature un po' diverse ed originali senza l'assillo della ricerca del parallelismo fra soggetto e sensore ... ma le poche che vengono proposte vengono regolarmente stroncate da qualche critico sulla base del non è tutto a fuoco!
La storica foto del Miliziano colpito a morte di Robert Capa - a puro titolo esplicativo e supponendo che l'immagine non sia stata costruita - non è certamente molto nitida e forse è anche un po' mossa, ma non credo sarebbe stata veramente migliore se Capa avesse atteso la caduta per poter scattare con cavalletto e scatto remoto una nitida fotografia del cadavere!

Desidero chiudere ringraziando ambedue per avere espresso la vostra opinione ... e per aver perso un po' di tempo a leggere la mia.
Un cordiale saluto.

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Simone.....
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MessaggioInviato: Gio 09 Lug, 2015 6:04 pm    Oggetto: Rispondi con citazione

A parer mio sono approcci differenti per tecniche differenti e in ogni caso non si può parlare di orrori o errori.....o decidere cosa possa essere o meno lecito Wink
Francamente non ho mai letto in nessun bando di macrofotografia naturalistica il divieto dell'uso del plamp.

Per quanto mi riguarda questo bellissimo genere fotografico comincia proprio dalla scelta dei posatoi e dalla ricerca degli sfondi più congeniali al soggetto fotografato...un accostamento cromatico, un gioco di contrasti o un controluce ispirato....

E' proprio da qui che nasce l'unicità o cmq la diversità di uno scatto che solo ad occhi "distratti" può sembrare simile ad un altro.

La nostra creatività non ha limiti e per come la vedo io non può esistere una "macro da campagna" o di qualsiasi altro genere a mettere paletti....esistono la fotografia e il fotografo....

Questa è la mia opinione Wink

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Ronnie Gaubert
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