Dove esporre e dove focheggiare

yuric27 · Inviato: Mer 20 Giu, 2012 2:45 pm Oggetto: Dove esporre e dove focheggiare

dati immagine
f/6.3
T 1/60
iso 100
lunghezza focale 35 mm ( se ricordo bene tamron 18 135 )

yuric27 · Inviato: Mer 20 Giu, 2012 2:45 pm Oggetto:

Obiettivo foto : foto ricreare fedelmente il paesaggio
Risultato : bianco muro bruciato , cielo bruciato, risultato pessimo.
Luogo di scatto : su un ponte a mantova
Domande :
1) voi dove avreste esposto ? ( se ricordo bene io ho esposto sull'acqua
2) dove avreste focheggiato ? ( se ricordo io ho focheggiato sulla casa a destra )
3) che schifo di foto Smile

, purtroppo mi capita spesso in queste condizioni ambientali di buttare gli scatti perchè brucio sovraesponendo dei dettagli , consigli pratici?
Grazie infinite ragazzi

ioxoi · nuovo utente Iscritto: 19 Ago 2011 Messaggi: 37

Io esporrei per le zone più luminose. Recuperare le parti sottoesposte è relativamente più semplice.
Inoltre potresti fare tre (o più) scatti variando l'esposizione e poi riunire il tutto in PP.

yuric27 · Inviato: Mer 20 Giu, 2012 4:58 pm Oggetto:

grazie per la risposta Smile

, ma lasciando da parte la pp dico al momento dello scatto ( togliendo il discorso hdr ) come vi comportate voi a me capita spesso di scattare senza cavalletto e quindi il terzo scatto ( 7 volte su 10 ) viene mosso usando l'esposizione multipla

dico...tecnicamente al momento dello scatto come vi comportate Smile

mi premono molto entrambi i discorsi, esposizione e focheggiatura .

In genere si anche io espongo per le alte luci e focheggio usando solamente il punto centrale af , sia per soggetti statici che in movimento, però talvolta mi accorgo che gli estremi dell'immagini non vengono nitidi come vorrei anche usando un f/7.1 come diaframma

Habrahx · non più registrato Iscritto: 11 Set 2005 Messaggi: 8723

Le tue sono belle domande, nel senso che sono belle toste.
I parametri che entrano in gioco non sono solo dove e come misurare la luce e impostare i diaframma, ma anche la qualità dell obbiettivo (come sostantivo lo scrivo con due "b") e quella del sensore e la sua capacità di compensare i contrasti di luce, o gamma dinamica. Ultimo fattore, ma non il meno importante, l'ora della ripresa e le condizioni di luce presenti.
Infatti tutta la tecnologia del mondo allo stato attuale non è ancora in grado di risolvere il problema dei forti contrasti luminosi come in questa tua.
Ciao

yuric27 · Inviato: Gio 21 Giu, 2012 7:04 am Oggetto:

grazie per la risposta , altre informazioni sullo scatto le ho Smile

, dunque

tamron 18-135
eos 500d
le 17 del pomeriggio

anche se la tecnoloia attuale non ovvia a situazioni del genere...secondo me la responsabilità maggiore è da trovare nelle mie capacità Crying or Very sad

scarse...

help me consigli a profusione raga

carrico · non più registrato Iscritto: 20 Giu 2008 Messaggi: 3416

Gli esposimetri moderni valutano più aree dell'immagine, scegliendo poi l'esposizione migliore. Ricorda però che l'esposimetro vede "grigio medio" quindi se esponi sul bianco o sul nero devi o sovraesporre o sottoesporre. Anche l'esposimetro furbo, da sempre un compromesso.
Detto questo c'è da tenere in considerazione il fatto che la pellicola (ops!) il sensore ha dei limiti fisici (range dinamico) per cui oltre certi limiti di differenza, non va. Lasciamo perdere il metodo del buon Adams, non più praticabile.
Nel caso in specie devi scegliere, forse è preferibile non bruciare le luci e magari avere la parte in ombra più scura, da trattare in post. Hai esposto sull'acqua, ma con che tipo di esposizione (spot, media...).
Riguardo la focheggiatura, anche qui dipende dall'obiettivo e dalla relativa profondità di campo, tieni comunque presente che, a prescindere dall'obiettivo, la PDC si estende 1/3 davanti e 2/3 dietro al punto di focheggiatura.
Comunque datti pace, non riuscirai mai né a riprodurre correttamente cielo azzurro e ombra del ponte, nè a mettere tutto a fuoco con un 300 da 20 cm. all'infinito, a f. 1,4.
La mia risposta indubbiamente non ti risolve nulla, ma ci vorrebbe un trattato!
Ciao

Mario Zacchi · utente attivo Iscritto: 07 Giu 2008 Messaggi: 6625

Per sintetizzare la serie di contenuti che già sono stati proposti:

- Fai delle prove di scatto in situazioni di contrasto naturale elevato (come questa) per capire la risposta del tuo apparecchio, vale e dire quanti stop gestisce in maniera accettabile. Più o meno l‘ equivalente di ciò che fece Adams con le pellicole. Tu terrai conto poi di quanto accettabilmente puoi recuperare usando poi PS su basse e alte luci, ricordando che è più facile recuperare sottoesposizione che sovraesposizione, in digitale. Con le pellicole negative è esattamente il contrario.

- Non è possibile rendere in maniera equilibrata una scena come questa, a meno di effettuare diversi scatti esponendo di volta in volta per una delle zone critiche, in maniera che poi l’ insieme degli scatti copra un ampia gamma di stop. Ad ogni modo domandati prima se rendere la scena esattamente come sono in grado di mostrarcela gli occhi equivale ad ottenere una fotografia interessante. Non dimenticare che proprio la visione alterata che la fotografia ci dà è parte del suo linguaggio espressivo. Vale a dire, per esempio, che i contrasti che conducono ad immagini con zone fortemente adombrate, insieme a zone correttamente o fortemente illuminate sono da sempre uno degli elementi chiave per costruire immagini significative.

- Se i contrasti sono di questo tipo e non puoi o non vuoi comporre un immagine a più livelli in PS, dovrai decidere quale zona sarà il tuo grigio medio, cioè quale area dovrà essere esposta correttamente, lasciando che le altre vadano di conseguenza, salvo quel minimo di recupero che il software ti consente. Per capire questo metodo, leggi Ansel Adams, il sistema zonale: la sua applicazione chimica non esiste lavorando in digitale; ma la struttura teorica del come si espone una foto è e sarà sempre quella fintanto che la tecnologia non avrà inventato, posto che sia auspicabile dal punti di vista espressivo, sistemi più efficienti.

- Ogni volta che non devi scattare al volo (street o altro) usa sempre l‘ esposizone a spot, singolo punto su area ristretta. Guarda la scena, scegli il punto su cui valutare l ‘esposizione per ottenere la foto che vuoi tu, rileva la luce con lo spot. Poi componi la scena, metti a fuoco e scatta.

- Prima di scegliere il punto di MAF devi decidere la PDC che si confà alla foto che vuoi realizzare, cioè a come vuoi che sia. E’ solo in relazione a questo che puoi stabilire dove focheggiare, tenuto conto di come si estende la PDC accettabile (a fuoco c’ è un solo piano; gli altri sono solo accettabili, non realmente a fuoco).

S R · bannato Iscritto: 11 Nov 2006 Messaggi: 17395

La sintesi di quanto ti hanno già detto (quindi è inutile ripetere) è:

non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca... Mandrillo

...ma ci sono una miriade di "trucchetti" per aggirare quelli che ora sembrano ostacoli insormontabili che però (con passione, perseveranza e lasciando "il tempo al tempo") scoprirai piano piano, come è successo a tutti... Ok!

Ciao

yuric27 · Inviato: Dom 24 Giu, 2012 6:29 pm Oggetto:

grazie a tutti per le risposte ragazzi Smile