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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 2:55 pm Oggetto: Portfolio Spettacolo di Andrea Pennacchi |
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Mi capita sempre, ed è per questo che pubblico poche foto, di essere snobbato, commenti pochi o 0.
Sarà perchè manca una vera e propria sezione dedicata alla fotografia di spettacolo e musicale.
Forse sarà che le mie foto non piacciono...
Detto ciò provo a pubblicare un mio lavoro nella sezione reportage. Commenti sempre ben accetti.
Lui è Andrea Pennacchi, attore padovano, impegnato in questi scatti in uno spettacolo da titolo: "Quel Veneto di Shakespeare".
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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 3:07 pm Oggetto: |
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Prima serie a colori...
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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 3:21 pm Oggetto: |
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Serie in Bianco e nero
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andy-capp operatore commerciale

Iscritto: 06 Apr 2007 Messaggi: 1214 Località: volterra
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 3:31 pm Oggetto: |
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Vorrei fare due riflessioni. Una sugli scatti e l'altra su ciò che hai detto per quanto riguarda i commenti scarsi.
Premetto che non ho ancora gurdato la tua galleria.
Guardando queste immagini posso dire che è un peccato che tu abbia pochi commenti perchè tuto sommato sono immagini gradevoli e meritano di essere osservate e commentate.
Il reportage in se in quanto tale è un po ripetitivo legato escusivamente a un solo personaggio che comunque hai colto in espressioni e pose interessanti. Penso che il teatro, più che i concerti dia una mano notevole per la realizzazione di ottimi ritratti. Primo perchè si ha a che fare con attori che stanno recitando e questo crea inevitabilmente atteggiamenti ed espressioni fotogeniche.
Altra cosa sarebbe coglierle per strada o in studio.
Un altro vantaggio questo dato più dal digitale che da altro, è il fatto che in due ore di spettacolo con schede da giga si scatta a raffica per cui a casa con centinaia di scatti si fa una cernita per cui è inevitabile che fuori qualche scatto esca.
Mi aspetto da un reportage teatrale di vedere più che altro ciò che uno spettatore non vede, il dietro le quinte, la preparazione. Queste immagini sono gradevoli, attimi colti con gusto ma nulla che chiunque abbia pagato un biglietto non possa vedere.
Il digitale "purtroppo" ha portato a fotografare molto spesso senza riflettere molto, basta scattare tanto le sd sono formattabili. Altra cosa sarebbe aver a portata di mano un hp5, sviupparla etc.
Detto ciò per fare una considerazione generale sul lavoro che ci hai proposto. senza naturalmente togliere nulla al suo valore che è cmq interessante e buono, ci mancherebbe altro, ce ne fossero!.
L'altra considerazione è sui commenti.
Sono dell'idea che molto spesso le foto rimangono senza commenti perchè non viene istaurato una "cerchia" di amici, di scambio di commenti. Non sempre si commentano le foto di utenti sconosciuti, si tende troppo spesso a visitare quelle di chi conosciamo o perchè amico o perchè ci ha commentati in precedenza. Ancor peggio è quando si trovano quei commenti ipocriti dove si dice a lavori di dubbia qualità che sono belli. Io a volte li guardo e vi trovo decine di commenti entusiasti. per cui poi vado a vedere le gallerie di chi ha commentato positivamente. All'inizio pensavo: "va be, se li fanno e se li commentano tra loro" magari sono più o meno tutti allo stesso livello per cui è normale che lo vedano un ottimo lavoro. Invece con immensa delusione ho visto persone che sanno fotografare commentare secondo me con ipocrisia positivamente lavori incommentabili se non sottolineando gli errori. Ma bisogna aver pazienza in fin dei conti i forum son fatti così. E' difficile trovare anche in questo caso sincerità ed obiettività. Molto spesso si preferisce tacere o mentire che dire la verità
_________________ E' USCITO IL MIO LIBRO:
"L'interruttore del buio" http://interruttoredelbuio.blogspot.com |
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camillik utente attivo

Iscritto: 21 Ott 2006 Messaggi: 1570 Località: Ravenna
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 3:49 pm Oggetto: |
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andy-capp ha scritto: |
Sono dell'idea che molto spesso le foto rimangono senza commenti perchè non viene istaurato una "cerchia" di amici, di scambio di commenti. Non sempre si commentano le foto di utenti sconosciuti, si tende troppo spesso a visitare quelle di chi conosciamo o perchè amico o perchè ci ha commentati in precedenza. Ancor peggio è quando si trovano quei commenti ipocriti dove si dice a lavori di dubbia qualità che sono belli. Io a volte li guardo e vi trovo decine di commenti entusiasti. per cui poi vado a vedere le gallerie di chi ha commentato positivamente. All'inizio pensavo: "va be, se li fanno e se li commentano tra loro" magari sono più o meno tutti allo stesso livello per cui è normale che lo vedano un ottimo lavoro. Invece con immensa delusione ho visto persone che sanno fotografare commentare secondo me con ipocrisia positivamente lavori incommentabili se non sottolineando gli errori. Ma bisogna aver pazienza in fin dei conti i forum son fatti così. E' difficile trovare anche in questo caso sincerità ed obiettività. Molto spesso si preferisce tacere o mentire che dire la verità  |
Ha molta ragione, non te la prendere. E' facile anche che i commenti vengano dati alle foto simili alle nostre. Insomma, se faccio un tramonto, guardo gli altri tramonti e poi inizio a commentarli. Questo perchè, non sapendo fare foto (IO), ho bisogno di scopiazzare e di sentirmi sicuro.
Ti posso solo dire di andare avanti, che sei bravo.
Ciao.
Camillo
_________________ http://www.camillosignani.altervista.org/ |
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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 3:53 pm Oggetto: |
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Grazie Andy...sopratutto per il tuo lungo commento
rispondo ad alcune tue riflessioni.
La fotografia musicale la faccio per passione, perchè ahimè qui in Italia non paga. La fotografia di spettacolo come in questo caso è un lavoro per l'artista.
Non è propriamente un reportage, mancano infatti i dietro le quinte, l'ho inserito più come portfolio.
Per quanto riguarda la quantità in questo caso ti smentisco...Sono si scatti in digitale ma fatti con fuji s3pro (con l'80-200). Perchè sottolineo il fatto che la macchina è una fuji?
Semplicemente perchè è la macchina con cui vivo la Fotografia, con la F maiuscola. Mi permette di ottenere scatti molto vicini a quelli che otterrei con un bel neopan.
Non faccio scatti banali, ogni scatto è "perfetto" (per me intendo), non richiede ritocchi se non un pò di contrasto...
Gli scatti son molti di più di quelli che avrei fatto con pellicola, ma non troppi. Su un totale di 160 foto, 130 le presento alla fine del lavoro. E di queste che mi soddisfano qualitativamente ce ne sono un centinaio.
Ti racconto una cosa: un paio di mesi fa ho conosciuto una fotografa di milano che lavora per una rivista di viaggi e si guadagna da vivere con la fotografia d'arredamento. Questa mi raccontava che stava pagando fior fior di quattrini per un corso che gli insegnava (udite udite) a scattare in digitale ottenendo un file perfetto già in macchina. Questo per ridurre i tempi di ritocco. Il bello è che è una fotografa che ha iniziato al sua carriera in pellicola per poi passare in digitale, solo che ha perso l'occhio e la manualità che l'analogico ti indugiava da avere.
Ho cmq anche scattato un rullo con neopan 400 tirato a 1600
Se guardi nella mia galleria non trovi quasi nulla...perchè non pubblico nulla...C'è al massimo qualche mio delirio.
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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 4:02 pm Oggetto: |
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Grazie anche a te camillik....
Ribadisco il fatto che è un portfolio più che un reportage...
Il mio è stato uno sfogo...Anche perchè sento l'esigenza che venga aperta una sezione dedicata solo allo spettacolo e alla musica...
Vedo spesso foto di questo genere. E ci sono anche interessati che mi chiedono pareri, ben venga, sono disposto a condividere tutto quel che volete.
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andy-capp operatore commerciale

Iscritto: 06 Apr 2007 Messaggi: 1214 Località: volterra
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 4:11 pm Oggetto: |
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quelle in BeN mi piacciono di più Io sono abituato ancora a fotografare sia per lavoro che per passione in analogico. E capisco ciò che vuoi dire quando racconti di quella fotografa. Io credo infatti che la fotografia digitale abbia il grandissimo merito, quello di avvicinare alla fotografia molta più gente di un tempo. Ma anche il demerito, haimè, grande, di far scattare molto senza riflettere. Occhio che non mi riferivo ai tuoi scatti, che son tutt'altro che casuali anche se tu ne avessi fatti 300 in più avrebbero avuto un senso, e quello di utilizzare il digitale in situazioni di sport, di teatro etc è sicuramente uno di quei vantaggi. Io sono abituato a fotografare ancor prima del clik dell'otturatore, e che cavolo la pellicola e gli sviluppi costano un botto! Ma non è per quello come avrai capito. Poi con calma mi spulcio il tuo blogspot.
_________________ E' USCITO IL MIO LIBRO:
"L'interruttore del buio" http://interruttoredelbuio.blogspot.com |
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malinamelina utente attivo

Iscritto: 08 Nov 2005 Messaggi: 2647 Località: Bergamo
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 4:21 pm Oggetto: |
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Apprezzo senz'altro di più quelle a colori, mentre tra le inquadrature seleziono quelle in cui compare il ritratto di Shakespeare sullo sfondo. In generale, un'ottima prova, sebbene, non conoscendo l'attore né che cosa stava recitando è un po' dura valutare. In ogni caso, giustamente hai chiamato questo tuo lavoro Portfolio, perché non ha nulla del Reportage.
_________________
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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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Inviato: Dom 20 Gen, 2008 5:05 pm Oggetto: |
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Gli sviluppi del bw me li faccio io e non costano poi tanto (ho anche la fortuna di abitare abbastanza vicino a fotomatica).
Devo dire che in parte mi vergogno del mio blogspot...Non ho mai tempo di metterlo in ordine (gli scatti gli caricavo in fretta e furia la notte o la mattina presto)...trovarai tante brutture
Per quanto riguarda lo spettacolo riporto parte della presentazione:
William Shakespeare è uno dei miti indiscussi del teatro, nel corso di un’invidiabile carriera ha sfornato 36 drammi, dei quali solo pochi non raggiungono l’eccellenza, e una montagna di poesia in grado di ridurre in lacrime qualsiasi scrittore o poeta contemporaneo. Le sue opere sono state tradotte in tutte le lingue, compreso l’Esperanto, e rappresentate nella più grande varietà di ambientazioni possibile, compresi lo spazio e un campo di concentramento. Eppure gli studiosi non si sono soffermati abbastanza su una questione singolare: cinque drammi shakesperiani (di cui ben quattro capolavori indiscussi) sono ambientati nel Veneto. Forse questo significa che il nostro drammaturgo era veneto? (e, soprattutto, perché ha scritto “I due gentiluomini di Verona”?). Quest’improbabile, quanto divertente, interrogativo apre la nostra lezione-spettacolo e permette l’inizio di un viaggio di esplorazione di quattro dei migliori testi shakesperiani. Partendo dagli strafalcioni geografici che costellano un Veneto dell’immaginazione (tra l’altro non ancora Veneto, bensì “Lombardia”), passando per alcuni interessanti aneddoti della vita del Bardo di Stratford Upon Avon e per i rapporti storici e culturali tra l’Inghilterra e l’Italia a cavallo tra XVI e XVII secolo, approfondiremo la conoscenza in particolare con due testi di grande valore e freschezza: “Romeo e Giulietta” e “Il Mercante di Venezia” (senza però dimenticare “Otello” e “La Bisbetica Domata”).
Aldilà delle imprecisioni che caratterizzano Verona, Padova e Venezia, il nostro spettacolo cerca di portare alla luce la grandezza e la generosità dell’immaginazione di un autore che ha dato una dimensione nuova all’amore e all’odio, che ha saputo portare in scena la trasformazione di due viziati adolescenti in creature di pura poesia operata dall’amore, la distruzione di un uomo potente per opera della gelosia, il desiderio di vendetta di un underdog della ricca Venezia rinascimentale e la nascita di un improbabile amore tra le universitarie mura di Padova. Un racconto per avvicinare gli spettatori a un autore ancora estremamente comprensibile e godibile, separato dalla nostra epoca da un leggero velo di polvere che il tempo gli ha posato sopra, ma che poche, energiche spazzate possono riportare alla “radianza” delle origini.
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stecco333 utente attivo

Iscritto: 28 Dic 2004 Messaggi: 5065
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Inviato: Mar 22 Gen, 2008 8:53 am Oggetto: |
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Complimenti...mi sembra un bell'esempio di portfolio di fotografia di scena...hai giocato bene con le inquadrature e hai saputo cogliere le espressioni...preferisco anche io quelle a colori...in questo caso più suggestive...bellissima Pennacchi_5 a colori...si è creato un legame tra lo sfondo e l'espressione del chitarrista...
ciao
ste
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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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Inviato: Mar 22 Gen, 2008 9:47 am Oggetto: |
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Grazie stecco333.
Ho imparato con il tempo a includere lo sfondo come presenza portante dello scatto...sopratutto a teatro. In questo caso poi il faccione di Shakespeare si prestava molto bene a rendere l'idea dello spettacolo.
Mantengo cmq alcuni scatti distaccati. Sfondo nero e figura ben dettagliata.
Io non so perchè ma amo i bianche e neri...Ho scoperto poi che la fuji in impostazione bianco e nero...con un pò di contrasto in più...è una favola...
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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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Inviato: Mar 22 Gen, 2008 2:26 pm Oggetto: |
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Aggiungo un taglio quadro....
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massimetto nuovo utente
Iscritto: 03 Set 2007 Messaggi: 27 Località: Parma
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Inviato: Mer 23 Gen, 2008 4:36 pm Oggetto: |
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Preferisco i bianco e nero:
la 14 è la migliore si sposa benissimo lo sfondo con l'attore
nella 11 l'ombra dell'attore si confonde un po', peccato perchè il taglio è ottimo
ciao.
massimo
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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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Inviato: Mer 23 Gen, 2008 6:23 pm Oggetto: |
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Effettivamente amo anchio molto i bw.
Però non posso non adorare i colori che mi tira fuori la fuji.
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Fellas utente

Iscritto: 28 Nov 2006 Messaggi: 355 Località: Padova
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