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Ricky di MauroTomassetti commento di filippo de marco |
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@Lorenzo
capisco bene ma e' solamente una mia personale preferenza nella ritrattistica e non apprezzo eventuali "disturbi"sul fondo se si possono evitare.
Cio' non toglie che altri autori la pensino diversamente giustamente.Questo post come detto mi piace anche se ora riguardandola meglio, qualche nota tecnica rilevata da jus la condivido.
Ripeto nell'insieme un buon lavoro
Ciao.grazie  |
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Ricky di MauroTomassetti commento di Gannjunior |
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Che bel momento hai colto Mauro. Lo stupore di Ricky ci immobilizza di fronte allo schermo e il bianco e nero profondo lo esalta e lo rinforza. Ci immobilizza perchè vorremmo in qualche modo partecipare di quel "momento".
La riguardo ancora un attimo. Bella, bella.
@Filippo
comprendo che non ti "piaccia" ma quello che è il tipico bokeh da focale lunga ed è notoriamente meno "consistente" di quello che si può ottenere nei range 35-90mm...d'altra parte la natura tipica di un ritratto fatto con il tele lungo è molto spesso quella di avere inquadrature strette che quindi esaltano ancora di più uno sfocato uniforme e netto rispetto che comporta uno sfondo completamente "illegibile"...  |
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Ricky di MauroTomassetti commento di nerofumo |
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Sembra quasi uno scatto di provenienza analogica. Lo sfocato dietro a me sembra d'obbligo per restituire una certa tridimensionalità al soggetto. |
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Ricky di MauroTomassetti commento di jus |
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Lo sgurdo e l'attenzione del bimbo fan già di suo la foto e, una bella foto, quello che però avrei curato meglio, è la resa del BN, vi sono zone fuori gamma, per le alte luci, vedi la parte superiore del naso, e gli zigomi mentre sono totalmente chiuse e senza nessuna struttura e per me ancor più fastidiose le none scure o meglio nere dei capelli, sopra l'orecchio di sinistra e tutto attorno all'altro orecchio. Lo sfondo non mi spiace, però anche qui, avrei cercato di ridurre un poco la luminosità.
Ciao. |
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Ricky di MauroTomassetti commento di filippo de marco |
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MauroTomassetti ha scritto: | @ Filippo
Quello è un bokeh che appare in base all'apertura del diaframma  |
beh certo lo so' bene naturalmente. a me non piace cmq. |
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Ricky di MauroTomassetti commento di elmaximo |
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..molto bella ,
espressione ben colta , a me lo sfondo non dispiace, anche se cosi' il soggetto e' totalmente decontestualizzato, e deve per forza avere una marcia in piu'..qui ci sei riuscito |
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Ricky di MauroTomassetti commento di filippo de marco |
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mi piace molto-naturalmente il soggetto- il bn e la posa
non mi piace MAI - ma e' solamente un mio gusto personale che non incide sulla valenza dello scatto,quel tipo di fondale invadente di luci natalizie
Ciao
filippo |
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Notturno Veneziano di MauroTomassetti commento di lodovico |
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Flavia Daneo ha scritto: | Ciao Lodovico, guarda, la prima cosa che salta agli occhi è il tipico esempio di restauro della pavimentazione eseguito da incompetenti di cui purtroppo Venezia è ormai piena. I tipici masegni in trachite vengono sostituiti con piastrelloni di conglomerato che poi vengono sigillati con cemento (!!!!!). Ne hai un preclaro esempio in primo piano con quell'" esemplare" e orribile effetto a macchia di leopardo Diciamo che questa è una caratteristica di cui faremmo volentieri a meno.
Poi la presenza delle cornici in pietra d'Istria che delimitano la maggior parte di porte e finestre nonchè la cornice a dentelli del sottotetto della casa in fondo. Aggiungerei anche i tipici fondini bianchi con le estremità semicircolari su cui vengono scritti i numeri civici di Venezia (sulla prima porta a sin. c'è n'è uno semileggibile. A proposito, lo sai che a Venezia i numeri civici sono a 3-4 cifre perchè vengono dati all'interno di ogni sestiere? Castello ne ha 6828, Cannaregio 6419 e così via... ) . Anche la tipologia dei camini è tipica, anche se manca quello più tipico di tutti a tronco di cono, fatto così perchè le faville non ricadessero sui tetti incendiandoli. Da ultimo la facciata con timpano che fa da fondale e che si ripete più volte in edifici monumentali di un certo rilievo. Ciao  |
Grazie Flavia, sei stata chiarissima. Naturalmente però occorre dire che buona parte di questi segni e segnali sono ad appannaggio quasi esclusivo di un veneziano!
Probabilmente foto e titolo non sono stati scelti e pensati esclusivamente per loro!
Comunque è stato molto utile ed istruttivo questo confronto perché ho imparato qualcosa di nuovo!
Ancora grazie ed un saluto |
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Notturno Veneziano di MauroTomassetti commento di Flavia Daneo |
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lodovico ha scritto: | Flavia, ci credo! Allora, giusto per non restare ignorante, me li puoi indicare gentilmente! Così la prossima volta non faccio figure del cavolo!
Un saluto |
Ciao Lodovico, guarda, la prima cosa che salta agli occhi è il tipico esempio di restauro della pavimentazione eseguito da incompetenti di cui purtroppo Venezia è ormai piena. I tipici masegni in trachite vengono sostituiti con piastrelloni di conglomerato che poi vengono sigillati con cemento (!!!!!). Ne hai un preclaro esempio in primo piano con quell'" esemplare" e orribile effetto a macchia di leopardo Diciamo che questa è una caratteristica di cui faremmo volentieri a meno.
Poi la presenza delle cornici in pietra d'Istria che delimitano la maggior parte di porte e finestre nonchè la cornice a dentelli del sottotetto della casa in fondo. Aggiungerei anche i tipici fondini bianchi con le estremità semicircolari su cui vengono scritti i numeri civici di Venezia (sulla prima porta a sin. c'è n'è uno semileggibile. A proposito, lo sai che a Venezia i numeri civici sono a 3-4 cifre perchè vengono dati all'interno di ogni sestiere? Castello ne ha 6828, Cannaregio 6419 e così via... ) . Anche la tipologia dei camini è tipica, anche se manca quello più tipico di tutti a tronco di cono, fatto così perchè le faville non ricadessero sui tetti incendiandoli. Da ultimo la facciata con timpano che fa da fondale e che si ripete più volte in edifici monumentali di un certo rilievo. Ciao  |
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Notturno Veneziano di MauroTomassetti commento di lodovico |
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elmaximo ha scritto: | .....scusate ma lungi da me di qualsiasi polemica, semplicemente per fare uppgrade delle mie informazioni...peraltro datate causa anagrafica
ho sempre considerato street fotografico la narrazione di un "evento" che si palesi ..in strada
i veri specialisti di tale "disciplina" cercano attraverso i piu' disparati accadimenti in tale ambientazione, la narrazione di un discorso ben definito in partenza...
poi vi sono i perenni principianti, come il sottoscritto, che solo raramente riesce a cucire un racconto programmato , ma talvolta ricorre ad una sorta di "adattamento" dalla foto ad una ...storia...usando magari slealmente il titolo
Nel caso di specie, ritengo che vi sia un aspetto "emozionale" che coinvolge e lega in parte il soggetto umano alla scena ridondante di cupo ,notturno "silenzio"
..il quanto ed il come ,a mio avviso, e' dato solo dalla sensibilita' individuale, e su questo sono inutili qualsiasi tentativi di unificazione
..ecco questo e' il miio pensiero , ma sono pronto a rivedere tutto se ritenete che io sia in errore.....bisogna tenere la mente aperta..per non invecchiare  |
Molto bene. Secondo te cosa accade di così peculiare, di particolare, d'irripetibile su questa strada ed in questa scena per cui la si possa a tutti gli effetti attribuire alla categoria Street?
Non basta che si scattata in strada... eh! così non funziona!
Un saluto |
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Notturno Veneziano di MauroTomassetti commento di lodovico |
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Flavia Daneo ha scritto: | Lodovico, mi perdonerai, ma da veneziana ci sono diversi particolari che rimandano inequivocabilmente a Venezia  |
Flavia, ci credo! Allora, giusto per non restare ignorante, me li puoi indicare gentilmente! Così la prossima volta non faccio figure del cavolo!
Un saluto |
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Notturno Veneziano di MauroTomassetti commento di elmaximo |
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.....scusate ma lungi da me di qualsiasi polemica, semplicemente per fare uppgrade delle mie informazioni...peraltro datate causa anagrafica
ho sempre considerato street fotografico la narrazione di un "evento" che si palesi ..in strada
i veri specialisti di tale "disciplina" cercano attraverso i piu' disparati accadimenti in tale ambientazione, la narrazione di un discorso ben definito in partenza...
poi vi sono i perenni principianti, come il sottoscritto, che solo raramente riesce a cucire un racconto programmato , ma talvolta ricorre ad una sorta di "adattamento" dalla foto ad una ...storia...usando magari slealmente il titolo
Nel caso di specie, ritengo che vi sia un aspetto "emozionale" che coinvolge e lega in parte il soggetto umano alla scena ridondante di cupo ,notturno "silenzio"
..il quanto ed il come ,a mio avviso, e' dato solo dalla sensibilita' individuale, e su questo sono inutili qualsiasi tentativi di unificazione
..ecco questo e' il miio pensiero , ma sono pronto a rivedere tutto se ritenete che io sia in errore.....bisogna tenere la mente aperta..per non invecchiare  |
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