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un tacchino al piano di Giovanna Zorzenon commento di Giovanna Zorzenon |
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damp73 ha scritto: | ....l'unica cosa azzeccata, ma per forza di cose data la notevole differenza di luminosità, è la sovraesposizione dello sfondo. |
grazie della circostanziata critica della quale non potrò tenerne debitamente conto  |
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un tacchino al piano di Giovanna Zorzenon commento di Giovanna Zorzenon |
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[quote="Clara Ravaglia"]
(...)
Seriamente, con questi soggetti immobili ( il tacchino certo non svolazzava) sempre se possibile studiare con calma la prospettiva giusta, le luci meno penalizzanti, obiettivi e spazio permettendo.
Avrei voluto soffermarmi con te per le tue osservazioni approfondendo i punti di vista, che giudico interessanti per diversi motivi e non solo da ex-professoressa d'arte e per di più del settore fotografico, ma vedo che gli... apprezzamenti incalzano, per cui, grazie del tuo tempo e del tuo scritto.  |
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un tacchino al piano di Giovanna Zorzenon commento di DamianoPignatti |
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Mi aggrego alle osservazioni di Clara;
la fotografia va approciata e letta in maniera più distaccata perché nessuno di quelli che vedranno la tua foto hanno il tuo vissuto e la tua vita, quindi le chiavi di lettura saranno differenti.
Tecnicamente e formalmente ha diversi difetti dall'inquadratura, alla composizione , elementi di disturbo.
Non basta mettere nella stessa scena due elementi che nella tua esperienza personale si legano insieme...io avrei potuto avere un'insegnante dolce ed amorevole....l'unica cosa azzeccata, ma per forza di cose data la notevole differenza di luminosità, è la sovraesposizione dello sfondo. |
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un tacchino al piano di Giovanna Zorzenon commento di Clara Ravaglia |
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Fotograficamente, in senso tecnico, per intenderci, la sufficienza anche a mio parere non la ottieni. Ma la tecnica, con un piccolo aiuto anche nostro, può sempre migliorare. Però hai colto nel segno con questo soggetto:
Citazione: | certe insegnanti storiche, che si trovavano durante la ricreazione a bere il caffè e tutte impellicciate.. |
proprio così, l'idea è quella, io avevo una insegnante di pianoforte, che era esattamente così, però simpatica, contrariamente a certi soggetti di questo tipo.
Il taglio all'angolo del piano, in questa ripresa non certo abbondante, è la cosa che colpisce sfavorevolmente subito, però hai rispettato l'ultima ottava di tasti, e quindo sei solo rimandata e non bocciata.
Seriamente, con questi soggetti immobili ( il tacchino certo non svolazzava) sempre se possibile studiare con calma la prospettiva giusta, le luci meno penalizzanti, obiettivi e spazio permettendo.
Ciao
Clara  |
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un tacchino al piano di Giovanna Zorzenon commento di Giancarlo Pulitanò |
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Quello che mi attira guardare in questa foto è oltre la finestra che dai vetri lascia intravedere qualcosa. Questa statuina mi ostacola la vista. Avrei preferito vedere qualcuno con i gomiti appoggiati sulla tastiera a guardare assorto fuori. |
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un tacchino al piano di Giovanna Zorzenon commento di Giovanna Zorzenon |
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sai una cosa, io di colori non capisco niente, vedo in b/n, vedo i volumi, le forme e questo tacchino era tale e quale certe insegnanti storiche, che si trovavano durante la ricreazione a bere il caffè e tutte impellicciate..
erano dei veri tacchini. Le tue com'erano ?
E' la forma, quella prosopopea che cercavo di rendere e il controluce l'ho cercato per togliere ogni distrazione.
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un tacchino al piano di Giovanna Zorzenon commento di Buonaluce |
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Giovanna Zorzenon ha scritto: | ..ma tu non hai sentito come suona..
a parte gli scherzi, di quali dettagli intendi ?  |
Ah non lo metto in dubbio, ci sono "artisti" in TV che suonano peggio.
beh, i dettagli sono i dettagli ! intanto in b/n ci siamo perso i colori, poi se è di vetro di Murano, ci siamo persi il piumaggio di vetro colorato.  |
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