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Giacomo di mukkapazza commento di Harma |
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Sono tornata qui perchè questo ritratto mi è rimasto in mente e ti volevo congratulare per questo "doppio" ritratto.... |
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Giacomo di mukkapazza commento di mukkapazza |
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littlefà ha scritto: | Che begli occhi ha quest'uomo,profondissimi ,dolci, sinceri e estremamente narranti.No non importa se non ti guarda, ci parla comunque.Bel ritratto  |
Grazie Fabiana!!  |
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Giacomo di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Mario Zacchi ha scritto: | Ritratto assai bello e, almeno per una volta, senza quel ripetitivo sguardo in camera che tante volte sembra essere l' unica matrice d' ispirazione per chi si dedica al genere. Magari ci fosse stata la possibilità di una maggiore profondità di campo per rendere meno sfocato il ritratto di Peppino sullo sfondo (se non erro). |
Grazie Mario, lo sguardo fuori campo è - per me - l'elemento fondante della foto, al di là di possibili canoni "standard" validi per il genere. La poca profondità di campo è cercata in realtà; una maggiore nitidezza del ritratto di Peppino sullo sfondo avrebbe per me disturbato e, in ogni caso, quel ritratto è così noto che rimanda a lui senza bisogno di troppe spiegazioni.
Grazie dell'attenzione e ciao
Roberto |
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Giacomo di mukkapazza commento di littlefà |
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Che begli occhi ha quest'uomo,profondissimi ,dolci, sinceri e estremamente narranti.No non importa se non ti guarda, ci parla comunque.Bel ritratto  |
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Giacomo di mukkapazza commento di Mario Zacchi |
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Ritratto assai bello e, almeno per una volta, senza quel ripetitivo sguardo in camera che tante volte sembra essere l' unica matrice d' ispirazione per chi si dedica al genere. Magari ci fosse stata la possibilità di una maggiore profondità di campo per rendere meno sfocato il ritratto di Peppino sullo sfondo (se non erro). |
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Giacomo di mukkapazza commento di mukkapazza |
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Giacomo Randazzo è stato uno dei primi compagni di Peppino Impastato. Ha partecipato fin da subito, negli anni '70, al Circolo Musica e Cultura di Peppino, ha percorso con lui tanta strada.
L'ho incontrato visitando la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato a Cinisi: oggi è tra quelli che mantengono vivo e attuale il lavoro di Peppino, il suo messaggio di cultura, resistenza e voglia di crescita.
Abbiamo parlato per un bel po' e alla fine ha girato per un attimo lo sguardo di lato, come a cercare qualcosa ancora irrisolto.
Ciao
Roberto |
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La Banda della Montagnola di mukkapazza commento di gfalco |
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E' un bel racconto e un altrettanto bel reportage.
Tutte le immagini con le persone come protagoniste sono vive e comunicative, ma quelle che, secondo me, raccontano più di tutte come il progetto si sia evoluto in modo positivo, sono due dove non sono le persone protagoniste: quella iniziale con il manifesto, quasi un prologo del racconto, e quella con lo spartito, che vedrei bene in coda al reportage come epilogo: la banda nelle foto intermedie è proprio quella della Montagnola...
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La Banda della Montagnola di mukkapazza commento di nerofumo |
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Il clima preparatorio del progetto è quello che si percepisce di più e che deve assolutamente esistere per rendere giustizia al tuo lavoro. Una sorta di racconto articolato in due location differenti. Si passa dallo sgabuzzino delle prove all'esibizione in pubblico all'aperto. Anche la foto di gruppo ci sta ai fini del racconto, il ricordo di una bella cosa fatta insieme. |
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La Banda della Montagnola di mukkapazza commento di mukkapazza |
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"Sarebbe bello avere una banda di quartiere qui alla Montagnola” diceva qualcuno.
“C’è la possibilità di farlo!” .
Si fa una piccola riunione organizzativa e preparatoria, si stampano dei volantini e si diffonde l’invito al quartiere.
“Chissà se verrà qualcuno?”
Si la gente arriva, molti del quartiere, ma anche da fuori, ci sono musicisti adulti e ragazzi, ex suonatori di banda e qualcuno che ha rispolverato il vecchio strumento ritrovato in cantina che una volta suonava …
E così trombe, sax, clarinetti, flauti con rullante, cassa e basso tuba, al primo incontro siamo tanti e già si suona insieme.
Dopo due mesi di prove, una volta a settimana, la banda ha già un piccolo repertorio e si è esibita nel quartiere.
Che bello no?
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La Banda della Montagnola nasce a Roma, nel febbraio del 2019, grazie alla sinergia tra varie istituzioni e associazioni locali (municipio, associazioni culturali e musicalli, un centro anziani), che pur nella loro diversità hanno in comune lo scopo di offrire maggiori opportunità culturali e di aggregazione ad un quartiere che ne offre poche.
Io ho seguito questa piccola cosa fin dai suoi primi passi, con grande gioia.
Ciao
Roberto |
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