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tanti saluti di bafman commento di bafman |
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Già, il committente e... "quel che viene viene". "vuoi vedere come è uscita?". "no grazie".
ciao! |
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tanti saluti di bafman commento di opisso |
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Grazie della spiegazione
Non avendo assolutamente capito che tu fossi "il committente" me ne era sfuggito completamente il senso |
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tanti saluti di bafman commento di bafman |
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Max... davvero!
Alessandro neppure io la trovo appassionante... interessante semmai. Non è comunque il punto di vista né mio né di chi l'ha raccolta, la cui inconsapevolezza è evidente.
Ma lui era solo l' "aiutante" e a me garba questa fotina in quanto gloriosa pernacchia che l'inconscio tecnologico ci fa nella sua veste di unico e reale operatore, facendosi beffe dell'agognato souvenir, sovraesponendo tutto un po' per rarefare ancor di più quei quattro spettri e per restituire in ogni minuzia quella gigantessa sullo sfondo (ma buttandola poi un tot di sbieco visto che lui a scuola a Düsseldorf non c'è (quasi) mai andato e ci tiene a dircelo ...sì Opisso, storta e sovraesposta, evviva!).
Restituendo, perlomeno a me, non una foto sbagliata ma una foto altra.
Mario, più che cedere alle provocazioni hai mostrato - e non è la prima volta - di saperti prendere del tempo e porti qualche buona domanda il che ti fa grande onore. Hai anche mostrato di essere troppo buono, ma siamo off topic
Ero in viaggio, scusate il ritardo e grazie a tutti voi che siete intervenuti. |
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tanti saluti di bafman commento di Mario Zacchi |
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Onestamente di foto che lascino il segno e non siano, quando va bene, delle belle ripetizioni, se ne vedono poche. Sicché cedo volentieri alla provocazione che, se non altro, stimola la mente.
Di primo acchito direi che esaspera l' imperizia fotografica del turista pre-autofocus, oltre a dare testimonianza delle sue turbe maniacali riguardo la-foto-con-la-torre. Ma potrebbe anche raccontare
di quando lo stesso turista ha chiesto all' altro turista: ci-fa-una-foto-con-la-torre porgendogli la sua cam.
Scherzi a parte, mi voglio rovinare la reputazione mi piace. Ma sarebbe da progetto, penso.
Troppo spesso ci si scorda che una bella foto è sorprendere e farlo con eleganza, con leggerezza e qui c' è tutto ciò. Dipendesse da me, la farei foto della settimana. |
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tanti saluti di bafman commento di opisso |
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Tanti saluti nel senso che vi state dissolvendo?
Non so la vedo un po' storta e un pelo sovraesposta (ma forse è il monitor)...
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tanti saluti di bafman commento di Alessandro Signore |
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Parliamone.
Posso riconoscerti il merito di aver tentato un punto di vista personale, certamente alternativo e meno incentivato per ritrarre il plurifotografato simbolo di Parigi; a parte questo, (che mi rendo conto, non è poco), direi che nel complesso non mi appassiona più di tanto. |
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tanti saluti di bafman commento di bafman |
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Alessandro Signore ha scritto: | Succede anche a me quando la Konica 35AF canna la messa a fuoco... | ...al che quella foto la cestini senza porti interrogativi visivi, deduco... Peccato, ti direi "parliamone" ma mi sembra tu non nutra dubbi nel merito.
Ma grazie di avermi raccontato la tua esperienza
Leggerò volentieri altri pareri. |
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tanti saluti di bafman commento di bafman |
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lucaspaventa ha scritto: | secondo me non sei riuscito nel tuo intendo anche se non capisco quale possa essere. | Luca, viva la sincerità e grazie di esserti soffermato.
il tassello mancante allora è la tua comprensione dell'intento, mi pare di capire.
vediamo se qualcuno ci viene in soccorso? |
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tanti saluti di bafman commento di lucaspaventa |
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Rispetto legge sulla privacy mi verrebbe da dire......però secondo me non sei riuscito nel tuo intendo anche se non capisco quale possa essere. |
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tanti saluti di bafman commento di GiovanniQ |
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e tanti saluti...alla foto ricordo, mi verrebbe da dire. Senza dubbio un modo originale di portare a casa una foto ricordo, ma secondo me e' troppo sfocato, sembra fatta in post...
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Mannheim, 2013 di bafman commento di schyter |
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nn sono culturalmente competente per argomentare perchè questa immagine mi piace... quindi dovrà accontentarsi di un banale "mi piace". |
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en las calles de Bogotá - 4 "la rassegna stanca" di bafman commento di schyter |
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bafman ha scritto: | vi ringrazio per il lusinghiero commento.
la centralità di questa donna "in rassegna" è un ragionevole spunto... ma allego la scansione "as is", dove si intuisce anche il motivo per cui non ho aspettato
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Interessante... (imho) lo sarebbe stata ancor di più, proprio se Lei avesse aspettato l'entrata in scena della persona (se fosse stata una sola) che fa capolino a sinistra. Avrei atteso che entrambe si fossero date le spalle lasciando il centro della scena libero, risaltando la "potenza" del reparto schierato e dalla colonna centrale, in contrasto all'indifferenza delle 2 persone che si danno le spalle. (imho) Complimentoni... |
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il non luogo di bafman commento di bafman |
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grazie a tutti per esservi soffermati.
Alessandro Signore ha scritto: | Perdona la franchezza Alberto e se non ho inteso, aiutami a capire. |
Alessandro ci mancherebbe… a un conterraneo perdono anche quel giudizio sul "test sulla profondità di campo" e mi dispiace avere creato aspettative con il titolo ma sarò franco, mi sembra che ti sia arreso presto nel cercare una chiave di lettura.
faccio una digressione, a margine della azzeccata interpretazione di Mario.
quando ho deciso questa deviazione durante un viaggio in auto ero consapevole di avere il tempo per arrivare al Lager, ma non per visitarlo.
Volevo solo vedere e constatare l'ovvio.
Quando mancavano ormai poche centinaia di metri ho constatato il suo contrario: un decoroso quartiere residenziale di basso profilo, viali alberati, villette… il praticello d'ordinanza e qualche metro più in là il muro di cinta laterale e il filo spinato. Mentre imboccavo la via maestra e cercavo di accostare tra il frontespizio del campo e il bosco continuavo a chiedermi come si potesse vivere la vita di ogni giorno a contatto con una idea di morte e azzeramento della speranza.
sono rimasto qualche minuto, fuori dall'auto, e ho avuto la sensazione che quel luogo non volesse raccontarsi, come se quelle altane singolari nella loro capienza simulassero la normalità di una caserma operativa qualunque, col suo muro e il suo filo spinato qualunque.
tutto ordinato, ripetitivo e noioso.
ma quegli alberi, una sequenza vitale, una proiezione verso l'alto… cosa potevano mai essere per lo sguardo dei disperati? cosa poterono vedere, quegli animi cupi, avvicinandosi a quella soglia? …in quale processo di rassegnazione si accartocciarono mai?
(di oblio, Mario, sì…)
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sono conscio dei limiti di questi frammenti e chiedo venia per la cripticità.
non sono foto di riporto da una visita ad un Campo di sterminio, non è il racconto visivo di cancelli e viali, sacrari e baracche, camere ripulite, portelli di forno restaurati e targhe commemorative.
c'erano un paio di pullman, fuori… non so se ci tornerò mai. non penso.
ripercorrendo la strada al contrario avrei potuto fermarmi e cogliere visivamente quella sensazione di straniamento di focolari domestici a ridosso del baratro ma "non ho l'obiettivo adatto", mi sono detto.
m'era passata la voglia, in verità. |
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il non luogo di bafman commento di Mario Zacchi |
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Le ultime tre foto sembrano il racconto dello scivolamento verso l' oblio. La prima, mi ha lascito perplesso sulle prime, ma poi penso di averne afferrato il senso. E' uno scatto "normale". La strada è normale, il tempo è normale, il cielo è normale, la pioggia e il bagnato sono normali ... tutto è normale. Quello a lato sembra il muro di una caserma qualunque. E' tutta questa normalità che porta significato a qualcosa che di normale non ha nulla. Il fatto che sia lì ora, così normale, coesistente, inquieta. Il particolare del paletto e filo spinato (seconda) mi dice poco. Ma in mancanza d' altro ... |
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il non luogo di bafman commento di Alessandro Signore |
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nerofumo ha scritto: | dicevo io di essere stato troppo buono. |
Spero di non essere stato "cattivo" io, era l'ultima delle mie intenzioni. |
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