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Old texture di Fellas commento di overlook |
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bene detto belg...sfrutta adovere quella contax g2,è un animaletto dastreet dicono,io non la ho mai avuta  |
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Old texture di Fellas commento di belgarath |
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Hai individuato un potenziale buon soggetto, ma che non è abbastanza particolare da reggere da solo tutto il peso dello scatto, che tra l'altro è molto stretto e lascia poco spazio a qualcosa d'altro; la parte mancante è trovare qualcosa a cui abbinarlo: un altra persona, qualche vetrina o cartellone, una luce particolare ecc.
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Portfolio Spettacolo di Mario Perrotta di Fellas commento di Fellas |
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I b/w seppur digitali sono scattati direttamente in macchina. in PS solo un aumento del contrasto e un leggero intervento sui livelli se serve.
Aggiungo: quando apriamo una sezione solo spettacolo? |
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Portfolio Spettacolo di Mario Perrotta di Fellas commento di Fellas |
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Propongo un nuovo portfolio teatrale.
Lo spettacolo, Odissea, di Mario Perrotta.
Note: spettacolo molto difficile nella gestione delle luci (uno schifo) ma qualcosa l'ho tirato fuori.
Macchina: fujis3pro con 80-200.
Questa volta non ho scattato in pellicola (la cl è in assistenza) e l'f90x troppo rumorosa.
Attendo commenti. |
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Portfolio Spettacolo di Andrea Pennacchi di Fellas commento di Fellas |
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Grazie stecco333.
Ho imparato con il tempo a includere lo sfondo come presenza portante dello scatto...sopratutto a teatro. In questo caso poi il faccione di Shakespeare si prestava molto bene a rendere l'idea dello spettacolo.
Mantengo cmq alcuni scatti distaccati. Sfondo nero e figura ben dettagliata.
Io non so perchè ma amo i bianche e neri...Ho scoperto poi che la fuji in impostazione bianco e nero...con un pò di contrasto in più...è una favola... |
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Portfolio Spettacolo di Andrea Pennacchi di Fellas commento di stecco333 |
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Complimenti...mi sembra un bell'esempio di portfolio di fotografia di scena...hai giocato bene con le inquadrature e hai saputo cogliere le espressioni...preferisco anche io quelle a colori...in questo caso più suggestive...bellissima Pennacchi_5 a colori...si è creato un legame tra lo sfondo e l'espressione del chitarrista...
ciao
ste |
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Portfolio Spettacolo di Andrea Pennacchi di Fellas commento di Fellas |
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Gli sviluppi del bw me li faccio io e non costano poi tanto (ho anche la fortuna di abitare abbastanza vicino a fotomatica).
Devo dire che in parte mi vergogno del mio blogspot...Non ho mai tempo di metterlo in ordine (gli scatti gli caricavo in fretta e furia la notte o la mattina presto)...trovarai tante brutture
Per quanto riguarda lo spettacolo riporto parte della presentazione:
William Shakespeare è uno dei miti indiscussi del teatro, nel corso di un’invidiabile carriera ha sfornato 36 drammi, dei quali solo pochi non raggiungono l’eccellenza, e una montagna di poesia in grado di ridurre in lacrime qualsiasi scrittore o poeta contemporaneo. Le sue opere sono state tradotte in tutte le lingue, compreso l’Esperanto, e rappresentate nella più grande varietà di ambientazioni possibile, compresi lo spazio e un campo di concentramento. Eppure gli studiosi non si sono soffermati abbastanza su una questione singolare: cinque drammi shakesperiani (di cui ben quattro capolavori indiscussi) sono ambientati nel Veneto. Forse questo significa che il nostro drammaturgo era veneto? (e, soprattutto, perché ha scritto “I due gentiluomini di Verona”?). Quest’improbabile, quanto divertente, interrogativo apre la nostra lezione-spettacolo e permette l’inizio di un viaggio di esplorazione di quattro dei migliori testi shakesperiani. Partendo dagli strafalcioni geografici che costellano un Veneto dell’immaginazione (tra l’altro non ancora Veneto, bensì “Lombardia”), passando per alcuni interessanti aneddoti della vita del Bardo di Stratford Upon Avon e per i rapporti storici e culturali tra l’Inghilterra e l’Italia a cavallo tra XVI e XVII secolo, approfondiremo la conoscenza in particolare con due testi di grande valore e freschezza: “Romeo e Giulietta” e “Il Mercante di Venezia” (senza però dimenticare “Otello” e “La Bisbetica Domata”).
Aldilà delle imprecisioni che caratterizzano Verona, Padova e Venezia, il nostro spettacolo cerca di portare alla luce la grandezza e la generosità dell’immaginazione di un autore che ha dato una dimensione nuova all’amore e all’odio, che ha saputo portare in scena la trasformazione di due viziati adolescenti in creature di pura poesia operata dall’amore, la distruzione di un uomo potente per opera della gelosia, il desiderio di vendetta di un underdog della ricca Venezia rinascimentale e la nascita di un improbabile amore tra le universitarie mura di Padova. Un racconto per avvicinare gli spettatori a un autore ancora estremamente comprensibile e godibile, separato dalla nostra epoca da un leggero velo di polvere che il tempo gli ha posato sopra, ma che poche, energiche spazzate possono riportare alla “radianza” delle origini. |
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