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pirotecnia di missio commento di missio |
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sono le prime foto in assoluto sui fuochi artificiali che faccio. .
si tratta di due uscite e di un modo di vederli in maniera non proprio convenzionale.
osservazioni ed annotazioni sono sempre gradite.
2) lo starnuto dello scoiattolo
3) Aster
4) Le palme
5) ballerina
6) fiore
7) schizzo
8) Edelweiss
9) Creatura della notte
10) Gocce
11) Aracnos
12) Le comete
13 Palloncini
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Paris di missio commento di missio |
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grazie a te jose per le tue osservazioni, se dovessi ritornarci credo che starei almeno un giorno a studiarla ed a fotografarla.
ciao. |
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Paris di missio commento di Enrico Lorenzetti |
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Ottimo il punto di scatto,molto originale,perfetta la gestione della luce.
PS:grazie per la belle parole dedicate all'immagine.
un caro saluto Iose |
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Paris di missio commento di missio |
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Grazie mille Sisto Perina, sono proprio contento sull'originalità della foto che hai rimarcato.
è uno degli obiettivi che mi ero prefisso nel cercare di rendere questa torre. |
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Paris di missio commento di Sisto Perina |
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ma sai che una ripresa della tour in questo modo mai l'avevo vista....
ok lasciamo perdere la qualità che oltre allo scatto in notturna viene compromessa anche in riduzione per web...ma la scelta di inclinare in questo modo a me sembra riuscita...
Un taglio azzardato quasi a spezzare la torre.... ma ricercato nel costringerla entro i limiti possibili del fotogramma
ciaoo |
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Paris di missio commento di missio |
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una mia personale visione della Tour Eiffel.
scattata con la compattina casio ex-z77
lavoro in post:
livelli, leggero contrasta migliore e riduzione web.
le goccioline sono una leggerissima pioggerella |
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rete tre: programmazione di missio commento di grenouille |
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missio ha scritto: | grazie Grenouille.
hai proprio voluto andare a cercarla.... grazie due volte.
esecuzione:
tempi lunghi e mouvere la fotocamera nello spazio.
non sai mai come va a finire..... o meglio..... si può cercare di immaginare il prodotto finito, ma certamente non nei particolari.
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davvero interessante il risultato! |
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rete tre: programmazione di missio commento di missio |
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grazie Grenouille.
hai proprio voluto andare a cercarla.... grazie due volte.
esecuzione:
tempi lunghi e mouvere la fotocamera nello spazio.
non sai mai come va a finire..... o meglio..... si può cercare di immaginare il prodotto finito, ma certamente non nei particolari.
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nella nebbia del riordino fondiario di missio commento di missio |
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ti ringrazio marka, sono proprio contento di avere questi bei scambi di opinione.
le tue osservazioni aprono anche a cose a cui non avevo nemmeno lontanamente pensato, mi riferisco al fatto di immaginarle appese ed osservarle nel loro insieme.
infatti, personalmente, sul web preferirei vedere delle miniature e poi osservarle una ad una più in grande.
concordo sul discorso della sintesi. tuttavia ritengo che, pur non essendoci (in questa sezione un limite massimo) il minimo sindacale "dovrebbe" essere di almeno 7/8 foto. non escludo che ci si possa esprimere anche con meno, ma è come quando si facevano i temi a scuola; sotto un certo livello di lunghezza non si poteva scendere. ciò porta, a mio avviso, verso una tendenza ad uno sforzo in più che va oltre al mero riportare di una certa situazione, ma tende così ad una visione più personale.
io ho fotografato quasi esclusivamente con le dia per un bel pezzo, poi ho venduto tutto il corredo all'alba del nuovo millennio per la disperazione dei laboratori.
sono quindi passato al video, come in firma alcuni divertissement, col quale mi diverto tutt'ora.
un paio di anni fa ho acquistato, rigorosamente usata, la cam di cui sopra quindi il poco tempo a disposizione per uscire a fare foto e la mia limitata conoscenza della post mi porta a risultati alterni che ovviamente cercherò di migliorare anche con i contributi del web e di scambi di opinione come avengono in questo topic con tutti gli intervenuti e con te in particolare.
mandi
(in friulano sarebbe il nostro ciao o buongiorno)
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nella nebbia del riordino fondiario di missio commento di Mario Zacchi |
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mah, guarda le osservazioni sullo stile nascono più che altro dall' immaginare queste foto appese tutte insieme, più che viste passare sul web. Probabilmente a causa di un personale modo di vedere, credo che potresti scegliere o tutto b/n non virato oppure tutto virato, secondo il tuo gusto e il messaggio che vuoi trasmettere.
Per la foto geometrica l' osservazione è chiaramente opinabile ed anche qui deriva dall' impressione che ho scorrendo le foto. E' uno scatto dalla tematica grafica, non un paesaggio che sostanzialmente è il filo conduttore di tutte le altre e siccome poi c' è solo quella che devia da questo filo, appare o può apparire maggiormente fuori posto, anche se piacevole. Il fatto che tutti si sia passati almento una volta li sotto non centra nulla con il modo con il qual strutturi la successione per trasmettere un certo messaggio. Sotto quel traliccio fotografico non c' è nemmeno l' atmosfera che c' è nelle altre fot, se ci pensi bene. Come ripeto, tutto è opinabile e queste sono solo spiegazioni del perché ti ho scritto che la toglierei.
Per quanto riguarda le foto da manuale o no, qui è importante anzitutto che l 'insieme abbia una coerenza, un filo conduttore percepibile e che possa essere seguito. 10 foto da manuale incoerenti tra loro, non valgono un reportage fatto di 10 foto meno perfette (non dico sballate eh ..), ma chiaramente accomunate da una storia, da un motivo.
Di foto puoi metterne quante ne vuoi, ma la capacità di sintesi premia sempre, cioè è sempre preferibile riuscire a dire quel che si vuole, con il minor numero di foto possibile; oltre ad essere una testimonianza di capacità evita anche il rischio di diluire troppo, cioè di andare a mettere in mezzo foto inutili o ripetitive.
Vignettatura e rumore ... la vignettatura la vedi anche da te se la confronti con qualche esempio dello stesso trattamento fatto meglio; le parole servono il giusto, in questo caso.
Il rumore non è come la grana delle pellicole: è artificiale e piuttosto brutto; in comune con la grana ha l' eventuale invadenza delle dimensioni quando la stampa cresce di grandezza e quindi lo accentua. Il rumore cresce al crescere della sensibilità ed è maggiore per i sensori piccoli (non ful-fram per capirci). Ma qui mi fermo perché io fotografo pressoché solo a pellicola e quindi non posso aiutarti di più.
Ciao  |
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nella nebbia del riordino fondiario di missio commento di missio |
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a dire il vero in altre foto a colori come questa con stessi iso ed obiettivi mi pare che di rumore non ce ne sia. per quel che posso avvertirne io. stampe non ne ho fatte, ma terroò a mente il tuo consiglio
per quanto riguarda la vignettatura in quasi tutti i commenti che ho ricevuto si sono equivalsi nel giudicarla "eccessiva o non consona" dato che sono sulla strada vedrò di migliorare come mi è stato suggerito
per la foto geometrica del traliccio non sono dell'avviso di toglierla, anche se cerco di comprenderne la motivazione, perchè chi non si è mai infilato lì sotto da bambino e guardato in sù?
per quanto riguarda la scelta stilistico-editoriale del b/n associato al viraggio mi sento di dire che l'ispirazione mi derivava dalle antiche stampe all'albumina anche per, come detto, evocare in maniera più decisa il ricordo. nei nosrtri cassetti non ci sono mica solo foto in b/n, però il tuo appunto, posso assicurarti, mi fa pensare e ci penserò senz'altro
chiaramente non tutte le foto, come sottolineim sono da manuale, ma
è innegabile che sentirsi dire che: "l'atmosfera resa è piacevole ed il lavoro nel complesso è significativo" riempiono il mio animo di positività e di ulteriori stimoli per cui ti ringrazio delle belle parole e per gli apprezzamenti per le foto di apertura e chiusura.
volevo chiedere, ma quante foto si possono mettere in reportage in questa sezione?
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nella nebbia del riordino fondiario di missio commento di Mario Zacchi |
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Se digitale e non aggiunta non è grana, ma rumore. Se è così importante a queste dimensioni è probabile che in stampa appaia ancor più penalizzante, quindi credo che varrebbe al pena di lavorare in modo da limitare il problema entro magini più accettabili.
Indipendentemente da come sei arrivato a questa vignettatura, è un fatto che essa appaia poco delicata; quindi vale la pena di lavorare in modo da migliorare la tecnica per ottenere risultati più estetici (uno dei metodi te lo ha suggerito Salvatore, si tratta solo di impratichirsi con un po' di pazienza).
La foto geometrica del traliccio, quella presa da sotto, anche se piacevole non centra nulla con lo sviluppo del tema, quindi credo che andrebbe tolta dall' insieme. Per le altre sceglierei un' unica veste editoriale: entrambe le proposte possono funzionare bene (se b&n magari caldo). Forse meglio quella virata, ma è più che altro una questione di gusto personale.
Nell' insieme è piacevole: l' atmosfera della bassa d' inverno (come la chiamiamo noi qui) è palpabile e perciò il lavoro è significativo, anche se non tutte le foto non sono da manuale (e prescindendo comunque dal rumore, naturalmente).
Di particolare pregio la foto di chiusura per l' idea compositiva e per aver tenuto al centro l' area di luce in alto; analogamente interessante anche l' apertura, ben composta, graficamente equilibrata. Oculata la scelta di aprire, ma anche di chiudere con due buone foto.
Se il rumore ti fa la grazia ...
Ciao  |
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nella nebbia del riordino fondiario di missio commento di missio |
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Salvatore Carrozzini ha scritto: | Un consiglio per la vignettatura .. cambia metodo perchè sa troppo di photoshop.
Lascia perdere quella che metti di default con lo strumento apposito. La vignettatura reale non è mai grigetta, è più scura e più irregolare, meno sfumata.
Se vuoi emularla ti consiglio di lasciar perdere gli algoritmi e i plug-ing e di giocare con l'applicazione di un altro livello tutto nero sulla foto, per poi passare a cancellarlo lasciandolo solo agli angoli, così diventa più irregolare. L'intensita del nero la regoli con l'opacità del livello. |
grazie Salvatore Carrozzini per il consiglio che mi offri e che farò mio ben volentieri.
la vignettatura è solo l'utilizzo di varie passate di pennello perchè nonostante tutto le mie conoscenze riferite alla post sono molto limitate e solo in questa occasione si sono rivelate un appena po' più approfondite.
ad esempio nella foto dentro il traliccio per evitare la grana della nebbia ho "tagliato" le ombre nelle curve e ne è uscita una bella foto (a mio parere) molto pulita nei segni grafici che volevo ed un effetto tipo le stampe lith.
cioè bianco e nero e basta senta tonalità intermedie. |
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nella nebbia del riordino fondiario di missio commento di missio |
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marka ha scritto: | .. con cosa hai scattato? |
konica minolta 5d (6mpixel a 400 iso ob 18-70 del kit e 70-210 (beercan)
io noto che con i livelli e le curve, ed ovviamente la nebbia, la grana si evidenzia da sola.
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nella nebbia del riordino fondiario di missio commento di _NN_ |
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Un consiglio per la vignettatura .. cambia metodo perchè sa troppo di photoshop.
Lascia perdere quella che metti di default con lo strumento apposito. La vignettatura reale non è mai grigetta, è più scura e più irregolare, meno sfumata.
Se vuoi emularla ti consiglio di lasciar perdere gli algoritmi e i plug-ing e di giocare con l'applicazione di un altro livello tutto nero sulla foto, per poi passare a cancellarlo lasciandolo solo agli angoli, così diventa più irregolare. L'intensita del nero la regoli con l'opacità del livello. |
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nella nebbia del riordino fondiario di missio commento di missio |
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@brunomar rigrazie, sono contento che anche le altre foto abbiano incontrato il tuo favore.
@sisto perina grazie per il commento ed anche per lo spunto ad un racconto parallelo.
purtroppo non esco molto a fotografare e quel giorno di nebbia verso la fine di dicembre mi sono preso un tre ore per fare le foto e queste sono il frutto.
per la grana...... beh sai com'è, con la nebbia la grana esce da sola.
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nella nebbia del riordino fondiario di missio commento di Sisto Perina |
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Un reportage che alterna immagini in bianco e nero ad altre con viraggio sul seppia....un modo insomma per antichizzarle talvolta riuscito e talvolta molto meno incisivo...
la grana, a riguardo, ci può stare anche perchè in simbiosi con la nebbia che circonda gli alberi ed il paesaggio...
curiosa anche la strada scelta di agganciare alberi veri ad alberi d'acciaio...in effetti molto spesso tale convivenza è inevitabile...
per questo sarebbe stata un'ottima alternativa un racconto parallelo ed incrociato di queste due diverse visioni di alberi antichi e moderni...gli spunti di coesistenza certo non mancano....
ciaoo |
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