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Slash&Burn: elaborazione analogica a colori di photom commento di photom |
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sfinge ha scritto: | ..... ma daiiiiii
dopo anni e anni trovo un utente che tratta le pellicole come faccio ( a volte ) io
.... con i tagli sei andato giù pesantino però
ciao.
Luca |
Sono curioso, mi fai vedere qualcosa? Nella tua galleria non le ho trovate
Ciao, David |
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Slash&Burn: elaborazione analogica a colori di photom commento di photom |
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PietroF ha scritto: | a mio mnodesto parere è molto bella.... potresti spiegare un po' meglio il processo che ha portato a questo risultato? |
Si può incidere con qualsiasi cosa risulti comoda e precisa da maneggiare: uno spillo, un cutter, un bisturi... Un lentino e un tavolo luminoso sono di grande aiuto. Il vero problema è che bisogna lavorare necessariamente sul 135. L'azione del calore applicato dopo le incisioni tende infatti a deformare e ondulare la pellicola in modo proporzionale alle sue dimensioni: una 6x6 diventa praticamente instampabile, troppo ondulata e senza possibilità di averla tutta a fuoco. Stamparla tra 2 vetrini per cercare di tenerla piana non se ne parla proprio! Troppo delicata dopo il "trattamento", finirebbe per sbriciolarsi o giù di lì. Tornando alle incisioni, bisogna dire che nella maggior parte dei casi effettuo solo dei graffi più o meno profondi sull'emulsione, raramente arrivo ad incidere anche il supporto.
Per quanto riguarda l'azione del calore, il risultato dipende dal tipo di fiamma, dalla distanza, dal tempo di applicazione, ma anche dal tipo di pellicola, eposizione, colori del soggetto...etc. |
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