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1463.. di leoclick commento di flurry |
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Bè leo... che vuoi che ti dica? Continua ad essere presente naturalezza e movimento... e la tua solita capacità di sintesi... la desaturazione però non ce la vedo proprio... non aggiunge niente ed anzi toglie il calore sulla pelle ed il rumore di cicale che sembrava di sentire nei precedenti scatti della serie...
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Betty di ShellyPh commento di flurry |
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Stà foto quasi te la rubo per farci un po' di didattica... girandola (cosa che ieri avevo immaginato ma non provato) ha un qualcosa di non naturale: ed è proprio la prospettiva evidentemente nata mettendoti di lato con orientamento verticale...
Dunque resta l'apprezzamento per la luce, il set, la morbidezza e naturalezza della modella... viene però meno il mio consiglio, in orizzontale funziona ancor meno (stavolta non per il taglio ma per come la prospettiva tira il volto della modella innaturalmente verso sinistra)
Inteso comunque siano tutte inezie giacchè mi sembri perlomeno "bravina"...
(ed in quanto tale credo te ne faresti ben poco di un "bella foto ciao") |
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Betty di ShellyPh commento di flurry |
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La luce di questa serie mi piace davvero tantissimo... su questo scatto mi lascia perplesso un dettaglio: laddove il taglio netto su gomito e capelli per lo scatto orizzontale avrebbe funzionato, messa così la lettura della foto inizia bruscamente ed altrettanto bruscamente finisce. In altre parole si capisce che la foto non è stata pensata in verticale... giacchè questa sensazione di lettura sincopata mal si sposa con la morbidezza del resto. La rigirerei perché è davvero un bello scatto.
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Olga di g.lele commento di flurry |
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vfdesign ha scritto: | Il b/n conferito a quest'immagine è strepitoso, palpabile in ogni dettaglio, sicuramente coadiuvato dalla luce e dall'esperienza artistica, per un risultato d'impatto, elegante e fascinoso. Bella la modella, che posa con carattere. Peccato solo per quel mignolo sinistro (a destra in foto), "a gancio", un po' fuori sinuosità.
Bravi ad entrambi, mi piace.
p.s.: la "ricetta" per il b/n è segreta, o puoi condividerla? grazie  |
Quoto in tutto... avrei però dato un pò più d'aria alla modella: così sembra costretta negli spazi (e credo tu possa farlo tutt'ora essendo sfondo del tutto omogeno, un pò d'aria sopra la testa... poi a destra O sinistra a secondo cosa tu voglia valorizzare) |
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... di flurry commento di flurry |
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iaboni ha scritto: | ...Giorgio Rigon l'apprezzerebbe di sicuro!!
l'inquadratura, è un pò troppo al limite, secondo me. |
C'ho messo 4 anni... ma rivedendola dopo tanto... c'hai ragione, provo quasi fastidio ad aver tagliato quel cm di polpaccio... |
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Mario Zacchi ha scritto: | Molto bella, ma non renderla così "affilata" nella realtà: secondo me ci perde. |
Credo tu abbia ragione... volevo enfatizzare il vetro, ma l'effetto sulla lana è disastroso. Non resta che recuperare il raw...
ps. pure questa l'avrei postata in life... ma stavolta ho sorvolato
longaf ha scritto: | Secondo la mia modesta opinione dovevi abbassarti un po'.
Ciao |
Ho provato a scattare con la macchina sul collo, ma il bicchere andava in sovrapposizione e vi perdeva nel viola
(lo scatto è genuino e non potevo permettermi di riposizionare i bicchieri, non sò se si nota ma il soggetto sonnecchia...) |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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caracol ha scritto: |
[Edit] @Mario: a volte penso di avere la pelle troppo callosa per le "life".
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Non credo sia questione di callosità a parte una naturale spinta che ci avvicina ad un genere piuttosto che ad un altro. Piuttosto avendo i due generi molto in comune si è portati a leggerli con gli stessi canoni ed è forse quello l'errore. La street è l'attimo, congelato ed irripetibile. La life è invece un attimo che di per se potrebbe non avere nulla di particolare ma che invece porta dentro di se la Sintesi di un "moto" molto più lungo dell'attimo stesso.
Mettiamoci poi che una street è sempre più spesso un complicato rebus da decodificare mentre una life descrive dinamiche semplici e comuni ed ecco fatto il danno... Si legge e ci si chiede: "embè?"
Fortunatamente da parte di un lettore che vuol essere attento c'è una semplice "regola" che toglie dall'impiccio. Guardare un immagine e non chiedersi a quale genere appartenga (domanda che al limite dovrebbe porsi l'autore o chi per lui voglia ottimizzare il bacino d'utenza) ma piuttosto
Qual'è la funzione comunicativa?
All'osso si riducono a:
- riproduttiva (la scennerizzazione di un documento, la fotografia di un quadro che andrà su un catalogo sono forme di riproduzione pura)
- amornica (far in modo che il messaggio produca gradevolezza, non parlo strettamente di estetica perchè questa potrebbe essere soggetiva mentre con amornica si rimane su un piano strettamente neurosensoriale, un pò come la musica per intendersi)
- espressiva
Eventualmente combinate.
Si noterebbe a questo punto che una street ai canoni attuali possiede sicuramente una forte carica riproduttiva (non a caso nel messaggio visuale vengono inseriti a matriosca altri messaggi visuali, messaggi gestuali e della lingua scritta), sicuramente una parte armonica (nella disposizione e nelle simmetrie degli elementi riproduttivi e dell'elemento puramente visivo), una breve carica espressiva (breve non per sminuirlo ma solitamente l'unico messaggio emotivo è un esclamazione come stupore, ironia, sorriso)
Viceversa una life, potrebbe avere del tutte nulle funzioni riproduttive e armoniche (di più potrebbe ricercare proprio nel fastidio neurosensoriale la propria funzione espressiva)
Probabilmente la mia foto qui sarà morta, probabile pure che stia andando clamorosamente offtopic ma trovo sempre stimolanti queste digressioni... |
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caracol ha scritto: | Vedo che hai cercato di separare il ragazzo dallo sfondo (diaframma aperto con impiego di filtro ND), forse per sottolineare il desiderio di altrove. Ma anche come "life" mi lascia freddino...
Aspetta un po', in caso un autocommento mi servirebbe  |
A prescindere dalla mia personale interpretazione cito photo4u stesso:
"Diamo il benvenuto quindi a scorci in cui le persone sono protagoniste assieme all'ambiente che le ospita..."
Più life di cosi.
Inscatolare un immagine rigidamente dentro un contenitore (still life, ritratto, street etc) mi sembra che alla fine abbia ben poca importanza... Se l'immagine ti lascia freddino non è di certo perchè non si trova nella sezione più idonea... O no? Magari non parliamo lo stesso linguaggio...
Bè cerco d'essere obiettivo e leggo cosa ho scritto (ovviamente non sono così bravo dal sapere tutto ciò che ora leggo mentre lo scrivevo... )
Ad una prima lettura c'è una persona apparentemente sola, o meglio solitaria. Letture successive porterebbero al riconoscimento di almeno 4 linee di forza (siluette dell'ambiente, sguardo, movimento della barca, disposizione del masso in primo piano) che tendono tutte verso un porto. E dunque altre persone, movimento, vita. Stasi, Melanconia, riflessione eppoi quel moto dell'animo verso la comunità... . In quel luogo tu dove ti saresti seduto per una pausa (punto peraltro evidenziato da un'altra linea di forza: la gravità)? Eppoi dov'è che avresti rivolto lo sguardo? Ecco in quell'omino verde mi ci sono visto io... ci vedrei te... ci vedo tutti. Il "life" è in quel moto virtuale... quella spinta, o meglio quel tuffo (giacchè quel masso ricorda proprio un trampolino) a non sentirci soli neppure da solitari. |
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caracol ha scritto: | Mm... similitudine tra ragazzo e isolotto (per forma tondeggiante e colori) non vedo altro, ma aspetta occhi migliori dei miei!
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Non è questioni di occhi migliori... la guardi da street, se non ci fosse stato anche quel life giammai l'avrei postata qui...
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... di flurry commento di flurry |
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Ciao Caracol... m'è davvero difficile risponderti senza autocommentarmi al primo messaggio cosa che farebbe cadere ogni significato alla richiesta di critica, trovandosi poi il nefasto spettatore il messaggio didascalicamente spiegato dall'autore...
Una cosa posso farla... a prescindere che possa valere anche zero così, quanto varrebbe sta foto senza la presenza umana? Qui mi rispondo da solo: meno di niente.
ps. al limite sposta pure in varie grazie! |
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girotondo .... di leoclick commento di flurry |
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Oltre che tecnicamente ben riuscite, in tutta questa serie riesci a trasmettere spontaneità. Potevi stupirci con effetti speciali... ed invece stupisci con cose semplici (che è di gran lunga più difficile)
Piccolo appunto... ma proprio piccolo, il taglio sulla chioma dell'albero (ma immagino ti starai già mangiando le mani da te...) |
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senza titolo di leoclick commento di flurry |
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Splendida! Sembra quasi di sentire una leggera brezza sulla pelle scaldata dal sole ed il rumore delle cicale in sottofondo.
Forse valido il suggerimento di chi mi ha preceduto.
(uso il condizionale perchè già bellissima così)
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... di flurry commento di flurry |
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Maggio 2011, Isola di Ponza
Fuji x100 jpg out of camera "velvia"
f2 @ iso 200, filtro ND |
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kiss me di 78gibo commento di flurry |
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omaggio a Doisneau o a Jorgensen? Ad ogni modo non copia ma reinterpretazione... direi financhè didattica di come, proprio rispetto a quegli scatti, sia cambiato il contorno, e forse non solo quello, di un semplice bacio...
ps. avrei tenuto la coppia un pò più sulla destra, potresti rifilare ma perderesti le sagome delle luci... ad ogni modo dettagli. |
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... di flurry commento di flurry |
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Scusa di che? Piuttosto incuriosisce come la sei andata a ripescare...
In breve riguardo il diaframma. La scena era profonda non ci più di 40 cm ed avevo bisogno fosse tutta a fuoco, così da non creare l'effetto "miniatura". Di più: solo un diaframma decisamente chiuso avrebbe reso i punti di luce stelle. |
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A Broken Heart di Pio Baistrocchi commento di flurry |
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Sisto Perina ha scritto: |
un cuore infranto dai solchi nel legno con una metà vuota di quel che fu reciproco amore...
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Non vorrei essere disfattista ma io leggo solo cinquantaunopuntoquattro ed è un peccato perchè la poesia non era poi così lontana.
Impossibile leggere che il cuore sia stato inciso prima del taglio, che è distintamente texture del legno ritmata da 4 precisi battiti, regolari verso destra. Lo sfocato, esagerato sopratutto in primo piano, non fà altro che evidenziare il bordo nero, peraltro inclinato.
Alla fine il peso visivo è diametralmente opposto al cuore con due forze che non portano che a cadere nella fessura: cosa che trovo poco poetica.
Mi sembra tanto il primo scatto di quando parte la scintilla... io avrei continuato.
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