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Quattro passi per Innsbruck di bulvio commento di bulvio |
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Innsbruck di Fulvio Varone, su Flickr
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Innsbruck di Fulvio Varone, su Flickr
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| | ![[Digi]Cianotipie #1 [Digi]Cianotipie #1](album_thumbnail.php?pic_id=507497) |
[Digi]Cianotipie #1 di bulvio commento di bulvio |
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mike1964 ha scritto: | Caro Bulvio, proponio una tecnica di stampa che non avevo ancora vista, anche perchè è mista, riguardando sia il mondo digitale che quello analogico.
Avrei grande piacere che tu sviluppassi un tutorial maggiormente approfondito, se ne hai voglia.
In cambio posso solo offrirti gratitudine e la pubblicazione del tutorial nella home del sito
Se l'idea ti stuzzica, puoi aprire una discussione nella sezione "tecniche di ripresa", a questo indirizzo: http://www.photo4u.it/viewforum.php?f=23
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Grazie, ci penserò! Anche se a dire il vero è la prima volta anche per me con questo tipo di tecnica...
Buon anno, tra l'altro! |
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| | ![[Digi]Cianotipie #1 [Digi]Cianotipie #1](album_thumbnail.php?pic_id=507497) |
[Digi]Cianotipie #1 di bulvio commento di bulvio |
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Provo a spiegare in poche righe:
Non è per niente una simulazione, le stampe sono cianotipie vere, realizzate su carta usomano martellata da 400 gr circa.
Le fasi della realizzazione sono più o meno queste:
- reperire i chimici: ferricianuro di potassio e ferro ammonio citrato verde, li ho presi su internet da ars-imago
- reperire una ricetta e provare: gruppo namias, cercare con google...
- procurarsi la carta e tagliarla a misura, nel mio caso 30x40
- spennellare i fogli con il composto (giallo), e lasciare asciugare
- creare con photoshop le immagini negative partendo da delle normali foto digitali
e fin qui, chiunque può.
Poi, viene la parte che vede venirmi in aiuto il mio lavoro.
Io sono un serigrafo, e ho a disposizione una stampante inkjet con la quale stampare la pellicola negativa a grande formato (una epson 4000 su supporto ferrania, è un supporto professionale normalmente utilizzato da chi fa il mio mestiere).
Inoltre, ho un bromografo, ovvero un torchio dotato di lampada uv da 5000 w.
La lavorazione procede mettendo sotto vetro, per contatto, il negativo e la carta sensibilizzata, ed esponendo all'UV per 6-7 minuti.
Alla luce del sole, come normalmente fa chi non ha a disposizione il bromografo, sarebbe anche un'ora, ammesso che il sole ci sia in questo periodo... il problema è che non c'è la costanza e non si può mai sapere se l'esposizione è corretta.
A contatto con gli UV, il giallo diventa scuro, ovviamente solo nelle parti scoperte dal negativo.
La carta viene poi lavata in semplice acqua, che porta via l'inesposto giallo, rivelando la carta bianca e portando l'esposto al colore blu tipico.
Per far saturare ulteriormente il blu, si passa la carta in un bagno di acqua con una spruzzata di acqua ossigenata.
Tutto lì. |
| | ![[Digi]Cianotipie #1 [Digi]Cianotipie #1](album_thumbnail.php?pic_id=507497) |
[Digi]Cianotipie #1 di bulvio commento di bulvio |
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Complice il tempo brutto e la scarsa voglia di uscire al freddo, mi sono dato agli esperimenti.
Se è troppo fuori tema rispetto al forum provvederò ad eliminare, ma mi sembrava bello presentare qualcosa di molto lontano rispetto ai metodi fotografici ai quali ci siamo abituati negli ultimi anni, considerando che molti di noi non hanno mai visto neppure una camera oscura tradizionale...
Spero che il lavoro sia di vostro gradimento...
La Cianotipia è un’antica tecnica di stampa fotografica, ideata nel 1842 dallo scienziato ed astronomo John Herschel, a pochi anni dalla nascita della fotografia da parte di Fox Talbot in Gran Bretagna e Louis Daguerre in Francia.
Si basa sulla reazione chimica di due composti a base di ferro: il ferro ammonio citrato e il ferricianuro di potassio, che, opportunamente miscelati, diventano sensibili alla luce conferendo alla carta trattata una tipica colorazione blu.
Sovrapponendo per contatto alla carta sensibilizzata un negativo di grande formato, ed esponendo alla luce ultravioletta, si ottengono stampe di qualità dal basso costo e dalle caratteristiche uniche.
Le stampe presentate in questa serie sono state definite “digi-cianotipie” in quanto il negativo a grande formato è stato ottenuto tramite la stampa ink-jet su una pellicola normalmente utilizzata in ambito grafico-industriale.
Le riproduzioni sono state effettuate con SonyA350+24-85, poi rimesse un po' a posto con LR3....
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
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Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
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Ciano di Fulvio Varone, su Flickr
Ciano di Fulvio Varone, su Flickr |
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Serie : Fotomagnetismo di xxx_shooter commento di bulvio |
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... non ho visto il tuo portfolio al circolo, ma mi sa che da come l'hanno descritto non era questo... peccato! questo sarebbe stato il non-plus-ultra!
Complimenti per la fantasia, mi stupisci sempre di più! |
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Psyco di bulvio commento di bulvio |
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Non sono uno specialista dei ritratti, e neanche un assiduo frequentatore di P4U...
Spero vi piaccia... |
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...sul ciglio... di danetwilly commento di bulvio |
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Mi piace, la composizione mi pare equilibrata... salta subito all'occhio il contrasto tra la (quasi) perfezione dell'albero, la natura, e la pendenza instabile del paletto piantato dall'uomo...
Magari un po' di contrasto in più non sarebbe male... |
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Sainte Jeanne d'Arc di bulvio commento di bulvio |
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Zucco ha scritto: | Ottima composizione...le forme danno un senso di dinamicità a tutta l'immagine...il palo a sinistra non aggiunge nulla, anzi disturba..  |
non sei il primo che mi dice che il "palo" sulla sinistra disturba...
ma, in realtà, quel "palo", è la croce a ricordo del luogo in cui la santa è stata uccisa (tra l'altro l'ho scritto nella presentazione).
Diciamo che questo è un tipico esempio in cui gli occhi del fotografo risultano essere un po' "condizionati" dal fatto di essere stati lì e di sapere con esattezza il significato degli elementi ritratti. Non così capita evidentemente per chi guarda...
Ma sta croce, assomiglia così tanto ad un semplice "palo" tanto da non essere riconosciuta come tale? |
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Sainte Jeanne d'Arc di bulvio commento di bulvio |
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Questa chiesa, dalle linee avveniristiche, si trova nel centro di Rouen, in Francia.
La croce che si vede sulla sinistra sorge nel punto esatto in cui Giovanna d'Arco fu arsa viva. |
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Mountain sunset di Gasp! commento di bulvio |
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va beh, fotografando il sole direttamente, un po' di bruciatura esce sempre... qui non mi pare sia di troppo disturbo.
Mi piace molto, soprattutto per la gamma di colori che sono usciti... la neve neutra al punto giusto, il cielo blu e naturalmente i colori dell'alba...
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All'acquario di termoz commento di bulvio |
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Non so se la stamperai o hai già provveduto a farlo... per questo non vado dritto come un treno al rumore che a video è piuttosto fastidioso...
Per il resto lo trovo un ottimo scatto per l'espressione e l'uso delle luci, il problema è che c'è poca relazione tra titolo e immagine... non vedendosi l'acquario, potrebbe essere qualsiasi cosa ad illuminare di verde il viso del bimbo, anche un televisore...
per curiosità, a quanti iso hai scattato? |
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