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la cavallina di andy-capp commento di andy-capp |
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ok capito. Ti dirò, avendola fatta io ovviamente mi piace e credo che in questo caso specifico possa anche servire da bilanciamento con il cielo. Boh!? |
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la regina di andy-capp commento di andy-capp |
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no no attenzione il vetro bagnato è aggiunto in post...mica posso portarmi sui set un vetro L'ho fotografato a parte per farci una texture  |
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la regina di andy-capp commento di andy-capp |
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Ciao
Cosa ti va di sapere? Quello che posso dirti è che si tratta di uno scatto facente parte di un progetto più ampio dove comune denominatore è che tutte le immagine sono al di là di un vetro bagnato e che si trattano di foto in BeN ricolorate. Nel senso; l'immagine di partenza è un BeN, ovviamente trattasi di scatti digitali appositamente convertiti e poi ri colorati con colori di fantasia, creando idee cromatiche spesso assurde. Per adesso tutto qui. Mi piace leggere le reazioni, questa è una cosa che faccio ogni volta che devo presentare un nuovo progetto. Spero che strada facendo incontrerò anche chi ha delle perplessità.
ciao
Giacomo Saviozzi |
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ma che capelli hai? di andy-capp commento di andy-capp |
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Grazie. Allora...Rispondo per ordine. I "segni" neri sul viso non sono ne problemi di "qualità" ne post errata o sporco ma "semplicemente" trucco.
Vero, il ritratto funzionerebbe anche senza orpelli e post-produzione spinta. Ma trattandosi di un progetto ampio segue come altre foto che ho postato un "schema" che si ripete. Cioè; tutte le immagini sono riprese dietro un vetro e i colori sono "inventati" perché le foto di partenza sono un BeN ( non gli originali, perché sono file digitali). Diciamo che l'idea è quella di fare immagini evocative di "sogni" visioni, fantasie. Quello che le caratterizza e le tiene "lontane" dall'autore, da chi le osserva è il vetro di una giornata piovosa.
Grazie
Giacomo Saviozzi |
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Amore ingenuo di andy-capp commento di andy-capp |
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Grazie Diego, grazie Essedi. Entrambi le foto, ovviamente diverse, per intensità e "messaggio" vorrebbero far parte di una serie dove il comune denominatore è che l'osservatore si trova al di là di un vetro, come se cio' non lo riguardasse. Una sorta di "sogno" o irrealtà. L'altra caratteristica comune è la post-produzione. Entrambi le immagini "nascono" in BeN e se non lo sono lo diventano e poi vengano ri-colorate, questo sempre per rimanere nella sfera "onirica". Mi fa piacere vi piacciano, grazie |
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Chernobyl di andy-capp commento di andy-capp |
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Si il titolo non è quello "giusto". Anche perhé è vero non è affatto Chernobyl. Giovanni so che ci sei stato. Me lo dicesti. Si tratta in realtà di Larderello e le sue torri di raffreddamento. A qualche chilometro da casa mia. Innoquo vapore infatti. Solo che li per li' i vapori, la macchina abbandonata, alle spalle avevo un piccolo villaggio industriale progettato da Michelucci in completo abbandono e fermo nel tempo e allora punr non essendoci mai stato m'è venuta l'associazione con Chernobyl. Me ne scuso non voleva ne essere una mancanza di "rispetto" per una tragedia ne tanto meno un "falso". Soltanto una "metafora". Un saluto. |
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comunistico di andy-capp commento di andy-capp |
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Bravo...tutto il resto è noia...
E cmq non capisco come mai ti rode tanto il fatto che su quelle foto ci sia scritto "realizzate" da Giacomo Saviozzi!? Tra l'altro anche un bambino capisce che non lo sono....visto che sono io il soggetto
Ma per caso sei l'autrice?
Poveri noi....tu che non hai altro da fare che scrivere sotto le mie foto ed io che perdo tempo prezioso per rispondere....
Altro che noia si tratta di follia pura!! |
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