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Pepe Muńoz di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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VI presento qualche cosa di differente e che ho realizzato svariati mesi fa..
Pepe Muńoz, ballerino e professore di ballo di Fama Evolution. |
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I'm changing. Qualcosa sta cambiando... di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Frangģ ha scritto: | intendi un pannello riflettente?
allora hai un'assistente che ti segue... |
mi spiace che non leggete quello che scrivo..
Imchanging č un progetto che ho realizzato con un amico (videomaker). Io realizzavo principalmente le foto, lui i video (ovviamente ci siamo dati una mano a vicenda soprattutto registrando le interviste), quindi si, non viaggiavo solo!  |
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I'm changing. Qualcosa sta cambiando... di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Frangģ ha scritto: | m'inchino di fronte a cotanta bellezza. Ci sono alcune immagini che secondo me non sono propriamente attinenti alla storia (tipo la 8) ma meritano di esserci per ciņ che trasmettono.
č un pņ che ti osservo... le tue foto sono pura poesia. sai essere all'occorrenza il fotografo che mette in posa o quello invisibile; sono interessato ai risultati che ottieni con il flash slave.
volendo fare reverse engeneering con le tue foto mi ci vorrebbe un giorno per studiarle e un altro per capire come ti č venuta in mente!  |
grazie mille
Giusto per chiarire, in nessuna delle foto ho utilizzato flash (una scelta personale e per comoditį) ma piuttosto un riflettore argentato - decisamente piś semplice e comodo da utilizzare in questo tipo di situazioni. Grazie ancora  |
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I'm changing. Qualcosa sta cambiando... di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Sisto Perina ha scritto: | eccomi...un po' di tempo finalmente....
Il solo sapere che vi siete immersi comletamente nelle vite di queste famiglie credo vi abbia arricchito di umanitą....e, nel tuo esporre il lavoro, questa piacevole pienezza si legge tutta quanta....
Una serie stupenda....ma ti č gią stato detto....
Preferisco sottolineare, dal punto di vista tecnico, l'enfatizzazione di certi colori a giocare spesso con neri molto chiusi quasi a non concedersi completamente al visitatore, a lasciar uscire solo una parte del soggetto per far scoprire tra le righe scritte o i video postati il resto della loro storia....
La 17 č stupenda....le altre perņ non sono da meno.
Emozionalmente č un lavoro riuscito
Nel titolo: sta cambiando qualcosa solo in Mindanao oppure anche in te?
ciaoo |
Grazie mille.
In realtį il concetto e il messaggio della campagna č tutti stiamo cambiando perchč il nostro mondo sta cambiando. É necessario adattarsi e cercare uno stile di vita piś in linea con il nostro pianeta (come stanno cercando di fare queste famiglie).
Spero abbiate avuto il tempo di vedere anche i cortometraggi, perchč meritano tantissimo! Cosi mi date pure un feedback!!
please -> www.imchanging.org
grazie ancora, Thomas. |
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STEFANIA E CARLA di edoardo simoni commento di jeriko1kenobi |
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Non so..
A parte il discorso tecnico (alteluci sparate, il rosa della pelle quasi fosforescente, il micromosso delle scarpe della modella in primo piano, la "bolla d'energia" azzurra sul duomo, etc)
Guardando anche la tua galleria in generale trovo che le tue foto siano un pochino volgari. Niente in contrario a mostrare belle donne in abiti succinti, ma c'č modo e modo di lavorare in maniera piś delicata il glamour/erotico.
Thomas. |
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I'm changing. Qualcosa sta cambiando... di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Vi voglio presentare un progetto non solo fotografico ma anche e soprattutto multimediale che ho realizzato negli scorsi mesi in Mindanao, Filippine, con il mio collega Daniele la Gioia (insieme formiamo www.punto14.net).
Si tratta di una raccolta di fotografie e cortometraggi che raccontano la storia di 5 famiglie che vivono nel Mindanao, nel sud delle Filippine. Le loro vite si intrecciano nella ricerca di alternative a uno sviluppo socio-economico sostenibile, dove il cooperativismo e l'agricoltura biologica si stanno convertendo in strategie di sopravvivenza di fronte all'instabilitą produttiva e la precarietą economica provocati dai continui cambi nel clima e che si repercuotono direttamente sul loro sostegno primario di vita, la terra.
Siamo stati alcune settimane ospiti di 5 famiglie in 3 differenti Barangays (municipi), un'esperienza che ci ha aiutato a comprendere come questa gente si stia sforzando giornalmente per combattere gli effetti del cambio climatico e ci ha permesso di soffermarsi su altri aspetti come la divisione sessuale del lavoro e il problema della migrazione.
Carmen, una madre divorziata e single che č obbligata a unire il lavoro come insegnante con quello nei campi; Eutiquo, un pescatore che ha trovato nella coltivazione del riso l'unica alternativa economica per sopravvivere; o Lita, difensora dell'agricoltura sostenibile nella sua comunitą e vicepresidente della cooperativa agricola. Questi sono alcuni dei protagonisti che danno vita ai 7 cortometraggi di Imchanging.org
I video sono stati realizzati con una 5dmarkII e una 7D, montati in Final cut pro e colorati in Looks.
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>> www.imchanging.org << |
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Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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MisterG ha scritto: | bellissimo reportage, ben articolato e ricco di foto in maggior parte molto belle. l'unica critica che ti posso fare č che avrei fatto un minimo di selezione in pił le foto 19, 24, 31 e 32 non sono all'altezza delle altre.
Salut |
grazie per l'appunto, ne terró in conto!  |
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Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Whitecossie ha scritto: | complimenti, reportage di grande effetto, foto molto belle!
una curiosita', giravi da solo o accompagnato da un locale? |
Sono stato introdotto da un khmer locale (grazie a lui ho potuto intervistare anche gli abitanti) e poi ho girato da solo. |
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Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Sisto Perina ha scritto: | Molti gli scatti che accompagnano questo lavoro, di indubbia qualitą e sicuramente emozionanti...
Io sono per la comunicazione completa...perchč non scrivere?
l'introduzione mi pone davanti ad un certo tipo di lavoro che altrimenti non avrei sicuramente capito...non certo per la non capacitą comunicativa delle immagini, ma perchč sfido chiunque a sapere che sta succedendo in questo luogo senza essere informati a dovere...
e sfido pure chiunque a fare un reportage su questi eventi dandoli in pasto a persone (come il sottoscritto fino a pochi minuti fa...) completamente all'oscuro dei fatti....
qualcuno capirebbe che nei tubi entra sabbia? che le case sono allagate per questo motivo e non perchč sono palafitte o case galleggianti?
Anche i link riportati da Manuel si avvalgono di due righe scritte o sottotitoli e audio per spiegare gli avvenimenti....
Vi sono lavori che possono correre da soli...altri che necessitano di maggiori informazioni per mandare il messaggio...
non siamo sulla foto street che comunica senza titolo o alle modelle fashion che certamente non hanno bisogno di commenti....
siamo su un livello di comunicazione che necessita la sinergia di vari media...per essere pił forte e diretto.
Altro č il discorso delle foto postate....e qui credo che il commento di mauroq:
esprima anche il mio pensiero....
Se poi l'umanitą dell'autore renda il messaggio meno drammatico di altri reporters....beh ci puņ anche stare e si potrebbe discutere all'infinito sull'etica della presentazione da una parte e dall'altra:
pił corretta una documentazione a 360° della vita attorno a questo lago oppure una selezione di certe imagini che sicuramente bucano lo schermo nel senso della drammaticitą della situazione...?
mah....
forse stiamo inquinando troppo il post dell'autore...questi ottimi spunti di riflessione andrebbero trattati in apposite sedi
...
ciaoo |
Condivido appieno quello che dici.. ho parlato prima in privato con Manuel e sono rimasto sorpreso dalla sua interpretazione e gli consigliato di postare sul forum le sue impressioni, perchč senz'altro avrebbero sollevato una discussione interessante.
Riguardo ai sorrisi, che posso dire... chi non č stato in Cambogia, Filippine e in generale nel sud est asiatico non puó forse capire che rappresenta un gesto quotidiano, naturale, il loro modo di affrontare la dura realtį che li circonda. Non sarebbe stato corretto, dal mio punto di vista, escludere foto del genere perchč rappresenta realmente il loro modo di vivere e di essere.
ps. Mi trovo d'accordo anche sul discorso testi + foto.  |
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Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Vi presento un progetto che mi ha coinvolto per circa 10 giorni lo scorso febbraio a Phnom Penh, capitale della Cambogia. Grazie a il supporto del blog shoot4change, alcune di queste fotografie sono state anche pubblicate su repubblica.it -> http://www.repubblica.it/solidarieta/shoot4change/2011/03/25/foto/cambogia_il_lago_boeung_kak_sta_seccando-14082753/1/?ref=HRESS-5
(mi scuso in anticipo per la eccessiva lunghezza, ma mi č costato tantissimo selezionare gli scatti).
Cambogia č un paese ricco di storia, tradizioni, sorrisi e di incredibili e tragici avvenimenti che avvengono nella assoluta indifferenza degli stessi cambogiani e della comunitį internazionale.
Questa č la storia del lago Boeung Kak, uno specchio d'acqua che sorgeva nel cuore della capitale Phnom Penh a due passi dal celebre Wat Phnom e un tempo famoso in tutto il sud est asiatico come oasi per backpackers e per le centinaia di famiglie che vivevano intorno alle sue rive. L'ennesima storia di un paese che si modernizza a scapito dei piś deboli ed indifesi.
Veniamo ai fatti.
Nel 2007, in pieno boom edilizio, il governo decide di vendere la superficie del lago all'impresa cambogiana Shukako Inc. del senatore Lao Meng Khin, ma si č scoperto poche settimane fa che quest'ultimo ha deciso poi di legarsi commercialmente con una compagnia cinese (la Inner Mongolia Erdos Hung Jun Investment Co) con il fine di costruire un quartiere residenziale e commerciale.
Nel agosto 2008 iniziano cosķ i lavori e con una gigantesca pompa si comincia a drenare sabbia dal vicino Tonle Sap (un affluente del Mekong) riversandola nel lago al ritmo di 25 metri quadrati all'ora. Le autoritį cittadine riferivano, ad inizio progetto, che sarebbero state affettate dal piano edilizio solamente 600 persone. Purtroppo al giorno d'oggi si calcola che tra sfratti forzati, abbattimenti abusivi e violenze, la cifra realistica si aggiri intorno alle 4000 famiglie - circa 30.000 persone. A queste, non tutte come ho avuto modo di scoprire, per abbandonare le proprie case vengono offerte in cambio 2 possibilitį: una indennizzazione di circa 8000$ (ben al di sotto del valore reale di mercato di buona parte delle case) o l'opzione di spostarsi in edifici che si stanno costruendo nella periferia di Phnom Penh, lontane da scuole e, al momento, senza acqua corrente e elettricitį.
Le proteste dei cittadini si susseguono inascoltate da mesi, soprattutto da quando molte case si sono ritrovate semi sommerse dall'acqua spinta dalla sabbia e molte famiglie sfrattate all'improvviso con la forza e con le case ridotte a macerie.
Nel Boeung Kak peró non si sta prosciugando solamente il lago. Il turismo, un'importante risorsa per l'economia della comunitį locale, sta sparendo e molti proprietari di ostelli (solo in zona se ne trovavano 17), ristoranti e tuk tuk drivers si trovano impossibilitati nel ricostruire la propria attivitį in altre parti della cittį.
Sulle rive del lago si respira un clima molto teso e la gente č spaventata per le continue minacce e violenze a cui č sottoposta. Molti, oramai rassegnati, semplicemente aspettano la prossima ondata di abbattimenti con un mezzo sorriso e sperano in una qualche aiuto che non arriverį.
Ringrazio per l'aiuto a Sara e Reach che mi hanno aiutato nella realizzazione del progetto.
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Bambini che giocano sulla superficie di quello che era un tempo il lago.
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La poca acqua rimasta si č presto convertita in una discarica e in un pericolo per la salute delle persone che ancora vivono in questa zona.
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La raccolta e il riciclaggio della spazzatura rappresentano l'unica forma di sostentamento per molte delle persone che vivono sulle sponde occidentali del lago.
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Le macerie di quello che un tempo erano case e un ostello sulla sponda orientale.
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Molte persone sono state costrette a lasciare la casa senza preavviso e senza avere il tempo di potersi organizzare per trovare una soluzione alternativa.
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Nonostante il lago sia oramai ricoperto al 80% e la poca acqua rimasta sia stagnante e piena di rifiuti, non č raro vedere ancora qualche pescatore (negli anni precedenti il lago era una importante risorsa alimentaria per le famiglie che vivevano in questa zona).
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Bambini giocano acchiappando rane che l'enorme pompa (sullo fondo) ha risucchiato dal vicino fiume Tonle Sap.
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La pompa che trasporta la sabbia nel lago (fino a poco tempo fa era assolutamente proibito avvicinarsi a questa zona e molti fotografi sono stati allontanati e minacciati con armi)
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La sabbia viene drenata attraverso questo tubo dal fiume Tonle Sap e poi, attraverso un condotto sotterraneo, trasportata per circa 2km fino alla zona dei lavori.
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Č stato concessa una proroga (e una piccola indenizzazione) alle persone che vivono sulla sponda occidentale a patto di spostare la propria proprietį di 3,5m. Ovviamente non si č perso tempo e la zona č un cantiere in piena attivitį. Si tratta peró di una soluzione temporanea, dato che l'anno prossimo dovranno retrocere di 10m e praticamente nessuno possiede tanto terreno per poterlo fare.
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Questa č una delle famiglie che non riceveranno alcuna indenizzazione, nonostante siano in possesso di regolare contratto di proprietį. In questa casa vivono in condizione incredibilmente precarie (non hanno servizi igienici nč elettricitį) una vedova, il cui marito č stato ucciso durante il regime di Pol Pot, le due figlie e la piccola nipotina,
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In questa casa ha cominciato ad entrare acqua poco tempo dopo l'inizio dei lavori. La situazione igienica č incredibilmente precaria e la madre mi ha raccontato di aver dovuto scacciare addirittura 3 cobra che erano entrati in cerca di cibo.
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Burned di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Grazie a tutti..
Macromak ha scritto: | Un gran bel lavoro. I miei complimenti.
Gentilmente potresti descrivere brevemente come hai posizionato flash e ombrello rispetto alla posizione di scatto? |
In linea generale un 30-40ŗ rispetto alla frontale e a sinistra o destra, dipendendo della posizione del sole e del soggetto.
puoi vedere delle foto del making off qui -> http://www.punto14.net/blog/2011/03/06/mondulkiri/ (anche se della sessione in se c'č poco.. eravamo troppo presi con le foto ) |
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Burned di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Febbrario 2011. Pou Pring village, Sre Ampoun Commune, Pichreada district, Mondulkiri - Cambodia
Durante la mia visita nella remota regione di Mondulkiri, in Cambogia, dove stavo lavorando ad un progetto per la NGO spagnola Paz y Desarrollo, ho avuto modo di conoscere alcune famiglie indigene nel piccolo villaggio di Pou Pring.
Appartengono, o per meglio dire, appartenevano, alla minoranza etnica dei Pnong, un gruppo aborigeno cambogiano che parla la lingua Mon-Khmer. Questi indigeni non professano normalmente alcuna religione organizzata, ma sono semplicemente animisti e adorano gli spiriti della natura.
Al giorno d'oggi, purtroppo, sembrano aver perso molte delle loro antiche tradizioni, aprendosi totalmente alla cultura occidentale, sia nei modi di vestire che, soprattutto, cominciando a bruciare le foreste che circondano il villaggio per piantare patate dolci e Cauccił.
Guidando il fuoristrada per arrivare al villaggio, sembrava quasi di entrare all'inferno, con fuochi, fumo e alberi in fiamme dappertutto.
Purtroppo, insieme alla foresta, i Pnong, stanno bruciando pure le loro tradizioni, la loro lingua, la loro storia e i loro beneamati spiriti.
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Grazie a Daniele La Gioia e allo staff di PyD per l'aiuto.
Potete vedere un filmato con le foto montate qui (non so come fare l'embedding sul forum purtroppo) -> http://vimeo.com/21477551
mentre qui alcune foto del dietro le quinte eheh -> http://www.punto14.net/blog/2011/03/06/mondulkiri/
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New York di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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rollingstone ha scritto: | Le foto son davvero stupende, solo una domanda, ma come fai a scattare tra la gente? Nel senso, al di lą di alcuni ritratti, vedo alcune foto (4, 5 e 8 per esempio) che sembra che tu tenga la macchina ad altezza vita e scatti senza guardare... |
ehehe chi ti dice che non lo faccia esattamente cosi?
Se vuoi foto spontanee č essenziale che la persona non si accorga che la stai fotografando... e l'unico modo per farlo č "nascondere" la macchina fotografica. |
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New York di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Grazie a tutti
xxx_shooter ha scritto: |
Come fai ad ottenere questa tonalitą di colori ? Usi un filtro particolare ?
Grazie.
ciao
Carlo |
ho dei preset personali di lightroom che usavo su olympus che sto cercando di trasferire (con qualche difficioltį) al raw di canon.. |
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New York di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi |
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Mi scuso in anticipo per la quantitį di foto.. ma ho sempre difficoltį a fare una cernita..
Si tratta di una serie di scatti con i quali ho finalmente potuto mettere alla prova il mio nuovo corredo canon (dopo quasi 3 anni di reflex olympus).
Camera -> 5d mark II
Lenti: sigma 50mm 1.4 e sigma 24-70mm 2.8 HSM
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santa sofia istanbul di gepagep commento di jeriko1kenobi |
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una visione un po' anonima non credi???
La moschea č incredibilmente fotogenica e permette inquadrature e visioni decisamente piś attraenti..
questa, nel mio piccolo, č la mia interpretazione per esempio della moschea azzurra.. che č due passi da Santa Sofia ->
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