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Franco Simone live _1 di blu pix commento di Alessandro Signore |
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Purtroppo in questo genere di fotografia il mezzo utilizzato fa la differenza e qui si vedono tutti i limiti della piccola fuji in termini di nitidezza, messa a fuoco e tenuta in generale.
Dal lato compositivo, eccetto l'ultima viziata da un taglio incerto, possono andar bene.
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walking ... di cmag commento di Alessandro Signore |
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ahahahahaha!!
Col salto di pagina mi ero perso gli esempi dotti... diciamo che non potevi scegliere paragoni più impietosi (per l'autore di questo thread), perché nessuna di quelle foto rappresenta un nudo e basta, fine a se stesso, e se non lo capisci è grave... per la fretta ti sei scordato il buon Terry (Richardson) e pure Araky (ah no, quello lo usi quando si parla delle tue foto... ).
Comunque, a proposito di aria fritta, ora ho capito che c'è nella valigia: e non potevate dirlo subito?
Sempre peace & love, ci mancherebbe!  |
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walking ... di cmag commento di Alessandro Signore |
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Negli anni quello che io ti ho chiesto è una pur minima interazione con chi non vede nelle tue immagini quello che che vedi tu, senza attendere di essere spalleggiato prima di aprire bocca.
Il resto non lo commento nemmeno, soprattutto la questione dell'adrenalina e del divertimento: davvero a riguardo non avevo alcun dubbio, guarda... |
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walking ... di cmag commento di Alessandro Signore |
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...e poi - e concludo - che questa immagine non abbia un senso io l'ho capito e scritto già da qualche giorno, la cosa triste è che ora gli abbiamo trovato un senso dicendo che non ne ha.
Bene, è esattamente ciò di cui ha bisogno la fotografia - e questo genere più di tutti - oggi come oggi. |
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walking ... di cmag commento di Alessandro Signore |
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Beh, Viola, ognuno si fa le sue domande guardando le fotografie, perché ognuno è sbagliato a modo suo e anche perché, in fondo, siamo qui, pagati, anche per farcele. E a quanto pare non sono l'unico...
Non metto in discussione i buoni propositi dell'autore, quello che fa per la fotografia e tutto il resto: non l'ho mai fatto e soprattutto non m'interessa in questo contesto. Le sue fotografie sì però, perchè lui chiede espressamente che vengano messe in discussione, in una determinata categoria. Però non risponde mai di default, se non a critiche "eclatantemente positive". Anche non motivate, va bene uguale, purché siano positive.
Viola, conosco le tue idee, capisco pure le tue arringhe in difesa di cmag, con tanto di paragoni tra generi che non c'entrano nulla, (nello specifico mi riferisco al genere "paesaggio", dato che è la seconda volta che lo tiri in ballo), le capisco, ma non le condivido: è una altro paio di maniche che poco c'azzecca, guardacaso, con l'argomento in questione.
Concludendo, più che le tue teorie che comunque accetto e rispetto, mi piacerebbe conoscere quelle dell'autore, perché le tue sono le tue e le sue sono le sue. Forse.
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walking ... di cmag commento di Alessandro Signore |
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cmag ha scritto: | mi mancava lo possibilità di stabilire il peso di una valigia tramite una immagine del trasporto della stessa !!  |
eheh... lo so bene!
Però se la valigia è vuota lo si vede anche se è chiusa, (sfido chiunque a portare a spasso una valigia di quelle dimensioni, piena, senza il minimo sforzo) e siccome, te lo ripeto da anni ormai, la fotografia non è un passatempo come collezionare biglie (con tutto il rispetto), ma un linguaggio preciso per comunicare qualcosa, allora ti ripeto che ha poco senso andare verso un bosco grattandosi il sedere, trasportando una valigia enorme vuota.
Questa immagine la definirei quantomeno "gratuita" e bada bene, non soltanto in riferimento al fatto che, se probabilmente avessi dovuto usare un rullino, quasi certamente non l'avresti scattata.
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walking ... di cmag commento di Alessandro Signore |
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...perché quella valigia, (evidentemente vuota da quanto sforzo fa per reggerla), addentrandosi in un bosco? Secondo me è di troppo per questa che, potenzialmente, poteva essere una bella immagine (nonostante il taglio sul cranio). |
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decostructions di Massimo Tolardo commento di Alessandro Signore |
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Quando ho visto circolare queste immagini su Facebook, ti ho chiesto subito se avessi visitato la mostra di Moreno Maggi che con FotoFucina abbiamo organizzato al Castello di Copertino, per l'inaugurazione di FotoArte in Puglia 2015, riguardante i suoi "Omaggi alle Città Invisibili di Italo Calvino".
Calvino nel suo romanzo descrive scenari immaginari di "città reali scomposte e trasformate in chiave onirica, e città simboliche e surreali che diventano archetipi moderni."
Maggi ha realizzato, appunto, una serie di 18 stampe di grande formato che reinterpretano alcune delle Città Invisibili di Calvino, utilizzando la tecnica della sovrapposizione di immagini e/o parti di esse; 18 tavole 120 X 50 dove ogni centimetro racconta qualcosa della città cui è dedicata e dei luoghi (reali) in cui i frame che la compongono sono stati realizzati.
...dato che eri a dieci minuti di macchina e non ci sei venuto, guardati almeno QUESTO VIDEO.
Ora, tornando alle tue immagini, (che per ovvi motivi non posso che rapportare, almeno a livello formale e di affinità al genere, nonché per questioni di memoria recente che, fai che vuoi, me le ricordano parecchio), noto subito tre filoni narrativi (o descrittivi):
- la sovrapposizione di più punti di vista dello stesso edificio;
- la contrapposizione di stilemi costruttivi differenti (moderno e antico);
- la ripetizione sistematica delle stesse immagini su se stesse.
La cosa che personalmente mi convince meno è proprio questa commistione di atteggiamenti, che all'atto pratico non restituisce una lettura d'insieme definita, forse perché le poche immagini che ci mostri, di fatto, accennano un determinato e specifico orientamento visivo (e di lettura del paesaggio/architettura) per poi mostrarne un altro differente subito dopo.
Ovviamente è un parere del tutto soggettivo e tale deve rimanere il mio, ma l'impressione che ho avuto è che le immagini funzionino meglio da sole che non in una serie come le hai presentate, proprio perchè il tema che hai deciso di affrontare sembra fin qui interpretato con diversi linguaggi e con concetti appena accennati: (sempre secondo il nio personalissimo parere) o approfondisci e ampli ogni singolo sottotema, o ne scegli uno e lo porti avanti.
Insomma, credo che questa sia solo la premessa di una lavoro appena cominciato. Buon lavoro!  |
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Island di GFortunato commento di Alessandro Signore |
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Per un limite personale, in genere, non apprezzo molto queste sovraesposizioni innaturali, ma devo ammettere che questa tua non mi lascia indifferente!
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Albergo dal basso di scarmar commento di Alessandro Signore |
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Composizione che tenderebbe a spettacolarizzare più che a descrivere il luogo. Tuttavia, il successivo tentativo approssimativo di raddrizzarne le linee, non migliora un'immagine destinata a restare un'istantanea-ricordo e niente più. |
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Di padre in figlio di RiccardoC. commento di Alessandro Signore |
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Nel complesso la serie scorre e si legge con piacere. Qualche scena probabilmente si ripete e qualche altra avrebbe avuto maggior coinvolgimento emotivo con una ripresa ravvicinata.
Senza dubbio un lavoro interessante che inizialmente, (visto superficialmente un paio di giorni fa), non mi era piaciuto.
Qualche dubbio sul bianconero c'è l'ho anch'io, nel senso che il colore avrebbe potuto rendere giustizia a certi colori della natura che così - i più attenti e interessati - potranno solo immaginare.
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Corpus Domini - Trepuzzi 2015 di iVasoschi commento di Alessandro Signore |
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Mi trovo pienamente d'accordo con Vittorio: con questo tipo di immagini è necessario avvicinarsi per fare in modo che i soggetti ripresi possano in un certo senso "dialogare" con chi guarda le tue fotografie, altrimenti resteranno delle immagini molto didascaliche e fini a se stesse.
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Cimitero Monumentale di Luca Vinci commento di Alessandro Signore |
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Secondo me c'è tanto da dire e l'idea di base personalmente mi piace, come pure trovo coerente al tema il filone formale e nerrativo che hai scelto, ma credo possa essere sviluppato e amalgamato meglio, togliendo qualche ripetizione e provando a diversificare il racconto scegliendo immagini meno simili tra loro. Mi convince poco l'ultima foto che mi sarei aspettato di trovare come immagine di apertura. |
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