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Waiting di DamianoPignatti commento di Alessandro Signore |
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Silvano Romanelli ha scritto: | "Sposo" in toto il commento di Alessandro per due semplici ragioni (...) |
Per favore Silvano, usa il verbo "sposare" con parsimonia: a meno di 20 giorni all'alba sono un tantino sensibile...  |
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Adriatico - 2015 - ore 9:30 di Antonino Di Leo commento di Alessandro Signore |
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In questa immagine è palese l'intento di mettere in risalto (esponendo correttamente) solo ciò che ti interessa, ne abbiamo anche parlato. Credo però che questa scena non sposi bene questo atteggiamento perché la porzione di bianco sparato qui è veramente tanta, quasi da apparire, (almeno ai miei occhi), fastidiosa alla vista.
A parte questo, riconosco il tuo impegno e la costanza nel portare avanti i tuoi intenti fotografici con determinazione. E non è poco.  |
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Waiting di DamianoPignatti commento di Alessandro Signore |
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È sempre interessante quando i contributi di tutti alimentano le discussioni in maniera intelligente come in questo caso, vuol dire che le immagini stimolano il confronto, cosa sempre più rara al giorno d'oggi, non solo tra queste pagine.
Tornando alla serie in oggetto, la questione titolo sì, titolo no è vecchia quasi quanto la fotografia stessa.
Quanto è importante il titolo? Quanto aiuta la lettura delle immagini? Quanto è determinante al fine di veicolare il messaggio che era nelle intenzioni dell'Autore? Beh, la mia idea è che più il titolo spinge le fotografie, meno queste sono chiare e comprensibili a TUTTI i fruitori delle stesse. Non è una questione di essere puristi Sisto, ma le fotografie sono una cosa, le parole un'altra e i testi a corollario un'altra ancora. Qui non si discutono le preferenze di ognuno, ci mancherebbe, né io sono un talebano antititolo solo perché accompagno le mie immagini con la località e l'anno se va bene, è proprio una questione pratica: fermo restando che secondo me in alcune immagini (1, 3, 4 e 10) il messaggio principale che arriva (e magari è un problema mio) non è l'attesa, penso che, soprattutto in un discorso corale quale è di pe sé un portfolio o una serie, debbano essere le immagini a guidarne la lettura e non il titolo a costringere chi guarda a vedere ciò che il fotografo ha deciso per lui, anche mediante l'inserimento del titolo.
Mi scuserà l'Autore se insisto sulla questione, non è certamente un fatto personale, ma indubbiamente il lavoro presentato e gli interventi di tutti mi hanno consentito di approfondire un argomento per me importante e di esprimere a riguardo il mio personale punto di vista.
Grazie!
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Waiting di DamianoPignatti commento di Alessandro Signore |
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Buonaluce ha scritto: | tutte le foto sono legate da un unico comune denominatore |
E quale sarebbe? Te lo chiedo al solo scopo di comprendere meglio ciò che evidentemente a me non è arrivato.
Grazie.
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Waiting di DamianoPignatti commento di Alessandro Signore |
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Tra l'altro, dovresti anche cercare di variare un po': quattro foto su undici mostrano delle sedie, tra queste ben tre in sale d'attesa, insomma è un tema che si ripete e ciò è determinante nella lettura d'insieme. Voglio dire... se non è una serie sull'attesa nelle sale d'attesa, devi giocoforza eliminarne almeno due, (per non dire tre), e sostituirle con immagini raffiguranti un altro tipo di attesa, non so se mi sono capito da solo...  |
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Waiting di DamianoPignatti commento di Alessandro Signore |
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Nel complesso le trovo un po' slegate tra loro, e purtroppo la diversità di linguaggio e di forma, rafforzano questa mia sensazione.
Personalmente in alcune non leggo l'attesa, in particolare: la #1 mostra una porta aperta e un corridoio; la #3 due persone che parlano tra loro; la #4 un cane che guarda fuori probabilmente attratto da un rumore; la #10 delle persone che giocano a carte. Naturalmente non posso escludere che in tutti gli esempi di cui sopra i soggetti stiano effettivamente attendendo qualcosa o qualcuno, ma di sicuro non è il primo messaggio che arriva.
Concludendo, onestamente non credo che funzioni come dovrebbe, e questo al di là del mezzo utilizzato che, per il mio modo di vedere, è del tutto ininfluente.
È inutile sottolineare che tutto quanto esposto altro non è che un parere personale e come tale tale va considerato.  |
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Processione San Giuseppe (1) di blu pix commento di Alessandro Signore |
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Mi accodo al commento di Nerofumo: il soggetto è ultrainflazionato e non è facile, anche per una questione pratica e di movimento, tirare fuori delle immagini che colpiscano al primo sguardo.
Ci sono molte ripetizioni, soprattutto all'inizio. Tra tutte, secondo me, spicca la #13. |
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Pittura creativa di ceccodavide commento di Alessandro Signore |
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...più che un reportage è una sequenza di immagini, se vogliamo anche abbastanza simili tra loro. A parte questo, onestamente, stento a comprendere questo genere di "arte", ma sicuramente è un mio limite. Uno dei tanti.  |
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Luna sul mare a Pietra Ligure di Giovanni Francomacaro commento di Alessandro Signore |
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Nel complesso uno scenario gradevole, ma effettivamente l'angolo illuminato un po' distrae. Peccato che la qualità non sia il massimo: usando un cavalletto ed un'adeguata impostazione della macchina, avresti certamente migliorato questo aspetto, comunque non marginale, della fotografia.
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SARAJEVO di ornitogale commento di Alessandro Signore |
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Gli abitanti di Sarajevo hanno tutti uno sguardo triste, ma fiero. E lo stato d'uso del tram ci suggerisce solo uno dei tanti motivi.
Amo quella città. E solo chi ci è stato può capire fino in fondo la forza di questa immagine. |
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