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S.t. di falcotto56 commento di il signor mario |
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È uno scatto al volo quindi si possono "perdonare" alcuni peccati veniali ma un po' meno la coda.
Temo tu abbia sbagliato sezione, gli artisti di strada vanno in varie  |
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s.t. di Cube commento di il signor mario |
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Sbilanciata, peso tutto a sinistra... verissimo ma a me piace lo stesso, e anche molto, mi piace come l'occhio viene quasi obbligato a dirigersi verso l'uomo e l'albero che sono il nocciolo della scena, del racconto, mi piace come poi ci si ritrova a viaggiare in questo spazio guidati dalla linea degli ulivi in contrasto con la linea della collina, mi piace la sensazione di soddisfazione che si prova quando si incontra la carriola, la stessa sensazione di quando si scopre qualcosa che si cercava. |
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La Havana #6 di frank66 commento di il signor mario |
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Credo che la tua insoddisfazione dipenda dalla differenza tra un primo piano in cui il murales del Che domina ma non riesce a cancellare il "fastidio" dato dalle scale sulla destra, una scala che non porta da nessuna parte, che non dice nulla ma che attira lo sguardo, altro contrasto è la scena della barberia affogata da troppi elementi. Per come la vedo io non è al tuo livello, pare una di quelle foto che tutti noi scattiamo perché potrebbe uscirci qualcosa di buono ma poi non sempre ci esce. |
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Grigorovich di il signor mario commento di il signor mario |
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È un uomo fantastico, magnetico, continua, a 93 anni, a lavorare come coreografo, è stupendo, anche parlando in russo riesce ad affabulare la platea con il suo sguardo, le sue mani e i toni della sua voce.
Ho cercato di dare risalto alle mani con la scelta della focale e della posizione. |
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Piazza Cola di Rienzo di il signor mario commento di il signor mario |
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@ Liliana, si dietro ci sono le auto, è il prezzo da pagare nelle riprese urbane, in fondo street e il termine inglese traducibile con strada
@ sceller, a destra c'è un albero, un albero di Giuda con la sua corteccia nera quindi neanche tentare di sfruttarlo come quinta, più di così non potevo.
Grazie ad entrambi per il passaggio e epr i graditi commenti |
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Grigorovich di il signor mario commento di il signor mario |
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È stato commovente ascoltarlo, fotografarlo (anche se solo "giornalisticamente"), stringergli la mano.
Leggendario direttore artistico del Bolshoi, il quale dagli anni '60 alla fine degli anni '90 ne ha caratterizzato profondamente la produzione coreografica coniugando la tradizione classica con nuove forme sperimentali, fortemente caratterizzate dall'espressione pittorica.
Dal suo lavoro è nato un nuovo balletto lirico che riunisce armonicamente più linguaggi, quali danza, pittura, teatro e musica con suggestivi giochi di luce.
Mettendo in scena il suo primo balletto, Fiore di pietra di Prokofiev il 25 aprile 1957 al Teatro Kirov, Grigorovich apre una nuova fase nello sviluppo del balletto nazionale russo che due anni dopo debutterà al Teatro Bolshoj. È una narrazione armonica del popolo russo dentro la scatola magica del balletto lirico iniettato di dinamica della danza, della pittura, della luce e della musica.
Con il Fiore, per il coreografo inizia il sodalizio artistico con Simon Virsaladze - eccezionale scenografo georgiano che riesce a “tradurre” in maniera superlativa la musica e la danza nel linguaggio della pittura - che termina soltanto con la morte di quest’ultimo. I lavori di Virsaladze, autore di allestimenti scenici e costumi di straordinaria bellezza e delicati accostamenti di colore, hanno profondamente influenzato lo sviluppo del balletto sovietico. Grigorovich e Virsaladze, pur mantenendo vivi tutti gli elementi delle coreografie dei predecessori, riescono a creare forme dal grande valore artistico e innovativo: danza come pura espressione.
Spartacus, altro lavoro rivoluzionario che debutta il 9 aprile del 1968, sintetizza il dramma emotivo dell’eroe che si contrappone al potere di Roma con la musica sinfonica di Khachaturian che assurge a significato di sommovimenti interiori e fantasiosi. Grigorovich prepara il lavoro esaltando l’alternanza dei contrasti, del conflitto drammatico e della danza sinfonica di cui si fa sostenitore. Una danza evidentemente “maschile” prende il sopravvento. Sul palcoscenico si assiste alla fusione organica del teatro, della musica, della danza e delle arti visive rappresentando i principi del realismo filosofico e poetico.
Anche l’approdo nel 1966 a Lo schiaccianoci di Tchaikovsky per Grigorovich significa muovere verso una impaginazione del racconto che intende spettacolarizzare il fantastico. Dalla scrittura di E. T .A. Hoffmann l’azione si sviluppa come un favoloso viaggio in un mondo pittoresco, magniloquente, carico di surreali immagini del sogno.
Ivan il Terribile di Prokofiev è rappresentato la prima volta nel 1975 al Teatro Bolshoi. Un grande affresco di popolo che in prospettiva cerca di evidenziare quella idea di entità nazionale che il sistema sovietico ha sempre cercato di saldare all’eredità russa. Tema ancestrale, profondità cecoviana, storie di re, conflitti, nobiltà e popolo.
Grigorovich ha inoltre ricreato le coreografie di grandi capolavori del repertorio classico quali: La bella addormentata, Il lago dei cigni, Raymond, Giselle, La Bayadere, Don Chisciotte, Le Corsaire.
Nel 1995 Grigorovich si dimette dal suo incarico al Teatro Bolshoi e si trasferisce a Krasnodar, nella Russia meridionale, dove fonda una compagnia con la quale allestisce la maggior parte delle sue coreografie e che riscuote negli anni un significativo successo internazionale.
Alla morte della moglie, la ballerina Natalia Bessmertnova, il 19 febbraio 2008 torna, come maitre de ballet e coreografo, al Teatro Bolshoi di Mosca dove tuttora lavora. |
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Villa Borghese Roma 24 Agosto 2013 #4 di il signor mario commento di il signor mario |
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D90 ha scritto: | Avrei provato forse con una focale più ampia, se possibile, per restituire l'isolamento del soggetto nel grande parco. Così non ci trovo grandi spunti.
Ciao  |
Ciao; innanzitutto grazie per il passaggio, sì avevo provato inizialmente con una focale più ampia ma nell'insieme avevo al sensazione che il soggetto si perdesse. |
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Villa Borghese Roma 24 Agosto 2013 #3 di il signor mario commento di il signor mario |
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Silvano Romanelli ha scritto: | Stavolta condivido...
I libri fotografici sono pieni di fotografie Street "strafamose" con cieli completamente bianchi (vedere Bresson, Capa eccetera)
Però, però... lasciamelo dire, mi mancano due cosette Mario... un po' di maschera di contrasto e un bordino grigio che delimiti la foto dal fondo pagina... sai com'è, il lupo perde il vizio...
Ciao |
Vada per la maschera di contrasto... per il bordino ho ancora forti dubbi  |
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- dama - di roby_foto commento di il signor mario |
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Mi piace molto e, forse, mi sarebbe piaciuta ancora di più se l'inquadratura fosse stata più larga comprendendo anche un po' dell'ambiente circostante per "raccontare" un po' di più questa situazione, interessanti le pedine
PS condivido l'osservazione tecnica di Silvano |
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Villa Borghese Roma 24 Agosto 2013 #3 di il signor mario commento di il signor mario |
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gianniquaresima ha scritto: | Bel quadro, mi ricorda un mio esperimento di giorni fa:
http://www.photo4u.it/album_page.php?pic_id=624393
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La situazione è molto simile, è interessante notare come in situazioni simili si facciano scelte diverse e si cerchino risultati "personali", in questo caso io ho scelto il tutto a fuoco tu una messa a fuoco selettiva. |
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Villa Borghese Roma 24 Agosto 2013 #3 di il signor mario commento di il signor mario |
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sceller ha scritto: | Trovo un po' di imprecisione nella messa a fuoco, a meno che non si sia voluto mettere in risalto la statua, ed il cielo un po' bruciato.
Opinione personale ovviamente.
S |
Messa a fuoco è la classica "approssimata" della street, punti e scatti. Il cielo è, inevitabilmente, sparato nella parte sinistra, quella dove splendeva il sole d'agosto, cosa logica se lo scopo è avere esposto correttamente il soggetto, in questi cosa occorre fare delle scelte: sole sparato o soggetti in silhouette? Io ho preferito lasciare un po' sparato il sole e ottenere un'immagine leggibile salvando fra l'altro la leggibilità del cielo nelle parti centrale e destra.
Grazie per il commento e per le osservazione tecniche di cui comunque terrò conto. |
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