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| ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... di lodovico commento di lodovico |
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Prima di tutto grazie, Francesco, Claudio e Riccardo.
Ero certo che, se questa proposta avesse avuto dei commenti, sarebbero stati i vostri (più quello di Gfalco).
Non voglio essere frainteso... Tutti gli amici del Forum avrebbero potuto commentare questa foto-concept e sarebbe stata una felice sorpresa!
Pur con visioni fotografiche differenti io sento di avere con voi quelle che Johann Wolfgang von Goethe avrebbe definito "affinità elettive".
E' vero Claudio che io ho visivamente trasposto l'aspetto più cupo e doloroso della canzone (che comunque allegra non è!). Catene ed ombre da sempre sono nel linguaggio visivo un sinonimo di dolore e cupezza. La luce radente che colpisce questa scena obliqua fa si che si proiettino ombre differenti a seconda dell'angolazione. Quindi ci sono ombre nette e chiare ed altre allungate e deformi... così come nella Vita il dolore non ha una sola forma! Anche la luce che cade sulla scena produce differenti effetti. La luce in generale è salvifica ma anch'essa non può sanare tutto allo stesso modo.
Comuqnue io ho già detto fin troppo su questa immagine.
Sarò felice eventualmente di confrontarmi con altri contributi.
Circa la musica, essa è parte fondante ed imprescindibile della mia vita!
Io ascolto di tutto! Dalla musica etnica delle vocalizzazioni degli indigeni amazzonici fino alla musica "classica" contemporanea più astrusa. Naturalmente non tutto con uguale frequenza e piacere!
Un saluto.  |
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| ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... di lodovico commento di lodovico |
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il testo della canzone di Luigi Pozzi
Così dal lungo sangue sparso per gli occhi fuor,
in lagrimoso umor son fatto esangue.
E' 'l mio tormento sì grave: hor sento che teme l'alma mia
ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia.
Pietà dunque, confesso quell'amoroso ardor
che commise il mio cor, ah! troppo spesso!
Prima peccai perché adorai un'idolo d'orgoglio
una donna non già, ma un crudo scoglio.
Confesso che ostinato nutrii nel sen l'ardore
e ‘l suo infernal dolore chiamai beato.
E à un dolce volto, solo rivolto dietro sue false scorte,
di mio proprio voler corsi alla morte.
Confesso che la vita io presi à sdegno ancor
e invidiai tal hor chi la compita.
Con gli occhi ardenti e troppo intenti ladro accorto furai
l'oro d'un crin e d'un bel volto i rai.
Credei che fusse in viso qual serpente trà fior il Paradiso.
Bramai sovente e ingordamente d'un sen le forme intatte
d'un petto i pomi e di una mano il latte.
Hor ti prego à pietate, che preghi con fervor le luci amate:
che s'una volta ella t'ascolta, già purgato ne' pianti,
mi leva al ciel de' più beati amanti. |
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| ch'il mio primo suspir, l'ultimo sia... di lodovico commento di lodovico |
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https://www.youtube.com/watch?v=xmhCx2gH-1Y
Nel primo commento il testo di questa canzone di Luigi Pozzi nato nel 1613 a Venzone, cantata dal meraviglioso controtenore Marco Beasly accompagnato dall'Arpeggiata di Christina Pluhar |
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| Aquila del Bonelli di bonomo commento di lodovico |
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Straordinaria qualità dell'immagine! Fuoco, definizione e sfondo al top! Forse solo la spaziatura del posatoio nel primo piano non è all'altezza con tutto il resto.
Un saluto e complimenti! |
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| S.T. 483 di Dorian Gray commento di lodovico |
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Ciao Sergio, luogo e soprattutto momento di scatto straordinari.
Questa volta però mi pemetto di dissentire dalla tua scelta interpretativa di questa scena.
Va bene il mood freddo... Però qui è tutto immerso ed ammantato di ciano blu!
Proprio per il suo essere eccessivo sono certo che si tratti di una tua scelta interpretativa.
Spero di non commettere sacrilegio o peggio di arrecarti fastidio se condivido qui con te la mia interpretazione dove ho chiaramente mantenuto l'impostazione fredda ma con un leggero cenno di calore nelle alte luci (oltre all'eliminazione della dominante).
Un caro saluto. |
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| Horseshoe Bend di maxbunny commento di lodovico |
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Il ferro di cavallo fa sempre la sua figura!
Cristiano io preferisco la versione con cromie leggermente meno sature e dinamica meno esuberante!
Un saluto. |
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| Alla fine del cammino di tuco_theugly commento di lodovico |
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Ciao Massimo, sono assolutamente d'accordo con Fabiana.
Se correggi selettivamente la dominante fredda sul muretto senza toccare l'azzurrino dei monti sullo sfondo, la tua foto acquista un'altra marcia!
Ti allego il mio risultato. Un saluto. |
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| scintille di fede di lodovico commento di lodovico |
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Grazie Fabiana. Si è un po' stretta (soprattutto sotto). Il problema in queste processioni è che stanno tutti vicinissimi fra loro ed isolare un volto non è facile. Lui comunque aveva un volto straodinario... a metà fra San Pietro e Barabba!!
Un saluto. |
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| Roma_Farnesina_Mag2023_a2 di GiovanniQ commento di lodovico |
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L'etrusco, di Michelangelo Pistoletto.
L’opera è la versione in bronzo dorato della famosa statua etrusca dell’Arringatore, che ritrae Aulo Metello, colto nell’atto di orazione, posta di fronte ad uno specchio.
A riguardo di questo lavoro, Pistoletto scrive:
«È necessario che l’arte, dopo l’apertura del varco specchiante che mostra l’alternativa alla vecchia prospettiva, elevi un braccio e tenda l’indice della mano per indicare, nello specchio, la strada che porta al di là del muro su cui l’umana individualità si sta sfracellando: muro altissimo in qualità progressiva dei mezzi moderni impastato di vetuste credenze, metodi associativi antiquati ed aberranti, regole devastanti. La lunghezza di un braccio è già la prima distanza che si può prendere
rispetto al punto tragico dell’impatto finale. Questo è nel lavoro che alla Documenta IX di Kassel ho presentato al culmine ed inizio di una strada» |
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| Red and Blue di lodovico commento di lodovico |
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Grazie Eretico e Giuseppe per il vostro contributo!
Conobbi il maestro Fontana, quando io giovanissimo (anno 1980), feci con lui un colloquio preliminare per lo IED. Il colloquio andò pure bene ma al tempo la mia famiglia non aveva la possibilità economica di pagarmi un corso triennale di Fotografia! Un saluto. |
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| Pastorizia di pulchrum commento di lodovico |
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Ciao Francesco, cromaticamente esuberante, nei rossi e gialli soprattutto, però non ad un livello fastidioso da clipping.
Il pastore non mi pare proprio autoctono...
Con il caldo di questi giorni fa specie pensare ad una foto dell'estate corrente con lui bardato di maglione e cappello!
Un saluto. |
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| Red and Blue di lodovico commento di lodovico |
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| tavolozza di riflessi astratti... ma la peculiarità è il riflesso della boa che sembra un fantasmino strabico! |
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| sguardi metropolitani di lodovico commento di lodovico |
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Grazie Fabiana per il passaggio.
Per me la connotazione è Life...
Quando ho scattato questa foto pensavo ai loro differenti stati d'animo e non a dei volti da ritrarre.
Un saluto. |
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