|  | Commenti |
---|
 |
Rivisitandomi... dal passato. di Clara Ravaglia commento di teresa zanetti |
|
Mi piace confrontare questa giovane Clara con la bella signora che appare sull'avatar (e in altre immagini qua e là sul sito).
Mi piace guardare gli occhi fanciulli che mi scrutano senza lasciarmi abbassare lo sguardo, dritti e sicuri, benché di ragazza.
E il sorriso, appena accennato, curioso e sorpreso a un tempo.
Quegli occhi che sono rimasti gli stessi con cui ci riproponi, nelle tue immagini, il mondo che osservi. E a quel che di sognante si è aggiunta una concreta consapevolezza.
Questo è crescere. Crescere bene, intendo.
Le graffiature, vere o aggiunte non ha grande importanza, ci raccontano del passaggio positivo del tempo.
Buon tutto, di cuore, per continuare così, a lungo.
Tere |
| |  |
Pescando ombre... di Clara Ravaglia commento di teresa zanetti |
|
Scusa!
Non mi piace mai mettere il dito nell'occhio per queste cose, ma mi pareva così strano in una immagine delle tue, che sono sempre curatissime in ogni dettaglio.
Per giunta con una fotocamera compatta.
Misteri della tecnologia, davvero!
Un abbraccio e buona domenica.
Tere |
| |  |
Pescando ombre... di Clara Ravaglia commento di teresa zanetti |
|
Sublime poesia della semplicità.
Il muro scabro, l'ombra e il reale confusi tra loro, il tuo azzurro sognante.
Molto. Con quasi nulla.
C'è una piccolissima macchiolina del sensore, a sx, proprio sotto il terzo e quarto nodo (contando da destra).
Buon tutto
Tere |
| |  |
La chiusa di essedi commento di teresa zanetti |
|
Una bellezza silenziosa.
Quindi non aggiungo altre parole, se non che la vetrina è più che meritata.
Buon tutto
Tere |
| |  |
Quasi bello di Santiago81 commento di teresa zanetti |
|
Dalla triste bellezza dell'abbandono, suggerita dalla proposta originale, con i suoi colori così smorzati da ricordare i telefilm della Germania anni '70, si passa, con la rielaborazione di Giovanni, alla cruda denuncia di una bellezza deturpata.
E' incredibile come con la post produzione si possa rendere, di una medesima inquadratura, un'idea piuttosto che una diametralmente opposta.
Bel confronto.
Tere |
| |  |
onde di elis bolis commento di teresa zanetti |
|
Bellissimo pattern, Elis.
L'occhio si perde in questo susseguirsi ipnotico di ondulazioni a cubetti.
Sempre brava.
Buon tutto
Tere |
| |  |
|)|)|)| di Daniela Loconte commento di teresa zanetti |
|
Sempre di grande fascino i binari che corrono all'infinito, quasi una metafora della vita, con quel dove che si percepisce appena confuso sullo sfondo, e il qui così netto e presente.
I colori sobri, appena scaldati dalle luci aranciate del neon.
Non precisissima la composizione, sarebbe stato sufficiente rifilare in basso e a destra per giustificare tutti e quattro i cantoni e raddrizzare quel po' di pendenza a destra, che si nota sui pilastri.
C'è anche un piccione solitario, contrappunto del microscopico uomo tra i due pilastri sullo sfondo a sinistra!
Buon tutto.
Tere |
| |  |
Life on Mars di sanmoi commento di teresa zanetti |
|
Cielo nerissimo e struttura metallica di un biancore allucinante.
Alla ricerca di vita su Marte...
Inquietantemente bella.
Buon tutto.
Tere
PS: Tra l'altro, la mia canzone canzone preferita. |
| |  |
... di Claudia Costantino commento di teresa zanetti |
|
Ma molto interessante!
Una realtà spezzettata e ricomposta, solo apparentemente in forma precisa.
Graffiata, picchiettata di piccole macchie, in un B/N da fotografia agli albori di se stessa.
L'uomo minuscolo attraversa il frame quasi annegato nel contesto.
Metafisica.
Buon tutto
Tere |
| |  |
Foro, Roma di GiovanniQ commento di teresa zanetti |
|
Un ostacolo, un altro ostacolo, un altro e un altro ancora per poi arrivare a questo gioiello, pudicamente nascosto eppure offerto tra due quinte.
La sensazione forte di andare a curiosare. Di scoprire qualcosa di quasi segreto, che si offre solo a chi ha voglia di andare a cercarla.
Colori smorzati. Linee rigorose.
Un mondo silente.
Molto bella.
Buon tutto
Tere |
| |  |
Bar Luce FP di Mark Cats commento di teresa zanetti |
|
Archi-street!
E' un genere che a me affascina da sempre.
La contemplazione unitaria delle tane e degli animali che le abitano.
Una roba da perderci la testa.
E' affascinante (e commovente) la quantità di energia che gli animali mettono nella costruzione dei luoghi chiusi in cui sviluppano le loro vite.
La fantasia con cui il pendolino costruisce il suo nido, mettendoci tutto quello che serve sia per farlo robusto e confortevole, sia per farlo bello (per sé e la compagna e la prole), è identica a quella degli architetti di grido nella costruzione di palazzi belli e funzionali.
Qui hai avuto cura nella composizione, nella resa dei materiali e nell'inserimento delle figure umane che come una massa appena distinta portano l'occhio dal cameriere, immobile in primo piano, all'uomo nero in entrata (e in movimento) sul fondo, che gli fa da contraltare.
Gli elementi architettonici trovano la loro collocazione, uno dopo l'altro, in una bella resa dei volumi.
I quattro cantoni giustificati sono il colpo da maestro, perché ci fanno entrare nella scena come a teatro.
Tere |
| |  |
niente è come sembra. 1. Respect! di teresa zanetti commento di teresa zanetti |
|
Che sorpresa!
Grazie Staff!
Grazie
Damp73
ho una predilezione per le fotografie composte di pochi elementi. Mi fa davvero molto piacere che questo mio sfrondare ti sia arrivato come punto di forza e non come una povertà di contenuti.
Giovanni,
che dire?
Un'analisi, la tua, molto accurata, in cui hai toccato tutti i punti che mi stanno a cuore e che mi hanno condotta, passo passo, nella realizzazione di questo piccolo racconto da Gerusalemme.
Il bianco e il nero portati all'estremo (avevo avuto modo di dirlo sotto a un'altra delle tre, quella della famigliola hared e dell'uomo nero), una scelta in effetti un po' semplificatoria, ma assai congeniale all'aria che si respira in tutto Israele, luogo in cui il contrasto regna ed è al contempo lo spirito stesso del Paese.
La discesa, che è reale, perché il piazzale scende proprio verso il Muro.
Le pietre che lastricano le strade della città vecchia. Le ho lasciate, appena visibili, ma comunque presenti, in tutte e tre le proposte. Sarebbe stato semplice aumentando appena un po' il contrasto, o con un colpo di clone, levarle del tutto. Ma le ho volute per tutti i piedi che le hanno calpestate percorrendo quelle strade.
Sul mio bagaglio culturale ... Mah, in realtà sono solo una persona molto curiosa e condivisiva, così ficcanaso ovunque e poi non vedo l'ora di raccontare a tutti le mie scoperte.
Un caro saluto e grazie ancora.
Buon tutto
Tere |
| |  |
Sacralità di sabbio commento di teresa zanetti |
|
Un rito, quello della pesca, con i suoi sacerdoti, intenti in consumati gesti, lenti, precisi, sempre uguali, e i suoi adepti in contemplante silenzio.
Un'immagine scandito da un bel ritmo regolare, dato dalla disposizione dei vari soggetti, e poi la bicicletta, quasi fuori luogo come un cane in chiesa, rompe la ieraticità della scena, il regolare fluire della messa.
Un B/N dal sapore d'antan, che parla sottovoce, grazie anche al rumore del cielo. Solo i bianchi un po' sparati mi lasciano perplessa.
A me piace.
Buon tutto
Tere |
| |  |
| |  |
La Danse Sans Lumière di d.kalle commento di teresa zanetti |
|
Molto affascinante.
La luce rivela e cela, al contempo, i corpi dei ballerini, che sembrano congelati nei loro movimenti "non estetici" eppure evocativi di una bellezza che va oltre la grazia del gesto, che è insita nei corpi scolpiti, nei volti concentrati e in alcuni casi quasi estatici (penso alla ballerina dell'immagine di apertura, ma anche alle due esterne del terzo scatto).
La figura "nerovestita" detta il ritmo: non è parte della danza, ma è essenziale al racconto.
B/N molto di mio gusto, così come il rumore leggero, che è, secondo me, assai consono.
Davvero bravissima.
Unico appunto la "e" di luce, in Francese, vuole l'accento grave (lumière).
Buon tutto
Tere |
| |  |
... di sanmoi commento di teresa zanetti |
|
Ingurtosu!
Mi stupisce sempre l'attenzione all'estetica di questo sito minerario che, anche negli edifici funzionali alle varie lavorazioni e nelle povere dimore dei minatori, è preservata comunque.
Trovo che qui tu abbia reso un effetto quasi sognante, come se l'edificio si dovesse smaterializzare.
A me piace.
Tere |
| |  |
dopocena... di DamianoPignatti commento di teresa zanetti |
|
Che sia un altro uomo e non si capisca è un plus, secondo me.
E bene hai fatto a non riprenderlo.
Il racconto, così è perfetto: dà un senso di assoluta incomunicabilità.
Kaurismäki è solo un regista poco conosciuto ma, ti assicuro, tutt'altro che aulico. Onirico e visionario, essenzialmente un ottimista.
Se è ancora nelle sale, ti consiglio vivamente la visione di "L'altro volto della speranza", che è uscito qualche settimana fa.
Buon tutto e alle prossime.
Tere |
| |  |
St di Tia commento di teresa zanetti |
|
Come ti capisco, Tia!
Qualcuno sostiene che il paesaggio sia morto, perché non ha più nulla da dire, dal momento che il suo solo destino pare quello di dover essere rappresentato unicamente per ciò che esso è, in una sorta di "necessarietà restitutiva", dalla quale non gli è concesso di prescindere.
Oppure "disinnescato", annegato, così come spesso lo si vede, nei mille effetti setosi, o in lame di luce che calano dall'alto, come piogge benedicenti, da primo giorno della creazione, o ancora in nebbie dorate e polverose ...
Una vista. Tutte viste. La stessa formula ripetuta all'infinito, diverso l'oggetto, identico il racconto.
Si sono spesi fiumi di inchiostro sul tema.
Ma io continuo a essere convinta che si possa ancora dir qualcosa con la terra-madre.
Un paesaggio dell'anima, che sappia raccontare le nostre inquietudini, così come le nostre serenità, senza dover sempre necessariamente ricorrere a quel linguaggio ormai consueto, cui siamo tutti assuefatti.
E il tuo cammino verso l'astratto mi pare un buon punto di partenza.
Questa tua vive dei suoi colori. L'acqua, la sabbia, la battigia, il cielo presenti eppure resi immateriali, spogliati della loro essenza, per raccontarci l'intimo sentimento di pace al loro cospetto.
Da valutare, secondo me, anche un formato wide-screen, eliminando la parte di cielo con le nuvole, per una sensazione ancor maggiore di "tempo dilatato".
Buon tutto
Tere |
| |  |
NumbeRed di Antonio Trincone commento di teresa zanetti |
|
Titolo fantastico (a conoscer quel po' d'Inglese ...) per una composizione molto accattivante e una resa del rosso su rosso (ostico colore!) davvero notevole.
Buona giornata
Tere
PS: valutato anche in formato 1:1? Secondo me meriterebbe |
| |  |
s.t. di I.K. commento di teresa zanetti |
|
Così, di primo acchito, parrebbe una rosa d'argento o peltro, una di quelle piccole cose di pessimo gusto che arredano i tanti salotti buoni di anziane zie signorine (Felicite e non ...).
E invece ... A guardarla con attenzione si scopre che è una girandola di pesci morti.
Trasfigurazione del reale in qualcos'altro di altrettanto reale, però.
La fotografia è dunque inganno, tanto più semplice da realizzare quanto più ci si avvicina al soggetto, entrando in dettaglio.
Mi piace molto.
Buona giornata
Tere |
| | br> |