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Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) di marco lascialfari commento di marco lascialfari |
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aieie_brazov ha scritto: | Se lo scatto è stato fatto a terra cambia tutto perchè vuol dire che lo sfondo era quello e non potevi farci nulla... magari avresti potuto indicarlo....
e meno male che non la pensiamo tutti allo stesso modo... altrimenti sai che noia
Buon fine settimana Marco!
Max |
Si, avrei potuto scriverlo ma un occhio attento poteva immaginarlo.
In amicizia, buon fine settimana.
Marco |
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Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) di marco lascialfari commento di Massimo Tamajo |
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Se lo scatto è stato fatto a terra cambia tutto perchè vuol dire che lo sfondo era quello e non potevi farci nulla... magari avresti potuto indicarlo....
marco lascialfari ha scritto: | ... a differenza del pensiero di Andrea e di Massimo, a me lo sfondo piace un sacco, molto più del soggetto e del suo posatoio, questo però è un mio pensiero, naturalmente rispettando chi la pensa in modo diverso. | e meno male che non la pensiamo tutti allo stesso modo... altrimenti sai che noia
Buon fine settimana Marco!
Max |
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Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) di marco lascialfari commento di marco lascialfari |
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Grazie dei commenti, come sempre graditi.
Per semplice informazione, lo scatto è stato fatto a terra, posatoio naturale alto circa 10/12 cm, questo naturalmente comporta pro e contro che variano a seconda delle esigenze personali.
Per fare un esempio, a differenza del pensiero di Andrea e di Massimo, a me lo sfondo piace un sacco, molto più del soggetto e del suo posatoio, questo però è un mio pensiero, naturalmente rispettando chi la pensa in modo diverso.
Buon week end a tutti
Marco |
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Papilio machaon (Linnaeus 1758) di marco lascialfari commento di Massimo Tamajo |
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Ciao Marco, una bella ripresa di questo cicciottello che a breve andrà ad impuparsi! Gradevole la composizione con questo bell'ombrellino di finocchietto selvatico!
Nella versione HR si nota lo sfondo un po rumoroso...
Un saluto, Max |
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Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) di marco lascialfari commento di marco lascialfari |
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Squartapolli ha scritto: |
Dal tono dei tuoi commenti e dalla forza con cui difendi la tua posizione a me pare evidente che la tua visione della fotografia e' ispirata al rigore e alla riproduzione del reale.
Il punto alla fin fine e' semplicemente questo: abbiamo due approcci differenti
Non saprei dire (ne' mi interessa farlo) quale sia il migliore o quello "giusto".
E sono sicuro che su questo punto almeno la pensiamo allo stesso modo  |
Si Squartapolli, hai detto le parole giuste!
Buona domenica
Marco |
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Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) di marco lascialfari commento di Squartapolli |
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Piu' che un errore direi che e' un'impostazione di fondo.
Per me una fotografia nasce e muore all'interno di quel piccolo rettangolino che la tiene separata dal resto del mondo.
Conta solo quello che c'e' li' dentro. E' un piccolo universo, straordinariamente vasto e complesso, con le sue regole e le sue emozioni.
Non posso rinunciare a questo modo di pensare perche' sono convinto che sia solo questo che arrivi a chi guarda una foto: arriva solo quello che c'e' li' dentro.
Ora: non voglio assolutamente dire che il bianco deve arrivare al bordo destro dell'istogramma. Per me il bianco puo' essere anche nero.. o fucisa.
Quello che conta e' che abbia il suo ruolo all'interno del piccolo mondo di cui sopra.
Il fatto che il fiore sia piu' luminoso della farfalla e' un semplice dato di fatto.
Data la mia deformazione mentale sono portato a chiedermi perche' le cose stanno cosi' e che funzione abbia all'interno del suo mondo.
E data la lentezza della mia mente in questo caso non riesco a capirne il motivo o la funzione nell'economia della composizione.
Il fatto che, come dici, la situazione reale fosse quella, oltre che provocarmi dei laceranti dubbi sulla natura della percezione e dell'interpretazione della realta', per me e' semplicemente un dato non pertinente.
Non pertinente perche' rimanda a qualcosa che sta alla foto come cio' che c'era prima del big-bang sta all'universo.
E' una cosa troppo remota, troppo al di la' della mia portata. Troppo al di la' della portata di uno che semplicemente guarda una foto e riflette su quello che ha davanti.
Dal tono dei tuoi commenti e dalla forza con cui difendi la tua posizione a me pare evidente che la tua visione della fotografia e' ispirata al rigore e alla riproduzione del reale.
Il punto alla fin fine e' semplicemente questo: abbiamo due approcci differenti
Non saprei dire (ne' mi interessa farlo) quale sia il migliore o quello "giusto".
E sono sicuro che su questo punto almeno la pensiamo allo stesso modo  |
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Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) di marco lascialfari commento di marco lascialfari |
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Ciao Stefano, ho capito il tuo concetto ma alla base c'è un piccolo errore.
Portare il bianco laddove teoricamente dovrebbe essere avrebbe alterato la situazione ripresa, l'aporia era del colore riprodotto non bianco come istogramma vuole, inoltre ti dico, spesso ... spesso ... pur fotografando lo stesso soggetto, in base a, condizioni meteo e/o orari, il risultato visivo cambia radicalmente, infatti fonte primaria per una chiara lettura sarebbe l'ora dello scatto, che se sviluppato all'alba si presenta a tonalità fredda, se al tramonto in modo caldo, in base a questo spesso e volentieri si trova una lettura colore variabile, ma questo avviene anche per l'occhio umano.
Per il colore giallo e le sue problematiche digitali mah, non saprei risponderti, spesso il problema avviene anche con i rossi, specialmente se vai a fotografare in teatri dove i cambi di tonalità ti fanno letteralmente impazzire.
Io ho sempre adottato il metodo dello scatto in modalità neutra, per evitare contrasti eccessivi, in questo modo ho sempre portato a casa il dettaglio da lavorare successivamente, però questo "problema" non avviene in natura, almeno per me, visto che alle 5.30 le luci non sono così importanti.
Sintetizzando molto spero di essermi spiegato e scusami se ho fatto degli errori, sono fuori per lavoro e ti stò rispondendo con l'iPhone.
Buona giornata
Marco |
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Aporia crataegi (Linnaeus, 1758) di marco lascialfari commento di Squartapolli |
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Eccomi a casa, cosi' posso esprimermi meglio visto che nelle brevi pause al lavoro non sempre e' possibile
Non voglio dire che avresti dovuto aumentare l'esposizione: quello che volevo dire e' che non avresti potuto farlo perche' altrimenti avresti bruciato il giallo!
E che semplicemente il giallo qui e' piu' luminoso del bianco.
E' come se, nell'economia compositiva, il giallo avesse un peso maggiore e quindi attirasse l'attenzione maggiormente rispetto al soggetto.
Non ho mai bene capito perche' il giallo metta cosi' a dura prova le digitali , forse e' legato al fatto che sia uno dei colori fondamentali a cui sono sensibili, ma e' una cosa che noto in moltissime immagini dove c'e' dentro un forte giallo.
Per cercare di spiegarmi meglio provo a inserire degli allegati per esprimere anche visivamente la mia osservazione.
Non riesco a seguirti quando parli di luce riflessa e incidente. Sono rimasto gli esposimetri di una volta per cui con luce incidente io intendo quella che arriva verso il soggetto (intercettata prima che lo colpisca) e con luce riflessa intendo quella che arriva alla fotocamera dopo aver rimbalzato sul soggetto.
Cosa intendi dire? |
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