x I termini di utilizzo di photo4u.it sono stati aggiornati in base alle attuali leggi europee per la privacy e protezione dei dati (GDPR). Puoi leggere la nuova versione nella pagina Termini di utilizzo e Privacy.
photo4u.it
Menù
Home Home
Forum Forum
Fotografie Fotografie
Le tue Preferite Le tue Preferite
Foto della settimana Foto della Settimana
Foto in Vetrina Foto in Vetrina
i Contest di photo4u.it Contest 4u
Taccuino fotografico Taccuino fotografico
Grandi Memo Grandi Memo
Articoli Articoli
Interviste Interviste
Le recensioni degli utenti Recensioni
Tutorial Tutorial
Eventi Eventi
Libri Libri
Segnalazione concorsi Concorsi
Donazioni Donazioni
utileFutile utileFutile
Lo staff di photo4u.it Lo staff
Contatti Contatti
Privacy policy Privacy policy
Commenti da sponsor
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
Vai a Precedente  1, 2, 3, 4, 5
Commenti
Grande Shun Fa
Grande Shun Fa di batstef commento di sponsor

Una foto che si lascia apprezzare, irresistibile da aprire dalla miniatura. Mi ha fatto curioso notare l'estraneità di questa singola dalla tua galleria, ma forse sono solo un po stanco e superficiale.
Se ne hai altre, con tagli e punti di ripresa diversi, mi farebbe piacere vederle.
L__
L__ di Ugolino Conte commento di sponsor

Ho passato un'ora a leggerti, per qualche notte saprò cosa fare.

Grazie.

P.S: Cinesi ed indiani spesso barano..


Diabolico
s.t.
s.t. di charlie.it commento di sponsor

Settore difficile e che non pratico. Molta tecnica e tanto esercizio.

L'idea è carina e merita dedicarci del tempo se ti piace.
In primo luogo uso del cavalletto, è fondamentale.
Piazzi la macchina e provi le varie profondità di campo a più focali, magari anche variando la composizione delle bottiglie, o altri materiali diversi dal vetro che hanno meno problemi di riflessi.

La seconda cosa per il genere è fondamentale l'uso di luci artificiale, a meno che tu non voglia considerare secondaria la materia e tendere più ad un astratto che ad uno still life. Con luce naturale in interni debbono esserci condizioni quasi impossibili di illuminazione e diffusione.

Sulle luce artificiali non so nulla. Sull'astratto potresti divertirti giocando sempre su condizioni di luce interessanti.
Ad ogni modo è una ottima palestra, se non desisti ti servirà molto a prescidere dai risultati finali è ripeto l'idea è buona.

In bocca al lupo.

P.S. occhio che la bottiglia dietro si percepisce come allungata, su due piani diversi, dal basso verso l'alto si hanno distorsioni di prospettiva.
Casalabate 2018
Casalabate 2018 di Antonino Di Leo commento di sponsor

Non conoscevo ne conosco l'autore e, incuriosito dallo scorrere dei commenti ho letto la discussione, scorso la galleria dello stesso anche se in modo abbastanza superficiale, e senza leggere alcunchè di quanto ha avuto modi di scrivere.

Mi limito pertanto a scrivere alcune cose provenienti dalla visione molto sommaria, curioso di vedere quando avrò modo e tempo di cercare riscontri o meno alle mie sensazioni immediate.

Nell'approcciare su certe tipologie di foto trovo abbastanza superficiale e sbagliato limitare la visione di una foto altrui cercando di porsi secondo il proprio stile e la propria visione di fotografia.
A meno che non siamo di fronte a persone alla prime esperienze, suggerire una cosa o un'altra può essere di poco aiuto, sia per l'autore sia per chi esprime il commento, se non ci si impone di rovesciare la visione, ossia porsi la domanda cosa vuol mostrare, dire, esprimere questa foto.
Non è una mera polemica ma solo una constatazione di quanto accade frequentemente in tutti i luoghi.
Il confine tra suggerire e tendere ad una imposizione è abbastanza labile e se ripetuta e frequente può diventare qualcosa simile all'"indottrinamento" ed una certa e conseguente "omologazione" (i virgolettati vogliono evidenziare una accezione del termine in senso letterario e non dispregiativo).

Per quanto mi riguarda siamo di fronte ad un paesaggio urbano, dal quale coerentemente con la galleria, appaiono evidenti le influenze di una certa scuola americana.
Ora tale approccio si può banalmente liquidarlo in una frase sintetica tipo "l'America degli anni 50-60-70 non era la periferia urbana delle nostre zone" e similari riferito agli autori, oppure provare a dedicarci un po di tempo e di fatica.
Tempo e fatica sono necessarie per non lasciare la solita frase di circostanza apparentemente legata alla forma, alle linee, ai tagli, colore o b/n e via dicendo, cercando di capire come la forma diventa ed funzionale alla sostanza.

Prima di entrare nella foto volevo fermare la sensazione generale che ho avuto, potendo benissimo essere smentito dai fatti, da altre visioni nonchè in primis dall'auore, potendo benissimo aver pensato di trovare qualcosa che sia effettivamente oltre le intenzioni dell'autore.
A me pare di vedere che l'autore voglia mostrare fortemente le contraddizioni di certi luoghi, amplificandone i contrasti, una sorta di amore-odio verso una terra piena di contrasti, dove l'amore trova forza nelle radici e ne trova altrettanta nella trascuratezza verso quello che abbiamo ricevuto.

Sotto il profilo formale trovo che l'uso del colore sia fondamentale e funzionale. I colori permettono di evidenziare il contrasto tra i due elementi che catalizzano principalmente l'attenzione, la giostrina ed il cartellone. Contrasto con il bianco dell'architettura, se così possiamo chiamarla, urbana, tipico di molte zone delle nostre periferie del sud. Mi ricorda molto alcune zone della Puglia, ma potrebbe essere in tanti altri posti. Anche il verde del prato è funzionale ad evidenziare una incuria e degrado del prato di un luogo che in realtà dovrebbe essere di svago per i bambini. Nel bianco e nero queste dissonanze sarebbe filtrate, probabilmente i soli toni, le forme ed i volumi non sarebbero adeguati in questo caso a riprodurre con altrettanta efficacia quanto l'autore voglia sbattere sul muso immediatamente. Sempre da punto di vista formale potrei banalmente dire che avrebbe dovuto prestare maggior attenzione al taglio della giostrina, perchè secondo le regole comuni appare errato, risultando marginale la porzione residua. O un bel taglio netto, tipo a metà, oppure lo lasciamo intero, o altro ma così proprio no. Ora mi domando se una cosa così banale possa essere trascurata da uno che ha comunque una certa esperienza o se invece non vi sia qualcos'altro dietro. Ed allora posso pensare che in realtà quello che comunemente viene messo in evidenza come distrazione, perchè in primo piano, perchè tagliato male, perchè perchè perchè, etc e non possa essere funzionale o utile nell'economia dell'immagine. Ossia l'autore è su certi aspetti che vuole attirare l'attenzione, e ritiene che una forma scorretta sia funzionale. E' ovviamente possibile che la mia sia una lettura oltre le intenzioni, però può in me far sorgere la domanda se tale cosa possa avere una mia possibilità di utilizzo all'interno della mia visione, e non rovesciare il punto di vista dicendo guarda che la prossima volta taglialo per bene che così non va.

Il fatto che un oggetto sia in primo piano non vuol dire che sia di disturbo. Se prendiamo un bel tronco su una spiaggia ed usiamo un bel wide per una bella acqua setosa, e tramonto a corredo andiamo a dire guarda che in primo piano disturba il tronco. Probabilmente ciò è in armonia con il contesto evocativo di un certo canone di bellezza. Se stampiamo in primo piano una giostrina rossa è ovvio che attira attenzione, ma forse non è disturbo ma proprio ciò su cui si vorrebbe far concentrare l'attenzione.
Poi ciascuno può dire se gli piace, se non gli piace, se lo ritiene interessante, se ha voglia di approfondire o anche semplicemente non mi interessa, come sempre del resto. Ma un passaggio a mere constatazioni superficiali non servono all'autore, e sopratutto non servono a chi commenta, perchè non è tempo dedicata ad altri, e secondo me anche chi commenta, ma solo perdita del proprio tempo.

A me non dispiace questa foto, e non è importante questo, funzionalmente la trovo decisamente migliore di una analoga che ho visto mentre scorrevo, ma sia per composizione che per luce la trovavo troppo dispersiva. Sul taglio ho già detto, non penso che lo utilizzerò, se non sarà perchè ho commesso un errore. Tuttavia non è detto che non si cambi idea cammin facendo. Non posso rileggere, mi scuso per gli errori. Un saluto.
pasta fresca
pasta fresca di milladesign commento di sponsor

Ciao Milla, alla domanda che hai posto, essendo promesso di non parlare nello specifico di mie foto, preferisco risponderti qui, facendo due parole e provando a spiegarti il concetto "usando" una tua immagine. Mi dici di essere un fotografo commerciale, quindi saprai meglio di me che le tue immagini devono veicolare un messaggio (positivo) a favore del committente. Esiste una correlazione tra l'immagine ed il titolo e/o l'associazione di pensiero che l'osservatore deve poter percepire nel modo più immediato ed efficace possibile. Questo nel tuo settore. In questa immagine l'associazione titolo-immagine è lineare, pasta ben ambientata, bel definita ed illuminata, ed in linea assoluta con il titolo pasta fresca, che invoglia in effetti a comperarla e cuocerla quanto prima. Prova a pensare che questa immagine ti venga richiesta da una ditta che vuole fare una (vietata) pubblicità comparativa ed il titolo anzichè pasta fresca sia attenti al vero ripieno. Ti viene la stessa voglia di comperarla e mangiarla? Oppure ti sia chiesta da un presidio slow food che la vuole intitolare OGM. Scusami le banalità dei titoli ma il tempo è tiranno per tutti. Prova ad estendere, fuori dal commerciale, la potenzialità di un rapporto linguaggio immagine in cui si può ragionare sia "in linea" con quello che si vede, ma anche per paradosso, argomentando a contrario. Questo perchè non vi è necessità di veicolare l'attenzione in modo evidente, ma solo l'esigenza di "provocare" come hanno detto Teresa e Clara, una reazione a chi osserva. Te ti sei posto la domanda di cosa è piena quella foto? E' già una domanda, puoi non cercare la risposta, puoi proseguire a farti altre domande, o puoi rinunciare perchè legittamente non ti interessa e/o non ti piace. Non darò la mia interpretazione della foto, non avrebbe senso a questo punto, e non è peraltro detto che sia stato capace di far seguire il mio ragionamento. Ma è importante comprendere che la fotografia, a tutto tondo, non è solo quello che si vede, esistono anche i concetti anche se non è detto che si pratichi, che ci piaccia, e che si preferisca fare altre cose. Spero di essere stato di aiuto non tanto per la foto, quanto per la linea e visione di pensiero. P.S. Complimenti per la foto e perdonami errori vari per la fretta. Un saluto
OpificioTrame Physical Dance Theatre
OpificioTrame Physical Dance Theatre di Daniela Loconte commento di sponsor

Ciao Daniela, il rumore non è il male assoluto. Prova a fare una piccola prova di stampa e ti accorgi di quanto il problema sia ridimensionato. Nel colore poi va anche molto meglio.
Prova anche a pensare che quello che credi possa essere un nemico può esserti molto utile in particolari occasioni, e questa può essere una foto adatta per accentuarne la funzionalità, cercando di avvicinare (senza potere) la bella grana della pellicola.
Prova a vedere aggiungendone un poco anziche ridurlo.
Un punto di ripresa inusuale, intelligente e ben sfruttato, che permette di mostrare una buona fotografia.
A gusto personale mi dispiace unicamente per la distorsione dell'ultima ragazza a dx, che emerge con il deciso raddrizzamento probabilmente e che me la apparire un po manichino.
Non amo l'uso di grandangoli spinti con le persone, e se proprio devo cerco di evitare di posizionarle ai bordi proprio per non spappolarle, sempre a opinione mia. Molto brava.
Vai a Precedente  1, 2, 3, 4, 5

Tutti i contenuti presenti sul sito sono di proprieta' esclusiva degli autori, sono vietate la riproduzione e la distribuzione degli stessi senza previa esplicita autorizzazione.

Visualizza la policy con cui vengono gestiti i cookie.

© 2003, 2015 photo4u.it - contatti - based on phpBB - Andrea Giorgi