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| Tante auto come giocattoli di b.savy commento di Andreadem |
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Carinissimo il tilt shift 
Mi piace molto la premessa che hai fatto... purtroppo ci spostiamo solo in macchina e non si apprezza più il camminare o la bicicletta.
C'è quel pezzettino di muro in basso a destra che disturba un pochino..per il resto niente da dire se non che mi piace |
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| Girasoli al tramonto di Pasi commento di Andreadem |
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| Habrahx ha scritto: | A mio avviso potevi avvicinarti un po' più ai girasoli, ed eliminare gli steli verdi in primo piano, a sinistra.
Inoltre, se usi qualche programma di fotoritocco, avresti potuto vedere se rendendo più vivi i gialli e più blu il cielo l'immagine acquistava un maggio impatto visivo.
Non è che mi dispiaccia con i colori attuali, ma la trovo un po' ...spenta.
Ciao, Giovanni |
Completamente d'accordo!
Bella e non poco..ma migliorabile! |
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| HDR di Muad'Dib commento di Andreadem |
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Bello bello bello.
L'hdr ci sta tutto ed enfatizza quel cielo così suggestivo.
La ringhiera purtroppo è un limite fisico... eliminarla in pp migliorerebbe lo scatto, ma io non sarei capace quindi per me più che ottima |
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| Sunset in Turin di EyesLife commento di Andreadem |
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Il paesaggio è bello, ma la foto cosi piccola non risulta leggibile, disturbano i fili d'erba che si intravedono in primo piano!
Inoltre al foto è mossa e rumorosa... con esposizioni lunghe meglio usare valori iso bassi per contenere il rumore.
Vista la bellezza del paesaggio, con un pò più di accortezza poteva uscire una foto sicuramente bella! |
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| Passeggiando x Roma di antonio Pica commento di Andreadem |
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pende un pò a destra e a me personalmente non piace come punto di ripresa...
La prossima volta che capiti da quelle parti sali sulla salita del belvedere cederna..offre un ottimo punto di scatto sui fori imperiali e il colosseo!
è praticamente la salita che trovi uscendo dalla metro b a destra, e inoltre ha un muretto sul quale puoi posare la fotocamera in assenza di treppiede. |
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| Crocus di giusto.63 commento di Andreadem |
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Per quanto mi riguarda un solo suggerimento... fanne altre!!!
Bellissimo scatto! |
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| Finestra di epson88 commento di Andreadem |
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Concordo con gli altri, viene voglia di gustarsi questa foto in formato più grande!
a causa delle dimensioni ridotte si legge poco anche la parte scura a destra della finestra. |
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| The River di Alecivago commento di Andreadem |
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| Come già detto la resa è buona, (io su questo monitor forse la vedo un pelino scura), ma è il paesaggio che non offre molto interesse... qui è (nei limiti delle possibilità di spostarsi) bravura e pazienza del fotografo trovare un punto di ripresa interessante. |
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| Estate di Andreadem commento di Andreadem |
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Prime prove con il Sigma 105 Macro, scattata a mano libera senza cavalletto intorno alle 18.30 ad Agosto 2010.
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Dati di scatto:
Camera Nikon D80
Exposure 0.005 sec (1/200)
Aperture f/10.0
Focal Length 105 mm
ISO Speed 400
Flash No Flash |
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| Casina delle Civette - HDR di Andreadem commento di Andreadem |
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grazie del consiglio, effettivamente me ne sono reso conto anche io ma solo dopo averla già caricata su p4u ..vorrà dire che inizio ad avere l'occhio critico
Stasera metterò quella con un contrasto più elevato! |
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| Casina delle Civette - HDR di Andreadem commento di Andreadem |
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Casina delle Civette a Villa Torlonia (Roma), hdr
a Casina delle Civette, dimora del principe Giovanni Torlonia jr. fino al 1938, anno della sua morte, è il risultato di una serie di trasformazioni e aggiunte apportate alla ottocentesca Capanna Svizzera che, collocata ai bordi del parco e nascosta da una collinetta artificiale, costituiva in origine un luogo di evasione rispetto all'ufficialità della residenza principale. Ideata nel 1840 da Giuseppe Jappelli su commissione del principe Alessandro Torlonia, si presentava come un manufatto rustico con paramenti esterni a bugne di tufo ed interno dipinto a tempera ad imitazione di rocce e tavolati di legno. I due edifici di cui consta oggi il complesso architettonico, il villino principale e la dipendenza, collegati tra loro da una piccola galleria in legno e da un passaggio sotterraneo, nulla o quasi hanno a che fare con il romantico rifugio di sapore alpestre ideato nell'Ottocento dallo Jappelli, se non per le strutture murarie dei due corpi di fabbrica principali disposti ad "L", per l'impronta volutamente rustica, per l'uso dei diversi materiali costruttivi lasciati a vista e per la copertura a falde inclinate.
Infatti, già dal 1908, la Capanna Svizzera cominciò a subire una progressiva e radicale trasformazione per volere del nipote di Alessandro, Giovanni Torlonia jr., assumendo l’aspetto e la denominazione di "Villaggio Medioevale"; i lavori furono diretti dall'architetto Enrico Gennari e il piccolo edificio divenne una raffinata residenza con grandi finestre, loggette, porticati, torrette, con decorazioni a maioliche e vetrate colorate.
Dal 1916 l'edificio cominciò ad essere denominato "Villino delle Civette" per la presenza della vetrata con due civette stilizzate tra tralci d’edera, eseguita da Duilio Cambellotti già nel 1914, e per il ricorrere quasi ossessivo del tema della civetta nelle decorazioni e nel mobilio, voluto dal principe Giovanni, uomo scontroso e amante dei simboli esoterici.
Nel 1917 l’architetto Vincenzo Fasolo aggiunse le strutture del fronte meridionale della Casina, elaborando un fantasioso apparato decorativo in stile Liberty.
L'impronta di Fasolo è riscontrabile nella scelta dei volumi che si aggregano e che si intersecano prendendo corpo in una grande varietà di materiali e particolari decorativi. Elemento unificante delle molteplici soluzioni architettoniche è la tonalità grigia del manto di finitura delle coperture, per il quale venne utilizzato la lavagna in lastre sottili, variamente sagomate, contrapposta alla vivace cromia delle tegole in cotto smaltato.
Gli spazi interni, disposti su due livelli, sono tutti particolarmente curati nelle opere di finitura; decorazioni pittoriche, stucchi, mosaici, maioliche policrome, legni intarsiati, ferri battuti, stoffe parietali, sculture in marmo mostrano la particolare attenzione del principe per il comfort abitativo.
Tra le tante decorazioni la presenza delle vetrate è così prevalente da costituire la cifra distintiva dell'edificio: le vetrate vengono tutte installate tra il 1908 e il 1930 e costituiscono un "unicum" nel panorama artistico internazionale, prodotte tutte dal laboratorio di Cesare Picchiarini su disegni di Duilio Cambellotti, UmbertoBottazzi, Vittorio Grassi e Paolo Paschetto.
La distruzione dell'edificio iniziò nel 1944, con l'occupazione delle truppe anglo-americane, durata oltre tre anni.
Quando nel 1978 il Comune di Roma acquisì la Villa, sia gli edifici sia il parco erano in condizioni disastrose.
L'incendio del 1991 ha aggravato le condizioni di degrado della Casina, unitamente a furti e vandalismi. L'immagine odierna della Casina delle Civette è il risultato di un lungo, paziente e meticoloso lavoro di restauro, eseguito dal 1992 al 1997, che, con quanto ancora conservato e sulla base delle numerose fonti documentarie, ha permesso la restituzione alla città di uno dei più singolari e interessanti manufatti dei primi anni del secolo scorso.
Dati di scatto:
Camera Nikon D80
Exposure 0.008 sec (1/125)
Aperture f/6.3
Focal Length 18 mm
ISO Speed 100
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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