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Paesaggi a sud di Massimo Tolardo commento di Massimo Tolardo |
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Grazie Piero, conosco Soleto quasi alla perfezione. Ci sono stato diverse volte. Il centro storico racchiuso in un cerchio è veramente una chicca. E poi c'è un bar dove fanno aperitivi e pasticceria che levati proprio. |
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Paesaggi a sud di Massimo Tolardo commento di Massimo Tolardo |
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Paesaggi a Sud
Dopo pranzo si andava a riposare
Cullati dalle zanzariere e dai rumori di cucina
Dalle finestre un po' socchiuse spiragli contro il soffitto
E qualche cosa di astratto si impossessava di me
Sentivo parlare piano per non disturbare
Con le sedie seduti per la strada
Pantaloncini e canottiere, col caldo che faceva
Da una finestra di ringhiera mio padre si pettinava
L'odore di brillantina si impossessava di me
Piacere di stare insieme solo per criticare
Ed era come un mal d'Africa, mal d'Africa
Paesaggi a Sud nasce dal ricordo di una canzone di Franco Battiato che tutt’oggi, per molti aspetti, è di una modernità sconcertante.
E’ una raccolta di scorci di un Salento insolito, ripresa in ore improbabili, quando tutto ti raccomanda di posare la fotocamera e correre al fresco a ripa di mare.
Borghi che non saranno mai toccati da un tour, né tantomeno utilizzati da sfondi per un selfie o una cartolina, fuori dalle rotte turistiche e dalle mete così tanto agognate.
Paesi di qualche migliaio di anime, dove tutto quello che occorre per continuare a vivere sembra essere una piazza, qualche panchina e la farmacia.
Per lo più ho scattato a mezzodì, quando il sole e il vento di scirocco appannano i pensieri, sfumano i contorni e i colori, le piazze e le vie si svuotano, gli usci si serrano.
Qui sopravvive la dedizione al pranzo tradizionale, sopravvive il timore della calura pomeridiana. Ci si rifugia in una pausa dove tutto, quasi per un tacito accordo, resta silente.
Sarà compito del vespro ripopolare il selciato, le panchine in piazza, le vie del centro, alla ricerca della compagnia frettolosamente abbandonata durante la canicola, alla ricerca della frescura e della chiacchiera innocua.
Nota tecnica
Il colore dominante delle case è il giallo, in ogni sua declinazione, perfino un giallo color evidenziatore che per amor proprio, ho rifiutato di riprendere. Sembra vigere un ordine incline all’anarchia negli accostamenti, nelle finiture, nei modesti arredi. Ma nell’insieme, come per incanto, tutto appare armoniosamente concepito e realizzato. Una bellezza schiva ma che conserva barlumi di passata nobiltà.
Ho scattato con:
Sigma DP0 Quattro;
Sigma SD Quattro;
Ricoh GRII.
I paesi ripresi:
Nardò, Giuggianello, Scorrano, Sanarica, Casalabate, Serrano, Montesardo, Leverano, Parabita, Frigole. |
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Tienimi la mano di Massimo Tolardo commento di Massimo Tolardo |
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AarnMunro ha scritto: | Bello rivederla...anche se la vedo relativamente spesso visto che è tra le mie poche preferite.
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Grazie Cesare, sono particolarmente affezionato a questa foto. |
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Autunno di aglio commento di Massimo Tolardo |
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Ottima per me. Mi piace anche lo slittamento cromatico. A mio avviso la rende ancor più fascinosa. |
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