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ArteVento di Domenico63 commento di Domenico63 |
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Arte e Vento
Piccolo reportage della manifestazione internazionale di aquiloni, terminata il 1 Maggio a Cervia.
Insieme magico di umana fantasia e forza della natura.
Opere fantasiose, gigantesche e minuscole, accumunate dall'abbaraccio del vento.
Come sempre ogni commento è gradito  |
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Rimini di Domenico63 commento di Domenico63 |
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Vi ringrazio per il passaggio ed i consigli, molto utili, che ho messo in pratica.
Ecco il risultato: |
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Confine di Domenico63 commento di Domenico63 |
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Sisto Perina ha scritto: | Interessante serie....da sviluppare continuamente (come alcuni lavori del nostro perozzi..per intenderci)...ma con un peso valutativo da spostare più in favore delle immagini che non del titolo...
Tema generale e sottotitoli qui aiutano non poco nella lettura globale e dei singoli fotogrammi...
per me ci potrebbe stare ma con una forza maggiore sull'immagine, e mi spiego:
tra sogno e realtà----> la realtà c'è ma il sogno quale sarebbe? l'anziano a passeggio?
Confine della decenza----> ottima, pensa se vicino fosse passata una nonnina supervestita per l'invernale clima
Confine sportivo----> a me basta così, perfetta nel confine tra linee del campo gioco e linee delle transenne per il pubblico sia da un punto di vista interpretativo che grafico/geometrico
Confine tra due alternative----> non basta la vignettatura a chiudere sul bivio ma forse uno sfocato più accorto e quasi...drammatico
confine del baratro----> anche qui la composizione è accurata ma manca l'impeto drammatico
Tra luce ed ombra----> forse con tanti elementi dispersivi ma questo è opinabile...
Non leggerle come troppe singole stroncature, è la mia personale opinione su ogni scatto...mentre credo di avere anche il consenso di altri utenti rimarcando l'idea del reportage....
da sviluppare strada facendo con nuove puntate
ciaoo |
Ciao Sisto
sono parzialmente in accordo, anche se alcune tue note mi hanno fanno ragionare ... ed è positivo, non mi devo congelare sulle mie visioni.
Ad esempio :
Tra sogno e realtà gioca sull'effetto "ghost" della figura (reale o non reale ?)
Tra due alternative non vuole essere "spinto" ad una lettura "centrale" con la vignettatura, anzi; è uno scatto che può essere letto in tanti modi: ad alcuni simboleggia aspetti della politica, altri ne sono inquietati dalla totale assenza di visione di cosa può esserci dopo le curve ...
Sicuramente è una serie in evoluzione .... la seconda serie è in fase di raccolta
Stay tuned
D. |
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Confine di Domenico63 commento di Domenico63 |
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YoRosco ha scritto: | é una interessante serie di scatti.
La foto di apertura ha un bianco e nero bellissimo, dove probabilmente il nero del lato destro é forse eccessivo.
Senza dubbio la mia preferita é "confine sportivo" che trovo raffinatissima per geometrie e cromia. Un colpo d'occhio incredibile che apprezzo moltissimo.
Giuseppe |
Grazie Giuseppe
il peso del nero è accentuato volutamente per scandire in modo netto il confine con la parte in luce .... può certamente spiazzare
Stampata ha un suo perchè
Ho un personale fissazione per le diagonali e gli spigoli, in confine sportivo ho giocato con entrambi
ciao
D. |
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MumSonDad di Domenico63 commento di Domenico63 |
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d_d ha scritto: | Personalmente trovo nella simmetria la chiave di visione della tua foto.
A tal proposito avrei cercato, se possibile, un punto di ripresa che nascondesse i lampioni o proverei a clonarli via, boa a sx compresa; infine visto il titolo una ripresa più ampia, perché essendo la pianta a dx incompleta lascia immaginare che ci siano altre piante vicino.
Ciao
Davide |
ciao Davide,
lo scatto è riprende una parte di un filare di alberi, panchine e lampioni simili, in cui ho intravisto la particolarità del trittico che ho ripreso.
Ovviamente la composizione stringe sui tre soggetti.
Non ho ricercato la simmetria (anche i due alberi ai lati non lo sono) pertanto le discontinuità generate da lampioni e boa non modificano (a mio punto di vista) il concetto che intendo trasmettere. |
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MumSonDad di Domenico63 commento di Domenico63 |
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Clara Ravaglia ha scritto: | Confesso, ma è una mia considerazione personale, che la avrei vista meglio senza questa forte vighettatura ( dato il titolo la attenzione non la vorrei così concetrata luminosamente al centro , ma ben distribuita sui tre protagonisti) e poi con un meno marcato viraggio al blu violetto, che nei contorni della famigliola vegetale... eheh... si trasforma quasi in una falsa aberrazione cromatica.
Per il resto una idea molto carina.
Ciao
Clara
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Grazie Clara,
ho provato varie tonalità perchè il bn classico non mi soddisfava.
Ieri mattina ho preferito la tonalità leggermente violacea ... ma è puramente gusto personale
La vignettatura è effettivamente funzionale alla mia visione dell'immagine, che mira al centro.
ciao
D. |
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Acciaio, vetro e luce di Domenico63 commento di Domenico63 |
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Max35 ha scritto: | un bel black and white , una drizzatina prospettica , ma rischia di tagliarsi troppo l'inquadratura perché sei un po' stretto . |
In effetti è come dici, segue una versione in cui ho corretto le linee cadenti ma ha meno respiro.
ciao
D. |
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Emarginazione di Domenico63 commento di Domenico63 |
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smorfs ha scritto: | Con titolo o senza, la foto principale non mi dice molto perche' non riesce a evidenziare il soggetto e porlo al centro dallo scatto: ci sono troppe canne, lenze, barca coperta da pescatrice , sedia, secchiello, asciugamani, bagnanti.
La stessa postura del soggetto mi sembra quasi scocciata più che disperata o emarginata.
Apprezzo la propensione a sviscerare e raccontare con le immagini un tema molto delicato come l'emarginazione, ma gli scatti postati non riescono a coinvolgermi.
Sulla tecnica nulla da dire.
Saluti. |
Condivido.
Il ragazzo era evidentemente scocciato dalla situazione.
L'emarginazione era visibile a lui e a chi osservava, nei comportamenti altrui.
Non pretendo certamente che gli scatti proposti coinvolgano tutti gli osservatori.
Ognuno può provare la medesima empatia che ho provato io, assoluta indifferenza o qualsiasi sfumatura intermedia.
Grazie del passaggio e del tuo commento
ciao
Domenico |
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Emarginazione di Domenico63 commento di Domenico63 |
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dontimoteo ha scritto: | Domenico non voglio fare polemiche e rispetto il tuo punto di vista. riporto solo quello che tu hai scritto in un post precedente in merito alla foto n 1
"Il primo scatto, riprende un attimo di una lunga e fastidiosa scena (diversi minuti) di un via vai di bagnati sugli scogli, che hanno mantenuto una "distanza di sicurezza" da lui; lo scatto, visto successivamente, fatta salva la cellulite delle signore (che potrebbe avere anche altra lettura simbolica), mi colpisce anche perchè di tutte le persone riprese, solo il suo viso è distinguibile e mi trasemtte tutto il disagio provato in quel frangente.
sicuramente ho interpretato male io però mi sembra che poi le parole che io ho utilizzato non si discostano molto da quello che tu hai scritto
comunque, rispetto la tua posizione in merito alle tue foto e spero che tu riesca a capire anche la mia |
Probabilmente mi sono esposto male.
La "distanza di sicurezza" non mi ha fatto presupporre i concetti di "schifo" e "ribrezzo", mi ha fatto però intendere "diffidenza" o mancata accettazione del "differente da me".
Per "disagio provato in quel frangente" intendo ovviamente il mio disagio nell'osservare la scena.
Certamente capisco il tuo punto di vista, cerco solo di precisare il mio.
Ciao
Domenico |
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Emarginazione di Domenico63 commento di Domenico63 |
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dontimoteo ha scritto: | Scusa Domenico, la prima foto, a me personalmente, da l'idea di un gruppo di donne e bambini che si fanno i fatti loro in vacanza e di un ragazzo straniero seduto che pensa ai fatti suoi
non vedo ne "schifo" ne "ribrezzo" ne "indifferenza" da parte del gruppo nei confronti del ragazzo
mi sembra veramente una visone preconcetta e addirittura tirata per la giacca, volutamente forzata. Senza contare poi che il tele avvicina i piani e tutto sembra diverso
ripeto, per me è una tua lettura, ma non la vedo nella foto
certo se uno del gruppo avesse "mandato a quel paese" o "aggredito verbalmente" il ragazzo, quello che tu dici poteva anche starci (ed anche qui è una lettura un pò forzata)
anche in quella dell'uomo sdraiato davanti alla chiesa, si sta facendo una lettura che non viene assolutamente espressa dalla fotografia
Insomma, l'equazione "religione" "bontà" "misericordi" "povertà" etc etc non la leggo in questa foto
per finire, la sedia vuota è assolutamente fuori tema con la storia
se dovessi cercare un modo per dare "dell'invisibile" a qualcuno in una storia come questa avrei cercato un'immagine nottura, mossa e sfuocata, ma anche un ritratto riflesso in un vetro dove il viso si vede e non si vede
lo so, non è facile, ma altrimenti siamo nel solito steriotipo delle immagini di "barboni".
questa è la mia opinione |
Non ti devi scusare, consentimi però di puntualizzare quanto detto sopra.
Ritengo normale che ognuno di noi legga le immagini che osserva ( non solo fotografiche ) attraverso il "suo" mondo.
Il risultato può essere diametralmente opposto, dove tu vedi un gruppo di donne e bambini ed un ragazzo straniero che si fanno i fatti loro, altri percepiscono, anche solo in parte, quello che ho potuto osservare per diversi minuti.
Dissento invece dall'utilizzo di termini quali "schifo" e "ribrezzo" che non ho mai citato.
Ho descritto come i bagnanti hanno tenuto un distanza dal ragazzo, che purtroppo l'ottica tele ha parzialmente schiacciato.
Per quanto riguarda il quarto scatto, fatta salva la premessa di cui sopra, non ho mai dato una interpretazione con riferimenti religiosi allo scatto, è solo uno degli aspetti dell'emarginazione (gli altri fanno riferimento problematiche relative a differenti Etnie, problematiche psichiche ed isolamento delle persone anziane ), nella fattispecie povertà estrema ed alcoolismo.
Il tuo punto di vista rispetto al concetto di "invisibilità" è condivisibile, però io ho scelto un'altra strada ed altri simboli.
Ciao
Domenico |
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Emarginazione di Domenico63 commento di Domenico63 |
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Ciao Sisto
immaginavo che questo gruppo di immagini avrebbe generato reazioni molto differenti fra loro.
Come si può intendere dalle differenti location, situazioni ed anche approcci tecnici (delle 4 solo 2 sono state fatte con ottiche tele) delle singole immagini, la serie nasce come collage ed ha la finalità di "denuncia".
Le prime due immagini che non ti arrivano sono, in particolare la prima, quelle che mi hanno dato lo spunto per completare il gruppo.
Proprio questa immagine ( ma anche le seconda ) sono quelle sulle quali ho avuto molti dubbi in merito alla loro divulgazione; proprio perché il disagio che ho provato nelle situazioni reali è presente anche quando le osservo.
I particolare la prima, a tutte le persone che hanno dato i loro commenti ( anche di fronte ad una stampa di adeguata dimensione), ha generato reazioni diametralmente opposte ( p.s. molti di essi sono fotografi)
Si può andare dalla totale indifferenza ad sentimenti molto vicini a quelli che ho provato.
La quarta è molto dura; può essere letta in modi differenti, molto differenti.
Dal mio punto di vista è il gradino finale di questa discesa.
Non ha caso è inserita per ultima prima dello scatto finale relativo al concetto di invisibilità; io la vedo come chiusura della serie.
Faccio anch'io i complimenti a tutti gli intervenuti sin d'ora  |
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Emarginazione di Domenico63 commento di Domenico63 |
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dontimoteo ha scritto: | Domenico, tutto bello quello che hai scritto, ma queste situazioni descritte sono nella tua testa mentre le immagini che hai postato non dicono niente di tutto questo
mettere in fotografia i pensieri che tu ti sei fatto nella tua testa a seguito anche di quello che hai visto, non è solo fare una foto addiritura da lontano, ma proprio per la complessità della situazioni, riuscire a realizzare una foto che possa esprimere tutto quello che dici, richiede tempo e coinvolgimento
Ecco, mi sembra che tu sia stato coinvolto "concettualmente" ma non fotograficamente
questo è il mio parere e spero che non ti offenda |
Innanzitutto non ti preoccupare, non mi offendo
Personalmente, trovo perfettamente naturale che ognuno di noi elabori le immagini che osserva ( non solo fotografiche ) attraverso il "suo" mondo.
La medesima situazione può ( e deve ) essere interpretata in modo differente da ogni osservatore.
E' l'essenza della fotografia.
Io raccolgo, con il mio personale modo di registrare ( che può certamente non essere condiviso ), una situazione e la offro all'osservatore; posso generare in lui le mie medesime sensazioni oppure quelle opposte; certamente dipende in parte da aspetti " tecnici" delle singole immagini, ma molto anche dipende da lui.
Mario Zacchi ha scritto: | Il problema è che si tratta di un tema molto difficile da trattare senza cadere nell’ uso facile di un linguaggio retorico che per certi versi sembra l‘ unico possibile. L’ approccio scelto dal nostro amico unisce abbastanza bene le foto tra loro, ma cade inesorabilmente proprio su questo punto: l‘ essere molto retorico. Non significa che le foto sono brutte o sono fatte male; significa solo che affrontano il tema, una per una e anche tutte insieme, attraverso una serie di luoghi comuni figurativi (visto che si tratta di fotografia). Queste foto sono l’ equivalente di “non ci sono più le mezze stagioni”. Tutti sappiamo cosa vuol dire e il detto è efficacissimo. Ma tutti la riteniamo anche una “frase fatta” con tutto ciò che questo significa. La critica, quindi, va intesa da fotografi, non da cittadini. Cioè va intesa come rivolta a persone che hanno l‘ ambizione di proporre una visione personale, possibilmente innovativa. |
La retorica in fotografia è presente molto spesso, ed in questo caso posso essere d'accordo con Mario in merito al concetto che alcune di queste immagini possano essere considerate degli "stereotipi".
Ed in questo aspetto probabilmente difettano.
Non era certamente mia intenzione, essere "innovativo", in questo frangente; ho "solo" registrato alcune realtà che mi hanno colpito e le ho proposte in una serie.
gparrac ha scritto: | A mio avviso ancora peggio ... molto peggio.
Ho cercato di rileggere le immagini, poi anche i commenti.
Molto buone a mio avviso le immagini ... sul tecnicamente buone mi sembra non ci sia troppo da discutere.
Paradossalmente mi trovo a poter condividere tutti i commenti precedenti ed il paradosso sta oprio nel fatto che alcuni sono di segno opposto.
Non è certo il tipo di fotografia che prediligo, spesso queste foto mi danno un fastidio quasi fisico. In questo caso però non avverto questo fastidio emotivamente, qui è un fatto più che altro razionale, un'idea che ammetto precostituita.
Le parole dell'autore mi convincono che l'approccio è corretto, le fotografie ... un po' meno.
Forse scrivere un commento per spiegare che non so che commento scrivere non è il massimo.
Ma le cose stanno così.
Un saluto.  |
Non mi pare di aver scritto che non ho riportato commenti descrittivi delle immagini perché non avevo idea del testo da apporre.
Ho scelto di affidandomi alla interpretazione delle immagini che ritenevo (a questo punto forse erroneamente) adeguatamente simboliche.
Certamente non ti arrivano quindi, nel tuo caso, non lo sono a sufficienza.
Un saluto a tutti ed un ringraziamento per i commenti  |
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Emarginazione di Domenico63 commento di Domenico63 |
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Innanzitutto un ringraziamento a tutti per il commento lasciato.
Poi a Claudio, senza alcuna intenzione polemica , preciso quanto segue.
Le immagini che ho proposto mi trasmettono una pesante tristezza mista a rabbia.
La prima in particolare, ma anche la seconda e la quarta immagine, sono rimaste nel cassetto qualche tempo, perchè non mi sentivo pronto a condividerle.
Il primo scatto, riprende un attimo di una lunga e fastidiosa scena (diversi minuti) di un via vai di bagnati sugli scogli, che hanno mantenuto una "distanza di sicurezza" da lui; lo scatto, visto successivamente, fatta salva la cellulite delle signore (che potrebbe avere anche altra lettura simbolica), mi colpisce anche perchè di tutte le persone riprese, solo il suo viso è distinguibile e mi trasemtte tutto il disagio provato in quel frangente.
Il secondo riguarda una signora, purtroppo molto poco presente a se stessa, che è stata seduta fissando davanti a se a lungo, tanto che (ero con la mia famiglia ed altri amici), pensando stesse male, mi sono avvicinato ed le ho fatto un paio di domande, che non hanno ricevuto risposta. Poco dopo si è alzata ed è andata via.
Il terzo scatto riferisce ad un clochard (almeno io l'ho inteso come tale) ritratto in zona navigli; per quanto mi riguarda, il concetto di emarginazione sociale mi pare centrato.
p.s. non vedo un deambulatore a quattro ruote con freni e cestino porta oggetti .... mi pare (ma posso sbagliare) l'adattamento di un'attrezzatira con altre finalità allo scopo di "deambulatore"...
Il quarto scatto, riferisce ad un senza tetto, purtroppo anche alcolizzato, (saltuariamente scambio con lui qualche parola) che attende l'apertura della mensa del convento dei Frati Francescani che si trova di fianco alla mia casa. Il mio intento era solo quello di testimoniare la situazione, purtroppo drammatica di questa persona.
Il quinto scatto, per il mio personale intento, chiude la serie con un'assenza, a simboleggiare l'indifferenza che di fatto rende "invisibili" molte persone in difficoltà.
Detto questo, grazie per la franchezza, però è lontano da me il solo pensiero di voler sfruttare le situazioni che ho ritratto.
Mi dispiace che ti sia passato un messaggio differente, anzi non ti sia per nulla passato, quello che invece avrei voluto trasmetterti.
Per concludere, forse avrei dovuto apporre una descrizione ad ogni immagine; anche se la necessità o meno del testo, trova sempre pareri discordi.
In questo caso, ho scelto di non apporre lunghe didascalie limitandomi a poche righe introduttive, affidandomi alla interpretazione delle immagini che ritenevo ( forse erroneamente) adeguatamente simboliche.
Probabilmente, avrei povuto inserire nelle righe introduttive, anche riferimenti alle mie emozioni.
Ma col senno di poi.....
ciao a tutti
Domenico |
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Emarginazione di Domenico63 commento di Domenico63 |
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L'emarginazione, purtroppo, è una compagna inseparabile della nostra società e come tale determina l'esclusione di qualcuno dalla comunità, perché non corrispondente ai modelli morali e sociali prevalenti.
" Dai diamanti non nasce niente / dal letame nascono i fior " F. De Andrè
Come sempre ogni vostro commento è sempre gradito  |
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