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| Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di onaizit8 |
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Cromie e sensazioni del bianco e nero che solo la pellicola riesce a restituire e che amo tanto perchè tanto ho amato in camera oscura sviluppare e stampare.
Quanto ti capisco.
Mi piace. bella. Ciao, Tiziano  |
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| Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di Dorian Gray |
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| L_Eretico ha scritto: | Ciao Sergio, innanzitutto ti ringrazio per il passaggio ed il commento, molto gradito. Cerco di rispondere nel modo più chiaro possibile ai tuoi quesiti:
La Ilford FP4 Plus 125 era una pellicola negativa in bianco e nero. Non si tratta quindi di una conversione, ma di uno scatto nativo in BN.
L'Epson Perfection Photo 3200 era uno scanner piano con possibilità di acquisire pellicole fotografiche tramite appositi adattatori. E' lo strumento che utilizzai per fare la scansione del negativo: evidentemente, il nome veniva registrato nei dati exif del file risultante.
Le pellicole piane, dette anche erroneamente "lastre" (le lastre propriamente dette erano supporti in vetro sottile, su cui i fotografi di fine '800 - primi '900 stendevano manualmente l'emulsione fotosensibile), sono pellicole confezionate non in rullo, ma singolarmente (ecco perchè piane): con una ci fai una singola posa. Esistevano in vari formati, variabili dal "piccolo" 4x5 pollici (10x12 centimetri) al mitico 8x10'', quello usato da Ansel Adams.
Per impressionarle occorrevano apparecchi cosiddetti "di grande formato", a banco ottico oppure folding. Quella usata da me per questa foto, una Sinar F, era un apparecchio a banco ottico "portatile", per così dire. Per utilizzarlo in esterni, occorreva un treppiedi veramente solido! Io usavo un Manfrotto 058. Scattai con una focale di 180mm, che su quel formato equivale a 50mm su FF. Allego le immagini della scatola contenente le pellicole e della fotocamera.
Non sono sicuro nemmeno io che "paesaggio" sia la sezione giusta, anche se, di fatto, trattasi di una porzione di paesaggio. Mi rimetto, ovviamente, alle valutazioni dello staff, che nel caso sposterà dove più consono.
Mi piacerebbe poterti dire di più sul grande formato e sul suo utilizzo (un mondo davvero affascinante), ma l'argomento è troppo vasto e - soprattutto - è stato trattato da autori e da tecnici ben più qualificati del sottoscritto. Se fossi interessato, penso che in rete si trovi un sacco di roba. Autorevoli, nella nostra lingua, le pubblicazioni di Valerio Lombardi Vallauri e di Michele Vacchiano (che è stato il mio mastro, colui che mi ha insegnato ad adoperarlo sul campo). Perdonami la prolissità e grazie ancora per il commento  |
Ti ringrazio tantissimo per aver speso tanto tempo per me.
Mi rendo conto che, per un profano quale io sono, è un argomento vastissimo ed al contempo affascinante.
Molto interessante il passaggio da pellicola a scansione, le informazioni sulla attrezzatura.
Chissà che le tue parole, mi ripeto, molto gradite, non siano il seme di una nuova curiosità che mi spinga ad esplorare, capire, il mondo analogico.
Ancora grazie |
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| Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di L_Eretico |
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| Dorian Gray ha scritto: | Bella proposta, "ben disegnata".
Immagino ci sia stata anche una conversione in b&n, che mi sembra ben fatta.
Qualche dubbio se "paesaggio" possa essere la sessione giusta.
P.S. Ma Epson perfection non è una stampante?!
Ho letto la tua descrizione ma, da digitale, non ho capito molto.
Per favore, mi daresti qualche dettaglio in piu?
Sono molto curioso circa l'analogico.
Grazie  |
Ciao Sergio, innanzitutto ti ringrazio per il passaggio ed il commento, molto gradito. Cerco di rispondere nel modo più chiaro possibile ai tuoi quesiti:
La Ilford FP4 Plus 125 era una pellicola negativa in bianco e nero. Non si tratta quindi di una conversione, ma di uno scatto nativo in BN.
L'Epson Perfection Photo 3200 era uno scanner piano con possibilità di acquisire pellicole fotografiche tramite appositi adattatori. E' lo strumento che utilizzai per fare la scansione del negativo: evidentemente, il nome veniva registrato nei dati exif del file risultante.
Le pellicole piane, dette anche erroneamente "lastre" (le lastre propriamente dette erano supporti in vetro sottile, su cui i fotografi di fine '800 - primi '900 stendevano manualmente l'emulsione fotosensibile), sono pellicole confezionate non in rullo, ma singolarmente (ecco perchè piane): con una ci fai una singola posa. Esistevano in vari formati, variabili dal "piccolo" 4x5 pollici (10x12 centimetri) al mitico 8x10'', quello usato da Ansel Adams.
Per impressionarle occorrevano apparecchi cosiddetti "di grande formato", a banco ottico oppure folding. Quella usata da me per questa foto, una Sinar F, era un apparecchio a banco ottico "portatile", per così dire. Per utilizzarlo in esterni, occorreva un treppiedi veramente solido! Io usavo un Manfrotto 058. Scattai con una focale di 180mm, che su quel formato equivale a 50mm su FF. Allego le immagini della scatola contenente le pellicole e della fotocamera.
Non sono sicuro nemmeno io che "paesaggio" sia la sezione giusta, anche se, di fatto, trattasi di una porzione di paesaggio. Mi rimetto, ovviamente, alle valutazioni dello staff, che nel caso sposterà dove più consono.
Mi piacerebbe poterti dire di più sul grande formato e sul suo utilizzo (un mondo davvero affascinante), ma l'argomento è troppo vasto e - soprattutto - è stato trattato da autori e da tecnici ben più qualificati del sottoscritto. Se fossi interessato, penso che in rete si trovi un sacco di roba. Autorevoli, nella nostra lingua, le pubblicazioni di Valerio Lombardi Vallauri e di Michele Vacchiano (che è stato il mio maestro, colui che mi ha insegnato ad adoperarlo sul campo). Perdonami la prolissità e grazie ancora per il commento  |
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| Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di Dorian Gray |
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Bella proposta, "ben disegnata".
Immagino ci sia stata anche una conversione in b&n, che mi sembra ben fatta.
Qualche dubbio se "paesaggio" possa essere la sessione giusta.
P.S. Ma Epson perfection non è una stampante?!
Ho letto la tua descrizione ma, da digitale, non ho capito molto.
Per favore, mi daresti qualche dettaglio in piu?
Sono molto curioso circa l'analogico.
Grazie  |
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| Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di L_Eretico |
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Oggi vi propongo un Eretico inusuale. Fine anni '80, sulle rive di una lanca sul Ticino nei pressi di Vigevano. Scatto su pellicola piana 4x5 (Ilford FP4) impressionata con una Sinar F. Altri tempi ...
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti  |
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| Degas - tre ballerine di L_Eretico commento di maurizio bartolozzi |
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| Un bel quadretto, con le tre ballerine dalla spiccata eleganza delicata e raffinata. Mi piacciono anche le tonalità tenui dei colori e l'ambientazione ben in sintonia con le ragazze. |
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| Degas - tre ballerine di L_Eretico commento di Klizio |
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Hai allora un bel progetto da completare.
E direi che dovresti farlo visti gli esiti notevoli a cui sei giunto.
Le ballerine "a riposo" hanno un mood omogeneo sia negli atteggiamenti che nei toni.
Bellissima la luce e la leggera soffusione.
Gran livello
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| Dominika di L_Eretico commento di L_Eretico |
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Grazie di cuore allo staff per il riconoscimento; ancora grazie a tutti per i graditi commenti e per il tempo che generosamente dedicate alle mie foto  |
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| Dominika di L_Eretico commento di L_Eretico |
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Grazie mille a tutti per le visite ed i sempre graditi commenti, mi fa piacere che vi sia piaciuta. Un saluto a tutti  |
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