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Commenti
Burano
Burano di DamianoPignatti commento di surgeon

Lo scatto si distingue per l'originalità di rappresentazione di una città divenuta ormai il tempio delle fotografie turistiche.
Un'immagine opaca, dalla natura riflessiva che costringe l'osservatore a soffermarsi sulla sua superficie, sulla sua caratteristica testuale. Non una finestra trasparente sulla burano turistica ma una superficie che la mima. Questa autoriflessivita produce un effetto soggetto attribuendo al testo visivo il ruolo e la legittimità dell'autore. Possiamo scorgere questi dettagli di vita urbana solo grazie alla volontà dell'autore che sceglie il discorso metafotografico piuttosto che diretto e transitivo. Interessante Damp
la marsa_1
la marsa_1 di frank66 commento di surgeon

Un'immagine che funziona bene

Complice la somiglianza cromatica fra la testa mozza dell'animale e la figura dell'uomo sulla sinistra. Il motivo facciale a toppa del bovino, richiama fortemente i medesimi contrasti di colore sul vestiario dell'uomo: ecco che la strisciata bianca della fronte-naso-bocca del vitello rima con il bianco della camicia sul torace dell'uomo, mentre la toppa scura della tempia-occhio-guancia del vitello rima con il giacchetto scuro indossato aperto dall'uomo. Sono questi i due poli dai quali scaturisce un confronto, una riflessione sulle analogie e sui contrasti. L'accostamento percepito risulta efficace ed è potenziato, per lo meno nella cultura occidentale, dalla rarità del suo verificarsi. L'effetto sorpresa di questa metafora visiva è immediato propria a causa della somiglianza di contrasti. La testa del bovino, non mostra gli esiti del trattamento chirurgico, scongiurando una precisa linea di interpretazione, ma assume le valenze di una maschera. Una maschera che ci presenta un paradosso: da un lato. l'espressione si irrigidisce nella fissità della morte, nell'inespressività del cadavere e, dall'altro ci parla, sembra comunicarci qualcosa di nuovo, sembra che si animi, ci mostra un'identità cangiante. La maschera del bovino è scatenata, pur rimanendo incatenata a quel gancio: essa cambia, si agita a seconda dei desideri e delle angoscie di chi la guarda. Una specie di doppio, come quello messo in scena dalle due figure. Molto funzionale lo scatto di frank66. Piccola rifilata al lato sinistro del fotogramma.
Bora 10-03-2010
Bora 10-03-2010 di belgarath commento di surgeon

Istantanea elegante, con un ritmo proprio.
Una commoratio visiva eseguita ripetendo lo stesso motivo iconico leggermente variato. Questa insistenza di sinonimi visivi rende il tratto ripetuto prevalente tanto da indirizzare il senso che risulta quindi immediatamente decifrabile. Quel dito puntato nel primo elemento della serie rappresenta il valore aggiunto. La composizione orizzontale veste bene la ripetizione variata. Leggera sovraesposizione.
02.03.2010 b
02.03.2010 b di Nonno commento di surgeon

Sono d'accordo sulla natura life dell'istantanea.
L'istantanea mette in scena una dimensione urbana chiara, dove la trasparenza “mimetica” della scena risulta interessante, dove i giochi e i piaceri della sostituzione segnica attirano efficacemente l’attenzione dell'osservatore. I soggetti principali ben a fuoco, sono ripresi durante l'esecuzione dell'atto artistico di ritratto. L'inquadratura soffre di un taglio audace dell'artista di strada sulla sinistra per privilegiare l'entrata in scena di un emivolto di donna con annesso un nome (Gloria) che per sua natura informativa tende ad attrarre attenzione al pari delle figure antropomorfe. Questa scelta compositiva è complice anche della creazione di un passaggio, delimitato dai bordi delle rispettive cornici, una del quadro con nome ed una del quadro centrale, che funziona come un invito per l'osservatore ad uscire dai primi piani per cercare dettagli nello spazio che recede: ecco che prendiamo consapevolezza di quel tavolino con la tovaglia a scacchi bianchi e rossi, degli oggetti soprastanti, delle tendostrutture, etc. Buona la scelta del colore, ben rappresentato nelle cromie, nelle tinte e nei valori.

ciao grande nonno Ciao
s.t.
s.t. di onaizit8 commento di surgeon

Una scena life ben composta, dove l'uomo e il suo ambiente convivono in proporzioni armoniose. La posizione delle due figure all'interno del frame è buona, con un adeguato spazio anteriore, rispettando quelle che sono le normali dinamiche di lettura del fotogramma, perlomeno nella nostra cultura occidentale. L'autore scieglie di rappresentare il movimento e l'azione di entrambi i personaggi, in accordo con le classificazioni temporali di Eugeni Ruggero (1999) con un movimento bloccato: l'immagine del padre e del bambino rappresenta una vera istantanea come se fosse stata bloccata in un istante preciso. Katia82 ha delle perplessità su questa posa: questo può sollevare una riflessione sulla domanda: quale istante sciegliere? Continua ancora Ruggeri a definire le modalità e le alternative di questo movimento che abbiamo definito "bloccato". Abbiamo principalmente tre alternative che possono essere illustrate grazie al concetto semiotico di aspettualizzazione, cioè detta in maniera più semplice, il modo in cui vengono descritti (l'aspetto sotto cui vengono colti, appunto) cose ed eventi. Il movimento potrà essere rappresentato nella sua fase iniziale (aspetto incoativo), nella sua fase intermedia, mentre cioè si svolge effettivamente (aspetto durativo) o, infine, nella sua fase finale (aspetto terminativo). In questo caso il padre è congelato nell'aspetto incoativo mentre il piccolo fanciullo nell'aspetto terminativo (sta per concludere il passo ed il suo piede stà per toccare il terreno). A dire la verità in questo genere di azioni non risulta essenziale ai fini contenutistici un momento preciso ed univoco quanto piuttosto per una questione di eleganza visiva. Se l'azione fosse stata più articolata, per esempio "il pugno di una persona nei confronti di un'avversario", riscontreremo diversi contenuti e diverse forme plastiche dell'azione a seconda dei momenti congelati. Ecco quindi che avremo il tirare indietro del braccio che è pronto a sferrare il pugno nel momento incoativo, oppure la corsa del pugno mentre colpisce l'avversario nell'aspetto durativo ed infine vedremo l'avversario cadere sbilanciato insieme al pugno che continua la sua estensione finale con il braccio nell'aspetto terminativo. In questo esempio cambiano molto i contenuti del testo visivo. Tornando all'istantanea, l'immagine mostra egregiamente la giornata di gioco di un giovane babbo con suo figlio, in una soleggiata giornata invernale. Traccie di sovraesposizione sulle nuvole e in corrispondenza del bordo destro del fotogramma.
Child playing with huge bubble
Child playing with huge bubble di tex_chopin commento di surgeon

Il contrasto cromatico del chiaro e scuro rappresenta il linguaggio visivo scelto dall'autore per descrivere questo momento decisivo, dove abbiamo la fusione di piani diversi della realtà per la creazione di una nuova e pregnante dimensione percettiva. Questo piccolo mondo significante dalle forme sinuose ed affascinanti "vive" in maniera autonoma e compiuta: separa questa dimensione da tutto ciò che è non-incluso. Definisce quanto da essa inquadrato come un universo a se stante, rispetto al fuori-cornice, che è il mondo del semplice vissuto, della strada, di altri ritmi. La plasticità della insolita cornice mette in scena un meraviglioso debrayage enunciazionale visivo che unisce sulla stessa lunghezza d'onda lo spectator e la fanciulla. Ma sono proprio le riflessioni di questo particolarissimo contatto visivo quello su cui riflettere: la bambina spensierata è infatti il soggetto di un guardare sia attivo che passivo. E non è soltanto il fascino di questa riuscita inquadratura frontale a prendere il sopravvento, dove l'osservatore ha la percezione dell'intera scena, del quadro e del fuori-quadro, della bolla con il suo contenuto e della strada dello sfondo, ma lo spazio mentale generato da quello che sarà la visione della fanciulla che ci vedrà a sua volta, trasfigurati, attraverso quella membrana viva e modellante. Un potenziamento dei normali meccanismi interattivi dello sguardo con tutte le possibili varianti che il momento decide di regalare. Quelle mani protese della fanciulla, a dita aperte, come per contenere materialmente la felicità dell'attimo, rimangono vivide e impresse anche se chiudiamo la fotografia, come se l'immagine proietasse il desiderio al di là di ciò che essa mostra. All'interno tutto tace, una sorta di silenzio profondo, come quello creato dall'analista per interagire con i suoi pazienti, un campo cieco dove inizia l'avventura fantasmatica e la felicità del momento continua all'infinito. Bravo il nostro tex_chopin a raccogliere la fotografia nel punto stesso dove ha previsto d'incontrarla, bravo nello stupirci.
...
... di moebius64 commento di surgeon

Troppi elementi in quest'inquadratura orizzontale dove lo sguardo dell'osservatore dopo aver passato in rassegna le varie ed interessanti figure antropomorfe, reali e finte, tende a sfuggire sulla sinistra del fotogramma. Devi essere più selettivo nel costruire questo tipo di immagini street. L'idea era buona e la scena presentava delle potenzialità narrative. Il bianco e nero è da perfezionare nell'istogramma e da contrastare.

Ne aspetto altre moebius64 Ciao
>ST<
>ST< di marco64 commento di surgeon

Un tentativo di composizione urbana, di uno scorcio milanese.

Nessun momento significativo a sancire le peculiarità street della fotografia. Lo scatto mette in scena un'inquadratura ampia, ripresa da lontano con un punto di vista frontale. Il soggetto principale sembra essere la ragazza al telefono, congelata in una postura eretta ed indovata nel rettangolo verticale chiaro del muro antistante, dal quale si stacca per differenza cromatica dl chiaro-scuro. Il resto della composizione è sovrabbondante e fine a se stessa. Un taglio del bordo superiore del fotogramma l'avrebbe resa più essenziale. E' presnte una lieve inclinazione verso sinistra dell'intera inquadratura. La ragazza ripresa di spalle all'ingresso della vetrata a sinistra diluisce l'attenzione della figura principale e non risulta funzionale alla scena.
What a fuck you want?
What a fuck you want? di alxcoghe commento di surgeon

Lo sguardo in camera funziona molto bene: complice la fisionomia caratteristica della donna. Il contrasto fra la femminilità desiderata ed evidente, nella cura dei capelli e negli ornamenti tipicamente femminili, (come i pendenti alle orecchie) con l'aspetto fisiognomico scientifico del complesso facciale, mascolino e robusto, contribuiscono a caratterizzare il personaggio e a caricarlo di attenzione. Non vuole essere guardata: la sua volontà è precisa e definita dall'espressioe arcigna: questo non collima con il desiderio dell'autore che vive un senso di disagio. Lieve giustapposizione di una coppia di passanti dietro allo sguardo. Il vuoto e la zone chiara presente davanti alla donna non riesce ad influenzare l'intensità dello sguardo in tutta la sua carica di ostilità.

buona
,,,
,,, di Nash commento di surgeon

La fotografia di Nash mette in scena un ritratto ambientato che vede come protagonista un giovane, dai tratti quasi maturi, con quella barba appenna acennata e gli occhi scuri come il cappello che indossa. Uno sguardo in camera che sancisce un momento speciale fra lo spettatore e il personaggio, un coinvolgimento emotivo, un'empatia. Da considerare sempre in questi casi che il personaggio rappresentato nel ritratto è il soggetto di un guardare sia attivo che passivo: infatti al tempo stesso può guardare l'osservatore sia essere guardato da lui. L'analisi dello sguardo in camera può esprimere la volontà o meno da parte del soggetto ritratto sia di guardare l'osservatore sia di essere guardato. Qui abbiamo un personaggio consenziente che vuol essere guardato e vuol guardare: i suoi occhi scuri rivelano il suo carattere aperto e cordiale e indirettamente lo sguardo di Nash. La bocca semiaperta con i margini degli incisivi superiori che toccano il labbro inferiore ci danno un ulteriore segnale di apertura e di scambio: il ragazzo è a proprio agio. L'amarezza di non poter scoprire il simbolo di quella collana è marcato: ci avrebbe detto qualcosa di più rispetto ai bordini stampati del colletto della sua camicia e del cappello di lana. La scala sulla sinistra del giovane rappresenta un elemento compositivo molto forte che tende a rubare attenzione allo sguardo e a portare fuori dell'inquadratura lo spettatore, con una suggestività psicologica molto intensa. Si sente forte la spinta psicologica verso l'alto, a guardare la salita e la sua fine per vedere oltre. Nella seconda versione il concetto è portato alla sua ennesima potenza dalla grande sovraesposizione. Da valutare un diverso punto di vista e relativa inquadratura per ridurre l'effetto sopradetto e allo stesso tempo annullare la giustapposizione fra corrimano e testa del personaggio. Buono il bianco e nero della prima versione.

ciao Massimiliano Ciao
Yesterday, Tomorrow..
Yesterday, Tomorrow.. di Arkano commento di surgeon

Citazione:
A volta ci si trova di fronte a un bivio. E nonostante si guardi in maniera malinconica a quel ieri che è "luminoso" in quanto conosciuto, certo, sicuro, bisogna essere capaci di affrontare un futuro che è, invece, scuro.
Il soggetto si trova appunto nel mezzo di un bivio, e guarda verso uno spazio a sinistra chiaro ma più stretto e orizzontale, quasi soffocante.
Il futuro, invece, nonostante risulti più scuro in quanto del tutto sconosciuto e incerto, è tuttavia più lungimirante e iperbolico.


Sono contento della spiegazione dell'autore circa il vero incipit dello scatto. Il fatto che qualcuno trovi funzionale l'immagine ed altri no è espressivo della riuscita o meno dello scatto. Personalmete mi trovo in linea con quanto espresso da Ueda. Gli strumenti fondamentali per narrare la tua visione e rendere il tuo pensiero non riescono a funzionare: il punto di osservazione, l'inquadratura, il punto di messa a fuoco e forse il momento, presentano uno scatto la cui interpretazione è ambigua. Il personaggio in questione, ripreso di spalle con una focale tele, guarda a destra, fuori del fotogramma, non sappiamo bene cosa: non sappiamo se questa parte fuori-quadro che guarda è luminoso e neppure se questo che vede è luminoso per il personaggio stesso, visto che tiene degli occhiali scuri da sole. La parte sulla sinistra del personaggio, quella che ritieni possa essere interpretato come "futuro", è in contrasto con quello che potrebbe essere considerata da noi occidentali il normale ordine di lettura della fotografia, e presenta, con una diagonale discendente, un muro scrosticciato ed usurato molto lontano visivamente da concetti come "lungimiranza" e "iperbolico". Nella seconda versione risolvi la differenza di luminosità per cercare di essere coerente con il tuo lodevole pensiero ma il risultato non cambia di molto.

ne aspetto altre Arkano..
Kairouan_1
Kairouan_1 di frank66 commento di surgeon

La polarità cromatica del chiaro e scuro guida la grammatica visiva di questa istantanea: i contrasti fra i toni chiari della figura e i toni scuri del piano interno fanno avvicinare questo personaggio e lo presentano allo sguardo curioso dello spectator. Nessuna traccia o marca dell’enunciazione, nessun dispositivo che faccia emergere la presenza dell’autore che rimane in religioso silenzio ad osservare questa inquadratura lievemente trasversa, trasparente, come per rispettare la religiosità della scena; una religiosità che il personaggio esprime nella postura, nel genere e nello stile degli abiti che indossa, nella maniera in cui legge i suoi libri, nella modestia dell’abitazione che vive. Il personaggio è sulla soglia, non solo per necessità di luce ma anche per scelta: la sua posizione comoda appare infatti come voluta, cercata,curata nella tappezzeria. Una postura di profilo quella dell’uomo, che crea un effetto di obiettività con l’osservatore, un debrayage enunciativo visivo che rinforza la posizione di distacco e soprattutto di rispetto dell’autore che rimane all’esterno, come uno spettatore che contempla in silenzio. Ancora una polarità nell’immagine: abbiamo due piani distinti uno esterno riconoscibile ma appena accennato, contenuto a malapena nel fotogramma, ed uno interno, cupo, misterioso, dal quale emergono piccoli dettagli: dei libri e delle carte ammassate sul pavimento, quel paio di chiavi inserite nella serratura e quella meravigliosa lampadina nuda, penzolante, che sembra accompagnare da sempre il silenzio di quelle letture sulla soglia, quel luogo di separazione ma contemporaneamente di incontro con l'esterno, con il nuovo, di relazione, di scambio. Il nostro Frank66, sempre sensibile all’alterità del momento, si affaccia alla sua soglia con atteggiamento umile, per porsi in ascolto. Ancora una volta i fotogrammi dell’autore rivelano un desiderio profondo di entrare in contatto con altre identità, con qualcuno che è "diverso" , consapevole che attraverso questo gesto, oltre a sviluppare maggiore coscienza della sua identità, diventerà più ricco, delle alterità riconosciute. Il bianco e nero è perfettibile iniziando con lo stabilire i punti di bianco.

Bentornato.
Indifferenza canina
Indifferenza canina di gerarcone commento di surgeon

L'inquadratura fotografica contiene diversi fulcri narrativi degni d'interesse. Abbiamo lo sguardo in camera del cane a cui l'autore dedica l'ancoraggio del titolo; abbiamo la nuvola di piccioni che espolde all'arrivo giocoso di bambini in corsa; ed infine ci sono gli astanti sullo sfondo che fungono da commentatori interni alla street-scene che ci indicano i centri di interesse del testo visivo. Buono il punto di vista e il momento, meno l'inquadratura che risulta eccessivamente ampia e sbilanciata verso destra: la parte sinistra del fotogramma appare vuota. Manca del contrasto al bianco e nero.

Bravo gerarcone.
Pinerolo,portici del Duomo
Pinerolo,portici del Duomo di petegiu commento di surgeon

Il contrasto di luce e l'utilizzo di una cornice interna per valorizzare la scena, rappresentano i pregi di questa immagine. A livello grafico la cornice interna orienta l'attenzione dell'osservatore, facendo diminuire progressivamente le dimensioni dello spazio osservato verso le caratteristiche architettoniche dello sfondo. L'effetto di profondità indotto è effiacace anche perchè il suo orientamento verticale è in armonia con l'inquadratura verticale del fotogramma. La silhouette in controluce della bicicletta viene congelata in una posizione non perfettamente centrale alla cornice interna, con i limiti quasi a fondersi con le estremità scure della cornice stessa. Sarebbe stato auspicabile avere la figura che si stacca nel centro di questa area chiara. Anche la presenza di un semicerchio di ruota in corrispondenza dell'estremità destra della cornice comporta un ulteriore fattore di disturbo alla pulizia compositiva dell'immagine.

una buona idea petegiu
il mozzicone
il mozzicone di lucherino commento di surgeon

Uno scatto frettoloso lucherino

L'istantanea soffre di evidenti errori di composizione: tutto il fotogramma è inclinato a sinistra; la composizione è sbilanciata fortemente a destra; eccessiva sovraesposizione con evidenti bruciature; mancanza di nitidezza sul personaggio principale; taglio audaci su entrambi i lati del fotogramma; sovrapposizione fra gli elementi del primo piano con quelli sulo sfondo. Utilizzi l'ancoraggio di un titolo per poter interpretare il livello denotativo dell'immagine. Questo orientamento di lettura del testo visivo non ha un riscontro oggettivo: quel mozzicone è quasi invisibile. Si intuisce solo dal fumo che esala intorno alla figura.

ne aspetto altre.. Ciao
020310
020310 di ankelitonero commento di surgeon

Un buon ritorno Ankelito..

un testo sincretico dove il linguaggio verbale e quello visivo concorrono insieme a servire un buona interpretazione della realtà. Non toccherei niente della composizione con tutti i suoi attributi decadenti, l'atmosfera abbandonata e in disfacimento.

ciao Ciao
Taxi
Taxi di Granato commento di surgeon

Se non avessi ruotato l'inquadratura lo scatto avrebbe funzionato meglio: sull'altro lato della strada c'era Marvin, i suoi amici e i taxi.
Quando decidi di enfatizzare l' inclinazione naturale dell' inquadratura corri il grosso rischio di renderla fine a se stessa. Non ti preoccupare le prove vanno fatte tutte.Wink

ciao granato Ciao
Preparatevi a combattere!
Preparatevi a combattere! di alxcoghe commento di surgeon

Il grosso merito secondo me va alla nike e al suo target pubblicitario capace di creare forti immagini di rappresentazioni, dei veri e propri miti visivi. Le icone della nike rappresentano un idealizzato sport lifestyle che richiama immagini mentali di sfide e di vittorie. La buona composizione di questo frame orizzontale ricalca la medesima isotopia di scatto a cui l'autore sembra interessato. Non vi è dubbio che un momento è presente: i due passeggiatori di turno si voltano verso la pubblicità gigante con tanto di firma stilistica a baffo ma noi osservatori e soprattutto la nike siamo consapevoli del motore persuasorio. Sono convinto anch'io che fra meno di cinque minuti un'altra coppia di passanti ha il medesimo comportamento, trattassi di statistica e di probabilità in cui la multinazionale ha investito milioni di euro. Non per sminuire lo scatto ma la vedo come pex: non riesco a trovare lo scarto dal normale automatismo visivo urbano a cui sono abituato. Niente mi lascia convinto oltre il normale embrayage enunciazionale della nike. la bicicletta bianca in sosta al centro del fotogramma rappresenta un'ulteriore frammento di normalità. I neri sono molto chiusi e il bordo superiore della fotografia è sovraesposto.

ciao alxcoghe Ciao
VIcino a Ponte Vecchio, Firenze 2009
VIcino a Ponte Vecchio, Firenze 2009 di pex85 commento di surgeon

Siamo entrati nella fase dell'autoritratto elusivo e reticente. Il nostro streepher prende forma inseguendo la strada, diventa parte di ciò che stà osservando. Una performance intellettuale, che ci mette in contatto con l'enunciatore o enunciante, con colui che fotografa, di cui non possiamo scorgere alcuna emozione, alcun frammento d'identità ma solo prendere atto della sua trasformazione visiva. La sagoma dell'ombra umana, in particolare quella della parte del tronco e del collo tende a fondersi troppo con l'ombra della struttura a ringhiera, andando a confondere la percezione della forma antropomorfa. Troppo chiara e sovraesposta. Manca di contrasto.

ciao Pex
-st-
-st- di Francesco Ercolano commento di surgeon

La fotografia parla con un linguaggio chiaro grazie alle scelte tecniche sapientemente effettuate. La messa a fuoco selettiva presenta un centro di interesse nel fotogramma verticale: due personaggi, congelati in una postura esplicita ed in gesti che li fonde come un'unica entità . L'atmosfera, perfettamente in sintonia, è infatti quella romantica di un tramonto, dove i toni caldi e le sfumature di luce creano quell'atmosfera magica. l'unico appunto che mi sento di farti è la prevedibilità della scena, l'averla già vista, Utilizzi elementi visivi consueti, che non si discostano dalla normalità. Nella street photography devi cercare di rompere gli schemi, frantumare percettivamente gli automatismi del vedere: solo così puoi sorprendere te stesso e gli altri.

ne aspetto altre Wink
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