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20-05-2012-1916 di Massimo Passalacqua commento di aerre |
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Colpisce la grande economia ed eleganza insieme di questa tavolozza dove le diverse sfumature di rosso di alizarina del vestito, delle labbra e del velo, paiono ...pennellate di vita ....a far da controcanto alla teoria quasi monotòna di grigi, di seppia e di bruni dello sfondo, che a tratti coinvolge anche l'incarnato ed i capelli.
Una tavolozza molto scarica insomma, quasi monotòna ....appunto, dove il rosso si impone come traccia di un percorso narrativo che lega la gestualità delle dita che indugiano sull'orlo del vestito, ...il respiro tra le labbra appena dischiuse, ...lo sguardo che si cela e interroga da dietro la "cortina" del velo.
Ne deriva un racconto in cui si miscelano con raffinata suggestione elementi di elegante sensualità ma anche di disarmante distacco che è quello di uno sguardo di grande fermezza, capace di emozionarci ma restare distante ...come dalla prospettiva privilegiata di una personalità superiore che nulla concede di sè, che in nulla cerca di compiacere e che nulla condivide.
Sta qui il ritratto, ...in una foto che ha comunque una evidente impronta da "studio".
Mi piace da morire l'istante che il ritratto è capace di congelare ed isolare, e che è tutto condensato nel vicendevole contraltare dello sguardo e della gestualità della mano: entrambi si sospendono come sul limite di un "riflessione emozionale" (concedetemi la parola), ...come sull'orizzonte di uno scenario ancora tutto da definirsi, ...sul farsi di una emozione destinata a restare segreta ed inaccessibile.
Ben studiata l'inquadratura con lo sbilanciamento del soggetto sul terzo a destra.
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ST di Maurizio Rugiero commento di aerre |
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Molto piacevole questa tavolozza di cromie processate dense di magenta, blu e viola, capaci di creare un quadro di insieme armonico e di grande freschezza al tempo stesso.
E di fresca spontaneità ci racconta l'espressività della splendida modella, ...in bilico tra la consapevolezza della posa ed un centro di interesse fuori campo verso cui rivolge lo sguardo che scivola lateralmente, sorridente e pieno di luce.
In questo senso trovo più che corretta la composizione che sbilancia il soggetto di lato, lasciando che la linea di forza dello sguardo abbia il giusto respiro verso sinistra.
Il decoro a forma di farfalla della maglia è un elemento figurativamente importante all'interno della composizione e credo che venga cosapevolemnete tirato dentro l'inquadratura come parte integrante del registro narrativo dello scatto, ..quasi che che quel decoro, ...o meglio l'idea di bellezza e delicata leggerezza che rievoca come disegno di farfalla, ...non sia poi tanto lontano dal racconto che il ritratto imbastisce della persona.
Avrei cercato per questo di inquadrare il disegno della farfalla nella sua interezza, allargando un pò il taglio basso che qui appare invece leggermente casuale.
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Marta Backstage con cristallo di sdomenico commento di aerre |
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...particolare la resa di questi flares prodotti dal cristallo.
Magari un tantino "ingombranti" soprattutto per quegli aloni colorati che si fanno notare, però è l'idea alla base che mi piace e che è quella sostiene tutta la logica narrativa dello scatto.
Mi piace cioè questa sorta di ...guardare attraverso il cristallo, ...come se fosse un filtro che ci permette di cogliere aspetti magici e segreti di ciò che abbiamo difronte, ...altrimenti impossibili da svelare.
Ne viene fuori il carattere di una astmosfera molto intima e suggestiva che trova tutto il suo centro emozionale nello sguardo un pò distante e sospeso di Marta.
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Timeless di Jakelamotta commento di aerre |
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...intramontabile Fx3. (io avevo però quella senza il 2000).
Molto bello il flare. Sopratutto quello davanti che dona un timbro molto suggestivo e ...malinconico all'immagine.
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C. di LucaDiano commento di aerre |
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Ciao Luca,
...un bianco nero tutto giocato in chiave alta che fa, come è logico che sia, della sua esuberante luminosità il suo punto di forza, accordandosi alla resa quasi trasparente e cristallina dell'occhio "attraversato" dalla luce che piove dall'alto.
A questa struttura della gamma fortemente sbilanciata sulla destra si accompagna una essenziale geografia di neri densi e secchi che fanno da contraltare alla luminosità generale. Ne deriva un chiaroscuro secco ...dal carattere ben lontano da quelle atmosfere impalpabili ed ovattate che spesso si rievocano con l'Hk, ..a tratti anche ruvido nel vigore di una gamma scarsa di toni medi che sembra volersi giocare il tutto nel serrato dialogo tra bianchi e neri.
E credo che questo ...non sia affatto casuale, ma che in qualche modo rientri nella logica narrativa dello scatto e del suo farsi ritratto di una identità fisica ed emozionale ben precisa.
C'è forse qualche punto di luminosità davvero forte però. Pur nella logica dell'Hk ci sono alcune zone bruciate (naso e zigomo, ma anche della mano in primo piano) ...che rischiano di togliere parte della resa tridimensionale dell'immagine.
Ma non sono fastidiose comunque, rientrando nel carattere di quel chiaroscuro fortemente contrastato.
Forse mi sarei concesso una inquadratura più ampia sia per smorzare l'impatto figurativo della mano in primo piano sia per dare più respiro a destra dove mi pare di scorgere (mi pare) un accenno di spalla che avrebbe arricchito la dinamica della posa.
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Christina... a cosa stai pensando? di maushoot commento di aerre |
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Sono d'accordo anch'io sulla possibilità di una inquadratura leggermente slittata verso il basso, ...ma per una ragione ben precisa.
Tutta la composizione è abilmente giocata sulla "assonanza" quasi geometrica tra la posa della ragazza ed il gioco prospettico delle colonne e della successione delle ombre portate delle stesse sul pavimento: se il busto dialoga con la prospettiva verticale delle colonne, la gamba distesa asseconda la progressione orizzontale delle ombre.
E allora cercare di rispettare il più possibile la sequenza chiaro/scuro del gioco di ombre sul pavimento e relativa scansione prospettica avrebbe ...credo reso maggioremente in termini di profondità spaziale.
Ti allego una rimaneggiamento (terribile) dello scatto: dimme se ti da fastidio che tolgo.
Secondo me abbassare il punto di ripresa in questo caso avrebbe fatto sentire la figura maggiormente parte integrante di quello spazio, ...sembra starci più "dentro" ....per dirla in parole povere e meno al margine.
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Francesco 2 di megthebest commento di aerre |
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Emoziona e rapisce ...questa espressività ironica e dolcissima al tempo stesso del piccolo Francesco.
Perchè c'è davvero una grande complicità in quello sguardo che da sotto in su sfida l'obiettivo con l'ironia e la dolcezza di chi è partecipe di un gioco che si muove tra divertimento e amore.
Perchè è in fondo ...anche questo, ...un racconto fatto di amore. Amore di chi ci rivolge la sua espressività disarmante con la consapevolezza di sfiorare corde sensibili del nostro immaginario e di chi ..al di qua dell'obiettivo di quella consapevolezza ha fatto il centro delle proprie emozioni.
La leggera ripresa dall'alto amplifica il carattere emozionale dello scatto, così come il taglio stretto che si raccoglie sul viso.
Forse un pò forte la luce sul viso ...sostanzialmente frontale che oltre a produrre quella marcata ombra portata sotto il mento (non fastidiosa comunque) ha un pò appiattito i volumi. Si avverte insomma una teoria di ombre un pò più dense e capaci di amplificare i valori di tridimensionalità.
Attenzione allo sfondo: non so se è il muro ...ma credo che abbia tentato in pp di rimuovere qualche elemnto di disturbo in alto a sinistra e si scorgono delle "pennellate" che macchiano lo sfondo.
A  |
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Delicatavero... di Gannjunior commento di aerre |
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Si consuma tutto nella gestualità di Valentina questo ritratto, che coraggiosamente affida parte preponderante del suo impianto scenico alla mano ed al braccio.
Il viso ...è relegato infatti in posizione marginale, nell'angolo in alto a destra del frame, ...quasi avesse un ruolo accessorio.
Proprio in un ritratto!
Ma non è così, ...ovviamente, perchè è su un equilibrio quasi instabile di tensioni che si gioca tutta la dinamica espressiva della posa, ...a partire proprio dal viso di Valentina, con la linea di forza che si emana dallo sguardo e che attraversa tutto lo spazio del frame, quasi fosse un filo invisibile capace di tenere insieme gli elementi forti del ritratto.
E come sorretta da un filo invisibile, la mano pare sospendersi nel vuoto, con una gestualità che ricorda la delicatezza di chi accoglie sul dorso della mano l' "atterraggio" di una farfalla tra un battito d'ali e l'altro.
Un ritratto ..un pò fuori dagli schemi ....coraggioso nel suo impianto compositivo e comunque capace di raccontarci ....per vie diverse, quasi attraverso la strada di una metafora, ...di "delicatezza" e "fragilità" ...come cuore emozionale di un racconto costruito sempre e comunque attorno alla persona.
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Ritratto...di cera!!! di Margiugia commento di aerre |
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Il "ritratto" è un racconto intessuto sull'identità fisica ed emozionale del soggetto, ..animale o persona che sia. E una statua non potrà mai in questo senso essere il soggetto di un ritratto, ..per quanto come in questo caso abbastanza realistica o capace di "replicare" una certa espressività.
Non ti dispiacerà quindi se sposto in "varie"
A  |
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Francesco di megthebest commento di aerre |
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..Bhè ...è tutto in quella spontanea espressività intrisa di gioco, divertimento e di quel consapevole atteggiamento ridanciano e burlone di chi ama prenderci anche un pò in giro davanti all'obiettivo.
C'è una piccola storia in quell'espressività insomma, che ha tutto il sapore di un'atmosfera familiare densa ...di risa e complicità, ...di gioco e divertimento, e che si esprime attraverso quella stessa gestualità della mano così tipica ....come di chi sembra voler dare più forza alla propria esplosione di gioia.
...Vero, ..la resa dell'incarnato ha dovuto fare i conti con qualche dominante di più, ...c''è un leggero timbo arancio-magenta che si annida nelle zone meno esposte non facile da eliminare.
In ogni caso sfrutterei in termini espressivi quella luce che proviene da dietro e che restituisce il carattere dell'atmosfera di quel momento. Il chiaroscuro manca infatti di un leggero vigore delle alte luci e questo rischia di appiattire l'immagine.
Lavorerei un pò sul contrasto locale ad esempio per recuperare quello che credo fosse il senso della luce in quel momento. Ti allego un esempio di quel che intendo (dimmi se da fastidio)
La versione b/n ...risolve il problema della dominante ...però non ha quella freschezza della versione a colori.
A  |
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Aliss di Andrea Feliziani commento di aerre |
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...C'è molta ironia in questo scatto, che credo faccia in qualche modo parte della chiave di lettura che il nostro Andrea ci offre nel suo racconto di Aliss.
E' una ironia che indugia nel gioco teatrale e volutamente affettato di chi ammicca e si cela. Gioco consapevole, ...divertito e a tratti anche leggero e scanzonato di note di spontanea spensieratezza.
Forse qualche luce altina con il primissimo piano che tende ad imporsi per l'esuberante chiarezza.
Non mi convince però la resa dell'incarnato, ...con sfumature un pò "corte" (...passaggi di tono un pò bruschi insomma tra i diversi livelli di esposizione) ed in particolare la resa della zona immediatamente sotto l'occhio che sembra piatta: ...hai lavorato in post per eliminare qualche difetto della pelle?
Un abbraccio
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Amedeo di Francesco Ercolano commento di aerre |
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...Ma che bello questo ritratto, Francesco.
Il volto di Amedeo è incastonato all'interno della cornice dello specchio in una posizione quasi marginale ed il ritratto acquisisce tutto il fascino di un improvviso e casuale incrociarsi di sguardi tra noi ed il soggetto cui lo scatto deve tutta la sua spontanea suggestione e freschezza.
Bravo ...bravissimo ad affidarti ad una inquadratura ampia da permettere che tutto lo spazio intorno, riflesso all'interno dello specchio, si faccia sostanza narrativa ed emozionale del ritratto.
Pochi elementi a raccontarci di uno stile di vita: la retina appoggiata sullo specchio, ...dei teli ammucchiati per terra, ...i muri scrostati di un magazzino ...forse quelli nei pressi di una darsena.
Un vero ...prezioso ritratto ambientato dove tutto appare estemporaneo ed immediato.
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backstage di Viola Lorenza Savarese commento di aerre |
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Ti dirò.... a parte la leggibilità del braccio in braccio in primo piano, che mi sarebbe piaciuto staccasse di più), ...mi piace moltissimo la densità di questo nero che disegna con gusto grafico i contorni del corpo della ragazza, facendone staccare con fermezza e decisione la gestualità contro lo sfondo chiarissimo.
In qualche modo questo contrasto così deciso ....come dire ..."centralizza" l'espressività del viso e la gestualità della mano, complice il disegno ad arco del braccio alzato che fa da naturale cornice.
Si fa tutto lì del resto il ritratto, ....in quella fuga laterale dello sguardo in quell'istante di estraneamento della ragazza che ha tutto il sapore di un sospendersi dei pensieri, ...ma ancora di più nella gestualità delle dita che indugiano tra il bavero della maglia e le labbra.
Lo scatto ad un tratto si accende di una inaspettata nota di suggestione sensuale ed acquista, proprio nella gestualità della mano ...come di chi si sospende sul margine di un orizzonte personale, un carattere di forte intimità cui il ritratto deve parte del suo fascino.
Forse quello che mi non mi fa impazzire è il salto di resa dello sfondo che nella parte alta a sinistra perde completamente il disegno della texture dell'intonaco, che nel contrasto con il nero profondo della maglia non mi dispiaceva.
Ma questo cambia molto poco il senso di questo affascinante scatto.
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self di macchione commento di aerre |
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Se guardiamo ai diversi "pesi" che caratterizzano la distribuzione delle masse, ....il taglio dato all'inquadratura, ...la composizione, ....e non ultimo la scelta di una maf selettiva sul corpo macchina, ....resta ben poco "materiale" (perdono per il termine) sul quale imbastire un self o comunque un racconto sulla persona, che è poi quello che ci si aspetta da un ritratto.
Quale è ...in altri termini, il vero centro di interesse dello scatto? Sembra più un "ritratto" fatto alla MKII ...dove il soggetto sullo sfondo gioca più un ruolo di compartecipe, ...una figura quasi accessoria
Chi più chi meno ...tutti abbiamo nei nostri archivi scatti come questo. Ma se un "self" quello che vogliamo realizzare ....forse è meglio metterci davvero davanti all'obiettivo, ...che è un pò come mettersi a nudo e cominciare a raccontarci.
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...tu per tu... di aerre commento di aerre |
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@ Perretta Giuseppe, Salvatore Gallo, nino67: grazie infinite dei vostri preziosi risconri.
@ Salvatore ....temo stia prendendo irrimediabilmente possesso della casa!
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Ritratto di un'altra epoca di sdomenico commento di aerre |
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sdomenico ha scritto: | spesso ci si dimentica che anche se le persone sono in posa sono comunque LORO ad essere in posa |
……senza intenzione di far polemica …non so chi lo stia dimenticando, …ma ti assicuro che la discriminante tra ciò che è STUDIO e ciò che è RITRATTO non è se il soggetto è in posa o meno.
Se ne è parlato fin quasi alla nausea, …mi stupisce che tu pensi ancora che sia questo l’ago della bilancia che determina lo spostamento da una sezione all’altra.
sdomenico ha scritto: | tra un ritratto da sezione "ritratto" ed un ritratto da "studio" è solo che il soggetto per il "ritratto" posa facendo finta di essere naturale mentre nella sezione "studio" posa e basta. |
…mi fa piacere che sottolinei che sia una tua convinzione, ma è possibile che partendo da questo presupposto tu stia perdendo l’occasione di afferrare quelle sfumature proprie dei diversi approcci alla fotografia.
sdomenico ha scritto: | Grazie Giajackal, detto tra noi quelli del "ritratto" mi stanno anche antipatici...  |
…su questo non mi esprimo.
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Ale 1 di Granato commento di aerre |
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Mi piace come la composizione sfrutti la linea del tronco cui si appoggia la ragazza per strutturare con forza il margina a sinistra del frame e sbilanciare il soggetto.
Il resto del fotogramma è lasciato coraggiosamente "aperto", ad accogliere la gestualità del corpo e la linea di forza del braccio che "spinge" di lato ...inducendo una leggera tensione diagonale all'interno della composizione.
Proprio questa tensione tra la robusta verticale a sinistra e la diagonale del braccio a destra, reggono la costruzione dello scatto guidando l'occhio verso il viso della ragazza, il cui sguardo ...anche se molto periferico riesce a catalizzare la nostra attenzione e a farsi centro figurativo ed emozionale dello scatto.
Non mi fa impazzire la resa della mano dietro la testa. Troppo poco visibile da un lato per assumere una "gestualità" ben strutturata all'interno della composizione. Sembra quasi estranea, anche se ne riconosciamo perfettamente la posa.
Bella tavolozza di colori freschi e naturali. Forse un pò di post di troppo sul viso. Forse.
A  |
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