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... di luca115 commento di Historicus |
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Beh, allora continua pure a buttare giù!!
Bellissime espressione e composizione; trovo che il fatto che lei si trovasse davanti all'anta di sinistra, anziché, in modo molto più scontato, a quella di destra, sia una caratteristica che rende la foto originale.
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Beatrice bn di englishgentleman commento di Historicus |
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Mi piace molto, nella sua semplicità è un gran bel ritratto!
Posa, espressione e luce negli occhi sono i punti forti. La centralità forse eccessiva è efficacemente contrastata dalla cornice dei capelli e dalla diagonale del viso.
Complimenti!
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Università di Urbino - Inaugurazione dell'anno accademico 20 di Historicus commento di Historicus |
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Non sarò mai un fotografo di cerimonie. Se fossi un matrimonialista, fallirei in breve tempo. Mi capita anche nei rapporti con le persone: intervengo troppo presto, o troppo tardi, o entrambe le cose assieme. Arrivo troppo presto, poi vengo catturato dai meravigliosi dettagli del vestito della testimone e così mi perdo l'ingresso della sposa col padre al suono della marcia nuziale. Non sto affatto esagerando: quando, con una puntualità impeccabile, Gerhard Schroeder si è materializzato sulla porta del Nuovo Magistero, ero nel mio studio che chiacchieravo con un collega e quando ho realizzato cosa stava succedendo era troppo tardi: non ho uno scatto decente di quei momenti e del suo incontro col rettore. Mi sono consolato pensando che comunque non stavo lavorando su commissione e che quindi potevo permettermi questo e altro. Se mi assaliva un improvviso desiderio di fotografare solo i piedi e le gambe dei presenti, avrei potuto benissimo farlo – se solo avessi tollerato di venire guardato come un marziano. Per di più – ripetevo a me stesso – c'era chi avrebbe fatto reportages molto più completi e puntuali del mio, semplicemente perché era il loro mestiere e non il mio. Allora ho cominciato a fotografare a naso (è un'espressione figurata fino a un certo punto: possiedo un olfatto degno del Grenouille di Patrick Süskind). Se sia venuto fuori qualcosa di decente, non saprei proprio dirlo. Però mi sono divertito come un matto.
Se le immagini sono tante (sicuramente troppe rispetto alle dimensioni abituali dei reportages di Photo4u), è perché sono state pensate per i miei colleghi e gli studenti dell'Università di Urbino - e per questo le ho linkate su Facebook.
Un ringraziamento speciale a Francesca Martinuzzi, per l'aiuto e per i consigli.
10:03 Ultime istruzioni
Anche le cerimonie accademiche hanno il loro backstage, che spesso si rivela anche più interessante di tutto il resto.
10:07 Gadget
Se quando avevo vent'anni avessi saputo che, molto tempo dopo, le università avrebbero fatto ricorso a magliette omaggio per farsi pubblicità con gli studenti delle scuole superiori, sarei sicuramente entrato a far parte delle Brigate Rosse. O forse mi sarei accecato.
10:15 Aula vuota
L'Aula Magna di Nuovo Magistero è un capolavoro di Giancarlo De Carlo. Il piano superiore, di norma quattro aule di lezione chiuse da pannelli scorrevoli, viene aperto al bisogno.
11:05 L'attesa
Anche questo è uno spazio vuoto, temporale. Come a teatro, è bello se si ha qualcuno da cercare con gli occhi.
11:17 Ai vostri posti
Ci sono voluti ben tre avvisi per far sedere tutti. Ogni tanto mi chiedo perché il momento di inizio di molti eventi pubblici tenda sempre a venire rimandato avanti nel tempo. Comunque sia, ammiro l'intelligenza di chi ha composto quegli annunci. I primi due dicevano: "La cerimonia ecc. ecc. sta per cominciare". Il terzo, molto semplicemente: "La cerimonia ecc. ecc. comincia". A quel punto si sono seduti tutti. Quasi la stessa differenza che corre tra quei cartelli di divieto che recitano: "Vietato toccare – corrente ad alta tensione", e quelli che laconicamente, ma ben più efficacemente, dichiarano: "Chi tocca muore".
11:18 L'uniforme
Portare una divisa con disinvoltura e al tempo stesso con serietà non è cosa da tutti. Molti professori con la toga, per esempio, palesemente non ci riescono. Gli intellettuali hanno spesso un rapporto ambiguo con divise e uniformi: sono sempre tentati di irriderle spaventati. Qualcuno comincia, ora, a capire che il senso dell'istituzione passa anche attraverso queste cose.
11:22 L'ingresso dei togati
Un'illustrazione efficace dell'espressione "Physique du rôle".
11:24 Il Magnifico
Si distingue dall'ermellino. Mi auguro che sia sintetico.
11:24 Gerhard Schroeder
L'invitato.
11:33 Tempo reale
Sarà anche un luogo comune, ma oggi un qualsiasi evento ha la possibilità di frantumarsi istantaneamente in una grande quantità di frammenti che lo riproducono più in piccolo. Istintivamente, il fotografo è portato a evitare di immortalare questo processo produttivo – anche perché di solito al committente non interessa. Io penso invece che bisognerebbe farlo sempre, perché la riproduzione dell'evento mentre accade fa parte dell'evento stesso.
11:34 I saluti del Rettore
Impegnato com'ero a fotografare, non credo di avere ascoltato nemmeno una sillaba di tutto quanto è stato pronunciato in aula magna quella mattina. Forse dovrei vergognarmene o mentire spudoratamente; farei senz'altro una figura migliore. Ma la fotografia è una cosa troppo seria per non richiedere una concentrazione pressoché esclusiva.
11:36 Eminenza grigia
Vescovo e rettore rappresentano due istituzioni in perenne crisi e in perenne rinnovamento. Più d'una volta, leggendo le lamentele sugli abusi e sulla corruzione della chiesa del Cinquecento, mi sono sorpreso a pensare alla strettissima analogia con quanto si dice oggi dell'università. In entrambi i casi, un disperato bisogno di riforme coesiste con la consapevolezza – da parte dei migliori – del fatto che i problemi hanno radici lontane e che andrebbero affrontati con un'azione che sappia andare al di là dell'immediato e della pura convenienza (non solo economica).
11:39 Gaudeamus igitur
Quando è partita la musica, Schroeder sembrava davvero sorpreso e divertito.
11:39 "Tocca a te, caro!"
Non amo molto gli stereotipi, ma ditemi voi se ognuno di questi sguardi non dichiara la propria nazionalità più di mille parole.
11:46 L'imprevisto
Il discorso del rappresentante degli studenti è stato contestato dall'associazione "Fuori Korso". E' stata una protesta molto civile e tranquilla, e anzi mi chiedo se chi non aveva la possibilità di vedere il cartello e lo striscione si sia accorto che si trattava di un fuori programma, tanto l'evento si è inserito bene nel protocollo della cerimonia. Ad ogni buon conto – forse la mia reattività non proprio istantanea mi si leggeva in faccia – qualcuno degli studenti si è premurato di avvertirmi prima, così avrei potuto fotografarli meglio. Glie ne sono tuttora molto grato.
11:55 Il comunicato
Il rettore sembra ascoltare attentamente, con un'espressione che lascia intendere una volontà di sospensione del giudizio.
11:56 Lo striscione
Che lo studio sia un diritto parrebbe essere una verità scontata. Invece non lo è. Non ancora. Non ancora abbastanza.
11:56 Il potere logora?
Non alludo alle responsabilità e alla fatica – che pure immagino pesanti e logoranti – quanto alla barriera che separa chi occupa una posizione di potere da tutti gli altri. Dalla stanchezza che questo stato di cose genera – e non solo da un desiderio di controllo – deriva l'abitudine di certi sovrani che si travestivano per confondersi coi loro sudditi.
11:58 I togati
Siedono alle spalle del rettore. Anche qui viene da chiedersi se lo stiano controllando o se rappresentino un'estensione delle sue facoltà.
11:59 Sostegno
Raramente si riflette a quanto la testa sia pesante da sostenere. Chi fa un lavoro sedentario lotta quotidianamente contro la forza di gravità e ne sperimenta gli effetti a lungo termine.
12:03 La lezione di Schroeder
Naturalmente in tedesco, con traduzione simultanea. Invidio profondamente quelli che non avevano bisogno dell'auricolare.
12:04 Fasce tricolori
Le autorità locali non mancano mai.
12:06 Traduzione simultanea
Non so perché, ma un signore elegante e attempato con una cuffia sulle orecchie suscita sempre una certa ilarità. Forse da qualche parte dentro di noi ci aspettiamo di vederlo improvvisamente mettersi a cantare e a ballare.
12:06 L'ascolto
Di certe persone, solo a guardarle, potrei dire con certezza che stavano ascoltando.
12:20 Montecitorio urbinate
Con l'ondata di antipolitica che c'è in giro, questo corre il rischio di essere scambiato per un insulto. Spero che non lo diventi mai.
12:25 Il palco
Se si osservano i togati, si può notare che ogni facoltà ha il proprio colore. Mio figlio Federico avrebbe di sicuro protestato per quello di Lettere e Filosofia, perché "è da femmine".
12:27 Autorità
Il fascino della divisa.
12:37 Soddisfazione
Il rettore è palesemente soddisfatto, anche se le sue espressioni non sono mai plateali. Tutto è andato a meraviglia e l'organizzazione è stata impeccabile. La cerimonia non è neanche stata troppo lunga, il che è un'ulteriore fonte di benessere.
12:38 Un uomo
I finali tronchi sono una mia specialità. Buona norma vorrebbe che, in chiusura una serie di foto dedicate a una cerimonia, venissero collocate immagini delle persone che se ne vanno, della sala svuotata, ecc. ecc. La verità è che questa volta mi sono stancato e ho preferito andarmene. Ma le chiusure brusche hanno contraddistinto i miei temi a scuola e i miei articoli più avanti, nonché, ancora adesso, i miei saluti nel prendere congedo dalle persone. Sottolineare che ci si sta lasciando è un moltiplicare inutilmente la sofferenza, pensa qualcuno nella mia mente. Naturalmente si sbaglia.
Ma questo è comunque un bel finale. Tanto per cominciare, è effettivamente un saluto. Il saluto di Sergio Zavoli a Gerhard Schroeder. Come molti altri dentro quella sala e fuori, ho una sconfinata ammirazione per Zavoli. "La notte della repubblica" è secondo me una delle cose migliori che abbia mai prodotto il giornalismo italiano.
In modo quasi infantile, volevo assolutamente avere tra le mie una foto di Zavoli. Così mi sono avvicinato a poco a poco mentre tutti si scambiavano saluti che erano al tempo stesso di presentazione e di commiato. Come spesso accade in quelle circostanze, Schroeder era circondato da una piccola folla e aveva qualche difficoltà a decidere a chi dare la precedenza nelle strette di mano. Così Zavoli è rimasto col braccio teso per almeno dieci-quindici secondi, aspettando che l'attenzione dell'altro si dirigesse verso di lui. Osservandolo attraverso il mirino mentre scattavo, provavo per lui un misto di pena e imbarazzo. Lo stesso che si prova quando, in pubblico, si saluta qualcuno che non si accorge di noi. Naturalmente, è un problema di immagine: la nostra facciata pubblica viene compromessa dal fatto che, se il tizio che salutiamo ci nega la sua considerazione, significa che non ne siamo degni. A quel punto, possiamo reagire in due modi: allontanandoci a nostra volta, oppure sollecitando in tutti i modi decorosamente possibili l'attenzione dell'altro, magari con qualche scherzosa rimostranza sulla sua distrazione. Sergio Zavoli, invece, è rimasto in paziente e fiduciosa attesa per un tempo che a me è parso interminabile – e che sicuramente, al suo posto, mi avrebbe fatto desistere, frustrato – e alla fine ha stretto la mano a Schroeder con quell'espressione di umile riconoscenza che si vede nella foto. E quando dico "umile", intendo dire forte e sicura. |
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... di d(-_-)p commento di Historicus |
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Forse il consiglio è superfluo... ma continua a seguire la tua voglia di sperimentare, più che ascoltare pareri "di scuola".
Questa mi piace moltissimo; dei due, mi chiedo come sarebbe stata includendo l'altro occhio, ma è solo una minima curiosità. Probabilmente la scarsa profondità di campo a quel punto avrebbe disturbato. Perciò.... viva i tagli stretti!
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Mistica di Remex commento di Historicus |
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Molto bella!
Anche a me, come al commentatore surgeon, piace moltissimo l'analogia tra la luce dell'abito (richiamata anche dalla finestra) e quella che viene da fuori. Sembra un'allusione alla "scintilla divina" che secondo molti mistici alberga nel fondo dell'anima.
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San Galgano di AlexKC commento di Historicus |
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Te l'ho già commentata "di là", ma mi ripeto anche qui.
Vedo oltretutto che è un HDR, cosa che avevo sospettato, ma non avevo osato chiedere per pudore (per favore, non ridere così forte...).
In effetti, di foto di San Galgano se ne vedono tante in giro, ma questa è molto originale.
Mi piace moltissimo.
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Alice in Snowland di gandalfk7 commento di Historicus |
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Beh, sono splendide anche le ultime due che hai postato.
Il filare di alberi se vogliamo è un classico (comunque molto ben realizzato), ma il gesto della statua che sembra andare contro l'inclinazione dei rami in un'opposizione di diagonali è davvero singolare.
Avresti fatto bene a includere anche queste. La severità e il rigore vanno benissimo, ma quando si esagera funzionano male anche loro!
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Faccia pelosa di Historicus commento di Historicus |
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Grazie dei commenti!
A causa di un'influenza sono stato due o tre giorni di fila senza farmi la barba, cosa che non mi capitava da anni. I peletti grigi mi sono sembrati un buon soggetto...
Infatti tra poco metterò in galleria anche l'altra, che ho fatto col 105 micro, in cui il "vero" soggetto è proprio la barba lunga.
Ora che vedo meglio, in questa si vede troppo il muro alle spalle.
Questa l'ho fatta con la D40 e il 18-55, perché lo scatto remoto della D300 costa un fracasso (della serie: hai voluto la bicicletta? Pedala! )
Anzi... già che ci sono: eccola qui!
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Alice in Snowland di gandalfk7 commento di Historicus |
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Bellissime immagini, complimenti! L'unico rimpianto è che tu ne abbia postate così poche.
Non per essere monotono, ma anche a me ha colpito molto la seconda. Molto bella anche l'ultima. Fanne delle altre!
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BuoniPropositi di DamianoPignatti commento di Historicus |
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Anch'io ne ho fatte migliaia, a tutti e due i miei figli (la maggioranza in digitale, qualcuna a pellicola). Ne ho messe in rete tante, sia qui che su Flickr. In tutta sincerità, non penso che una foto di un bambino in rete possa fare dei danni, in nessun senso. Avere paura di queste cose, in fondo, significa fare il gioco di chi vorrebbe una società blindata e immobile. Ma immagino che sia difficile spiegarlo a una persona che non vuole convincersi. E' vero, fare il genitore è un mestiere difficile... e nessuno ti insegna a farlo (e per di più, in genere, è meglio non prendere esempio da chi ti ha preceduto).
Cerca di convincere tua moglie! (e magari facci vedere anche qualche foto sua!).
Ri-ciao
Guido |
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BuoniPropositi di DamianoPignatti commento di Historicus |
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Bellissimo questo ritratto tra le quinte!
Abbiamo due figlie di età molto simili, credo (la mia ne compie 9 in febbraio).
In bocca al lupo e buon anno!
Guido |
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Brume di Historicus commento di Historicus |
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Scusate il ritardo e buon anno nuovo a tutti voi!
Grazie dei bellissimi commenti. A me il secondo albero non dispiace; in alternativa, forse andava bene uno solo, ma decentrato come qualcuno ha detto giustamente.
Comunque, i vostri commenti mi hanno risarcito dell'inzaccherata a scarpe e pantaloni che mi sono preso per scattare la foto (e pioveva anche!)
A presto
Guido Historicus |
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Letizia di Pertinace commento di Historicus |
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Avevo visto prima l'altro, questo è ancora più bello!
Se posso... forse forse preferisco la versione in bianco e nero. Comunque splendide entrambe.
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l'amore di luca7777 commento di Historicus |
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Meravigliosa!
Sembra un ritratto di Sironi, mi pare sia a Roma alla galleria d'arte moderna (mi spiace, ma in questo momento non ricordo altro).
Peccato solo per la ridotta profondità di campo (la testa di lei è un po' fuori fuoco), ma resta comunque una foto bellissima, complimenti!
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vida en la calle 2 di seaxx79 commento di Historicus |
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Anche a me piacciono molto tutte e due; io propenderei per il cappello perso a causa di un sonoro ceffone di lei dopo un'avance troppo ardita...
E comunque, quoto decisamente Marco64: ancora prima di leggere il suo intervento mi sono detto: "qui ci starebbe bene un reportage, magari tutto di gambe e cappelli, o gambe e altri elementi".
Bravo!
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