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Commenti di jeriko1kenobi
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
Il lago Boeung Kak
Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di NEROAVORIO

3-33-37-38 e 41...questi bimbi non mi sembrano propriamente felici.
Splendido il tuo documento.
Grazie e complimenti.

ciao, Franco Ok!
Il lago Boeung Kak
Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di Mauroq

Manuel Cafini ha scritto:
anche io come te sono sempre stato per la scissione tra immagini e parole tant'e' che fino a poco tempo fa non mettevo neanche il titolo alle mie immagini...pero' mi sono reso conto che avvolte per esprimere un concetto c'e' anche bisogno di qualche parola...per ovviare dove non si puo' arrivare con una singola immagine...pero' ecco su un reportage se ne potrebbe anche fare a meno altrimenti ci si sposta sul racconto e non sul racconto fotografico...


E lo dici a me ? io per i titoli da moltissimo tempo uso 3 puntini ..., a parte i puntini, credo si debba imparare anche questo nel genere reportage, il testo assume la giusta importanza, e deve essere coerente con la scelta fotografica, ma da dove parti, parti dal testo perche' ti informi, e poi vai a cercare le immagini adeguate ? di certo non fai prima le foto e poi ci "appoggi" un testo, non mi sembra il miglior approccio.

Gli uomini che sorridono rappresentano la realta' delle cose, sorridono davvero, certo che sono persone temprate dalla vita, ma un momento per sorridere lo trovano comunque, l'uomo si adatta alle proprie condizioni di vita, quale esse siano, e allora il concetto di "felicita' per un momento" diventa un concetto relativo, non solo chi vive una vita piu o meno serena, ha il bisogno fisiologico di sorridere.

Me sto a incartą Very Happy
Il lago Boeung Kak
Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di tafy

Complimenti, per il reportage, ma soprattutto per l'iniziativa e grazie per averci fatto partecipi.
Ciao, Antonio
Il lago Boeung Kak
Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di Manuel Cafini

Mauroq ha scritto:
Io che non ho letto l'introduzione (mai le leggo), non soffro nessun fastidio, mi sembra un reportage sincero e personale, quello che vedo e' quello che e', ma dal punto di vista dell'autore, d'altra parte siamo diversi e siamo liberi di interpretare a nostro modo qualsiasi immagine o serie che sia.

Mi piace piu la fotografia, che l'unione tra fotografia e testo, da sempre.

Ps.senza voler offendere nessuno, per chiacchierare Wink


anche io come te sono sempre stato per la scissione tra immagini e parole tant'e' che fino a poco tempo fa non mettevo neanche il titolo alle mie immagini...pero' mi sono reso conto che avvolte per esprimere un concetto c'e' anche bisogno di qualche parola...per ovviare dove non si puo' arrivare con una singola immagine...pero' ecco su un reportage se ne potrebbe anche fare a meno altrimenti ci si sposta sul racconto e non sul racconto fotografico...
Il lago Boeung Kak
Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di Mauroq

Io che non ho letto l'introduzione (mai le leggo), non soffro nessun fastidio, mi sembra un reportage sincero e personale, quello che vedo e' quello che e', ma dal punto di vista dell'autore, d'altra parte siamo diversi e siamo liberi di interpretare a nostro modo qualsiasi immagine o serie che sia.

Mi piace piu la fotografia, che l'unione tra fotografia e testo, da sempre.

Ps.senza voler offendere nessuno, per chiacchierare Wink
Il lago Boeung Kak
Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di Manuel Cafini

premetto che ne ho gia' parlato privatamente e approfonditamente con l'autore di questo reportage...e abbiamo deciso di rendere partecipi un po' tutti e di discuterne un po' insieme su un dubbio che e' venuto a me...
ho voluto osservare le varie fotografie prima di leggermi l'intro dell'autore volutamente per vedere un po' senza forzatura alcuna,quello che mi trasmettevano...la prima cosa che mi e' venuta in mente mentre scorrevo le foto e' stata:ma tu guarda questi come vivono e ancora sorridono...giocano...si divertono...stanno meglio di noi che abbiamo tutto...poi ho letto l'intro e mi sono accorto che alcune fotografie proposte dall'autore mi hanno completamente sviato da quello che doveva essere un reportage su una situazione non propriamente delle migliori...mi riferisco ad alcune foto dove si vedono dei bambini sorridenti (ma parlandone approfonditamente con l'autore e riflettendoci un po' sipuo' riuscire a capire che i bambini non possono rendersi conto di quello che succede intorno a loro) ma quello che piu mi ha "infastidito" e' stato quello di vedere adulti sorridere o giocare a calcio insomma divertirsi...
Alcune foto quindi a mio avviso hanno fatto passare per me un messaggio "sbagliato"

voi che ne pensate?

di seguito linko un video che e' uscito fuori mentre ne parlavo con l'autore delreportage che ci fa vedere quello che succede attualmente in Cambogia... http://www.youtube.com/watch?feature=player_profilepage&v=bNM6PaMhBLY

ancora di seguito un link ad un lavoro fotografico di un fotografo residente in Cambogia
http://johnvink.com/story.php?title=Cambodia_Quest_for_Land_Boeung_Kak

dove si puo' notare un'approccio totalemente diverso...molto piu documentativo e molto meno umano rispetto all'autore del reportage in questione...
che ne pensate?mi piacerebbe vederne venir fuori una bella discussione... Smile
Il lago Boeung Kak
Il lago Boeung Kak di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi

Vi presento un progetto che mi ha coinvolto per circa 10 giorni lo scorso febbraio a Phnom Penh, capitale della Cambogia. Grazie a il supporto del blog shoot4change, alcune di queste fotografie sono state anche pubblicate su repubblica.it -> http://www.repubblica.it/solidarieta/shoot4change/2011/03/25/foto/cambogia_il_lago_boeung_kak_sta_seccando-14082753/1/?ref=HRESS-5

(mi scuso in anticipo per la eccessiva lunghezza, ma mi č costato tantissimo selezionare gli scatti).

Cambogia č un paese ricco di storia, tradizioni, sorrisi e di incredibili e tragici avvenimenti che avvengono nella assoluta indifferenza degli stessi cambogiani e della comunitį internazionale.

Questa č la storia del lago Boeung Kak, uno specchio d'acqua che sorgeva nel cuore della capitale Phnom Penh a due passi dal celebre Wat Phnom e un tempo famoso in tutto il sud est asiatico come oasi per backpackers e per le centinaia di famiglie che vivevano intorno alle sue rive. L'ennesima storia di un paese che si modernizza a scapito dei piś deboli ed indifesi.

Veniamo ai fatti.
Nel 2007, in pieno boom edilizio, il governo decide di vendere la superficie del lago all'impresa cambogiana Shukako Inc. del senatore Lao Meng Khin, ma si č scoperto poche settimane fa che quest'ultimo ha deciso poi di legarsi commercialmente con una compagnia cinese (la Inner Mongolia Erdos Hung Jun Investment Co) con il fine di costruire un quartiere residenziale e commerciale.
Nel agosto 2008 iniziano cosķ i lavori e con una gigantesca pompa si comincia a drenare sabbia dal vicino Tonle Sap (un affluente del Mekong) riversandola nel lago al ritmo di 25 metri quadrati all'ora. Le autoritį cittadine riferivano, ad inizio progetto, che sarebbero state affettate dal piano edilizio solamente 600 persone. Purtroppo al giorno d'oggi si calcola che tra sfratti forzati, abbattimenti abusivi e violenze, la cifra realistica si aggiri intorno alle 4000 famiglie - circa 30.000 persone. A queste, non tutte come ho avuto modo di scoprire, per abbandonare le proprie case vengono offerte in cambio 2 possibilitį: una indennizzazione di circa 8000$ (ben al di sotto del valore reale di mercato di buona parte delle case) o l'opzione di spostarsi in edifici che si stanno costruendo nella periferia di Phnom Penh, lontane da scuole e, al momento, senza acqua corrente e elettricitį.
Le proteste dei cittadini si susseguono inascoltate da mesi, soprattutto da quando molte case si sono ritrovate semi sommerse dall'acqua spinta dalla sabbia e molte famiglie sfrattate all'improvviso con la forza e con le case ridotte a macerie.
Nel Boeung Kak peró non si sta prosciugando solamente il lago. Il turismo, un'importante risorsa per l'economia della comunitį locale, sta sparendo e molti proprietari di ostelli (solo in zona se ne trovavano 17), ristoranti e tuk tuk drivers si trovano impossibilitati nel ricostruire la propria attivitį in altre parti della cittį.
Sulle rive del lago si respira un clima molto teso e la gente č spaventata per le continue minacce e violenze a cui č sottoposta. Molti, oramai rassegnati, semplicemente aspettano la prossima ondata di abbattimenti con un mezzo sorriso e sperano in una qualche aiuto che non arriverį.

Ringrazio per l'aiuto a Sara e Reach che mi hanno aiutato nella realizzazione del progetto.


[1]


Bambini che giocano sulla superficie di quello che era un tempo il lago.

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La poca acqua rimasta si č presto convertita in una discarica e in un pericolo per la salute delle persone che ancora vivono in questa zona.

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La raccolta e il riciclaggio della spazzatura rappresentano l'unica forma di sostentamento per molte delle persone che vivono sulle sponde occidentali del lago.


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Le macerie di quello che un tempo erano case e un ostello sulla sponda orientale.

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Molte persone sono state costrette a lasciare la casa senza preavviso e senza avere il tempo di potersi organizzare per trovare una soluzione alternativa.

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Nonostante il lago sia oramai ricoperto al 80% e la poca acqua rimasta sia stagnante e piena di rifiuti, non č raro vedere ancora qualche pescatore (negli anni precedenti il lago era una importante risorsa alimentaria per le famiglie che vivevano in questa zona).

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Bambini giocano acchiappando rane che l'enorme pompa (sullo fondo) ha risucchiato dal vicino fiume Tonle Sap.

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La pompa che trasporta la sabbia nel lago (fino a poco tempo fa era assolutamente proibito avvicinarsi a questa zona e molti fotografi sono stati allontanati e minacciati con armi)

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La sabbia viene drenata attraverso questo tubo dal fiume Tonle Sap e poi, attraverso un condotto sotterraneo, trasportata per circa 2km fino alla zona dei lavori.

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Č stato concessa una proroga (e una piccola indenizzazione) alle persone che vivono sulla sponda occidentale a patto di spostare la propria proprietį di 3,5m. Ovviamente non si č perso tempo e la zona č un cantiere in piena attivitį. Si tratta peró di una soluzione temporanea, dato che l'anno prossimo dovranno retrocere di 10m e praticamente nessuno possiede tanto terreno per poterlo fare.

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Questa č una delle famiglie che non riceveranno alcuna indenizzazione, nonostante siano in possesso di regolare contratto di proprietį. In questa casa vivono in condizione incredibilmente precarie (non hanno servizi igienici nč elettricitį) una vedova, il cui marito č stato ucciso durante il regime di Pol Pot, le due figlie e la piccola nipotina,

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In questa casa ha cominciato ad entrare acqua poco tempo dopo l'inizio dei lavori. La situazione igienica č incredibilmente precaria e la madre mi ha raccontato di aver dovuto scacciare addirittura 3 cobra che erano entrati in cerca di cibo.

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Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di CAP-1

Una serie di immagini che rimangono impresse nell'animo.

Complimenti
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di Frangģ

Hai fatto un lavorone... devo dire che guardando la prima foto sono rimasto ammaliato da cotanta padronanza tecnica e capacitą cognitiva; andando avanti perņ sono rimasto un pņ deluso dalla caratteristica monotematica delle foto: voglio dire, non c'č nulla di male, solo che lģ potevi raccontare davvero una storia... importante! i luoghi, le tradizioni, la cultura, la deforestazione... potevi sviluppare questi temi ed invece li hai riassunti in ritratti ambientati che sģ, rappresentano quello che sta accadendo a quel popolo, ma senza la tua introduzione non si capirebbe.
Il reportage invece come m'insegni ha una foto di apertura che descrive la circostanza in cui ci si trova, altre che narrano la storia (anche con l'uso di ottiche diverse) ed un'immagine di chiusura. Ebbene tutto questo non c'č. Fermo restando che č un lavoro davvero eccellente e che non voglio criticare ne sminuire il tuo operato; chiamiamoli punti di vista differenti.
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi

Grazie a tutti.. Smile

Macromak ha scritto:
Un gran bel lavoro. I miei complimenti.

Gentilmente potresti descrivere brevemente come hai posizionato flash e ombrello rispetto alla posizione di scatto?


In linea generale un 30-40ŗ rispetto alla frontale e a sinistra o destra, dipendendo della posizione del sole e del soggetto.

puoi vedere delle foto del making off qui -> http://www.punto14.net/blog/2011/03/06/mondulkiri/ (anche se della sessione in se c'č poco.. eravamo troppo presi con le foto Very Happy)
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di Macromak

Un gran bel lavoro. I miei complimenti.

Gentilmente potresti descrivere brevemente come hai posizionato flash e ombrello rispetto alla posizione di scatto?
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di vLuca

Complimenti.
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di DGreportage

complimenti
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di Muad'Dib

Complimenti jeriko1kenobi la foto di aperture del tuo Reportage č stata scelta dallo staff come Foto della Settimana della sezione Reportage & Portfolio Un applauso
Ma non basta, tra tutte le Foto della settimana delle varie sezioni, la tua č stata scelta come Foto della Settimana e per una settimana intera sarą visibile in Home page Ok!

Potrai vedere tutte le altre Foto di Settimana delle varie sezioni, cliccando sulla miniatura delle Foto della Settimana ospitata in Home Page, oppure dalla pagina Le migliori della settimana

Enzo Smile
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di jeriko1kenobi

grazie a tutti.. Smile
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di MisterG

ottimo lavoro
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di Nico Nemore

...trovo la nr.5 bellissima ed emozionante.
hanno gią detto tutto gli altri che mi hanno preceduto.
complimenti davvero.

nico.
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di cheroz

una serie di scatti stupenda, per l'ambientazione, per le luci, per i soggetti, resa ancora pił pregevole dal coerente approccio stilistico.
bravisssimo.
Ok! Ok! Ok!
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di Antonio Baldino

Ottima serie, davvero particolare.
Bellissima la resa tonale e visto che hai scattato controluce hai fatto un ottimo lavoro.
Senza dubbio la prima č la mia preferita. Smile
Burned
Burned di jeriko1kenobi commento di Sisto Perina

A me personalmente risulta una serie di ritratti ambientati veramente degni di lode....
Il paesaggio apocalittico contribuisce certo non poco ad enfatizzare i personaggi ed il loro interagire con la terra ma la tua capacitą di posizionare i personaggi e relazionarteli č indubbia....
Sopra tutte preferisco la numero 4, con il soggetto in lontananza rannicchiato sul ramo....forse anche in abbinamento alla spiegazione che hai dato e a questo distaccarsi dalle loro tradizioni ed origini...
Perfetta la tecnica
bravo

ciaoo
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