|  | Commenti |
---|
 |
Critica al buio - Foto 020 di d.kalle di redazione4u commento di teresa zanetti |
|
La figlia di Ortro e Kali, bicefala e pentamane, melting pot prodotto da un sogno mitologico post moderno.
Molto bello quindi l'intreccio dei corpi tesi a lato canestro, verso l'accenno di palla che è incredibilmente dello stesso tono arancio/vermiglio degli artigli laccati dell'avversaria di chi veste la maglia di quel medesimo colore.
Corretta (e consueta) la scelta dell'apertura del diaframma, a sfocare lo sfondo.
Buon tutto
Tere |
| |  |
| |  |
Francesca di fabiopollio27 commento di teresa zanetti |
|
SI potrebbe pensare che manchi solamente un grosso orecchino di perla al lobo sinistro ma ... nella penombra del collo emerge un piccolo triangolo di luce che può benissimo farne le veci di contraltare alla luce che brilla nelle pupille.
Io non so quanto ci sia di voluto in questa lezione raccolta a piene mani dal grande maestro. Ma mi colpisce (e mi fa felice) trovare finalmente una fotografia che è solo e esclusivamente se stessa, e non uno scimmiottamento "pittorico" (orribile ricerca quella di assomigliare a qualcosa che non si è rinunciando a cercare di essere al massimo ciò che si è).
La preferisco.
E buon tutto
Teresa |
| |  |
Marco Polo di liviux commento di teresa zanetti |
|
Eh, ma il caso ti ha fatto un doppio regalo!
Oltre al volto orientale, proprio all'angolo della bocca della pulchra japonica, si intravedono un nasino e due labbra appena schiuse che ne fanno una prova di cubismo del terzo millennio!
Bravo e fortunato!
Buon tutto
TereZ |
| |  |
FS Porta Susa di Laki85 commento di teresa zanetti |
|
Ecco! Mi sono dimenticata un pezzo: non è solo la scelta del bn, ma anche la persona ferma in mezzo alle linee e all'andirivieni a restituire l'esperienza di che cosa significhi trovarsi nello "Spazio Porta Susa".
Ri ciao
TereZ |
| |  |
FS Porta Susa di Laki85 commento di teresa zanetti |
|
Porta Susa è un gran bel rompicapo con la ridda di linee impazzite che fuggono in ogni direzione.
Sei riuscito a domarle e soprattutto, grazie alla scelta del bn, a restituire la sensazione che si prova a entrare in quello spazio che, per quanto aereo e chiaro, sembra comunque catturare chi ci si avventura, come una tela di ragno.
Buon tutto
TereZ |
| |  |
pixel di analogico di filippo de marco commento di teresa zanetti |
|
Eccomi, finalmente.
Se non ricordo male questo era il tuo precedente avatar (ma magari ricordo male).
Allora. Tornando a Ruff.
Non so se l'hai fatto consciamente o meno, ma con questo ritratto hai fuso due dei suoi momenti più significativi.
Andere Porträts era il suo primo lavoro importante. Il ritratto di una generazione che non voleva essere riconosciuta, in aperta e aspra polemica col clima di sospetto della Germania degli anni '70/'80 del '900.
Poi, da artista affermato, gli ultimi lavori sul fotografico, gli ingrandimenti spinti (le suggestioni di Blow up, Antonioni, la speranza che ingrandendo il fotogramma si possa scoprire una verità nascosta ...) per dimostrare che non c'è nulla da vedere oltre quello che c'è.
E che in fondo nulla e nessuno può essere conosciuto veramente.
La trovo una prova intrigante e particolarmente ben riuscita.
Nel reportage architettonico che hai proposto parli di cubismo del XXI secolo.
Le possibilità offerte dalla ricerca di qualcosa che vada oltre la prospettiva tradizionale sono state già esplorate.
Qui tu provi ad andare oltre il visivo tradizionale.
Non so se questa strada ti porterà da qualche parte, ma sono convinta che valga la pena di provare a percorrerla.
Buon lavoro!
Tere |
| |  |
RoccaMassima_Latina di GiovanniQ commento di teresa zanetti |
|
Lo scivolo del sole!
I cavi accompagnano la lenta discesa verso il crepuscolo.
Dolcemente giocosa, lieve e aerea, con i colori della sera a far da controcanto.
Manca il quinto (terzo?) rigo al centro, altrimenti suonerebbe un bel Fa semibreve.
Buon tutto
Tere |
| |  |
cubismo XXI secolo di filippo de marco commento di teresa zanetti |
|
Ciao Filippo! Fantastica questa tua nuova ricerca sulle orme di Thomas Ruff (dalle torri gemelle al malandrino 200%jpeg). Un lavoro che richiede perseveranza secondo me, proprio per la difficoltà di trovare immagini significative.
Senza tanti giri di parole, salverei solo le ultime due che hanno una scala di grigi abbastanza estesa e fluida. Sulle altre bisogna lavorare, alcune troppo confuse, altre troppo precise.
Ora devo andare, poi passo sul ritratto in hp, perché lì ti sei superato!
Buon tutto a te e a tutti coloro che hai nel cuore
TereZ |
| |  |
Central Park di m-photographer commento di teresa zanetti |
|
Uh! Il Bieco!
Sì, lui è il poliziotto cattivo.
Ma non lasciarti ingannare dalle apparenze, quello che sembra buono in genere è il vero crotalo.
A parte gli scherzi, la tecnica è funzionale al racconto, un mezzo e non il fine. In sostanza estrema, se volutamente commetti un errore, a quel punto diventa una scelta.
Ma questo richiede consapevolezza e conoscenza approfondita della tecnica, che devono quindi venire sempre prima di ogni scelta.
PS: leggi Chéroux, L'errore fotografico |
| |  |
Central Park di m-photographer commento di teresa zanetti |
|
Secondo Zavattini: "è la possibilità di trovare qualcosa di interessante da dire (con la fotografia, si intende - n.d.r.) in qualsiasi luogo ci si trovi. Quindi il tema del viaggio, che ha caratterizzato la fotografia degli anni Ottanta (e non solo, aggiungo io) verrebbe meno".
E' una ricerca continua. Pensa che Guidi (che ha quasi 80 anni) non si muove da casa sua da decenni, fotografa insistentemente quello che ha da sempre sotto al naso. Coraggiosamente zen.
Ma ci sono molte vie da percorrere.
Si può anche decidere di fotografare solo cose brutte e trarne belle fotografie, Nathan Lyons e la sua scuola, che intendevano uscire dalla "mainstream aesthetics" o ancora, mutatis mutandis, i coniugi Becher.
Insomma, ce n'è per tutti i gusti, dal momento che il concetto è declinabile in molte varianti diverse.
Buon lavoro, quindi!
Tere |
| |  |
Central Park di m-photographer commento di teresa zanetti |
|
Una fotografia estremamente interessante, che ricorda i Landscapes with figures di Massimo Vitali (a proposito, lo conosci?).
Il taglio di elementi è funzionale, in chiave semiotica, a convogliare un messaggio di continuazione della scena oltre a quanto racchiuso nei limiti del rettangolo.
Io insisterei su questa strada della "qualsiasità", come la intende Guido Guidi, che non gerarchizza il fotografabile (una bella foto è la foto di qualcosa di bello) ma sprona a fare belle foto con qualsiasi materia ci si trovi ad aver a che fare. Una bella sfida, insomma.
Buon tutto
TereZ |
| |  |
Giocando con l'acqua di rosario861 commento di teresa zanetti |
|
Ma povero piccino! Lo credo bene che si sia lanciato nella fontana: col caldo che fa lo hanno coperto come fosse inverno. Tutti sbracciati attorno e lui con una felpa che manco a febbraio...
Simpatica e monella! In questi giorni non solo i bambini avrebbero voglia di fare un tuffo!!
Buon tutto
TereZ |
| |  |
LOLA la civetta nana di Monikuccia commento di teresa zanetti |
|
Assomiglia a una mia zietta 93enne!
Un'aria perplessa, assunta a bella posta a nascondere la memoria ballerina
...
E' curioso come l'uomo abbia la forte propensione a attribuire peculiarità umane a ciò in cui si imbatte.
Il che, tra l'altro, fa il paio con la tua idea gentile di dare un nome agli animaletti che fotografi.
Lola è un nome "svaporato". E, nel caso specifico, azzeccato.
Buon tutto
TereZ
PS: a tutti i buontemponi che mi hanno preceduta  |
| |  |
Voglia d'estate 3 di Anna Marogna commento di teresa zanetti |
|
Parto dalla scorza per arrivare al cuore di questa fotografia che mi piace molt(issim)o (lo dico subito, così "spoilero" il finale, si dice così adesso, me l'ha insegnato mio figlio, non si finisce mai di imparare).
Mi piace il formato quadrato. Ha una forza espressiva e narrativa insuperabile. Un monolito che, senza urlare, afferma la sua presenza.
Mi piace la suddivisione in tre parti, ciascuna affidata a un elemento: terra, ghiaiosa e concreta; acqua fresca e accogliente; aria lieve e sognante.
Mi piace che, ciascuno a suo modo, siano grigi.
Mi piace l'irruzione dell'imprevisto. Turchese e storto, uno schiaffo alla normalità e alla quiete che pervade tutto il resto. A dirci che anche nel quotidiano ci si deve sempre aspettare qualcosa che arriva a scuotere le nostre monotonie.
Sono giorni convulsi questi per me e una panchina azzurra, vacante davanti al mare, in una giornata che in Torinese si direbbe di "tuff" (umido, grigio e afoso) mi ha folgorata.
Mi ha fatto pensare alla necessità di prendersi una pausa, a volte anche da se stessi, dalla corsa quotidiana del criceto nella ruota, dai problemi che troppo spesso viviamo come enormi e schiaccianti, montagne impossibili da scalare. Mentre di fatto non lo sono, perché un passo dopo l'altro, si sale dappertutto.
E in fondo anche l'estate pare essere stata in pausa almeno all'inizio, stentava un po' ad arrivare...
Un abbraccione e buon tutto, nulla escluso (a tutti).
TereZ |
| |  |
Voglia d'Estate di Anna Marogna commento di teresa zanetti |
|
Guarda che lo so che stai per partire per la Sardegna!
Hai già il biglietto in tasca!!
Siamo noi poveri tapini a sospirare le agognate nuotate e a dover invece morir di caldo sulle sudate carte ...
Bellissima proposta biancaverderossa come la nostra Italia, variegata, multicolore, anche con la pioggia. E comunque, per ogni straniero, sempre e soltanto "il paese del sole".
Un abbraccio e buona estate a te Twitchie!
Fai un bagno anche per noi...
La TereZ
PS: fatto lo scrub? |
| |  |
| |  |
| |  |
Sei forte papà di Bruno Tortarolo commento di teresa zanetti |
|
Quante bici!
Questa è stata la mia prima reazione.
Bello che un papà si prenda i suoi cuccioli per una sana sgambata e poi ... beh se capita qualche piccolo imprevisto, è bello che ci sia chi è pronto a riparare.
Poi ho pensato alla luce, che accarezza la famiglia. Una luce benedicente, come solo nei luoghi di mare si trova, perché il riflesso dell'acqua si spande tutt'attorno e illumina ogni cosa.
Poi mi è piaciuta l'organizzazione dei pieni e dei vuoti nello spazio del fotogramma (dopo essere stata redarguita da un pittore non ho più il coraggio di parlare di composizione in fotografia ...), con le due grate alle finestre a far da quinta alla scena e al contempo a raccontare che oltre la storia prosegue, in un prima e in un dopo che ci sono preclusi. E qui sta il bellissimo della fotografia.
La scelta del fenomeno da immortalare è fatta dall'autore, ma la decisione sul fenomeno ne prescinde e se il fenomeno non si produce, il pittore può inventarselo, ma il fotografo ... resta a bocca asciutta.
Poi c'è la poesia. Che parla di un luogo come di una madre di cui mi colpisce la scelta della similitudine anziché l'uso della metafora. Un accostarsi ai fatti quasi in punta di piedi, con discrezione - che è proprio del tuo stile, tra l'altro.
E poi c'è il fatto che la poesia parla di madre, ma qui c'è un padre, altrettanto premuroso. E così si chiude il cerchio.
Buon tutto.
TereZ |
| |  |
S.T. di LucaDessena75 commento di teresa zanetti |
|
Ricorda certi quadri di Vettriano, in cui le incongruenze acquistano coerenza proprio grazie al senso che si attribuiscono l'una in rapporto all'altra.
Buon tutto
Tere |
| | br> |