|  | Commenti |
---|
 |
Nel tuo "mondo" di Gannjunior commento di aerre |
|
Valentina sembra sospesa in un limbo emozionale privato e inaccessibile, ...quasi potesse galleggiare sulla densità impalpabile di pensieri lievi come bolle di sapone che si alzano in volo.
Quello sfondo è parte integrante del racconto ...del "suo" mondo, così come la sua struttura grafica e tonale.
Non toccherei nulla.
Peccato un pò per la ripresa, un filo troppo frontale che insieme al taglio bloccano lo "stare" di Valentina.
A  |
| |  |
La Damigella di Luigi T. commento di aerre |
|
No il taglio è perfetto così.
Non esistono tagli idonei e non idonei in base al soggetto.
Esistono tagli che spostano i pesi della dinamica espressiva e quindi narrativa della rappresentazione.
E qui mi pare perfetto: perchè quel sorriso è amplificato dal piglio divertito e impettito di chi si compiace e imbarazza difronte all'obiettivo.
Ci vuole un taglio che la valorizzi quella dinamica espressiva ....così basso, ...già proprio così basso a portare la linea degli occhi in alto e sostenere quel guizzo di emotività.
Bene così, Luigi.
A  |
| |  |
Pulzella demoniaca. di SnakePlissken commento di aerre |
|
Salve SnakePlissken,
benvenuto su Photo4U.
...Certo, ....l'occhio doveva essere assolutamente a fuoco ...e ancor di più in uno scatto così dove tutto ruota attorno a quel punto forte.
A parte questo, in effetti il tuo scatto andrebbe nella sezione "Varie" e non in "Ritratto". Qui infatti è il personaggio che interpreta la ragazza ad essere il vero centro di interesse dell'immagine e non certo la persona in quanto tale.
Scatti come questo ....le maschere, ...i cortei storici, ....le rappresentazioni in costume e così via vengono catalogati in "varie" proprio per questo motivo.
Non ti dispiacerà se sposto  |
| |  |
| |  |
Olga di Francesco Ercolano commento di aerre |
|
Molto ...bella ...intima ...delicata, ...direi quasi sussurrata l'atmosfera che si respira in questo fruscio di cromie tenui ed impalpabili.
Qualcosa però non mi torna, ...mi perdonerà l'amico Francesco ...nella composizione di insieme.
Intendiamoci ...lungi da me l'analisi troppo analitica di uno scatto dall'accento così emozionale ...ma trovo che la composizione sbilanci troppo il viso di Olga al margine del frame tanto da non riuscire del tutto ad agganciare il nostro sguardo con la forza e l'intensità che invece meriterebbe.
In altri termini lo sbilanciamento verso il basso del taglio ...troppo generoso secondo me, non è giustificato da un disegno di insieme che resta invece incompleto ed incerto.
Quello che sbuca dal basso ...il margine di un cuscino immagino non ha la forza di sostenere il "piede" della composizione, fondamentale in un taglio così ardito.
La stessa leggera inclinazione della ragazza di lato ...come dire ...c'è e non c'è, ...non ha una particolare dinamica espressiva, anzi lo scarto tra l'asse del viso ed il collo scompagina (stranamente) la pulizia di insieme.
Parlo di "pulizia" perchè questa è una foto da "Studio" oltre che un ritratto, ...curata nei minimi dettagli come la stessa ciocca di capelli che sfiora laterlamente la guancia con la delicatezza di una carezza, e tutta l'architettura dello scatto meritava, visto le sue enormi potenzialità, una attenzione in più.
Franchino non ti arrabbiare ...so che mi vuoi bene
 |
| |  |
Sei tu la luce (la madre) di ClaudPal commento di aerre |
|
Lo scatto è costruito (a partire da un concept iniziale) sulla relazione tra la fonte luminosa e la gestualità della modella. La stessa distribuzione della luce (....ovviamente direi) finisce con il dirottare l'attenzione dell'osservatore sulla parte alta del frame, ...là dove la triangolazione tra lo sguardo della ragazza, la lampada e le mani costituisce il vero perno narrativo della scena.
Detto in altri termini è proprio questo il centro di interesse dello scatto ...più che la persona ed il suo universo fisico ed emozionale, come dovrebbe avvenire invece in "Ritratto".
Non dispiacerà se sposto in "Studio" quindi, anche per potere ricevere commenti più mirati.
A  |
| |  |
st di antonella ros commento di aerre |
|
La foto di una statua non può in alcun modo essere considerata "Ritratto" ...che attiene invece all'universo fisico ed emozionale di una persona.
Non ti dispiacerà se sposto in "varie".
A  |
| |  |
| |  |
Palermo : Teatro Massimo di larth commento di aerre |
|
Buonaluce ha scritto: | i leoni sono opera del Rutelli |
solo quello di sinistra (che rappresenta la Lirica), quello a destra (che rappresenta la Tragedia) è di Benedetto Civiletti  |
| |  |
green di huncke commento di aerre |
|
Sposto in "varie", che ritengo sia più indicata come sezione  |
| |  |
| |  |
Eddy di aerre commento di aerre |
|
@ Clara, ...grazie di cuore. Parole preziose le tue. Eddy è un ragazzo molto timido, ...discreto, ...ma di grande profondità e carisma. Mi fa piacere sia arrivato del "racconto", quel mix di dolcezza e magnetismo.
Grazie ancora  |
| |  |
Eddy di aerre commento di aerre |
|
@ Liliana R., Silvano Romanelli, Salvatore Gallo, Rex_Antony, Perretta Giuseppe, megthebest, Gannjunior: ....grazie infinite amici, soprattutto per l'attenzione e l'affetto.
Silvanone ...esagere sempre con me, ...ma lo lasciamo esagerare con grande piacere
Grazie ancora  |
| |  |
| |  |
Ilaria di Salvatore Gallo commento di aerre |
|
....scelta coraggiosa da parte del nostro Salvatore, quella di affidare alla forza coinvolgente della composizione centrale tutta l'architettura del frame.
Eppure è una scelta matura e consapevole nel tradurre tutto il ritmo compositivo e formale dello scatto nell'intensità genuina e immediata della sua narrazione.
Composizione cioè che si fa strumento del ritmo narrativo stesso del ritratto: la composizione centrale unita alla focale corta ...cortissima e al taglio perentorio che avvicina e azzera le distanze, "incastona" il soggetto all'interno del cono prospettico accelerandone la progressione, tanto da serrare e rendere quasi tangibile la connessione visiva e quindi emozionale con la piccola Ilaria.
Tutto improvvisamente acquista un'aria di familiarità, ...di intimità consapevole e divertita partecipazione che ci coinvolge, facendoci sentire noi stessi parte integrande di un breve istante di spensieratezza e rilassata giocosità.
Se a questo aggiungiamo la sapiente gestione del controluce con la consapevole "sbavatura" dello sbuffo di luce che crea quella nebulosità lattiginosa a far da controcanto al divertito sorriso ...vero, ...complice ...e denso di incanto della piccola Ilaria, ....ci rendiamo conto di quanto la tecnica e tutte le forme espressive messe più o meno consapevolmente in campo da chi scatta con gli occhi del cuore siano solo il "mezzo" e mai il punto di arrivo di un ritratto "vero".
Un abbraccio
A  |
| |  |
Eddy di aerre commento di aerre |
|
@ GiovanniQ e jeremy75, grazie mille della vostra attenzione e delle belle parole.
A  |
| |  |
Eddy di aerre commento di aerre |
|
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
| |  |
A caso di franzfm commento di aerre |
|
....io la trovo splendida.
C'è tutto un mondo nell'intensità interlocutoria di quello sguardo fatto di ...complicità, ...tensione, ...gioco ...con quella "distanza consapevole" di chi si mostra senza concedersi.
Bellissima
A  |
| |  |
metallica di Franco Fabbretti commento di aerre |
|
Sposto in "Varie", dove siamo soliti dirottare le immagini delle maschere.
Qui infatti il soggetto della foto è proprio la maschera, ....il personaggio, e non la persona, come ci si aspetterebbe invece dal Ritratto.
A  |
| |  |
e la mia pelle è carta bianca di Wolfriend commento di aerre |
|
Bello …bellissimo …questo ritratto che tutto si sospende e condensa nella fermezza consapevole di quello sguardo di impenetrabile pece liquida e brillante.
Ci regala un istante di commozione e suggestione profonda lo stare disarmato della ragazza, come di chi si arrende ….eppure diretto, …frontale, ..senza filtri …con tutta la consapevolezza e la complicità di chi attende ed è volutamente sul punto di abbandonarsi alla forza di mille tempeste, …alla ricerca del proprio naufragio d’emozioni.
E …spiazza, …spiazza l’apparente silenzio di questo stare immobile, …l’apparente distacco di quello sguardo sopra la dolcezza carnosa delle labbra mute e serrate in un respiro quasi sospeso.
Eppure è tutto lì che si “fa” il ritratto, in questa “consapevole arrendevolezza” che è tutto il senso del suo farsi narrazione, e precede di un istante …un battito di ciglia, …un’improvvisa scossa del cuore, …un lampo inaspettato nello scuro di quegli occhi fermi e interlocutori, …la furia impetuosa di ciò che sarà o la dolcezza di un abbandonarsi che è già tutto nel silenzio complice di quello sguardo.
Bravo …bravissimo il nostro Alessandro a combinare il formato del taglio quadrato con la “spietata” centralità di una ripresa frontale che tutta collassa e riprende vita in un continuo gioco di rimandi tra il nostro sguardo e quello della splendida ragazza. Sguardo al quale non possiamo e non vogliamo sottrarci, stretti nella morsa di quella connessione visiva che è tutta emozionale, sospesi anche noi nel farsi di un ritratto in fragile equilibrio tra ferma consapevolezza e muta e disarmata arrendevolezza.
Anche la gestione della profondità di campo è coerente con lo spessore narrativo del ritratto, nella nitida grafia di un bianco nero che si fa di pregiata incisione sui tratti salienti del viso e che si allenta invece nella cremosità vellutata delle zone in morbidissimo fuori fuoco.
Bianco nero maturo, …intelligente, …funzionale nell’economia della sua tavolozza di chiari chiarissimi e scuri densi e profondi, nel condensare tutto l’impianto figurativo nello stare fermo e diretto della ragazza. Mi piace in particolare come la densità del nero di sfondo incornici la chiarezza dell’incarnato assecondando il gioco del doppio ovale del viso e del petto che paiono incastonarsi nella preziosità di un raro cammeo con il neo a far da contraltare …esattamente in asse con il viso, ai punti di luce che guizzano nella nerezza degli occhi. Ecco perché …e giustamente, gli amici prima di me suggerivano la possibilità che il taglio dell’inquadratura facesse salvo in basso il disegno dello sprone del vestito.
Forse.
Chissà …sarebbe da provare, perché c’è comunquel il rischio che una inquadratura più ampia diluisca la forza dei quello sguardo che non casualmente il nostro Alessando mantiene sul terzo superiore.
Un ritratto che ti invidio molto, Alessandro.
Complimentissimi
A  |
| | br> |