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... di Mauroq commento di bigiagia |
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Una volta la terra era dominata dalla razza umana.
Ma questa foto è la testimonianza che la razza umana si
sia estinta da tempo. Ne rimane qualche traccia quà e là.
Qualche casa in lontananza, impronte di pneumatici nell'erba,
e tu, mauro, unico umano superstite ancora lì ad osservare
con il cane, proteso a difendere il suo gregge, che ti guarda attonito e straniato quasi tu fossi un alieno. Mi piace l'idea del più nulla.
Mi piace l'idea che altre specie animali una volta di nicchia,
stanno occupando il mondo, ci hanno sostituiti e noi ci siamo estinti.
Ma non è una invasione, una sopraffazzione faraonica del più forte.
Gli animali continuano a fare quello che facevano prima, seguendo le
leggi della natura in modo conviviale, è solamente noi che siamo spariti.
Ieri guardavola con Piero Angela la storia dell'egitto antico e glorioso, quello dei faraoni.
Quanta arroganza, stupidità, prosopopea, pretenziosità nell'idea
di fare convergere la divinità e l'umanità in una unica figura imbalsamata
dai superpoteri eterni.
Questi personaggi, per il loro potere assoluto, temporale e religioso,
coinvolsero pr anni, più di 5000 anni orsono migliaglia di operai e schiavi
per innalzare assurde piramidi per esibire tutto il loro strapotere e dominio. Insegnamenti che si sono pepetuati nella storia in modo continuativo fino ai nostri giorni. Oggi i faraoni sono il grande fratello,
il grande politico e la star di turno, tutti imbalsamati e ricoperti d'oro
massiccio. Ma grazie a te, mauro, tutto ciò si è sgretolato, deteriorato,
estinto.O per meglio dire, non sei tu che hai sgretolato gli umani,
ma sono loro che si sono autoestinti.
Tu sei stato a documentare questi primi luoghi di sparizione.
Fantastico ma drammatico! Ma sai che forse sono sopravvissuto anche io?
C'è il cane che guarda pure me in modo strano!
Ho un pò d'ansia! Riusciremo a sopravvivere?
Proviamo ad allearci, mauro, a darci la mano, ed assieme a cercare un
pò di verde per coltivarci qualcosa che ci sfami.
Forse con un pò di fortuna ce la faremo, ma dovremo collaborare,
essere amici. Trasferiamoci su questo prato tra qualche ora e
sperimentiamo il nostro esercizio. |
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Luminosamente... al buio di Clara Ravaglia commento di bigiagia |
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Foto fuori registro dai colori impossibili e dalla composizione
instabile e precaria, compresa la tua fantasmatica presenza.
Sembra non funzionare niente, ma è una botta allo stomaco!
E funziona tutto meravigliosamente, compreso il leggendario"zac". |
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... di Mauroq commento di bigiagia |
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C'è molta "italianità" in questa foto, quella romana anni '50/'60
che si vede nei film/commedia dell'epoca.
Ma non è pettegola e caciarona come in quei film.
Qui tutto si svolge nel vedo, non vedo, lascio intravedere,
sbircio o spio, copro o scopro.
Come sempre un occhio al passato, l'altro alle proprie radici
e tutti e due gli occhi insieme per costruire un lucido
sguardo sul presente. |
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"Le Tracce" di stecco333 commento di bigiagia |
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Il meccanismo creativo qui è simile a quello degli altri tuoi lavori artistici,
anche se ti sei spostato nel deserto. Anzi, è proprio il deserto, la sabbia,
che ti aiuta nel tuo riflettere sul tempo che cancella, sullo spazio come
tempo, sulla memoria delle cose appena accennate. Qui la presenza umana
non c'è, è solo indotta da tracce, segni, per altro flebili. Per quello che avrei evitato pure io di utilizzare le foto con le presenze umane.
La presenza umana rende la foto un pò più "ovvia".
Senza, la foto diventa un pò più "marziana", col fascino della domanda
se c'è vita o meno su marte. |
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... di Mauroq commento di bigiagia |
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Il bagno asciuga sotto serve a rendere la foto più leggera
e poi genera una linea di schiuma bianca che contribuisce
a questo senso di leggerezza. Inoltre fa vedere che l'acqua
è molto bassa, quindi i pali di legno si " conficcano " in modo deciso
nella sabbia sotto l'acqua assorbendone linfa o sangue ( la parte scura
del palo ).
Perchè è proprio questa la sensazione che percepisco:
punture, lacerazioni, pressioni, assieme al senso
di omologazione, allineamento, delimitazione territoriale
in un luogo, l'acqua, che per sua natura non ne ha. |
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|¤|¤| di nuvolalfa commento di bigiagia |
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Stavo doppiando le considerazioni di belgarath,
e allora mi son fermato. Ottimo scatto. |
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Semplicemente.... in rosa di Clara Ravaglia commento di bigiagia |
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Dopo il lutto che ti ha colpito, ritorni con una gradita prova di "nascita",
di fiorire, di primavera, quasi ad esorcizzare il tuo stato d'animo o forse
anche, involontariamente, a partecipare affettivamente all'inequivocabile
alternanza tra la vita e la morte.
Comunque, ottima prova, statica, con l'orizonte al centro e le cime degli
alberi allineate con l'orizzonte che danno un senso di schiacciamento.
Giusta anche la luce.
Primavera sì ma con "riserva".
Ottima invece la scelta di lasciare il palo della luce.
Sporca e contamina la foto.
Un abbraccio. |
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... di Mauroq commento di bigiagia |
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Non mi piace molto questa foto. Troppo neutra.
Primo perchè è troppo dura, rigida, hard, e poi ricorda troppo
la scuola fotografica dei becker anni settanta.
Manca tutta quella poetica provinciale tutta italiana
che caratterizza il tuo modo di fare foto.
A mio parere, ovviamente. |
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La linea sottile di belgarath commento di bigiagia |
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Grazie belgarath per la delucidazione.
Sicuramente è come dici tu.
Anche nelle foto street le modalità sono assai variegate.
Si possono registrare situazioni ironiche, comiche, curiose, cupe o
drammatiche. E anche i modi di ripresa, a seconda che siano appostamenti
o il mescolarsi tra la gente in modo quasi invisibile, produrranno
risultati diversi. |
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La linea sottile di belgarath commento di bigiagia |
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Tu stesso dici in un'altro topic che la street è cogliere al volo
un evento che si presenta in modo straordinario.
Qui siamo sul filo della normalità se intendiamo ovviamente "il pisciare"
un evento quotidiano. Certo, c'è un evento narrato, una relazioni tra le parti della fotografia che però mi sfugge. Forse, più che narrazione di
un evento mi pare ci sia la descrizione di un evento.
Il che frebbe abbassare l'interesse per questa fotografia.
Non mi è ben chiara la cosa.... |
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... di Mauroq commento di bigiagia |
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E bravo Mauro!
Sei riuscito a trasformare una ingenua collinetta con tanto di casupole
in un irriverente ed irrespirabile amalgama di polenta taragna grigia al 50%.
Eccellente! |
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Playground 04 di Andrea Comelato commento di bigiagia |
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Interessante ribaltamento del concetto di calcio sinonimo di sportività
vitale, grandi folle, grande adrenalina. Qui è tutto l'opposto. |
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Gli amori dispersi di Pio Baistrocchi commento di bigiagia |
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Fotografia un pò pretenziosa, anche nel titolo, a tal punto da
diventare ovvia nel messaggio che trasmette. La ricerca del
punto di scatto "giusto" e degli elementi fotografici ben calibrati,
rendono la foto anonima e di "maniera" nonostante l'aspetto
volutamente scialbo e B/N da " on the country road". |
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... di Mauroq commento di bigiagia |
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Adesso che il prozac sembra non funzionare molto, cosa faranno tutti
i depressi generati da questo vivere inscatolato, grigio, piatto e ripetitivo?
Perfetto il grigio omogeneo e appiattito del muro degli edifici e delle nuvole
che vanno a formare un'unica " carta da parati" ch ben rappresenta i disagi psicologici di cui sopra. Anche il bianco delle finestre e del cielo, devastante
ed abbagliante accresce i disagi. Ed il tutto va ad appoggiarsi su un lembo di terra appena visibile. Ma non è una terra amica, non è un prato buono.
E' scuro, minaccioso. Non è più l'abitat naturale e biologico degli umani.
Grande lavoro, Mauro, leggero e graffiante nello stesso tempo. |
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Presenze urbane di marco64 commento di bigiagia |
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La grafia dei graffiti è fatta qui di contorni netti e chiaroscuri decisi
che ben si prestano alla resa in bianco/nero.
Comunque il risultato visuale è efficacemente pericolante.
Pregevole e da rilevare l'effetto graffito del cielo col pilastro e i fili di ferro
penzolanti che vanno a riprendere e a chiudere idealmente il
disegno sottostante. Ciò che mi incuriosisce di questa foto è il
suo trasbordare da un mondo fotografico ad uno grafico.
E questo in modo naturale, non forzato, non ad effetto.
Basta solo seguire le indicazioni che l'oggetto della fotografia mette in luce.
E qui mi pare che tu sia stato bravo a cogliere questa caratteristica.
Soprattutto lavorando su e con materiali analogici che hanno più
vocazioni fotografiche che grafiche. |
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... di Mauroq commento di bigiagia |
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E invece è proprio l'albero "significante" con la sua andatura cifotica,
in contrapposizione allo sfondo "insignificante" da edilizia provinciale,
che rendono questa foto ricca di fascino non convenzionale. |
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sand stories di cius commento di bigiagia |
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Pur conoscendo la tua sensibilità fotografica, la cura e l'attenzione chci metti,
mi pare che questa volta sei caduto in fotografie poco sentite, facili,
che si consumano subito, dopo uno sguardo veloce.
Semplici e superficiali grafismi allettati da un formalismo decorativo che,
come anche tu rilevi, può portare alla retorica.
Sai come la penso sulla fotografia d'arte, per cui penso di non dire nulla di nuovo. |
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... di Mauroq commento di bigiagia |
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Mi piace sempre tanto la qualità "anticomunicativa" che hanno le tue foto.
Hai una potenza di opposizione alla realtà commovente e disarmante. |
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... di Mauroq commento di bigiagia |
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Immagine al solito... naive.
Piani prospettici che non sono piani prospettici.
Sono solo barriere messe davanti allo sguardo.
Sguardo che fa fatica a vedere. |
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