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Carmine di Francesco Ercolano commento di aerre |
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Un ritratto di grande impatto emozionale nella ferma espressività ...quasi severa di quello sguardo diretto e colmo di consapevolezza ...che il punto di vista studiatamente basso amplifica nel suo potere di suggestione.
L'inquadratura con il suo angolo di ripresa basso è lo strumento principale del racconto del ritratto.
Ci guarda da un punto di vista leggermente alto, Carmine ...ed è come se lo facesse dalla posizione privilegiata di un universo personale capace di esercitare un forte fascino sull'osservatore, ...dai margini di uno spazio emozionale di grande personalità e sostanza.
Uno sguardo ...che scruta senza "pesare", ...ricuce le fila di una complicità schietta e diretta senza ammiccare, ...che ci chiama in causa senza voler compiacere ...nella fermezza di una espressività pacata e consapevole.
Il corrimano al quale è appoggiato il soggetto è un elemento importante del racconto imbastito dal nostro Francesco e la composizione ne è consapevole nel lasciare che il suo disegno moderatamente diagonale funga da via di accesso all'immagine. Il nostro sguardo scorre lungo il corrimano da sinistra a destra concentrandosi poi sulla figura di Carmine ....sul suo sguardo, ..le sue mani intrecciate d'attesa e di forza, ..il suo "stare" silenzioso ed espressivo.
Elemento cardine, il corrimano ..che in qualche modo partecipa allo svolgimento del registro narrativo separando il nostro spazio da quello del soggetto, ...accentuando una certa distanza emozionale che ci divide da quello sguardo che ci sovrasta con leggerezza ma che non sembra appartenerci.
Bella luce, ...piena di energia e vigorosa senza essere dura.
Forse ...dico forse ...un filo di magenta nell'incarnato.
A  |
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Siamo...ciò che eravamo... di Geralt commento di aerre |
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Salve Alessandro,
all'inizio il tuo scatto mi ha fatto pensare ad alcuni lavori di Tom Hussey (la serie "Reflections"): ritratti dove i soggetti guardandosi allo specchio "rivedono" la loro giovinezza, ...come una sorta di recupero dei propri ricordi.
Qui ...a parte una suggestione iniziale, il tuo scatto muove da presupposti molto diversi e ....sembra volerci ricordare in quel "Siamo ciò che eravamo" come il nostro "presente" sia in qualche modo figlio del nostro "passato".
Ma lo fa svolgendo il suo registro narrativo in modo molto generale ed ideale, ...indipendentemente dalla realtà specifica del soggetto. Anzi ...il soggetto qui non è la persona che si riflette allo specchio o la sua "immagine" riflessa, ....il vero centro di interesse dello scatto non è tanto la persona (il suo universo fisico ed emozionale) quanto l'idea stessa che ha mosso le fila dello scatto.
C'è un concept insomma ben preciso ...e quello cerca di svolgere lo scatto, più che raccontarci la persona ...vero obiettivo di un "ritratto".
Non ti dispiacerà quindi se sposto in "Studio".
A  |
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Sara di digital commento di aerre |
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Cromie solari, ...in questo "bagno" dorato di luce tra le spighe, che rimbalzano tra primo piano e sfondo: piacevole in particolare come l'esuberanza dorata dei capelli s'accordi alla tavolozza dello sfondo.
Questa "assonanza" cromatica resta però parzialmente inespressa in un dialogo interrotto tra primo piano e sfondo che non riescono del tutto ad integrarsi.
La bella ragazza in primo piano infatti pare quasi "sovrapporsi" allo sfondo dorato di spighe ...che resta appunto "sfondo", ...quasi fosse una sorta di fondale più che "scenario" entro cui si muove il soggetto.
Lo sfondo manca di profondità ....appare come una quinta bidimensionale, e non riusciamo ad avvertire un reale ...contatto con le spighe, ...una immersione in quel mare dorato che resta un pò indifferente e distante, come se Sara abitasse uno spazio completamente diverso.
Ed è un peccato, a mio avviso ...proprio perchè lo scatto sembra prendere le mosse dal carattere luminoso e solare di quello scenario.
Luce ...dura ...difficile. Qui forse un colpetto di flash avrebbe aiutato a ridurre il gioco delle ombre portate.
Lo sguardo di Sara è un pò "distante" dall'obiettivo, ...in un ritratto così immediato ..tutto giocato sull'espressività partecipe del soggetto, avrei visto uno sguardo fermo e diretto in camera.
A  |
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Io, Altrove... di Gannjunior commento di aerre |
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....no ...no Gann,
trovo che il senso del ritratto "esiga" il colore in questo caso.
Mi spiego ...parte della sua forza si esprime nel contrasto tra la nudità del corpo di Valentina e lo sfondo. Un contrasto che è materico, ..quello della carne rispetto alle rocce di sfondo, ...ma che è anche cromatico nel suo rivelare la vita attraverso il calore del tono dell'incarnato contro il grigio muto e indifferente della roccia.
Nella versione b/n ...questa tensione si diluisce ...si smorza e viene meno parte della suggestione emozionale del racconto che si esprime attraverso la fragilità del corpo di Valentina che stacca comunque con forza sullo sfondo spigoloso di roccia.
Per il resto faccio mie le parole di Brado .....qui di glamour non c'è nulla ...e nulla vuole o cerca di compiacere il gusto più o meno estetizzante dell'osservatore.
Questo è un ritratto ...e come tale è fondamentalmente un racconto che qui svolge tutto il suo registro narrativo su quel disarmato e disarmante abbandono che ha la forza struggente ed emozionante di un vero e proprio naufragio dentro il proprio "non essere".
Non c'è contatto con la realtà in quel "non ci sono" ...con l'anima in bilico, come di chi ad occhi chiusi aspetta di respirare tracce di sé nel vento.
A  |
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La semplicità Cristina di Valerio Zanicotti commento di aerre |
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Mi piace moltissimo l'immediata semplicità con il quale il ritratto è capace di restituirci il carattere di un'atmosfera complice e di partecipazione emotiva.
Certo ...il ritratto è "posato", ma questo nulla toglie alla fresca spontaneità dello sguardo fermo e diretto di Cristina, che ...pare persino indugiare in una espressività in bilico tra complicità e ironia, ...come di chi è consapevole di un gioco ...leggero e spensierato.
Adorabile la tavolozza quasi monocroma, ....calda di miele e di riflessi d'ambra di questo delicato viraggio che mantiene però la freschezza e la delicatezza dei toni più preziosi come quello delle labbra o dell'incarnato e gioca con i rimandi verde oro tra lo sfondo e gli occhi.
L'unica perplessità ...più che sul taglio basso (forse più spazio sotto non avrebbe arricchito più di tanto il quadro di insieme) è sul taglio in alto così al limite rispetto la punta delle dita della mano.
A  |
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condensando di Salvatore Gallo commento di aerre |
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Si ..."condensa" nell'intensità di uno sguardo basso, l'universo intimo e segreto di ...pensieri, ...fantasie, ...ricordi che si sospendono nell'atmosfera ombrosa di questo bianco nero dal carattere fortemente introspettivo.
Lo sguardo di Ilaria ...non presuppone, come invece nel secondo scatto, l'osservatore ...ma scivola dentro di sé, seguendo percorsi a noi inaccessibili del suo scenario emozionale.
Il bianco nero ...è strumento di questo racconto di forte suggestione introspettiva ed è forse per questo che ...qui, ...lontano dalla sua "cifra stilistica" ...il nostro Salvatore abbassa l'esuberanza dei toni alti mentre la consueta chiarezza dell'incarnato cede il passo ad una geografia di toni declinati in chiave bassa.
Un chiaroscuro denso d'ombra che permea il ritratto di un senso di disarmata segretezza, ...che cela senza nascondere il viaggio immaginario di quello sguardo, ...che protegge ed isola entro i margini di uno spazio emozionale privato e di genuina consapevolezza lo "stare" ...raccolto e meditativo della piccola Ilaria.
La composizione all'interno del campo quadrato è attenta a ricreare le note di questa atmosfera: il busto è ripreso di lato in un generoso 3/4, mentre il viso ruota a favore del piano dell'inquadratura "premendo" la guancia contro la spalla, ...in una dinamica espressiva della posa capace di restituirci tutto il senso di un raccogliersi intimo nel segreto dei propri pensieri.
Bellissima la forza espressiva di quella ciocca di capelli ondulata che scivola verso il basso e introduce una linea di forza che asseconda e sottolinea la dinamica dello sguardo, ...oltre che a completare il disegno della composizione d'insieme nel suo dialogo con il margine a destra del frame.
Il secondo scatto ...sembra porsi in successione temporale rispetto al primo, ...come parte di un dittico immaginario. Qui Ilaria sembra destarsi da quel piccolo volo dentro di sè, ...rapita dal gioco disarmato di quei pensieri e di quelle fantasie che ricamavano un istante prima la volta del suo orizzonte emozionale.
E torna a guardarci, ...quasi con più fermezza ...come se ogni pensiero di quell'immaginifico viaggio avesse segnato il margine di una maggiore consapevolezza di sè, ..."condensando" nello sguardo tutto il suo universo.
A  |
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Roya di marco.rilli commento di aerre |
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...Chiaroscuro declinato nello spessore profondo e denso di un low key intriso di silenzio e di sospensione emozionale., per questo ritratto che pare tratteggiare il sussurrato abbandono del cuore alla volta di pensieri intimi e segreti.
L'inquadratura è ampia ...volutamente ampia, quasi cercasse di contenere la profondità di quel "nero" che non avvolge ma piuttosto permea di sé la figuratività del ritratto, come sostanza emozionale ...densa e colma di emozioni intime e private.
Il volto di Roya pare ..."galleggiare" ...quasi sospeso nel silenzio di questa sostanza emozionale che solo il riverbero di un bagliore lontano lascia vibrare nella leggerezza di una carezza di luce.
Proverei solo a stringere ...se pur di poco, in alto e a destra per dare maggiore tensione espressiva a quello scivolare verso il basso dello sguardo, ...magari agganciando la sua linea di forza alla direzione diagonale del frame.
A  |
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Francesco di aerre commento di aerre |
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...Grazie di cuore a tutto lo Staff per questo bellissimo regalo
@ kusan: grazie mille del tuo riscontro
@ sdomenico: grazie davvero, Domenico ....felicissimo che apprezzi il bianco nero al quale tengo particolarmente.
Grazie ancora
A  |
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L'abbecedario di Salvatore Gallo commento di aerre |
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Mi piace la resa grafica di questo bel b/n che nel duettare di bianchi e neri, complice il disegno del cuscino, trova limpidezza e forza espressiva.
Sarei stato anche più coraggioso nel taglio in alto: se si prova ad abbassare il margine superiore lo sguardo acquista maggiore incisività e si smorza anche quel carattere lievemente incerto che ha l'aver pizzicato la punta del cuscino ...ma è solo un piccolo particolare.
Molto bella la dinamica espressiva della posa ...con quell'abbraccio del cuscino stretto a sé, che pare dare forza e sostanza alla tensione affettiva che s'emana dallo sguardo diretto in camera.
Il secondo scatto che proponi è molto diverso ed il taglio che coraggiosamente sbilancia la figura del piccolo nell'angolo in basso a sinistra, pare volerne accentuare una sorta di ...come dire ...di raccoglimento emozionale ...come di chi si rifugia in un piccolo "angolo di sé".
Lo sguardo scivola di lato ...inseguendo il flusso di pensieri che ondeggiano in bilico sul margine di un orizzonte emozionale intimo e inaccessibile, ...l'abbraccio al cuscino ...si fa più serrato ...più forte, ...e l'atmosfera tutta si sospende sulla segretezza di un viaggio che ha il sapore di una piccola fuga dentro di sé.
Chissà ...chissà quali emozioni, ...chissà quali pensieri che si fanno ogni giorno più maturi e consapevoli, ...chissà quali ricordi o progetti futuri, fanno più serrata la stretta attorno a quel cuscino che pare all'improvviso acquistare la forza ed il calore di un abbraccio immaginato.
In questo senso il taglio quadrato è perfetto ...anche se proverei a ridurre un pò di aria in alto stringendo a destra ed in alto.
Il primo scatto è più diretto ...più descrittivo anche se non meno emozionale dell'altro che si mantiene invece entro i margini di una atmosfera di grande suggestione introspettiva.
A  |
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RitratTo di cmag commento di aerre |
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....MOOOOLTO meglio!!! Quell'espressività acquista improvvisamente sostanza ...perchè è la linea di forza dello sguardo che riesce a liberarsi con maggiore tensione espressiva.
Il formato "quadrotto" ...non mi fa impazzire. Proverei sicuramnete a riportare l'impianto sul 4:3 con un ulteriore taglio sulla fronte sotto l'attaccatura dei capelli ....ma persino 2:3 ..quindi alzando ancora di più la linea degli occhi.
A  |
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olga voedova modella di uominipersi commento di aerre |
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In galleria ho trovato un altro scatto alla stessa splendida ragazza in cui la post è meno esuberante e trovo che abbia una resa di insieme più interessante.
Qui, ...sono d'accordo con chi mi precede, quella sorta di bruciatura/posterizzazione e che credo sia il risultato di una post un pò invadente, ...penalizzano molto lo scatto.
Soprattutto pare che la maggior parte dei dettagli, ...della resa materica delle superfici, ...in particolare il viso, abbia perso molto della sua freschezza originaria. Sul viso pare ci sia una sorta di effetto flou ...di patina che ammorbidisce i contorni ed i dettagli.
Per le caratteristiche dello scatto comunque trovo sia più indicata la sezione "Studio".
Non ti dispiacerà quindi se sposto.
A  |
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RitratTo di cmag commento di aerre |
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Salve Cmag,
...pare anche a me un ritratto piacevole soprattutto per il suo cercare di condensare il registro narrativo sullo sguardo attento e concentrato.
Mi piace molto quello sguardo ....fisso, ...riflessivo, ...attento ...come sul fare di un'operazione delicata e importante della quale rievoca tutta la precisione e la delicatezza.
Qualcosina ....però non mi torna del tutto.
Il fuoco è leggermente anticipato ....penso sia un diaframma abbastanza aperto, ma in ogni caso la forte inclinazione della ripresa rispetto al viso ha reso la pdc molto critica, tanto che il piano di nitidezza è molto più generoso con il sopracciglio a sinistra che non con gli occhi.
E questo ...in un ritratto dove tutto, ...sottolineo tutto, si gioca sull'espressività dello sguardo attento e concentrato, smorza le potenzialità espressive dello scatto.
L'inquadratura raccolta sul viso ..un vero e proprio close-up, rientra nella logica di questo racconto che fai sull'espressività attenta della ragazza. Certo ...c'era una scelta da fare ...nel senso che niente ci dice qualcosa a proposito del suo "fare": che sia un'immagine da backstage, ...che sia il ritratto di una Mua al trucco ....ce lo può svelare solo il tuo incipit. Avresti potuto fare la scelta di una inquadratura più ampia che chiamasse in causa altri elementi del contesto ...altri particolari di quel "fare" che avrebbero potuto aggiungere ulteriori indicazioni al racconto.
Hai fatto una scelta diversa ...che mi piace e condivido, ....di concentrare la ripresa sulla espressività della ragazza ...perchè non era tanto importante il "cosa" ..ma il "come", ....quasi che il ritratto volesse raccontarci più della attenzione amorevole ...quasi "sacrale" di quello sguardo che di tutto il resto.
Insomma ...che la ragazza stia dipingendo o truccando ....forse poco importa in questo caso.
Trovo però che il taglio abbia penalizzato la resa complessiva, nel chiudere troppo in basso.
Il viso è inclinato ...rivolge tutta la sua attenzione verso il basso e avrei lasciato maggior spazio sotto il mento.
Un taglio più deciso in alto insomma ...sacrificando un pò di fronte che poco o nulla aggiunge allo scatto, a favore di un taglio più basso che "accogliesse" la dinamica della posa e lasciasse respiro alla linea di forza che si emana dallo sguardo.
A  |
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Ritratto di Webmin commento di aerre |
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Bello il momento colto ...a registrare un istante di sospeso stupore che pare accendersi di meraviglia nella brillante curiosità dello sguardo nero e lucido, come nell'espressività della bocca ...con le labbra aperte e la lingua che batte sui dentini sul punto di una ...parola, ...una frase ...o forse anche una risata, che ancora non hanno preso forma.
Buona la composizione all'interno del frame verticale che permette al ritratto di "insistere", pur nell'economia di una inquadratura raccolta, sulla dinamica del viso che inclina leggermente sul busto a favore di una maggiore intensità espressiva.
Bianco nero ...caldo, ...dal viraggio robusto ma piacevole, con un chiaroscuro luminoso grazie ad una luce abbastanza diffusa che però non penalizza la resa tridimensionale dei volumi.
Un pò perplesso invese sul primissimo piano del bracciolo del divano che impegna il piede del frame e che forse finisce un pò con il disturbare la figuratività di insieme.
A  |
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Fruttolo di gianjackal commento di aerre |
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Ma è uno splendore ...Giorgia, con quegli occhioni scuri e brillanti che paiono sospendersi nella loro espressività come di chi è stato interotto nel bel mezzo di un "fare" mooooolto importante
E' proprio questa espressività sospesa ...proprio come il cucchiaino a mezz'aria ...tra curiosità e consapevolezza, in bilico tra l'attenzione improvvisa rivolta all'obiettivo e lo spuntino a base di Fruttolo, ...il motore emozionale dello scatto.
Per questo quella gestualità della mano in primo piano che tiene il cucchiaino a mezz'aria è così importante e completa l'espressività di quegli splendidi occhioni scuri e curiosi.
Certo ....una sgrandangolata di questa portata ...ci ha avvicinati molto, ...ci fa sentire vicini alla piccola ed anche questo determina il forte impatto emozionale del ritratto, ...pena l'ovvia deformazione della manina in primo piano che, ...complice la sfuocatura, ...rischia di impallare un pò.
Bellissime le cromie: tutto quel verde acido ...forte e frizzante, ha una forza di incredibile freschezza oltre a sottolineare il tono morbido e vellutato dell'incarnato.
A  |
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Backstage "Nostos" , VentiLucenti di Viola Lorenza Savarese commento di aerre |
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Un altro scatto della nostra Viola immerso nell'atmosfera del dietro le quinte ...che affascina con quella grumosa resa del chiaroscuro ...qui ombroso e denso, che dona un carattere immediato e diretto al ritratto.
Uno scatto ...sicuramente diverso dal primo
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?t=550063
.....dove il forte carattere accentrante degli occhi definiscono tutto il registro narrativo. Nel primo è prorpio l'espressività insieme concentrata e sospesa dello sguardo a "fare" il ritratto ....qui, complice gli occhi chiusi della ragazza, il registro narrativo dello scatto scivola su di un piano leggermente più descrittivo, ...attenzione ...non "meno emozionale" ...ma sicurmente più attento al "fare" della truccatrice e al momento proprio del trucco.
Eppure torna ...forte quel carattere che alimentava la vena evocativa del primo, ....quella capacità di registrare cioè gli istanti del truco come l'occasione per astrarsi da tutto il via vai tipico del dietro le quinte.
E se nel primo era il forte e suggestivo potere catalizzante di quello sguardo concentrato ...qui è il chiaroscuro ...con la sua spessa materia di ombre, a ....spegnere il volume, ...isolare la figura, ...porla in una dimensione di assoluto silenzio dove potere concentrarsi pochi istanti prima che si apra il sipario.
Un nero ...denso ...forte ...che avvolge la figura di sostanza emozionale che pare vibrare di una tensione tutta interiore.
Uno scatto quindi diverso ...ma non meno emozionale del primo. Qui non si odono echi di brusii da camerino, ...non ci sono fruscii di abiti di scena ...c'è silenzio.
E concentrazione.
A  |
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Forse al mondo c'è qualcosa di più bello...forse... di sdomenico commento di aerre |
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Il crop è incantevole ...in quel duettare tra la limpida chiarezza del dettaglio, ...inciso con "mano" leggera e la naturalezza vellutata e fragile dell'incarnato, dalla straordinaria resa materica ..che ti vien voglia di sfiorare con la punta delle dita.
Peccato che le ovvie ragioni del web ...finiscano con il penalizzare questo aspetto.
Sarà forse che il crop ha un impatto emozionale forte, ....in cui s'avverte tutto il calore di quel sospiro appena accennato tra le labbra dischiuse a far da controcanto alla fermezza sensuale e dolce dello sguardo, ....ma trovo che l'inquadratura ampia non renda giustizia alle potenzialità espressive del ritratto.
Forse una ripresa più raccolta, ...più vicina, ... quasi sul limite di quel respiro che vorremmo direttamente cogliere dalle labbra, ....avrebbe accentuato la resa emozionale dello scatto.
Un pò di dubbi sulla composizione ...avrei anch'io eliminato il fiore sfuocato che non è "strutturato" del tutto nella visione di insieme.
Hai inclinato il frame o Carlotta è distesa su un leggero pendio? ..Te lo chiedo perchè proprio questa inclinazione ...indotta o reale, finisce con l'accentuare una certa tensione muscolare (visibile in particolare nel collo) che spegne quell'atmosfera di rilassata e complice seduttività che il ritratto cerca di restituirci.
A  |
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Kim.... di Amedeo F. commento di aerre |
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Ciao Amedeo, ...non avevo letto inizialmente il tuo incipit ...devo dire che mi ha fatto sorridere ...soprattutto in quel finale "....click ...click ...click" ...come di chi ha trovato finalmente la giusta chiave di lettura del soggetto che si trova di fronte e può iniziare finalmente a fotografare ...dopo le prime "operazioni di calibrazione".
Non le avevo lette quelle parole e mi offrono l'occasione per una riflessione (del tutto personale) ...anzi mi scuserai se vado un pò OT.
Quelle parole fanno riferimento a quel modo tipico di chi ...in studio ...dà le direttive al soggetto che ha di fronte ....cerca in qualche modo di calibrare la dinamica della posa del soggetto e che ...finisce ...per amore o per forza con il condizionare il modo in cui questo si pone difronte l'obiettivo.
Io ...quelle parole iniziali non le avevo lette ...ma da subito questo scatto mi è sembrato essere prima di tutto un "ritratto", ..un bel "ritratto" soprattutto nel modo in cui, ....posa o non posa, il soggetto si racconta ma soprattuto nel modo in cui il fotografo ha voluto imbastire questo racconto.
Vedi ...la tua è una "foto da studio" ...e sicuramente quelle parole iniziali rientrano ancora di più nella logica della foto da studio ...in cui si cerca di calibrare i vari dettagli di una scena, ...ma anche dopo averle lette lo scatto continua a sembrarmi ancora ...prima di tutto un "ritratto", ...un bel "ritratto".
"Ritratto" lo è nel suo racconto, ...attraverso una ripresa frontale ferma ...diretta, ...frontale e senza fronzoli , che la composizione centrale amplifica nel suo carattere di schietta immediatezza, e che pare rispondere al carattere fermo e complice di quello sguardo diretto in camera.
"Ritratto" lo è anche nella stessa dinamica della posa, ...poco mi importa se costruita o no, ...leggibile nell'ottica di come ci si racconta (da parte del soggetto) ma anche di come, ...da parte del fotografo, quell'universo umano viene raccontato: attraverso una gestualità che è espressiva di consapevolezza di sé ma anche partecipata complicità, come ci si trovasse a tu per tu con una persona cara o comunque molto vicina.
Mi piace insomma quello "stare" di Kim, che per quanto nella costruzione della posa sembrerebbe condizionato, ...sono sicuro finisca con l'essere espressivo e di una identità e del giudizio che di quell'identità si vuol dare .... e tutto questo, credo che rientri appieno nella logica del ritratto.
Mi piace anche il carattere molto asciutto di una figuratività che nell'indifferenza dello sfondo bianco o nell'essenzialità del piano di legno che fa da appoggio, sembra voler duettare con la "essenzialità" della nudità del corpo di Kim.
Inutile di re che la strada del bianco nero (molto limpido e brillante tra l'altro) è perfettamente coerente con questo carattere dello scatto.
Devo dire però che ...proprio per questa forte "componente" narrativa, ...propria del ritratto, condensata sulla espressione di una personalità e del giudizio che di essa si formula, trovo la sezione "eros e nudo" poco indicata allo scatto.
Non perchè non possano esserci note di "eros" in uno scatto come questo, ...al di là dell'enorme variabilità che questa parola ha nell'immaginario di ciacuno di noi, ...ma proprio perchè il suo aspetto "caratterizzante" nei confronti del soggetto è molto più pregnate di una possibile componente erotica.
Non ti dispiacerà quindi se sposto in "ritratto".
A  |
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Lilli e papà di Salvatore Gallo commento di aerre |
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...Bhè ...non so se il tuo incipit influenzi o meno (credo di si comunque) la nostra lettura dell'immagine, ...fatto sta che è difficile non riconoscere una sorta di "triangolazione" affettiva ed emozionale che, ...fotografo a parte dunque, resta comunque il motore principale dei ritratti che vedono te ed i tuoi splendidi figli come protagononisti.
Protagonisti ..."visibili" e non, ...anche quando qualcuno come qui Lorenzo ...è fuori campo.
Già perchè qui Lorenzo è parte integrante della scena, ...protagonista "invisibile", ...come chiunque guardi con il cuore del resto, di un racconto sostanzialmente di amore.
Lo intuiamo prima di tutto nelle espressioni della piccola Ilaria e del papà ...che se ci si fa caso ...non guardano soltanto un obiettivo, ...stanno guardando Lorenzo ...e soltanto lui. Lo si capisce nell'espressività di amorevole diffidenza della sorella (... ) ma soprattutto nella trepidazione del padre che pare voler manovrare invisibili fili attraverso lo sguardo per aiutare il suo Lorenzo ..mentre armeggia dietro la fotocamera.
Bellissima la ripresa quasi rasoterra, angolazione bassa e raccolta che tutta ci esprime il carattere di grande complicita ed intimità che la stessa nudità del busto del nostro Salvatore sottolinea.
Peccato non avere quei pochi cm in più in basso per cogliere meglio la getualità delle mani del papà che cingono e si raccolgono attorno alla figura di Ilaria: un gesto ...semplice, ...eppure di grande fisicità ed i intimità.
La conversione però è del papà ... e quella ci affascina sempre in quel duettare pieno di materia e volume tra luci ed ombre.
A  |
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Sognando di Webmin commento di aerre |
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...Quanta fragile delicatezza si emana dalla leggerezza sospesa di questo ritratto.
Credo che il motore narrativo dello scatto si condensi proprio in questo suo tratteggiare i valori di delicatezza e di sospensione emozionale insieme di uno splendido universo infantile che nella lucida nerezza del suo sguardo pare raccogliere la meraviglia di un disarmato stupore.
Giusta allora l'inquadratura che si mantiene ampia e generosa, nel cogliere la leggerissima inclinazione del viso che ruota e piega di lato sull'esile busto, quasi che un centro di interesse fuori campo si faccia l'improvvisa occasione di un piccolo volo del cuore alla volta di pensieri carichi di emozione e fantasie inaccessibili che s'accendono nell'ampio sorriso.
Piacevole ...intima e calda la tavolozza ...nel duettare tra il gradiente verde oro dello sfondo e lo spesso e materico tono di rosso che pare materializzare come una sorta di abbraccio dal calore intenso attorno all'esile figura del piccolo.
Ottimo lo sbilanciamento sul terzo a destra.
A  |
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Caterina di Valerio Zanicotti commento di aerre |
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Si ...mi piace sposare le parole del buon Salvatore. ...C'è un piacevole e frecso senso di immediata spontaneità in questo ritratto che è nella resa delle cromie come della naturalezza dell'incarnato, ma che è soprattutto nella espressività consapevole e partecipe di Caterina.
Sorride ...Caterina, ...e lo fa con un rilassato senso di compiaciuta partecipazione ...propria di chi ama mostrarsi per quel che è, ...mentre poggia la testa contro la mano spingendo leggermente in avanti il viso e inclinando la linea delle spalle.
E' l'atteggiamento di chi non teme di raccontarsi ...e lo fa appunto senza filtri ...con leggerezza e divertita ironia, ...consapevole di sé stessa ma anche di quello stesso gioco che la vede protagonista per un istante.
Una immediata spontaneità che è soprattutto nella logica emozionale di chi fotografa ...che quell'identità ...scandaglia, interpreta e racconta per come la vede ....senza filtri appunto e che come tale ce la restituisce.
Mi chiedo se nella logica di questa "spontaneità", il punto di azzurro brillante degli occhi, che paiono aver rubato la luce a due frammenti di cristallo di rocca, ...sia davvero così o la post si sia leggermente spinta un punticino in là.
Avrei allargato l'inquadratura in basso sotto il disegno del cinturino, rafforzando così anche la dinamica della posa con un maggior "piede".
A  |
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