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tamerice di huncke commento di huncke |
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giuseppe, riccardo, grazie per il commento, sono andato a controllare ma non ho più cielo.
D90, si decisamente, se la stampo seguo il tuo consiglio.
roby, se li é mangiati la canicola.
piergiulio, potrebbe ricordare mediterraneo.
luca, piconic, grazie dei suggerimenti. |
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... di gulfis commento di huncke |
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mi piace la suddivisione delle immagini in diversi frames, resi drammatici dalla gestione del bn. |
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tamerice di huncke commento di huncke |
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gianluca
mauroq
mario
susanna
oldman
grazie per i commenti
pio la tua analisi mi fa capire perché ha colpito, a volte manco di giudizio critico.
re.sa, questa é digitale, uso l'analogico, bn cosi riesco a sviluppare i negativi, per il colore non sono attrezzato.
ciao |
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Antenòr di Pio Baistrocchi commento di huncke |
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sembra quasi il frame di un film.
talmente i richiami simbolici della composizione sono rilevanti: con quella benda mi ricorda cuore di tenebra. La chiesa, sconsacrata, la croce al collo, che personaggio, dove l'hai scovato ?
il fuoco é funzionale, puntato sullo sguardo quasi scocciato e di sfida, con la forza delle volte che lo spingono.
mi piace. |
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The light and the dark di Cube commento di huncke |
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interessante composizione, armonia di verticali che separano i personaggi, anche la tenda a destra sbuffando sembra voler dire o nascondere, qualcosa. |
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Taranto, città vecchia, Giugno 2013. di Borntobefast commento di huncke |
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bella, la curva del corpo carpiato verso l'acqua, le nubi basse, quasi impongono alla nuca del tuffatore di piegarsi per non prendere dentro, lo sguardo del ragazzo in basso a destra, che riprende la scena del tuffo.
La resa del bn e i tralicci creano un'atmosfera di apocalisse urbana. |
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st di huncke commento di huncke |
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Webmin ha scritto: | Un esercizio di stile anacronistico però nei contenuti.
Mario |
grazie Mario per il passaggio, quando vedo un ombra sul selciato mi viene in mente friedlander, in questo caso non mi convince la messa a fuoco, e il materico dell'analogico non si sposa con la composizione. |
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8.6 mm di huncke commento di huncke |
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khuzul ha scritto: | A me piace molto l'atmosfera, mi ricorda alcuni scatti di ghirri per i colori e la sovraesposizione. La composizione non mi esalta invece, avrei preferito qualcosa di più vuoto oppure un utilizzo più deciso dei muretti |
khuzul, la sua luce mi ha involontariamente ispirato. cerco di immaginarmi la composizione senza l'albero centrale.
grazie del commento. |
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Di troppo.. anch'io ero di troppo di HiGiò commento di huncke |
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HiGiò ha scritto: | Eravamo un mucchio di esistenti impacciati, imbarazzati da noi stessi, non avevamo la minima ragione d'esser lì, né gli uni né gli altri, ciascun esistente, confuso, vagamente inquieto, si sentiva di troppo in rapporto agli altri. Ed io, - fiacco, illanguidito, osceno, digerente, pieno di cupi pensieri- anch'io ero di troppo. Fortunatamente non lo sentivo, più che altro lo comprendevo, ma ero a disagio perchè avevo paura di sentirlo. Pensavo vagamente di sopprimermi, per annientare almeno una di queste esistenze superflue. Ma la mia stessa morte sarebbe stata di troppo. Di troppo il mio cadavere, il mio sangue su quei ciottoli, tra quelle piante, in fondo a quel giardino sorridente. E la carne corrosa sarebbe stata di troppo nella terra che l'avrebbe ricevuta, e le mie ossa, infine, ripulite, scorticate, nette come denti, sarebbero state anch'esse di troppo: io ero di troppo per l'eternità.
La Nausea, Jean-Paul Sartre
Accorgersi che la realtà è opprimente e ci soffoca,
che le cose, come macigni, gravano su di noi.
Poi pensare che tutto ciò è assolutamente gratuito e non ha alcun motivo di esistere.
Sentire ciò che ti sta attorno come di troppo, le cose, le persone e persino te stesso.
Sentire tutta addosso la pesantezza dell'esistere e della sua completa inutilità.
Questa è la Nausea. |
certo poi sartre non si fermavi qui... e proseguiva verso una presa di coscienza esistenziale che portava alla scelta e all'impegno politico...
la serie mi piace per come le composizioni interpretano, seguendo il filo della tua narrazione, il doloroso schiudersi della coscienza. |
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.... di maurir commento di huncke |
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interessante la gestione della composizione: divide il frame in due parti, come se ci fossero due foto diverse. Lo straniamento é dato dal rapporto tra la parte superiore forte, come densita', con gli occhi puntati; e la parte inferiore sfuggente, dove il soggetto si perde con lo sguardo altrove: ecco quasi potrebbe cadere la composizione con una base così.
Penso al dialogo tra le due parti: siamo guardati da questi occhi, anche quando facciamo le operazioni più consuete, come leggere il giornale sulla panchina. |
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8.6 mm di huncke commento di huncke |
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SusannaSusanna ha scritto: | La scelta espositiva è funzionale all'atmosfera percepita e, a mio parere, anche resa bene...il vento a forza di tirare, sembra aver piegato non solo gli esigui alberi rimasti e gli steli riarsi, ma anche il muretto a secco e le montagne sullo sfondo...la luce è talmente forte da 'sbiancare' i colori...insomma tutto sembra descrivere una terra poco 'ospitale' per l'uomo...
Forse un po' indeciso il posizionamneto dell'albero nel mezzo...a me piace, mi ha fatto pure venire sete
Ciao  |
grazie Sussanna per il commento: ero a naxos, dietro avevo il tempio di demetra.
ciaoo  |
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st di huncke commento di huncke |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti |
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skin di borsch commento di huncke |
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il gesto intriga,
non so se i pori in evidenza disturbano, o portano la composizione in una dimensione altra. |
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img di Re•Sa commento di huncke |
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avrei reso più morbida la pp: nei contorni delle gocce, e nell'arancione
mi piace.
ciaoo |
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8.6 mm di huncke commento di huncke |
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roby 2 ha scritto: | Qualcuno direbbe bella Sicuramente sovraesposta e scatto alle ore 13 e 30  |
roby, più in la nell'orario ma molto a Sud  |
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8.6 mm di huncke commento di huncke |
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Piergiulio la sovraesposizione in questo caso é una scelta, che va ad interpretare la forte luce che c'era al momento dello scatto.
Non ho giocato con il muretto, cercando via di fughe particolari, perché quello che voglio comunicare é una situazione di calma, dove la tensione lascia posto allo sguardo e alla luce.
grazie per il commento |
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