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Commenti
Milanp, Italia  estate 2010
Milanp, Italia estate 2010 di marco64 commento di surgeon

Buona l'idea del nostro marco64 che riesce a creare una buona interazione fra cartellone e presenza umana: l'interpretazione può essere aperta a varie letture tutte valide ed interessanti. Avrei atteso un altro passo del personaggio di strada, per avere, oltre che un passo più elegante e disteso, anche il distacco dalla massa bianca che si trova fusa dietro le sue spalle, cosicchè da avere un maggior isolamento della sua sagoma nel silenzio di quel nero alle sue spalle; all'altezza del mento e del labbro inferiore sarebbe stato perfetto. La pavimentazione del marciapiede è quasi al limite con la sovraesposizione ma tende a disturbare per l'evidente amplificazione di una cornice bianca troppo presente. Avrei lasciato solo l'esile inquadratura nera a confezionare il buon taglio fotografico.

ciao Marco Ciao
Mexico City 6152191
Mexico City 6152191 di alxcoghe commento di surgeon

La posizione abbassata e il punto di vista rasente il muro, per sfruttare l'occlusione delle figure, ha premiato questo scatto di alxcoghe. Si viene a creare la presenza straniante di un paio di gambe distese, che rompono la normalità e il ritmo della visione di questo marciapiede cittadino. Le modeste scarpe basse, usurate dal tempo, i semplici vestiti indossati ci riportano metionimicamente al personaggio, alla sua vita. Le linee prospettiche della pavimentazione ci guidano all'interno della scena: sullo sfondo un'altra sagoma di gambe ed un personaggio che guarda in camera e ci marca: sancisce la nostra presenza all'interno di questa realtà messicana, la profonda curiosità del nostro alxcoghe, la sua voglia di fondersi con la strada, la sua voglia di conoscere se stesso in un ambiente nuovo. L'inclinazione lieve del frame verso sinistra non è funzionale alla scena e poteva essere evitato con una maggiore attenzione in fase di scatto. Il cielo e gli spazi fra le figure raccolte sulla sinistra sono sovraesposti. I colori innaturali e l'elaborazione del file non riescono a diminuire la riuscita dell'istantanea.
distanti pensieri
distanti pensieri di gym81 commento di surgeon

Un fotogramma che mette in scena molto bene la distanza fisica fra esseri umani, la loro volontà di rimanere isolati, la solitudine che si può trovare anche all'interno di un ambiente urbano, dove gli spazi sono stati invece pensati e realizzati proprio per socializzare. La separazione ed il distacco sono protagonisti: l'intervallo e il silenzio sono esasperati dalle posizioni estreme dei personaggi sulle rispettive estremità delle panchine. Ognuno dei due disinteressati e indifferenti personaggi resta immobile con le mani unite sulle gambe in posizione di barriera, a sottolineare l'atteggiamento non verbale di chiusura verso il nuovo. La lontananza di ripresa fotografica è funzionale al messaggio e tende a dilatare ulteriormente la percezione di questo intervallo, di questa distanza umana. E'presente una lieve inclinazione dell'inquadratura verso destra ed una lieve sovraesposizione sull'angolo in alto a sinistra.

alla prossima gym81 Ciao
Spazi
Spazi di Funkysilvan commento di surgeon

La natura opaca di questo fotogramma si impone con evidenza: un autoritratto che restituisce un carattere autoriflessivo all'intera scena dove il gioco prospettico delle ombre si sovrappone alle geometrie della pavimentazione. L'ancoraggio del titolo lo vedo fuori luogo: sottolinei una pluralità di spazi e fornisci una fotografia dove lo spettatore rimane prevalentemente connesso alla superficialità dei segni, ammaliato dal gioco di linee e di contrasti. L'unico spazio singolare che si impone è quello dell'operator, quello del suo sguardo costitutivo della scena. Un fuori campo innescato da quelle ombre che ci proiettano in un vero e proprio spazio off, fuori di questo taglio verticale ben composto. Dal punto di vista squisitamente street la scena appare povera di contenuto: il piccione sulla sinistra e l'autoritratto sulla destra non riescono a convincere, a produrre quella sufficiente carica straniante. Rimane una buona scena life, autoriflessiva e ben composta con una lieve sovraesposizione nell'angolo in alto a destra dell'inquadratura.

ne aspetto altre Funkysilvan Ciao
Tasso alcolico 2.0
Tasso alcolico 2.0 di Simplesiro commento di surgeon

Lo scatto che propone Simplesiro ha il pregio di essere genuino e di aver colto un gesto particolare di un personaggio. L'inquadratura è molto stretta sul soggetto e non lascia intravedere molti dettagli di quello che sembra essere un contesto di festa. Anche il perwsonaggio stesso risente di questo poco spazio: la bottiglia che tiene nella mano destra e l'avambraccio della sua mano sinistra rasentano i confini dell'inquadratura. Una focale più grandangolare avrebbe ragalato un maggior spazio vitale al tuo personaggio e reso giustizia alla scena crendo un maggior equilibrio narrativo. L'angolo in basso a sinistra presenta un evidente elemento di disturbo. Il diaframma molto aperto ha creato delle sovraesposizioni sullo sfondo.

Benvenuto nella sezione Street and Life Simplesiro

Ps. Se hai voglia di approfondire il genere fotografico ti posso consigliare i numerosi tutorial di sezione.
st
st di moebius64 commento di surgeon

Il fotogramma di Moebius64 punta tutto sulla composizione: l'architettua della Stazione, con le sue geometrie è il vero protagonista dell'istantanea. L'autore sceglie un punto di vista basso, leggermente spostato a sinistra e ricerca una precisa impostazione lineare: una diagonale ascendente (questa diagonale si chiama così per ragioni percettive e culturali: poiché scriviamo e leggiamo da sinistra a destra, abbiamo quindi l'impressione che la diagonale salga). La componente umana viene a riempire compositivamente questi spazi. lo scatto non riesce ad imporsi come dovrebbe: la cura nella composizione di un tale tipo di fotografia doveva essere maggiormente curata: da notare nella parte alta del fotogramma, la non perfetta coincidenza, a causa di un'inclinazione lieve verso destra ed una distorsione da obiettivo. L'uomo con le cuffie alle orecchie si trova troppo vicino al bordo del'inquadratura. In questo genere di scatti, dove le componenti di difficoltà proprie di una street vengono a mancare, la precisione rappresenta il punto di forza della fotografia.
Nabeul_1_2010
Nabeul_1_2010 di frank66 commento di surgeon

Ancora uno scorcio di una citta tunisina quello messo in scena da Frank66: un taglio dal vivo della costiera Nabeul, un inquadratura densa che trattiene meravigliosamente una parte di quotidiano dove si respirano gli odori della città, se ne percepiscono i suoni, i ritmi. Un fotogramma dove opacità e trasparenza convivono in armonia: sulla sinistra prende vita la superficie riflessiva che obbliga lo spettatore ha soffermarsi sulla sua superficie, per sentirne il croccante, per assaporarne il gusto. Ma dura poco: subito siamo proiettati in un fuori campo spaziale da quel riflesso che ci riporta nuovamente nel quadro, guidati sicuri da quell'azzurro marino, il vero tessuto collagene dell'istantanea. Ecco che possiamo allora lasciarci andare alla transitività, ai ritmi interni di quella via, illuminata a tratti, fare la conoscenza del giovane autoctono in bicicletta, domandarsi per quale motivo porta la piccola stagna di plastica e fantasticare sulle storie che si raccontano i ragazzi riuniti sullo sfondo. Ancora una volta il nostro Franco non ci propone un semplice scatto di strada ma un vero e proprio spazio interiore. Segue una sua mappa psicologica anzichè fisica. Vuole fortemente afferrare le traccie di un tempo, i suoi ritmi, le routine quotidiane, i bisogni umani fondamentali che lasciano un segno sulla superficie di questi luoghi. Si aggira per le vie di queste città tunisine come un flaneur alla ricerca dei segni di un abitare autentico.

Un'istantanea che assorbe la strada più che fotografarla..

ottimo lavoro Franco Wink
parusia
parusia di Nash commento di surgeon

Il manichino spicca per contrasto dal nero del fotogramma come una presenza irreale, non umana. Questo unico elemento insolito regge l'intero scatto: quasi la forma di un essere vivente, un analogo, un umanoide. Quasi la stessa anatomia: mancano le braccia e la testa; è asessuato. Quasi l'abbozzo di un idea umana, qualcosa in costruzione, da finire, modificare, perfezionare. Ed è proprio il titolo della fotografia che richiama con forza l'essenza filosofica di questa presenza: una parusia cioè una presenza nel mondo sensibile, un'apparenza insolita che destabilizza l'apparente normalità di una scena di strada. I toni scuri dell'istantanea hanno inghiottito numerosi dettagli, comprese le persone che camminano sul lato sinistro della strada ma tutto questo risulta funzionale al messaggio, creando un atmosfera irreale che dà enfasi a quel contenuto ideico.

interessante Massimiliano
street reflex 3
street reflex 3 di surgeon commento di surgeon

Grazie in ritardo a Eosman, a belgarath per il riconoscimento, e ai due strettaroli doc: Pex85 e marco64.
Gente di Piacenza 05
Gente di Piacenza 05 di bikemw commento di surgeon

Questa istantanea è decisamente meglio della tua precedente "gente di Piacenza 09". L'utilizzo di una maggiore profondità di campo, la scelta di un taglio orizzontale, molto più naturale, che contenga una porzione riconoscibile della tua Piacenza, l'aver cercato un buon soggetto, insolito, rappresentato dal ragazzo tecnologico in primo piano e da quella bicicletta fuori posto, sono tutti elementi che si riflettano positivamente sulla tua fotogafia. Anche qui il rumore è eccessivo per via degli alti iso impostati in macchina: i soggetti scelti sono abbastanza fermi come postura e forse potresti ridurre gli iso a valori più bassi. Oppure potresti scegliere l'alterntiva di un appoggio. Il consiglio ricevuto di riunire questi scatti di città in un unico lavoro mi sembra ottimo: ne scaturirebbe un lavoro più logico e ricco di significato.

ciao Adriano Ciao
Gente di Piacenza 09
Gente di Piacenza 09 di bikemw commento di surgeon

Lo scatto mostra una coppia ripresa di spalle in posizione statica, avvolti in un abbraccio intimo. Sullo sfondo abbiamo uno scorcio urbano notturno, con una lunga via, deserta, illuminata da luci artificiali. L'autore scatta l'istantanea con il diaframma molto aperto di un obiettivo decisamente luminoso e mette a fuoco la coppia in primo piano, e di conseguenza si crea uno sfuocato del viale retrostante. Questa scelta tecnica mette in evidenza la coppia e questo abbraccio, contestualizzandolo con lo scenario urbano. Il titolo pone un attenzione generica sull'immagine specificando il luogo dove la scena si è realizzata. Un contenuto Street and life debole, con un sapore di già visto: l'abbraccio, seppur intimo, e rivelatore di unione fra i due, è generico, anonimo, statico. Non si vedono i volti delle due persone, i loro occhi. Lo scenario è anch'esso anonimo: potrebbe essere qualunque via di città ripresa di notte. L'elevato rumore dell'istantanea disturba la lettura della scena e risulta dalla inevitabile conseguenza dell'innalzamento dei valori iso della reflex digitale.

ne aspetto altre bikemw
Energia pulita
Energia pulita di orzo commento di surgeon

Un inquadratura ampia ma attiva in cui lo sguardo non si perde ma viene focalizzato in un punto preciso, la prima pala di sinistra, merito di tutto quel corteo di commentatori che da ogni lato indicano. Caratteristici e insoliti tutti questi astanti affacciati ai balconi e alle finestre: dai giovani ai più anziani, tutti con lo sguardo rivolto al basso dove si stà compiendo una ripresa video vicino a quella pala gigante. La posa del cameramen potenzia l'effetto indicante sulla scena. Il titolo della fotografia è abbastanza esplicito delle intenzioni dell'autore e ci regala diverse connotazioni all'istantanea.

ne aspetto altre orzo
I curiosi
I curiosi di perozzi commento di surgeon

Un bel fotogramma quello di perozzi

Tre persone sono appostati di fronte ad una barriera metalicca retta da sostegni lungo i lati di una manifestazione carnevalesca: dispositivo destinato , senza ombra di dubbio ad escludere lo sguardo dei curiosi. Trasgredendo al divieto, essi approfittanno degli interstizi nella barriera per vedere qualcosa dello spettacolo. Un immagine che ha a che fare con il piacere di vedere, o meglio di guardare, e con il suo opposto, con la curiosità tipica di un voyer. Una flagrante scoperta di tre voyer, immersi nel piacere di osservare senza averne diritto. Un pò come lo statuto del fotografo stesso, una specie di mise en abime della posizione dell'autore. la parte superiore del fotogramma contestualizza il tutto e risponde alle domande dello spettatore stesso. La polarità del chiaro e scuro, i tagli netti delle ombre, conferiscono un atmosfera viva, reale, piena di intensità.
Milano 31 05 2010
Milano 31 05 2010 di marco64 commento di surgeon

Al di là delle buone connotazioni che un simile scatto può far emergere per via della natura del corteo rappresentato, all'autore va sicuramente il grosso pregio di aver risolto un'inquadratura pulita tagliandola letteralmente dal vivo di una caotica manifestazione in strada. A questo si aggiunge la piacevolissima rivelazione dell'istanza enunciativa, dello sguardo di Marco, che ha saputo creare un atmosfera di empatia. Atmosfera che sembra espandersi grazie a quella rima visiva rappresntata da quel sorriso gioioso della ragazza sulla destra, nei piani retrostanti. Forse avrei tenuto più basso questo taglio verticale per diminuire lievemente il cielo soprastante. Il bianco del maglione della signora in primo piano tende a fondersi con la bandiera al fianco.

un buon lavoro Marco
Tienda
Tienda di marko82 commento di surgeon

Un' istantanea curiosa quella di marko82

Il fotogramma ci presenta una donna latino americana dietro il bancone di un negozio tipico, con un espressione vuota, persa fra i pensieri, una penna nella mano destra e l'altra mano a reggere il mento. La porzione di negozio intorno a lei presenta vari elementi: una bilancia sul bancone, una porzione di scaffali con delle merci da vendere e dietro dei cartelli in lingua spagnola che si preoccupano della parte economica dell'attività commerciale. L'autore riprende tutto questo con una inquadratura corretta ad altezza occhi, un pò scontata, e mettendo troppo centralmente il soggetto umano. Non c'è contatto con il fotografo: si respira una distanza con quella donna. Non si realizza quel fuori campo spaziale che chiama in causa lo spettatore stesso. Il soggetto si offre chiaramente con il corpo allo sguardo dello spettatore ma non c'è un suo sguardo, è assorta nei suoi pensieri, con una comunicazione non verbale di isolamento. Forse stà pensando a cosa scrivere su quel piccolo biglietto che ha davanti, oppure ha gia scritto qualcosa e si è fermata a riflettere. Non ci è dato saperlo, come non ci è dato sapere altro da quegli occhi scuri. Attira l'attenzione l'insieme degli oggetti insoliti, le scritte in spagnolo, le merci strane di questa tienda in virtù essenzialmente della diversa cultura. L'idea dell'autore di riprendere un negozio caratteristico del posto è riuscita meno quello di proporre una scena più coinvolgente, più empatica. Belli i colori della fotografia che risultano essenziali allo scatto.

ciao Marko82 Ciao
Dal set Holidays, Sardegna 2009
Dal set Holidays, Sardegna 2009 di pex85 commento di surgeon

Allora vediamo Pex: Tagli letteralmente una porzione ampia di macchia mediterranea con il sottobosco ricco di fogliame secco che ci indica a grandi linee il periodo estivo,degli arbusti dei piccoli faggi, dei massi nella posizione centrale, un uomo a sedere su di un'altro masso ed una porzione di casa, o rifugio, o quello che è, sull'estremo destro dell'immagine. Costruisci questo taglio in maniera intelligente nascondendo quell'uomo, fuori dalle linee guida della visione. E' proprio questo tuo "nascondere" l'uomo, quel tentativo di volerlo mimetizzare, che lo mette in piacevole contrasto con quest'ambiente dove la natura è padrona. In questo contrasto si potrebbe scorgere una buona carica straniante se non avessi lasciato quel lembo di casa all'estremità: questa abitazione mi riporta con i piedi per terra, mi riporta alla normalità di un uomo in siesta dopo una giornata di trekking vicino ad un rifugio. Quindi per rispondere alla tua domanda, l'equilibrio fra nascosto e visibile è buono, ma il taglio fotografico crea quella perplessità che ti ho detto.
Roma 090
Roma 090 di alxcoghe commento di surgeon

Questo è stato un buon colpo Alxcoghe

L'istantanea mette in scena un momento decisivo come nelle migliori street: tutto è al posto giusto ad iniziare dal lembo di luce che guida la lettura visiva, baciando lo sguardo e la postura del commentatore centrale, che introduce a sua volta la figura piegata insolitamente della donna, piacevolmente staccata dallo sfondo chiaro del muro retrostante. La perfezione sarebbe stata congelare la sagoma della testa della donna cercando di non contaminarla con le forme scure dell'albero. La buona distanza dalla scena riesce ad ambientare meravigliosamente il momento street. Anche la scelta di lasciarla a colori premia l'istantanea arricchendola di informazioni, anche se richiederebbe una revisione più curata dei valori.

Bravo Wink
...
... di gulfis commento di surgeon

L'istantanea presenta gli elementi sufficienti per reggersi anche come scatto singolo: ciò non toglie il valido suggerimento di Pex sul proporre un reportage a tema della città visitata. L'inquadratura curata, può apparire didascalica ma l'autore riesce ad isolare i vari elementi creando un piacevole senso ironico. Il groviglio di biciclette ripreso centralmente nel frame non è solo per cercare di sedurre lo spettatore con il suo carattere insolito ma viene collocato al centro di due elementi funzionali. Mi riferisco al monito espresso in lingua tedesca sul cartello affisso sulla porta di sinistra che fa avvertire il senso del contrario, e al tempo stesso, quello sguardo in tralice dell'uomo della locandina del film a destra che funziona come indicatore/commentatore a rafforzare la carica straniante della scena. Come se non bastasse, anche la scritta "a single man" può essere fruttuosamente utilizzata nell'interpertazione della scena andando a creare ancora un contrasto contenutistico proprio con quello stesso gomitolo informe di biciclette.

ciao gulfis Ciao
Per non dimenticare,
Per non dimenticare, di Davì commento di surgeon

Il titolo guida l'osservatore nell'interpretazione di un'inquadratura ampia, dove la scritta sul muretto, ben disposta centralmente, attira l'attenzione per via della sua posizione e del suo naturale valore informativo. Nei piani che recedono abbiamo un paesaggio marino con un pescatore al di là di una ringhiera metallica, un traghetto, una zona portuale, delle colline sullo sfondo. Le fronde degli alberi in alto ed il primo piano ampio e scuro, incorniciano la scena panoramica, dove l'effetto cromatico domina l'intero taglio e ne sancisce il carattere altamente surreale. Un linguaggio visivo che non riesce a comunicare in maniera univoca le vere intenzioni dell'autore e lascia una sensazione di incomprensione su una scena dal debole contenuto Street and Life. Viene naturale collegare il titolo a quella scritta ma al tempo stesso non si capisce a che cosa serva l'artificio della dominante cromatica: forse a migliorare l'impressione di un ricordo? Non credo sia funzionale come scelta. Forse l'autore può aiutarci con le parole a capire le sue vere intenzioni.
passaggio
passaggio di taker commento di surgeon

L'istantanea propone una scena urbana densa di elementi visivi senza che nessuno di questi possa diventare un vero soggetto fotografico. Il titolo tenta debolmente di aiutare lo spettatore alla ricerca degli elementi su cui fare attenzione: forse il "passaggio" pedonale in primo piano, o forse il "passaggio" di un uomo con ombrello sul marciapiede, oppure il "passaggio" che si realizza fra le quinte sceniche rappresentate dai palazzi sui lati del fotogramma, molto scuri, e il palazzo rosa, ben illuminto, del piano che recede. Tutte ipotesi in antagonismo fra di loro. Comunque da nessuna di queste interpretazioni visive emerge un valido contenuto Street o Life. Anche se il titolo fosse stato omesso, la moltitudine di elementi visivi non avrebbe aiutato la lettura del testo visivo.

ne aspetto altre taker
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