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Lia_1442 di L_Eretico commento di Staff Photo4U |
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Complimenti L_Eretico, la tua foto e' stata scelta dallo Staff come Foto della Settimana dal 24 al 30 Luglio 2023 della sezione "Eros & Nudo"
Potrai vedere tutte le altre Foto della Settimana delle varie sezioni, cliccando sulla miniatura della Foto della Settimana ospitata in Home Page, oppure dalla pagina Le migliori della settimana.
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Lia_1442 di L_Eretico commento di L_Eretico |
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Tiziano, grazie mille per il passaggio ed il gradito commento. E' sempre utile confrontarsi con altre chiavi di lettura. La mia mia intenzione era senz'altro quella di mettere in evidenza la sensualità che Lia sa esprimere "naturalmente" grazie al corpo statuario, ma alla tortura della crocifissione non ci avevo pensato. Parere interessante  |
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Lia_1442 di L_Eretico commento di onaizit8 |
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Che dire, una foto molto erotica. La ragazza ha un corpo giovane e snello e un seno a dir poco conturbante. Mi piace anche l'ambientazione così' ruvida e povera, quasi che fosse inchiodata al legno in una sorta di crocifissione sensual-sessuale. Le luci e le loro ombreggiature mettono bene in risalto il tutto.
Grande scatto per me. Bravo. Tiziano  |
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Lia_1442 di L_Eretico commento di L_Eretico |
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Un soffio di vento inaspettato ha celato il viso di Lia proprio al momento dello scatto ... sarà stato un caso fortunato, o sfortunato? Un plus, o un minus? Ditemi voi ...
Suggerimenti e critiche sempre ben accetti  |
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Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di gfalco |
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C'è un doppio fascino nella tua immagine e nella descrizione: l'analogico e il grande formato.
Grazie per averla condivisa e con essa un frammento di nostalgico passato.
Per inciso, la pellicola in questione è tuttora facilmente reperibile praticamente in tutti i formati, comprese le varie misure piane.
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Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di onaizit8 |
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Cromie e sensazioni del bianco e nero che solo la pellicola riesce a restituire e che amo tanto perchè tanto ho amato in camera oscura sviluppare e stampare.
Quanto ti capisco.
Mi piace. bella. Ciao, Tiziano  |
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Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di Dorian Gray |
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L_Eretico ha scritto: | Ciao Sergio, innanzitutto ti ringrazio per il passaggio ed il commento, molto gradito. Cerco di rispondere nel modo più chiaro possibile ai tuoi quesiti:
La Ilford FP4 Plus 125 era una pellicola negativa in bianco e nero. Non si tratta quindi di una conversione, ma di uno scatto nativo in BN.
L'Epson Perfection Photo 3200 era uno scanner piano con possibilità di acquisire pellicole fotografiche tramite appositi adattatori. E' lo strumento che utilizzai per fare la scansione del negativo: evidentemente, il nome veniva registrato nei dati exif del file risultante.
Le pellicole piane, dette anche erroneamente "lastre" (le lastre propriamente dette erano supporti in vetro sottile, su cui i fotografi di fine '800 - primi '900 stendevano manualmente l'emulsione fotosensibile), sono pellicole confezionate non in rullo, ma singolarmente (ecco perchè piane): con una ci fai una singola posa. Esistevano in vari formati, variabili dal "piccolo" 4x5 pollici (10x12 centimetri) al mitico 8x10'', quello usato da Ansel Adams.
Per impressionarle occorrevano apparecchi cosiddetti "di grande formato", a banco ottico oppure folding. Quella usata da me per questa foto, una Sinar F, era un apparecchio a banco ottico "portatile", per così dire. Per utilizzarlo in esterni, occorreva un treppiedi veramente solido! Io usavo un Manfrotto 058. Scattai con una focale di 180mm, che su quel formato equivale a 50mm su FF. Allego le immagini della scatola contenente le pellicole e della fotocamera.
Non sono sicuro nemmeno io che "paesaggio" sia la sezione giusta, anche se, di fatto, trattasi di una porzione di paesaggio. Mi rimetto, ovviamente, alle valutazioni dello staff, che nel caso sposterà dove più consono.
Mi piacerebbe poterti dire di più sul grande formato e sul suo utilizzo (un mondo davvero affascinante), ma l'argomento è troppo vasto e - soprattutto - è stato trattato da autori e da tecnici ben più qualificati del sottoscritto. Se fossi interessato, penso che in rete si trovi un sacco di roba. Autorevoli, nella nostra lingua, le pubblicazioni di Valerio Lombardi Vallauri e di Michele Vacchiano (che è stato il mio mastro, colui che mi ha insegnato ad adoperarlo sul campo). Perdonami la prolissità e grazie ancora per il commento  |
Ti ringrazio tantissimo per aver speso tanto tempo per me.
Mi rendo conto che, per un profano quale io sono, è un argomento vastissimo ed al contempo affascinante.
Molto interessante il passaggio da pellicola a scansione, le informazioni sulla attrezzatura.
Chissà che le tue parole, mi ripeto, molto gradite, non siano il seme di una nuova curiosità che mi spinga ad esplorare, capire, il mondo analogico.
Ancora grazie |
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Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di L_Eretico |
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Dorian Gray ha scritto: | Bella proposta, "ben disegnata".
Immagino ci sia stata anche una conversione in b&n, che mi sembra ben fatta.
Qualche dubbio se "paesaggio" possa essere la sessione giusta.
P.S. Ma Epson perfection non è una stampante?!
Ho letto la tua descrizione ma, da digitale, non ho capito molto.
Per favore, mi daresti qualche dettaglio in piu?
Sono molto curioso circa l'analogico.
Grazie  |
Ciao Sergio, innanzitutto ti ringrazio per il passaggio ed il commento, molto gradito. Cerco di rispondere nel modo più chiaro possibile ai tuoi quesiti:
La Ilford FP4 Plus 125 era una pellicola negativa in bianco e nero. Non si tratta quindi di una conversione, ma di uno scatto nativo in BN.
L'Epson Perfection Photo 3200 era uno scanner piano con possibilità di acquisire pellicole fotografiche tramite appositi adattatori. E' lo strumento che utilizzai per fare la scansione del negativo: evidentemente, il nome veniva registrato nei dati exif del file risultante.
Le pellicole piane, dette anche erroneamente "lastre" (le lastre propriamente dette erano supporti in vetro sottile, su cui i fotografi di fine '800 - primi '900 stendevano manualmente l'emulsione fotosensibile), sono pellicole confezionate non in rullo, ma singolarmente (ecco perchè piane): con una ci fai una singola posa. Esistevano in vari formati, variabili dal "piccolo" 4x5 pollici (10x12 centimetri) al mitico 8x10'', quello usato da Ansel Adams.
Per impressionarle occorrevano apparecchi cosiddetti "di grande formato", a banco ottico oppure folding. Quella usata da me per questa foto, una Sinar F, era un apparecchio a banco ottico "portatile", per così dire. Per utilizzarlo in esterni, occorreva un treppiedi veramente solido! Io usavo un Manfrotto 058. Scattai con una focale di 180mm, che su quel formato equivale a 50mm su FF. Allego le immagini della scatola contenente le pellicole e della fotocamera.
Non sono sicuro nemmeno io che "paesaggio" sia la sezione giusta, anche se, di fatto, trattasi di una porzione di paesaggio. Mi rimetto, ovviamente, alle valutazioni dello staff, che nel caso sposterà dove più consono.
Mi piacerebbe poterti dire di più sul grande formato e sul suo utilizzo (un mondo davvero affascinante), ma l'argomento è troppo vasto e - soprattutto - è stato trattato da autori e da tecnici ben più qualificati del sottoscritto. Se fossi interessato, penso che in rete si trovi un sacco di roba. Autorevoli, nella nostra lingua, le pubblicazioni di Valerio Lombardi Vallauri e di Michele Vacchiano (che è stato il mio mastro, colui che mi ha insegnato ad adoperarlo sul campo). Perdonami la prolissità e grazie ancora per il commento  |
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Riflessi sulla lanca di L_Eretico commento di Dorian Gray |
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Bella proposta, "ben disegnata".
Immagino ci sia stata anche una conversione in b&n, che mi sembra ben fatta.
Qualche dubbio se "paesaggio" possa essere la sessione giusta.
P.S. Ma Epson perfection non è una stampante?!
Ho letto la tua descrizione ma, da digitale, non ho capito molto.
Per favore, mi daresti qualche dettaglio in piu?
Sono molto curioso circa l'analogico.
Grazie  |
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