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katalekticos di andy-capp commento di andy-capp |
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felixbo....non lo so perché l'ho messa in ritratti!! Pensavo di averla messa in varie come le altre Probabilmente quello che vedi a destra è una macchia di luce, o del muro, non ricordo c'è comunque sul file originale e io non clono mai nulla Non che sia contrario a priori ma perché non ho voglia. I miei scatti devono andar bene in fase di ripresa se no vanno in una cartella con su scritto controllare che il più delle volte è l'anticamera del cestino:-) |
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katalekticos di andy-capp commento di andy-capp |
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si mauro. E' una scelta precisa quella del "fuori fuoco", se guardi le altre della serie sono tutte sfuocate e sfuocate in fase di ripresa in post non ci sono tagli ne interventi se non il viraggio e nel caso di questa un'ulteriore esposizione per aumentare le zone di luce. |
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katalekticos di andy-capp commento di andy-capp |
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Ciao Mauro8, mi piacerebbe sapere cosa intendi per "concetto psicologico" e che tipo di "contenitore" sarebbe? Cioè dentro questo contesto che ci sta? Ma soprattutto per concetto fotografico cosa intendi? E ancora che ci sta nel contesto fotografico? Soltanto i paesaggi? O ci sta meglio una bella donna?
Abbi pazienza ma un commento del genere mi fa ribrezzo. Non vuol dire nulla. E soprattutto mi fa ribrezzo perché è sbrigativo e senza alcun senso. Se tu mi avessi detto che non ti piaceva, faceva nulla, la fotografia è soggettiva, deve saper suscitare emozioni. Se a te non le suscita mica me la prendo. Il mondo è pieno di individui e d'individualità con gusti diversi.
Io sono iscritto a un circolo fotografico FIAF da un pezzo ormai, e quando due anni fa iniziai il mio lavoro sugli ex Ospedali Psichiatrici portai al circolo in discussione alcuni scatti che poi sono andati a comporre un libro. In quell'occasione un socio guardò le mie foto e disse: "mica siamo dallo psichiatra qui, siamo in un circolo fotografico!" Lui è sempre al circolo fotografico e Gianni Barengo Cadin, che ha fotografato, insieme alla Carla Cerati, i "matti", in quel bellissimo libro che è "morire di classe" è uno dei fotografi più bravi di Italia e forse anche più in la. Nel mio circolo c'è anche Enzo Cei, fotografo magnum, e anche lui ha fotografato i matti mica è un tema nuovo ce ne sono a vagoni n.d.r). Se per fotografia con la F maiuscola s'intende i fiori, i paesaggi formato cartolina, le belle tope, lo still-life del pollo Amadori, io posso affermare in tutta onestà di non essere un fotografo e dirò di più, non voglio esserlo. |
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katalekticos di andy-capp commento di andy-capp |
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Marengo: hai ragione, in un ragionamento "normale" avrei forse fatto come dici tu. Di solito tendo a non esporre eccessivamente o cmq lascio sempre che le zone siano sempre leggibili. Ma in questo caso non m'interessa la leggibilità, nemmeno la nitidezza, quello che volevo evidenziare è proprio il buio e la luce, il bianco e nero, lo jng e lo jang (no so se è scritto corretto). Questa faccia doveva essere divisa in due dall'essere e il non essere, una sorta di bilico. Un po come è un catatonico. In un limbo. |
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katalekticos di andy-capp commento di andy-capp |
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Faccio sempre salva per il web e ho sbagliato l'opzione di salvataggio non c'è un motivo. E' andata così.
Grazie!  |
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la smorfia: 75 di andy-capp commento di andy-capp |
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Forse hai pure ragione "venezian"! Però son partito con l'idea di sfuocare sempre e non avere mai scatti nitidi. E' l'idea che ho in testa che mi ha fatto lavorare così. Magari a fuoco, senza mossi eccessivi, nitide avrebbero reso meglio, ne sono sicuro ma quando prendo un "fittone" e cioè una fissa non ci esco più. E pensa che è tutto in fase di ripresa per cui nn posso nemmeno dire che prima o poi utilizzerò quelle "buone"- E non mi dire: "ma falle a fuoco e nitide e poi le sfuochi in post no?" No mai! non ci riesco!!!!
Grazie!! ohhhh se capiti in Toscana non ti scordar di me! Un birra ci sta sempre! ( non sono un bella topa ma due discorsi a bischero, una birra, un sacchettino profumato, non hanno mai fatto male a nessuno!) |
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la smorfia: 75 di andy-capp commento di andy-capp |
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nella smorfia travestirsi da pagliaccio indica l'agire con astuzia, con inganno, in modo disonesto e il numero è 10. Però è vero anche quello che dici tu che il 10 indica i fagioli, ma io l'ho associato a un numero legato ai sogni
Grazie a tutti |
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la smorfia: 75 di andy-capp commento di andy-capp |
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Grazie mauro, ne ho uno "stonfo"!! Diciamo che potrei arrivare a roma se le metto in fila, il lato lungo è circa 70cm
Andrea non lo so non lo vedo ma è probabile, non riesco a capire quale dici
Si assomiglia a It, infatti ne ho una con quel titolo e ne ho una sempre dello stesso pagliaccio con il titolo: la smorfia: 10 che visto che l'hai tradotto lo metti te il significato. Poi questa lo posto domani
Ciao |
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sequence di vel3n0 commento di andy-capp |
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un ruzzino in toscano è un gioco, questo però non vuole dire che non sia un gioco ben fatto che a me non emoziona |
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Venezia: mascheraia di robyc69 commento di andy-capp |
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l'ho aperto per commentare: " accidenti un altro su Venezia avete rotto ma che siete tutti di Venezia qui?" Invece mi sono trovato davanti delle belle immagini, commentabili più o meno tecnicamente o emotivamente ma pur sempre belle e fatte bene. sono immagini che ci raccontano altro, che non si mescolano tra le milioni di foto sui carnevali. In modo, mi viene da dire snob, quasi aristocratico, come il carnevale di Venezia, sei andato a cercare un spicchio di racconto fuori dal coro e già per questo meriti un applauso, inoltre l'hai fatto con buon gusto e attenzione. Bravo. L'unico "appunto" che ti posso fare è che sono poche, sono rimasto con la voglia di vederne altre.
Ciao Giacomo. |
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sequence di vel3n0 commento di andy-capp |
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Quella d'apertura è bella. Le altre sono un "ruzzino" che non mi dice nulla.  |
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un po' di buon sano carnevale veneziano! di lolly56stk commento di andy-capp |
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Io voglio farci un paio di considerazioni.
Tecnicamente non sono male. Ma sai ci vuole poco adesso a non sfuocare, a non sottoesporre. Con gli automatismi, con le digitali tutto viene più spontaneo. Queste foto starebbero bene a corredo di una pubblicità di una nota casa produttrice di macchine fotografiche digitali che recita: "non pensare: scatta". Siamo in periodo di carnevale, io sono di origini lucchesi per cui conosco bene il clima carnevalesco, anche se quello viareggino è sostanzialmente diverso da quello veneziano. Viareggio è più popolare, quasi casareccio , se non fosse per l'imponenza dei carri allegorici e l'impegno costante e l'arte dei carristi.
Quello però che non noto in questi scatti è la personalità del fotografo/a. Sono impersonali, nulla che un qualsiasi turista non poteva ritrarre. Immagini "ingenue" che si possono benissimo reperire a tonnellate su internet e fresche di giornata. Per cui regge poco anche il fatto originalità ed esclusività, considerata poi la massa di macchinette fotografiche che slampeggiano a Venezia in questo periodo
Io credo che chi ama la fotografia, sia professionista, sia amatore, sia alle prime armi dovrebbe imporsi di raccontare il suo carnevale e non quello di tutti. Non sei dentro, non hai mai cercato una visione "altra" addirittura hai fotografato le maschere in posa per altri. Non vedo un ricerca e quando la foto è priva di ricerca, d'interpretazione per me è priva del 90% del suo valore.
Queste sono solo foto a fuoco a volte esposte bene, altre un po' meno, per i colori brillanti sarebbe un problema della macchina se non venissero con la luce che avevi radente, al tramonto. Le uniche foto che presentano una certa attenzione alla tua visione delle cose sono quelle in controluce, se pur banalotte sono farina del tuo sacco e non "distratto scattare".
Ciao Giacomo |
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