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Commenti di vittorione
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
litorale romano
litorale romano di vittorione commento di S R

Accidenti che stupendo Portfolio mi stava per sfuggire...

Nove foto, una più bella dell'altra... tanto che più volte ho ricominciato a guardarle senza che me ne rendessi conto, un loop infinito... come ipnotizzato Argh!

Rigorose, geometriche, "palpabili"... tonalità delicate ma, nello stesso tempo, energiche e decise... non pensavo fosse possibile Rolling Eyes

Intelligente e molto valida l'idea di inserire tutte le miniature nella foto di presentazione del Portfolio... bravissimo Vittorio Ave

Ciao
litorale romano
litorale romano di vittorione commento di palozzo

Bellissime le composizioni e i colori.
Complimenti ottimo reportage!!
litorale romano
litorale romano di vittorione commento di mspinetti

ottimo lavoro Vittorio
preferisco sinceramente le prime foto 1/2/3/4 sono molto semplici pulite con dei forti punti di interessi dominati dalle diagonali le 1 e 3.
Ottimo lavoro
Ciao Marco
Barcelona - Fundació Joan Miró
Barcelona - Fundació Joan Miró di vittorione commento di S R

huncke ha scritto:
....non sono convinto della luminosita del muro dietro le sculture, troppo breve lo scarto di contrasto tra il piedistallo bianco e il suo perdersi perdendo quasi di definizione per l'estremità alta della foto.


Prima o poi doveva toccare anche a te caro Vittorio... pensavi di scampartela? Very Happy

Scherzi a parte, pensandola come Huncke ho voluto "vederci chiaro"... toccare con mano come mio solito insomma.

Oltre la zona troppo chiara ho visto anche una leggera dominante rosè così ho provato a correggerle entrambe.
Essendo due correzioni minime ho dovuto creare un'animazione, un blink insomma, in modo che si possa discriminare bene la sottile differenza tra le due foto.

Eccetto queste "inezie per malati mentali aggravati dal caldo eccessivo" è una gran bella Street Vittorio, complimenti Un applauso

Ciao

Barcelona - Fundació Joan Miró
Barcelona - Fundació Joan Miró di vittorione commento di caracol

Notevole la declinazione in forme diverse (scrittura, immagine reale, traduzione artistica) della mano.
Come scritta, si può intendere alla latina: Manu cioè "con la mano", e introduce il gesto di spiegazione della madre. La statua poi ne ha due, una stilizzata e l'altra in un gesto tutto da decifrare, ma vorrei leggerlo come approvazione riferita a far conoscere l'arte ai bambini senza aspettare le ore scolastiche.
Smile
Barcelona - Fundació Joan Miró
Barcelona - Fundació Joan Miró di vittorione commento di Susanna.R

Vittorio: ma dentro non si puo' fotografare..come hai fatto? La reflex fa' pure rumore...
Se penso che io ho tenuto la macchina chiusa in borsa tutto il tempo... Smile
Ne hai altre?
Di questa mi piace molto la posizione raccolta del bambino, tutto intento ad ascoltare la spiegazione, ed il parallelismo con la posizione materna, che si fa' piccola accanto al figlio (presumibilmente)...
Barcelona - Fundació Joan Miró
Barcelona - Fundació Joan Miró di vittorione commento di Massimo Tolardo

Ma che bella Vittorio, non faccio fatica a immaginarmi il bambino letteralmente rapito dalla lezione della ragazza. Quella mano poi, mi sembra che tutto ci ruoti intorno.
Ciao
Barcelona - Fundació Joan Miró
Barcelona - Fundació Joan Miró di vittorione commento di huncke

mi piace la pulizia, il rigore, con cui é stata trattata la composizione, un rigore gentile non aggressivo. Il contrasto tra sculture, ossute che rompono l'aria con strutture, secche e improbabili, con le forme piene dei corpi, la maglia con la scritta gialla, riporta un mondo certo quotidiano dove si parla di calcio e si cucina: ma c'é quel gesto, quella mano alzata a spiegare, e forse un poco a fermare questi esseri improbabili, che improvvisamente e metaforicamente si congiunge quasi a diventare un traite d'union, con le rappresentazioni di Mirò, in special modo con quell'altra mano che spunta sulla destra della prima scultura, che sicuramente andrà a stringere da li poco.
I quadrati del pavimento, rendono integrata e ordinata la rappresentazione: non sono convinto della luminosita del muro dietro le sculture, troppo breve lo scarto di contrasto tra il piedistallo bianco e il suo perdersi perdendo quasi di definizione per l'estremità alta della foto.
ciaoo vittorione Smile
Barcelona - Fundació Joan Miró
Barcelona - Fundació Joan Miró di vittorione commento di vittorione

Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Stazione di Torrimpietra
Stazione di Torrimpietra di vittorione commento di vittorione

Mario, io ti ringrazio sinceramente per il tempo e l'intelligenza che hai impiegato in considerazioni intorno a questo mio scatto (e non solo), per le tue ampie ed articolate argomentazioni, per lo stimolo che se ne può trarre.
Un caro saluto, Vittorio.
Stazione di Torrimpietra
Stazione di Torrimpietra di vittorione commento di Mario Zacchi

Letterale significa che la lettura (non acrobatica) appoggia esplicitamente su quel che c' è "scritto", intendendo con ciò (si tratta di immagini) quello che è raffigurato.
Significa inoltre che questa lettura prevale su tutto, quando addirittura non ostacola altre interpretazioni.

Finalmente sei tornata.
Cipi mi sei mancata.


A parte che chi l' ha scritta ha dato prova di non avere alcuna fantasia, visto che ha imbrattato i muri di un "stazione", dove notoriamente si va e, guarda un po', si torna, senza offrirci in cambio almeno qualcosa che non fosse l' ovvio, vedere affiancata a questa scritta una signora che "le va incontro" appare scontato e perciò suggerisce una ridondanza: non sappiamo se è così, vale a dire che non sappiamo se la signora è tornata o sta partendo e quindi se si tratta di ridondanza autentica; ma certamente è una ridondanza percepita perché il "titolo" ci dice che è tornata, opponendosi a qualsiasi altra lettura (non acrobatica o tesa ad arricchire la proposta solo lato osservatore).

Il tanto vituperato titolo nelle street, in foto fatte così ci entra di fatto: nella costruzione, nella genesi, nelle scritte che altro non sono che titoli se così esplicitamente legati al significato che si vuole veicolare. E' questo che rende, foto così, letterali.

Ci sono tanti esempi, basta sfogliare pagine o vedere mostre, di fotografia street (per non parlare di quella concettuale) che non nasce necessariamente solo su queste basi che sono certamente un primo approccio istruttivo su cosa significa costruire con ciò che si trova in giro dei significati; ma che vedere come la migliore espressione del genere (mi riferisco al modo in cui vengono esaltate nei commenti) come quello che bisogna cercare in giro per fare una bella foto street, equivale a credere e a lasciar credere che si possa considerare un buon romanzo un lungo tema delle superiori.

PS: come ho già detto prima la scritta nessuno la può togliere; la discussione serve solo a proporre di guardare riflettendo un po' sul fatto che questo scatto (e simili) è sostanzialmente corretto, ma è ciò che a chiunque legga un po' di pagine di forum viene in mente di fare nel momento in cui dice: voglio fare foto street. Serve quindi a ricordare che si può (e si dovrebbe) cercare di essere più freschi, di inventare, di cercare, perché si tratta pur sempre di un genere di fotografia creativa che vive di sottigliezza e non di palesi dichiarazioni. Se poi ci casca lo scattino da allenamento va bene; a patto, secondo me, che non lo si ritenga altro.

Allego la foto con la scritta resa incomprensibile a corollario
Roma - via dei Fori Imperiali
Roma - via dei Fori Imperiali di vittorione commento di tafy

vittorioneroma2 ha scritto:


P.S. - Per tutti e per pura cronaca: ho cercato un po' e parrebbe trattarsi di Traiano, non di Cesare. (La marca del telefonino della signora invece non la so. Wink )
Ciao

Su Traiano penso di poterti dare ragione Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy Very Happy
Roma - via dei Fori Imperiali
Roma - via dei Fori Imperiali di vittorione commento di vittorione

Mario Zacchi ha scritto:
mmmm .... se la "foto d' autore" (nell 'accezione classica di questa espressione) in questo genere è diventata lo scatto letterale, mi sa che dobbiamo rivedere la storia e pure tutte quelle ambiziose righe di firma che citano HCB ad ogni piè sospinto. Ops Via ... un po' di realismo e di autocontrollo, anche per riconoscere a Vittorio l' essere stato coerentemente autocritico sulla metodologia. Per quanto mi riguarda se anche fossi stato a tu per tu con cesare (?) e la signora la sostanza non sarebbe cambiata: è una foto dal contenuto ormai predisegnato dai manuali che si fa per allenarsi o perché li si hanno in mente. Non ha elementi di equivoco che lo rendano in qualche modo interessante oltre la letteralità. E' gradevole esteticamente, ma questo non basta. Per comprende la valenza di foto scattate con questi approcci, bisogna che un autore ci riempia una parete come si fa in una mostra e misurare il tempo che un osservatore, mediamente scafato, dedica all' osservazione prima di passare ad altra sala. Ho detto scafato, ma personalmente direi anche un osservatore normale (non volevo esagerare). La povertà di orizzonte (ma anche il valore, all' opposto) si percepisce a prescindere dalla scafatura, se si aumenta il numero di foto da guardare tutte insieme. Guardandone una alla volta il discorso cambia perché non emerge bene il pensiero (che qui sta per metodo e risultato) di un autore ed un singolo scatto si apprezza per il contingente e basta che in questo caso è un puro e semplice, gradevole, gioco di forme.

Vittorio, scusa la critica, ma o facciamo le cose sul serio, con i commenti, o tanto vale che non commentiamo, noi commentatori.


Caro Mario, ancora una volta ti ringrazio per il ricco e stimolante commento. Sono d'accordo con te: lasciamo stare la Foto d'Autore e i Grandi Maestri ché è meglio, in questa come in tantissime altre occasioni. Non fatico a concordare con te su molte delle cose che dici (attendendo delucidazioni sui concetti di "scatto letterale" e di "letteralità" di cui in questa e nell'altra mia foto parli ed il cui senso esatto, per un mio limite, non mi è ben chiaro Grat Grat ).
Nel mio piccolo rivendico però la piena legittimità di un uso della fotografia che, a testa alta, produca anche questo, foss'anche soltanto per una rapida, divertita e superficiale occhiata per poi passare ad altro.
Un caro saluto.

P.S. - Per tutti e per pura cronaca: ho cercato un po' e parrebbe trattarsi di Traiano, non di Cesare. (La marca del telefonino della signora invece non la so. Wink )
Ciao
Roma - via dei Fori Imperiali
Roma - via dei Fori Imperiali di vittorione commento di vittorione

tafy ha scritto:
Qui siamo sulla foto d'autore (e sperando che il paragone non ti offenda) siamo a livello di Forattini fotografico (probabilmente sarebbe stata ottima anche in BN, quisquilie che però lasciano il tempo che trovano).
Non solo la foto manifesta l'evidente humor del gesto ma è straordinariamente ripartita e suddivisa in settori ( la statua con la donna, che oltre al gesto sono posizionati il due punti speculari della foto, l'albero che s'incrocia con l'ombra dell'altro, il punto di ripresa).
Se sei riuscito a cogliere tutto questo senza una seppur minima programmazione sei stato straordinario e meriti 10 e lode!
Un saluto, Antonio Smile

Antonio ti ringrazio tantissimo (ma lasciamo da parte le foto d'Autore e... non so quanto buon fotografo fosse Forattini Very Happy ). Sei veramente gentilissimo.
In realtà ero ad una distanza tale dalla scena da non poter programmare niente (e anche volendo telefonare alla signora per mettermici d'accordo aveva evidentemente il telefonino impegnato in altro uso Triste ).
Grazie ancora Ciao
Stazione di Torrimpietra
Stazione di Torrimpietra di vittorione commento di vittorione

Mario Zacchi ha scritto:
Mi permetto una critica da profano. La cosa che trovo meno azzeccata di questa foto e di come è stata costruita è quella scritta che purtroppo sembra il motore dello scatto (ma chiedo conferma perché è una mia supposizione, fatta osservando -per quel che mi è stato possibile - il tuo modo molto letterale di fare e di leggere street). Dico purtroppo perché la bontà della foto per me sta nell’ impalpabile che nasce dalla commistione tra la prospettiva drammatizzata, la rivisitazione del significato dei muri, quella certa indeterminazione della figura che non ci volge lo sguardo, i colori dimessi, il non luogo come motore di meta livelli di lettura. Sicché, premesso che la scritta stava lì e nessuno l' avrebbe potuta togliere, "se" tutto quello che ci hai visto (e che sembra ci vedano i vari intervenuti) fosse mai stata solo la possibilità di mettere insieme la signora con le borse e la scritta lo troverei riduttivo del valore della foto e troverei incidentale invece ciò che essa ha di buono che sarebbe venuto semplicemente in dote. In definitiva la trovo una bella foto, ma niente affatto per presenza della scritta che, anzi, sembra il capriccio di un guastafeste.

Mario, ti ringrazio per la tua critica "da profano" con la quale poni questioni assai interessanti sulle quali tenterò di esporre il mio punto di vista... ancor più "da profano". Non sono sicuro di aver ben compreso cosa tu intenda quando parli del mio "modo letterale di fare e di leggere street", ma provo a supporre che tu evidenzi in questi miei scatti un'attenzione preminente per gli aspetti esteriori messi al servizio in fin dei conti di un messaggio semplice, facile, superficiale, privo di Contenuti veri. In soldoni un discreto fumo in assenza, o quasi, di arrosto. E di conseguenza questi stessi criteri li applicherei accingendomi a commentare le foto di street. (Ma correggimi se ho interpretato male; può darsi che questo sia semplicemente quello che dopotutto, e con una certa ragione, penso io stesso Wink ).
Nella foto in questione è evidente che non è possibile prescindere dalla scritta. Non lo è per l'osservatore né poteva esserlo per l'autore. Ma, al contrario di quanto tu legittimamente sostieni io ho un diverso punto di vista e vedo questo elemento della scritta in perfetto accordo con le qualità che tu molto attentamente individui (laddove dici "la bontà della foto per me sta nell’impalpabile che nasce dalla commistione tra la prospettiva drammatizzata, la rivisitazione del significato dei muri, quella certa indeterminazione della figura che non ci volge lo sguardo, i colori dimessi, il non luogo come motore di meta livelli di lettura"). Ho l'impressione cioè che il messaggio scritto funga, concordemente e coerentemente con gli elementi formali, da acceleratore e non da freno al senso della foto. La presenza di quella scritta può suscitare reazioni diverse (vedi le letture ora in chiave umoristica ora malinconica), ognuno può vederci e ci vede un racconto diverso, ma come sia da questo "capriccio di un guastafeste" non si può prescindere: senza avremmo sotto gli occhi tutt'altra foto (non so se migliore).
Grazie davvero per avermi costretto a ri-guardare questa foto (e non solo) con occhi diversi e avermi dato l'occasione preziosa di riflettere sulle tue stimolanti osservazioni.
Ciao.
Roma - via dei Fori Imperiali
Roma - via dei Fori Imperiali di vittorione commento di Mario Zacchi

mmmm .... se la "foto d' autore" (nell 'accezione classica di questa espressione) in questo genere è diventata lo scatto letterale, mi sa che dobbiamo rivedere la storia e pure tutte quelle ambiziose righe di firma che citano HCB ad ogni piè sospinto. Ops Via ... un po' di realismo e di autocontrollo, anche per riconoscere a Vittorio l' essere stato coerentemente autocritico sulla metodologia. Per quanto mi riguarda se anche fossi stato a tu per tu con cesare (?) e la signora la sostanza non sarebbe cambiata: è una foto dal contenuto ormai predisegnato dai manuali che si fa per allenarsi o perché li si hanno in mente. Non ha elementi di equivoco che lo rendano in qualche modo interessante oltre la letteralità. E' gradevole esteticamente, ma questo non basta. Per comprende la valenza di foto scattate con questi approcci, bisogna che un autore ci riempia una parete come si fa in una mostra e misurare il tempo che un osservatore, mediamente scafato, dedica all' osservazione prima di passare ad altra sala. Ho detto scafato, ma personalmente direi anche un osservatore normale (non volevo esagerare). La povertà di orizzonte (ma anche il valore, all' opposto) si percepisce a prescindere dalla scafatura, se si aumenta il numero di foto da guardare tutte insieme. Guardandone una alla volta il discorso cambia perché non emerge bene il pensiero (che qui sta per metodo e risultato) di un autore ed un singolo scatto si apprezza per il contingente e basta che in questo caso è un puro e semplice, gradevole, gioco di forme.

Vittorio, scusa la critica, ma o facciamo le cose sul serio, con i commenti, o tanto vale che non commentiamo, noi commentatori.
Stazione di Torrimpietra
Stazione di Torrimpietra di vittorione commento di Mario Zacchi

Mi permetto una critica da profano. La cosa che trovo meno azzeccata di questa foto e di come è stata costruita è quella scritta che purtroppo sembra il motore dello scatto (ma chiedo conferma perché è una mia supposizione, fatta osservando -per quel che mi è stato possibile - il tuo modo molto letterale di fare e di leggere street). Dico purtroppo perché la bontà della foto per me sta nell’ impalpabile che nasce dalla commistione tra la prospettiva drammatizzata, la rivisitazione del significato dei muri, quella certa indeterminazione della figura che non ci volge lo sguardo, i colori dimessi, il non luogo come motore di meta livelli di lettura. Sicché, premesso che la scritta stava lì e nessuno l' avrebbe potuta togliere, "se" tutto quello che ci hai visto (e che sembra ci vedano i vari intervenuti) fosse mai stata solo la possibilità di mettere insieme la signora con le borse e la scritta lo troverei riduttivo del valore della foto e troverei incidentale invece ciò che essa ha di buono che sarebbe venuto semplicemente in dote. In definitiva la trovo una bella foto, ma niente affatto per presenza della scritta che, anzi, sembra il capriccio di un guastafeste.
Roma - via dei Fori Imperiali
Roma - via dei Fori Imperiali di vittorione commento di tafy

Qui siamo sulla foto d'autore (e sperando che il paragone non ti offenda) siamo a livello di Forattini fotografico (probabilmente sarebbe stata ottima anche in BN, quisquilie che però lasciano il tempo che trovano).
Non solo la foto manifesta l'evidente humor del gesto ma è straordinariamente ripartita e suddivisa in settori ( la statua con la donna, che oltre al gesto sono posizionati il due punti speculari della foto, l'albero che s'incrocia con l'ombra dell'altro, il punto di ripresa).
Se sei riuscito a cogliere tutto questo senza una seppur minima programmazione sei stato straordinario e meriti 10 e lode!
Un saluto, Antonio Smile
Roma - via dei Fori Imperiali
Roma - via dei Fori Imperiali di vittorione commento di vittorione

Sisto, Luigi, Giuseppe grazie per i graditissimi commenti.
Colpo d'occhio, sì, forse... ma, ammettiamolo, anche botta di...
Per fortuna a volte per strada trovi anche gente molto collaborativa Wink .
Ciao a tutti e ancora grazie.
P.S. - Per quanto riguarda la titubanza (evidentemente infondata Ops ) sulla sezione in cui inserirla devo dire che la ritengo comunque una Street impura, se non altro perché contraddice una quasi condizione, quella cioè di essere il più possibile sulla scena, mentre questa l'ho ripresa da lontanissimo con un 300 (equivalente a 450 sul full frame!): roba da caccia fotografica. E poi, non so: in genere mi sembra di saper decifrare meglio le foto altrui che le mie Rolling Eyes .
Ciao
Roma - via dei Fori Imperiali
Roma - via dei Fori Imperiali di vittorione commento di Perretta Giuseppe

Mi unisco l coro di complimenti per questo
splendido colpo d'occhio, ma non solo vi è
oltremodo una composizione bella ed efficace
che ci restituisce una street davvero ammirabile.
Complimenti Vittorio.
Un saluto.
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