|  | Commenti |
---|
 |
| |  |
boxe di Alfredo Caridi commento di marzai |
|
Alfredo Caridi ha scritto: | Grazie a tutti per gli apprezzamenti. Questo, è il mio primo portfoglio. Un modo di fotografare che ho sempre trovato ostico per me che ho sempre cercato di dare il massimo significato con una foto singola.
Il lavoro nasce dall'occasione di fare una serie di foto sulla boxe insieme ad altri fotografi (insieme come gruppo ma soli nel scattare ognuno in palestre diverse).
Non conoscevo nulla di questo mondo, se non i films citati da Clara nel suo commento. Frequentando le palestre, ho scoperto un nuovo mondo e persone che nulla avevano a che fare con i suddetti films. La violenza era totalmente assente, così come era assente ogni forma di competizione. La mia impressione era che i ragazzi combattessero contro se stessi e non contro un avversario. Per cui mi sono concentrato sui vari aspetti emotivi e tensioni psicologiche degli atleti.
Grazie a tutti.
A. |
a evitare fraintendimenti, rispecifico che il mio giudizio sul tuo lavoro, sotto il profilo fotografico, tecnico, è ampiamente positivo: immagini in cui il pathos è esemplarmente percepibile, con immediata e sicura efficacia rappresentativa; scatti eloquenti e ben trattati anche in pp ( grana ben utilizzata, ad esempio) ; e puntualizzo pure che apprezzo chi va in palestra a prendere a pugni un sacco per scaricare l'aggressività; provo invece un disprezzo viscerale e razionale per l' "attività" boxe (per quel che può valere un'opinione), com' è tuttora intesa, vale a dire glorificazione prezzolata della prevaricazione fisica fino alle estreme conseguenze. |
| |  |
| |  |
I proletari di Alfredo Caridi commento di jus |
|
Clara Ravaglia ha scritto: | Che dire.. appendo la fotocamera al chiodo!
Guardiamo e ammiriamo...
Ciao
Clara  |
Mi unisco a Clara  |
| |  |
| |  |
| |  |
boxe di Alfredo Caridi commento di Alfredo Caridi |
|
Grazie a tutti per gli apprezzamenti. Questo, è il mio primo portfoglio. Un modo di fotografare che ho sempre trovato ostico per me che ho sempre cercato di dare il massimo significato con una foto singola.
Il lavoro nasce dall'occasione di fare una serie di foto sulla boxe insieme ad altri fotografi (insieme come gruppo ma soli nel scattare ognuno in palestre diverse).
Non conoscevo nulla di questo mondo, se non i films citati da Clara nel suo commento. Frequentando le palestre, ho scoperto un nuovo mondo e persone che nulla avevano a che fare con i suddetti films. La violenza era totalmente assente, così come era assente ogni forma di competizione. La mia impressione era che i ragazzi combattessero contro se stessi e non contro un avversario. Per cui mi sono concentrato sui vari aspetti emotivi e tensioni psicologiche degli atleti.
Grazie a tutti.
A. |
| |  |
| |  |
| |  |
boxe di Alfredo Caridi commento di BIANCOENERO |
|
Un reportage che non è una storia di un solo combattente ma di molti creando un mix di reportage direi fantastico, mi è piaciuto da subito, sono ritornato indietro solo per ammirarle nuovamente.
Complimenti Alfredo, bellissimo e incisivo il biancoenero, ma anche le inquadrature raccontano molto bene.
P.S. ho editato il mio messaggio perché ho riletto il titolo e quindi non era consono al reportage stesso. |
| |  |
boxe di Alfredo Caridi commento di marzai |
|
esibizione e strumentalizzazione dell'aggressività della bestia uomo, vicendevole massacro e più lo massacri più sei bravo .. a quanto pare -dicono alcune scuole di psicopensiero - serve come valvola di sfogo per le pericolose megarepressioni e megafrustrazioni degli spettatori .. che peraltro guarda caso son paganti, e il giro di soldi non è poco .. significative e incisive immagini, unico mio appunto ne avrei aggiunta una con incluso un bel mazzo di banconote ..
siamo nel terzo millennio .. e tutto questo continua .. allegria !! |
| |  |
boxe di Alfredo Caridi commento di Bruno1986 |
|
Non posso che quotare Clara e Antonio. Un reportage di altissimo livello, su cui potremmo soffermarci lungamente. Tantissimi i piani di lettura formale e contenutistica. Personalmente, tra i tanti aspetti degni di nota, mi colpisce soprattutto la qualità dei b/n ( per quanto riguarda la forma ) e l'eccelsa capacità di ritrarre introspezioni ed emozioni umane ( per quanto riguarda i contenuto ).
Complimenti!  |
| |  |
boxe di Alfredo Caridi commento di Antonio Mercadante |
|
Un gran lavoro, ruvido mi viene da dire come chi mi ha preceduto, nel senso di tosto, buono il b/W, discreti i tagli. Mi piace molto l' interazione che hai saputo creare tra i soggetti e gli elementi. Le ultime tre portano in crescendo ad una bellissima chiusura. Non mi sento di portare alla discussione le eventuali piccole valutazioni sui tagli singoli perchè nel complesso trovo un lavoro molto valido. Complimenti  |
| |  |
boxe di Alfredo Caridi commento di Clara Ravaglia |
|
Aprire la sequenza con un ritratto ad un volto ragazzino, un viso che scarica però enorme energia potenziale con forza, sul sacco di allenamento, iniziare con con una età giovane, in cui una strada di lotta appare come la chiave magica per vincere anche nella vita.
E poi terminare con una visone di trionfo sfinito, sfiancato, svuotato di forza, a braccia abbandonate accanto ai trofei, ci lascia una eredità visiva , buona per mille riflessioni . Un lavoro appassionante di reportage, dedicato ad una carriera che ha certo i suoi momenti di esaltazione, come in ogni sport, se si seguono le regole di lealtà e rispetto, ma anche una disciplina che, in un passato non lontanissimo, è stato un ambiguo puntatore verso desideri di riscatto sociale, un mezzo di sfruttamento di ingenuità, una valvola di scarico per segrete frustrazioni o rabbia trattenuta nel quotidiano, un vagone dei miracoli nel treno della vita che passa una volta sola.
In mezzo stanno immagini di lotta sul ring molto ruvide e belle, di esaltazione dopo la vittoria, di lavoro costante e silenzioso di allenatori ,che agiscono dietro le quinte, molti con con pazienza e passione.
Si pensa al "colosso di argilla", si pensa a "Rocco e i suoi fratelli", ma sì, pure a "Creed" e certo a "Million Dollar baby" , e non certo ultimo si pensa a "Toro scatenato" e al suo sontuoso bianco e nero. C'è tanto e ancor tanto in questo tuo lavoro. Ma a me ha ricordato , pur tecnicamente diverso in stile e latitudine , ma per tanta sostanza ed intensità in comune, un reportage mirabile della nostra Liliana, in quel di NY
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=684313
Grande Alfredo.
Stellina.
Ciao
Clara
 |
| |  |
| |  |
Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Ettore Perazzetta |
|
La mia visione unita al vezzo di "titolare" in questo caso avrebbe portato ad un bel "Le ultime parole famose" dalla diagonale catena-libro. Lettura sbagliata? Nin zo!  |
| |  |
Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Tropico |
|
Ettore Perazzetta ha scritto: | Potrebbe esser interessante aprire un 3D sul tema della libera interpretazione e di cosa succede quando questa non coincide con le intenzioni dell'autore. Sbaglia l'interprete? L'autore? Nessuno dei due? Ambedue? Quand'è che la forma non racconta il contenuto? Quando il contenuto non rispecchia la forma? Tanti bei quesiti e ultimo ma non ultimo, anche se piuttosto datato: è proprio vero che una foto che ha bisogno di spiegazioni è una foto mal riuscita? Con mal riuscita si intende "brutta" o che non esplica il compito a lei assegnato dal creatore (leggi autore) pur essendo formalmente corretta? Questa non è e non vuol essere una critica alla presente proposta, ma uno spunto di riflessione e/o dibattito da effettuare in altri spazi  |
Provo a risponderti.
Non sbaglia certamente l'autore, qui Alfredo ha visto la catena che in effetti dopo la spiegazione ne capiamo tutti il significato molto particolare e profondo, come ho detto prima.
Il problema nasce dal fatto che era era talmente concentrato su quell'aspetto che probabilmente non ha pensato l'atto della lettura fosse talmente predominante da non far incentrare lo sguardo sulla catena stessa, non mi vengono altre ipotesi.
In generale io sostengo che le opere d'arte migliori siano comunque quelle che arrivano ad una fetta maggiore possibile di utenti, compresi gli addetti ai lavori, perchè toccano le corde di tutti, sono universali insomma.  |
| |  |
Senza titolo di Alfredo Caridi commento di GiovanniQ |
|
E' un mio pensiero che porto avanti da tempo, la spiegazione dell'autore dovrebbe arrivare dopo diversi giorni e non dopo alcune ore dalla messa in critica, di fatto cosi' si toglie la possibilità ad altri di cercare di leggere la foto e dare il proprio feedback.
Posso dire che la contrapposizione tra padrone legato e cane slegato l'ho colta sin dall'inizio. |
| |  |
Senza titolo di Alfredo Caridi commento di Ettore Perazzetta |
|
Potrebbe esser interessante aprire un 3D sul tema della libera interpretazione e di cosa succede quando questa non coincide con le intenzioni dell'autore. Sbaglia l'interprete? L'autore? Nessuno dei due? Ambedue? Quand'è che la forma non racconta il contenuto? Quando il contenuto non rispecchia la forma? Tanti bei quesiti e ultimo ma non ultimo, anche se piuttosto datato: è proprio vero che una foto che ha bisogno di spiegazioni è una foto mal riuscita? Con mal riuscita si intende "brutta" o che non esplica il compito a lei assegnato dal creatore (leggi autore) pur essendo formalmente corretta? Questa non è e non vuol essere una critica alla presente proposta, ma uno spunto di riflessione e/o dibattito da effettuare in altri spazi  |
| |  |
Senza titolo di Alfredo Caridi commento di opisso |
|
L'effetto "impiccato" è davvero ben restituito.
Il libro lo vedo come un elemento molto forte per cui anche a me verrebbe da cercare una chiave di lettura come quella di Sergio...  |
| | br> |