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L'impero! di Mais78 commento di Valerio Zanicotti |
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Avrai avuto solo una "compattina" ma le foto sono ottime.
Ci mostri un posto poco conosciuto e ci fai vedere diversi aspetti di questo paese.
A me piace molto.
Complimenti.
Valerio. |
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L'impero! di Mais78 commento di Mais78 |
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Foto di copertina: Cinema Impero. Asmara.
Trovate rovistando in vecchi folders…passatemi la qualita’, all’epoca avevo solo una compattina
Siamo ad Asmara, in Eritrea, ex colonia italiana. Qui il tempo si e’ fermato al 1941, quando l’Italia ha perso il controllo sul Paese come conseguenza della sconfitta nella seconda guerra mondiale.
La presenza italiana e’ ancora visibile nelle insegne dei negozi, nell’arredo urbano, nell’architettura, nei ristoranti e bar e in molti altri aspetti (ad esempio ogni tanto agli angoli delle strada si sente qualche vecchio parlare in italiano). Asmara e’ stata usata dagli italiani come terreno di sperimentazione architettonica per stili che all’epoca erano giudicati troppo avant garde per le citta’ italiane. La citta’ e’ ricca di costruzioni in stile art deco’, futurista e fascista che ne fanno un posto unico al mondo.
n.2
Distributore Tamoil in stile Art Deco. Carlo Marchi e Carlo Montalbetti, 1937, Asmara.
n.3
Farmacia. Asmara.
n.4
Vecchia Concessionaria Fiat Tagliero in stile futurista. Asmara.
n.5
Fontana Mai Jah Jah (precedentemente “La Fontana”) in stile Art Deco. Asmara.
n.6
Mercato delle pecore. Asmara.
Due volte a settimana, un vecchio treno a vapore italiano porta la gente da Asmara, ad un altitudine superiore ai duemila metri, fino a Massawa, sulla costa. La ferrovia e’ stata costruita dagli italiani tra il 1887 e il 1932 e alla sua massima estenzione arrivava in Sudan.
n.7
Particolare del vecchio treno a vapore.
n.8
Locomotiva a vapore serie 442 costruita dalla Ansaldo.
n.9
L’arrivo del treno e’ una specie di evento mondano.
n.10
I bimbi accorrono in massa sperando di ricevere qualche regalo dalla capitale, una penna, una caramella.
Massawa, sul Mar Rosso, e’ il porto piu’ importante dell’Eritrea. Anni di Guerra con l’Etiopia l’hanno ridotta ad una citta’ fantasma.
n.11
L’ex sede della Banca d’Italia. Massawa.
Keren, nel nord, e’ la seconda citta’ del Paese. Era ed e’ un importante centro commerciale per il Paese. Le pintagioni possedutedagli italiani sono state nazionalizzate dopo la Seconda Guerra Mondiale.
n.12
Arrivo di un camion che trasporta provviste. Keren.
n.13
Il mercato dei cammelli che si tiene il lunedi’ e’ il piu’ grande d’Africa. Keren.
n.14
Piazza principale. Keren.
Nel 1941 Keren e’ stata treatro di una battaglia chiave tra inglesi e italiani che ha segnato la fine del controllo italiano sull'Eritrea.
n.15
Cimitero di guerra italiano. Keren. |
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Corsa gratis di Mais78 commento di Mais78 |
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@inquieto e frank66 grazie
@frank era inclusa in un maldestro tenativo di "reportage" da Cuba degli inizi, penso un paio di anni fa  |
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Corsa gratis di Mais78 commento di frank66 |
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L'avevo giá vista da qualche parte (forse l'avevi giá postata in b/n?). Davvero molto buona  |
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Terrazza su Panama City di Mais78 commento di Clara Ravaglia |
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Le piccole imbarcazioni in transito, le minuscole due persone che guardano dal parapetto, i grattacieli lontani sotto un cielo leggero ma con la giusta dinamicità di una sola nuvola. Tutto è come in una minuziosa miniatura .
Per me una foto ingiustamente un po' sottovalutata.
Ciao
Clara  |
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Corsa gratis di Mais78 commento di Mais78 |
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Grazie a tutti per il passaggio.
@Alessandro Signore Certo che non e' posata, scattata tra i vicoli a L'Havana qualche anno fa |
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Corsa gratis di Mais78 commento di Webmin |
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carcat ha scritto: | lo sguardo del tassista è una vera chicca  |
... condivido: rappresenta proprio quel "quid" che ne qualifica la connotazione life.
Bravo
Mario |
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Patagonia di Mais78 commento di Mais78 |
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Corretto. Il trekking piu' bello della mia vita. Quel giorno arrivai al laghetto ghiacciato alla base della punta del Fitzroy. |
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Patagonia di Mais78 commento di dao |
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Bella e mi riporta al mio viaggio. Il monte " Elchalten " ( Fitz Roy) e qualcosa di indescrivibile per quanto è bello. Ne ho una simile presa dal mirador de los condores che feci impostando i jpeg della macchinetta su un bianco e nero virato perché tanto mi ricordava le foto del grande Quintino Sella. La tua dovrebbe essere stata scattata dopo la prima parte del trekking che porta verso la montagna. Subito dopo aver superato le montagnole che circondano il paese. O sbaglio ? Le nuvole che coprono la catena del cerro torre dietro sono fantastiche e donano a questa foto l'aura mitica che merita. Quante storie di piccoli uomini si incrociano su quella grande parete di granito ! |
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Mercato delle pecore - Asmara di Mais78 commento di Mario Zacchi |
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C' è una strana idea della fotografia: che debba essere perfetta (e finisce così per diventare noiosa). Ma in realtà questa è un' antica visione pittorica (antica perché poi la pittura ha risentito del modo di fare immagine della fotografia). Il taglio è fotografia e la fotografia è taglio, esclusione. Ovviamente ad arte. Esiste un' idea fotografica, sotto questo aspetto, già nei vecchi rotoli di stampe cinesi. Pensa un po' ... |
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Mercato delle pecore - Asmara di Mais78 commento di Mais78 |
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Grazie Mario. L ho scattata con una compattina che produce foto tutt'altro che nitide, devo aver calcato troppo la mano nella conversione b/n, hai ragione.
Mi fa molto piacere la tua osservazione sull'apparizione a destra perchè ho scelto questa foto invece di altre simili proprio per quell elemento (anche se avrei preferito un taglio con una maggiore porzione del corpo inclusa). Ultimamenti sto apprezzando questi tagli nel lavoro dei grandi fotografi (es Pellegrin). Un anno fa li avrei considerati difetti. La tua osservazione conferma la mia scelta. |
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