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mais di emal commento di Mario Zacchi |
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E' una ripresa che documenta, più che coinvolgere.
Luce e punto di ripresa sono gli artefici principali del risultato.
Ciao  |
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..st.. di gulfis commento di Mario Zacchi |
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gulfis ha scritto: | .. mi premeva era sapere quanto potesse disturbare l'edificio così inclinato .. |
Le storture (e lo sguardo) qui sono la foto, quindi non solo non distrurbano, ma mettono in quella relazione (quella che intendi tu) i due diversi manufatti. Per questo sono anche più favorevole di Damiano al profilo inclinato del prato.
Ciao  |
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un passo dopo l'altro di PaGe commento di Mario Zacchi |
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A prima vista questa è una veduta molto ampia che se colpisce lo fa in funzione dei toni bassi, il cui contributo, però, più che per la preponderanza e per la resa in termini corposità e di disegno delle masse è esaltato principalmente dall’ antagonismo con un cielo complessivamente abbastanza chiaro e non particolarmente significativo.
Guardando meglio la foto è possibile invece individuare, a mio avviso, alcuni punti deboli, il primo dei quali si può cogliere qui proprio a livello del cielo, del modo in cui questo viene reso nella foto in bianco e nero e nel modo in cui questo fatto contribuisca al risultato complessivo.
Il cielo risulta disomogeneo. Non è chiaramente il fatto in sé ad essere importante, ma lo è il non considerarlo in sede di pre-visualizzazione della foto che uscirà dal click per regolarsi di conseguenza. Cosicché il risultato finale ci mostra un fianco sinistro aperto dal suo maggior chiarore, verso il quale l’ occhio tende a spostarsi per non trovarvi, però, nulla di veramente significativo.
Il fatto di non tenere in debito conto come gli elementi di una foto verranno trasposti in gradazioni di grigio una volta passati al bianco e nero e di come questo può influenzare la percezione del contenuto della foto stessa è un punto nel quale inciampa frequentemente chi fotografa a colori per poi ricavare, talvolta, qualche foto in bianco e nero.
Il secondo punto debole lo possiamo individuare nella figura che compare nella foto. Essa è anzitutto estremamente lontana e trasposta in una tonalità che la rende di non immediata individuazione dello scenario raffigurato. Ma poi è anche collocata in un punto verso il quale l’ occhio non indugia, attirato com’ è dal chiarore di cui si è detto prima. Ne vi è condotto dalle tracce che divengono un po’ incerte subito dopo il primo piano e quindi non costituiscono un’ elemento veramente efficace per mettere in relazione l’ osservatore con quella presenza umana all’ interno della foto.
Si può dire, paradossalmente, che non comprendere la figura, che nell’ incipit è legata alle tracce dei suoi passi, avrebbe valorizzato queste ultime rendendole le reali protagoniste della foto sia per il loro contenuto grafico che, indirettamente, per il loro forte richiamo alla presenza umana che le ha lasciate sulla sabbia che, a sua volta, sarebbe stata così più presente, anche se solo sul piano concettuale.
Volendo, però, a tutti i costi includere la persona in lontananza, credo che si sarebbe almeno potuto scegliere un punto di ripresa che consentisse di collocarla, nell’ inquadratura, in una posizione più prossima al maggior chiarore del cielo, per sfruttarne la capacità di catalizzare lo sguardo allo scopo di metterla in maggiore risalto. (*)
Un terzo punto debole a mio avviso sta nell’ imprecisione o nell’ indecisione dell’ inquadratura che non sa discriminare gli elementi eccessivi o inutili e, quindi, fuorvianti, che include. Penso l’ area chiara sulla sinistra (forse acqua), ma tutto sommato anche anche al mare sulla destra ed al cielo troppo abbondane e slegato dal potenziale significato che vuol suggerire il titolo (che consideriamo come guida alla comprensione dei propositi dell’ autore).
In definitiva, al di là della problematica legata più prettamente alla sua impostazione dal punto di vista del bianco e nero, direi che è una foto che proponendocii troppo, finisce per dirci meno di quanto vorrebbe.
Ciao
(*) A partire dalla tua foto, un taglio che ha solo lo scopo di spiegare meglio quanto ho scritto sopra. |
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|+| di jus commento di Mario Zacchi |
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baistro64 ha scritto: | Baistro,baistro...influenze baistriane?
No,tutt'altro...Jus ha un modo tutto suo di intendere la fotografia ..... |
Lo sappiamo, lo sappiamo ... è vero e traspare in molte sue foto. Ma siccome con Jus è piacevole scherzare perché è una persona che apprezza anche l' ironia, vorrai lasciarci un motivo per stuzzicarlo un po’ ?
Ciao  |
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B-side di diego campanelli commento di Mario Zacchi |
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ah! la vecchiaia! L' hai rifatta facendole cambiare braccio?
Non era quella della quale si disse che per via del tatu sarebbe stato meglio invertire il braccio, appunto?
Come dicevo, la vecchiaia ... la memoria ...
Devo dirti che mi piace un bel po'. Così ... con lei un po' adombrata e scultorea
Bravo, bravo ...
Ciao
PS: ma siamo vicini di banco 'sta sera  |
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...al Lago di vic.thor commento di Mario Zacchi |
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Sembra che tu abbia scelto la foto di apertura perché tra tutte è forse quella che più suggerisce una visione del lago condivisa, che lo vuole come un luogo dall’ atmosfera lenta e malinconica. Questa sensazione pervade quasi tutti questi tuoi scatti (tranne due direi) e quindi il lavoro nel suo complesso appare coerente, complice una luce quasi sempre molto morbida, colori ormai autunnali e viste ampie.
A rafforzare questa sensazione interviene anche la scelta di escludere dalla raccolta il contributo dato da eventuali scatti che includano figure umane in azione, la cui presenza si percepisce invece solo appena in un fotogramma, in virtù di piccoli manufatti che si vedono in lontananza. E devo dire che questa foto a me appare un po’ fuori posto in questa cornice, pure se piacevole in se stessa, per la costruzione del piano prospettico.
In generale alcuni degli scatti, presi singolarmente sono di buona fattura. Penso ad esempio a 2303 (pure se un po’ sacrificato in basso e a destra); penso a 3211 che è forse il migliore della serie e ancora 2348 e 2317.
Meno felice invece 2315, con un primo piano incerto, un’ ombra da fuori campo senza un motivo fondato, una fronda in alto a destra che disturba il ritmo offerto dalle chiome rade sulla riva frontestante.
Ripetitiva la coppia 2348 e 2350 in cui la seconda è di gran lunga meglio impostata e meglio si presterebbe ad una riselezione degli scatti che voglia anche infondere un certo ritmo attraverso la scansione dei formati.
Ciao  |
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Waldemme di stee65 commento di Mario Zacchi |
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Nella foto che proponi, al di là della qualità del bianco e nero che si può ritenere apprezzabile per l' equilibrato contrasto in tutte le fasce tonali, comprese le ombre che restano ben leggibili e per una gestione formalmente corretta dei punti di bianco, a mio personale avviso traspare un' indecisione di fondo in fase di ripresa.
Non intendo dire, con questo, che non fossi deciso a riprendere ciò che di fatto vediamo nella foto, ma che nel farlo hai composto una foto che in realtà sono finite per diventare due. La parte inferiore, utilizzando il classico effetto dell' acqua setosa, ci propone una visione pittorica con un certo fascino; la parte alta, viceversa, ci propone una visione più documentaristica, con molto meno fascino.
Le due parti non legano gran che tra loro, se non per il fatto di riprendere, ovviamente, lo stesso luogo. Manca in definitiva un legame di sostanza tra le due parti che ha a che fare con la costruzione di una foto dal sapore compiuto, che non ci lasci con la sensazione di qualcosa che non quadra a pieno. In questo contesto poco avrebbe significato l' aver alzato un po' l' asse dell' obiettivo per includere la cima dei rami del bosco, come, mi pare sia stato suggerito.
Ciao e benvenuto nel forum  |
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Famila Basket di BiJeiTi commento di Mario Zacchi |
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La mia prima partita di basket di serie A.
Intendi la prima partita che fotografi o la prima che giochi (e quindi le foto le ha fatte qualcun' altro)?
Scusa la domanda, ma non mi è chiaro: evidentemente sto ancora dormendo .
Ciao  |
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cameri - le frecce tricolori di lamartinz commento di Mario Zacchi |
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La prima osservazione personale che mi viene spontanea riguarda la foto di apertura che, a parte una certa difficoltà cromatica a livello del cielo (peraltro presente anche in altre di questa raccolta), è piacevole, ma non mi pare che introduca in maniera efficace il tema del tuo reportage. Scatti come la numero 6 o la numero 5 sarebbero stati più adatti, anche se più tradizionali.
Stante la premessa, la foto che hai proposto come apertura potrebbe essere, a mio avviso, più interessante come intermezzo negli scatti di evoluzioni che, magari alla lunga, possono stancare sia per il contenuto sostanzialmente abbastanza simile, sia per l’ impossibilità pratica di usare almeno focali diverse che imprimano, dove serve, un cambio di ritmo nello svolgersi della raccolta.
Guardando il lavoro nel complesso una cosa che salta all’ occhio, come avevo accennato all’ inizio, è una certa difficoltà cromatica a livello del cielo. In talune foto esse appare terso e gradevolmente saturo, in altre, invece, appare grigiastro e spento. Considerando la possibilità che questa raccolta tu la voglia proporre ad esempio in una esposizione, questa imprecisione penso che sarebbe percepita come una sorta di discontinuità non molto funzionale.
Guardando al formato si nota che hai scelto una scansione di tre che si ripete un paio di volte per poi interrompersi sul finire, dove mancherebbe una foto e l’ ordine (ultime due foto) è invertito. Certo si tratta di un aspetto più secondario rispetto ad altri, ma se parti con una data linea e questa si percepisce bene, questa percezione sarà altrettanto importante nel momento in cui questa linea s’ interromperà. Quindi o questa interruzione ha un motivo importante, chiaro ed individuabile che la sottolinea, oppure sarebbe meglio, a mio avviso, evitare soluzioni di continuità.
Dal punto di vista delle inquadrature e del taglio alcune foto sono piuttosto convincenti; altre lo sono un po’ meno (penso per es. alla 7 dove si sarebbe potuto stringere un po’ o alla 4 dove il gioco delle scie viene tagliato forse troppo repentinamente).
Ciao  |
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Colori d'Autunno di Pantera Nera commento di Mario Zacchi |
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La raccolta è effettivamente composta da un numero consistente di scatti (peraltro tutti ben legati dal punto di vista del tema) che forse rischia di far diventare dispersivo il lavoro nel suo complesso.
Scegliere è difficile quando si hanno molte foto piacevoli da riunire; ci vorrebbe un motivo valido per ridurre, eventualmente volendo, questa selezione.
Se fossi io a volerlo fare punterei sul filo conduttore secondario che unisce la maggioranza di questi scatti: l’ elemento acqua (il rio, il laghetto, gli animali nell’ acqua o nei suoi pressi …).
Ciao  |
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composizione urbana di diego campanelli commento di Mario Zacchi |
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Il tuo primo e mai sopito amore: linee e architettura (almeno così dice l' eco delle valli comasche )
Cinque figure geometriche principali bene organizzate nell' inquadratura ed una sesta, il cielo, che esce dal gioco di sponda con il perimetro del fotogramma e che grazie all’ uniformità e al deciso stacco di tono, si percepisce con chiarezza. Questa per me è l’ essenza della foto.
Le variazioni tonali mi entusiasmano meno, perché in realtà, a colpo d’ occhio ciò che percepisco sono due toni fondamentali: il grigio medio e il bianco e magari un nero, ma dopo.
Non la vedo necessariamente come una penalità perché l’ immagine funziona ugualmente e funziona bene, ma grazie soprattutto all' accurata composizione ed alla trama offerta dalle linee che solcano le figure principali.
Ciao
PS: Non si vede il passpartout perché è dello stesso colore del fondo di Ph4U |
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|+| di jus commento di Mario Zacchi |
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Baistro, Baistro ... E' diventata la tua ... croce
A me piace la domanda sottintesa: dalla porta o dalla finestra?
Ciao  |
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rivive l'antico di walter59 commento di Mario Zacchi |
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Be' quell' uomo ha un' espressione "particolare", dovuta chiaramente a ciò che vede oltre il lato sinistro del fotogramma. Anche il bimbo pare chiaramente interessato a quanto accade lì. La donna ha uno sguardo che vuol essere complice, come cercasse una conferma ad un suo pensiero nell' atteggiamento dell' uomo.
Qui ci manca quel qualcosa che sta accadendo oltre il margine sinistro del fotogramma. Non voglio dire che ci vuole per forza, ma che in questa foto ci vuole perchè i tre insieme non bastano. E' qualcosa che si percepisce a pelle (almeno per me), che mi è difficile spiegarti (ma che sicuramente Mario sarà capace di fare ).
In ogni caso tu hai messo un titolo che dirotta l' osservatore verso quest' antico, mentre qui la partita, anche se non completa, la giocano gli sguardi, quindi l' incipit ci tira da una parte, mentre la scena ci tira dall' altra. L' antico c' è, ma non è la prima cosa che vien fuori.
Ciao Walter
PS: io sono fuori sezione, ma l' avevo vista e mi ero ripromesso di scriverti questo, ... tempo permettendo sob! |
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autoritratto di lucherino commento di Mario Zacchi |
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In queste foto è scontato che ci cerchi il fotografo solo che tu sei lontano e perso in mezzo agli elementi riflessi.
Ciao  |
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Norvegia - Isole Lofoten di cerasus commento di Mario Zacchi |
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Una raccolta di scatti che descrive abbastanza bene l' ambiente e l' atmosfera suggestiva delle isole Lofoten.
La foto di apertura (a parte la distorsione) e la foto 6080 (penalizzata dalla sovraesposizione delle alte luci) sono quelle più riuscite dal punto di vista paesaggistico per la loro capacità di trasmettere l' emozione che si prova visitando quei luoghi. Aggiungerei anche la 6073, ma l' inquadratura è molto sommaria (forse l' hai fatta dalla nave .. ).
Nelle 6051 e 6055 c' è molta meno atmosfera; in particolare la 6055 la vedo tutto sommato meno adatta a documentare le isole, mentre in questo la 6051 riesce meglio, anche se l' inquadratura scelta, indugiando sulla destra, sacrifica l' elemento acqua, peculiare di questi ambienti.
La 6084, che ci propone una delle navi di linea Hurtigruten (credo), e la 6086 che riprende un allevamento in acque libere, sono le ripresa più documentaristiche della serie, che tuttavia mantengono una certa atmosfera in virtù della luce particolare che le pervade, come del resto accade anche nelle altre.
Ciao
PS: Ti è piaciuta la Norvegia? |
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St di Dax69 commento di Mario Zacchi |
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Una foto che si guarda con piacere per le sue varianti cromatiche e per la costruzione semplice, ma pulita dell' inquadratura.
Ciao  |
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..st.. di gulfis commento di Mario Zacchi |
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E' una buona foto del genere "architettonico" che però unisce al rigore formale di una lezione di prospettiva centrale, il phatos creato da quell' elemento apparentemente avulso dalla scena, ma attorno al quale è costruita e ruota l' intera immagine.
Dato l' estremo rigore complessivo non sarebbe stato male cercare le coincidenze delle linee con gli angoli del fotogramma; tuttavia è una finezza che nulla toglie alla piacevolezza dello scatto. Riguardo la presentazione credo sarebbe meglio evitare un passpartout che aggiunge linee ad un' immagine che ne ha già molte.
Ciao  |
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Car Tuning di d.kalle commento di Mario Zacchi |
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Sembra un' alineno
Averlo inquadrato un filo più in basso sarebbe stato perfetto ... ma immagino che il tuo scopo fosse un altro
Ciao |
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Al Faro di Marsala di ronanejo commento di Mario Zacchi |
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Anzitutto posta leggermente meno grande, altrimenti obblighi allo scroll o alla riduzione per poter esaminare la foto; max 700-800 px per lato vanno meglio. Poi fai attenzione alla categoria nella quale posti il tuo lavoro: questa foto è chiaramente imperniata sulla costruzione, non sul paesaggio; la categoria più opportuna sarebbe stata Architettura.
Slemash suggerisce un' inquadratura che tenga in maggior conto il cielo, piuttosto che la banchina e questa osservazione suggerisce, tra le righe, qual' è il punto debole della costruzione della foto che non sta tanto nelle proporzioni tra sotto e sopra, giustificate dall' idea di voler dare testimonianza di una visione dal basso, naturale, quasi come se noi, osservatori, fossimo lì sotto ora a guardare, ma piuttosto nel fatto che l' insieme ripreso, in particolare sotto, non gioca al meglio la parita con il perimetro del fotogramma per valorizzare questa sensazione, cosicché l' immagine ci sfugge sulla sinistra dove non chiude in maniera funzionale alle intenzioni.
Il taglio che ti propongo tende a superare questo limite per valorizzare meglio i giochi di linee che nella ripresa di costruzioni sono fondamentali. Inoltre permette di annullare l' effetto occhio di bue: il soggetto al centro o su uno degli assi principali del del fotogramma che, tranne in particolari circostanze, finisce per banalizzare anche il lavoro basato sulle migliori premesse.
Un' altra osservazione di Slemash riguarda le alte luci e le ombre; il suggerimento è di attenuare le luci per valorizzare le ombre. Il fatto però è che nella foto le ombre, propriamente dette, cioè le aree che non ricevono una buona illuminazione diretta o indiretta, sono pressoche quasi assenti per cui ogni tentativo di intervenire in questo senso produrrebbe solo uno scurimento generale, che nell' economia della foto non porterebbe grandi vantaggi.
Semmai, potendo farlo in una futura occasione, si tratterebbe di effettuare la ripresa in un momento della giornata nel quale la fonte di luce principale si trovi in una posizione tale da tratteggiare meglio i volumi (creando ombre appunto) ed i riverberi, che in queste situazioni caratterizzate da superfici chiare e riflettenti sono abbondanti, non siano talmente forti da aprire le ombre al punto da contrastare l' effetto plastico dato dalla fonte di luce principale (ciò che è successo qui).
Ciao |
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antichi riflessi di massimo58 commento di Mario Zacchi |
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In effetti ha il sapore di una vecchia cartolina, non solo per il viraggio e il contrasto moderato, ma anche, anzi, soprattutto, per lo stile della ripresa.
Nel suo genere è piacevolmente fedele al canone.
Ciao |
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