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Commenti da Bruno Tortarolo
Commenti alle foto che gli utenti sottomettono alla critica
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Commenti
chromosaturation
chromosaturation di teresa zanetti commento di Bruno Tortarolo

Ciao Tere, a me piace moltissimo la zona dove i colori si fondono, perché se è vero che ognuno ha la propria percezione del suo mondo (qui ipoteticamente definito dal colore univoco) è anche vero che il nostro mondo, come la teoria degli insiemi, si fonda con altri in una mescolanza che ne crea uno unico, gli esempi sono elementari dagli innamorati in su.
Una domanda curiosa, hai provato a capire in quale stanza la gente si ferma di più e in che numero?
Personalmente credo non mi muoverei dalla blu ma lo dico così per empatia con quella tinta, poi è possibile che quel disagio prenda anche me come sembra chiunque.
Un caro saluto
Il Pentagono
Il Pentagono di Bruno Tortarolo commento di Bruno Tortarolo

Buongiorno a tutti, innanzi tutto doveroso ringraziarvi per le espressioni di gradimento su questo scatto ungherese.
Risponderò in modo collettivo e spero articolato alle vostre valutazioni.
Dico subito che è una foto solo all'apparenza facile da realizzare, non tanto al momento dello scatto quanto alla successiva valutazione sul come affrontarlo in camera chiara, la scelta della conversione mi è stata principalmente dettata da una propensione della scena ad un certo monocromatismo, aggiungendo la trama molto grafica (insieme ad alcuni miei studi sul disegno tecnico a china) è venuto quasi naturale vederla nella sua più spiccata naturalezza, appunto la grafica.
La difficoltà maggiore che poi porta ad un inevitabile compromesso è la doppia vetratura, la prima in pp che è la facciata della stazione la quale riflette edifici più lontani alle mie spalle (un centro commerciale e in mezzo traffico caotico, da qui parte una delle principali arterie della città), la seconda quella interna soprastante i marciapiedi e i binari, sommando le due il risultato è praticamente inevitabile che porti come ad avere un doppio filtro anteposto, provando ad estrarre del bianco da quelle vetrate contrastando si sarebbe perso nella profondità il reticolo più nero della specchiatura esterna incupendo a dismisura la scena, restava da trovare quel bianco ad ogni costo, la soluzione come avete notato l'ho trovata nell'orologio, era già bianco di suo però ho accentuato il biancore con una semplice selezione e lavorando di luminosità e contrasto fino ad ottenere questo risultato, essendo molto in alto però io lontano, la correzione prospettica non è stata difficoltosa con pochi passaggi in acr.
E' tutto, ancora grazie per aver apprezzato.
Ciao Bruno
Il Pentagono
Il Pentagono di Bruno Tortarolo commento di Bruno Tortarolo

Nulla a che vedere con gli USA, Stazione Nyugati di Budapest.
chromosaturation
chromosaturation di teresa zanetti commento di Bruno Tortarolo

Buongiorno Tere, alternativa valida a questo titolo potrebbe essere "Chromotherapy shower" perchè è quasi da non credere che sia previsto, applicato alla propria doccia, l'effetto cromatico sul nostro corpo che dovrebbe donare benessere e armonia psicofisica, esattamente come certi alimenti, chissà che l'autore non abbia pensato anche a questa possibilità magari in seconda battuta dopo averne valutato l'effetto ottico/fisico.
Ora ne aspetto una blu...ci sta.
Ciao.
Nostalgia
Nostalgia di Flavia Daneo commento di Bruno Tortarolo

Ciao Flavia, chi prima paga è mal servito Very Happy
Scherzi a parte sai che io ed i fiori non quagliamo granchè, a mio avviso dal lato compositivo c'è un po' troppa roba a destra, le tinte invece sono davvero da nostalgia, non chiedermi e non ti chiederò perché però quel colore è, come dice un poeta, color di lontananza...
Un caro saluto, Bruno
La scorta
La scorta di Briè commento di Bruno Tortarolo

Sarebbe fin troppo facile ironizzare e infierire su questa foto... Very Happy
Non lo farò, mi limiterò a dire che se la signora di destra ti avesse puntato gli occhi addosso, da forte questa foto sarebbe stata irresistibile.
Però la conversione mi sembra molto buona, la proporrei alla Scottex...
Un salutone

Chiedo umilmente scusa, in effetti è irresistibile perché solo in un secondo tempo mi sono accorto degli occhi aperti, sembravano proprio chiusi...causa occhiaie... Rolling Eyes
S.T.
S.T. di Franco Rispoli commento di Bruno Tortarolo

Buonasera Franco, è bellissima, chi di noi non ha amato i treni in ogni forma e dimensione?
Sembra quasi di leggere nel pensiero del bambino e quel pensiero lo avrei usato come titolo "Quando sarò grande..."
Tecnicamente non mi dispiace, sembra quasi tu abbia usato un estrattore di dettagli, però pende a destra.
Belli i sedili che sono quelli delle sale d'aspetto di una volta, di legno come certe carrozze.
Bel museo, un salutone.
Chiavari 2017
Chiavari 2017 di opisso commento di Bruno Tortarolo

Dunque Forza Entella... Smile
Un tripudio biancazzurro che perfino il raccordo del tubo dell'acqua ripete.
Come nel tuo stile una foto non "urlata" ma che pacatamente ci offre una visione se vogliamo dire nella sua normalità ma solo apparente, colpiscono le assenze e la staticità ma nello stesso tempo ci fanno immaginare, dai vessilli, gli striscioni e un chiosco con portalocandine pubblicitarie, una vita e un entusiasmo che sembra appena scemato o viceversa ciò che ripopolerà nell'immediatezza della ripresa agonistica questi stessi luoghi che sembrano esistere unicamente nella loro attesa che non è un abbandono come un occhio poco attento potrebbe equivocare.
Poi c'è l'altra Chiavari, ma quella la conoscono un po' tutti...
Un saluto, Bruno
Torri d'avvistamento
Torri d'avvistamento di Klizio commento di Bruno Tortarolo

Buongiorno Nicola, come non pensare a Jimi Hendrix e alla sua bellissima Castles made of sand... (melts into the sea) come alla prima onda faranno questi.
Per mio gusto personalissimo avrei tenuto più fuoco davanti però mi piace molto il pensiero della barca in mezzo alle torri e l'aggancio reale/geografico sulla sinistra con la scogliera.
Qualche segno di timbro clone di troppo sempre a sinistra sulla sabbia, suggerisco sempre di prendere "altrove" le "pezze" da sovrapporre, si nota molto meno l'uguaglianza, bella la tonalità della sabbia che alle mie latitudini tende al grigio.
Un salutone
Bandiera Italiana
Bandiera Italiana di paolo cadeddu commento di Bruno Tortarolo

Buongiorno Paolo, chissà perchè quando ho visto la miniatura ho pensato subito all'america, gli states, forse condizionato dall'uso smodato che fanno del pick-up in quelle zone o l'edificio che mi ricorda, insieme all'auto parcheggiata di fronte, quei classici motel che vediamo spesso fiancheggiare le "route" in moltissimi film.
Insomma, è chiaro che qui è tutta un'altra storia e siamo più prosaicamente dentro i nostri confini, il "pallone", la colonna dell'acquedotto e laggiù il condominio molto nostrano.
Il wide ha spinto molto la prospettiva in alto sulla colonna ma insomma non è un grosso problema, mi sembra un po' di più la "leggerezza" del cielo che contrasta molto invece con la robustezza dei colori sotto, potrebbe essere una scelta ma non sono troppo convinto come dello "stelo" dell'imbuto che in basso perde consistenza.
Sia chiaro, nel complesso mi piace, ma non è da 10.
Lupa Salentina
Lupa Salentina di Antonino Di Leo commento di Bruno Tortarolo

Quando il cielo e il mare combattono per prendere il sopravvento e l'orizzonte è qualcosa che attraversa la nostra mente come un ricordo, di più, una certezza ma a tratti basata sulla fiducia della sua esistenza laggiù, più sopra o più sotto quella linea che è una asserzione geografica ma che in noi assume significati di un oltre, oltre l'orizzonte c'è il noto e il meno noto e al di qua pochi scarni elementi terreni che indicano una eguale battaglia per prendere quell'effimero potere l'uno sull'altro, e così la "terra" erge i suoi contrafforti contro lo strapotere del mare e della sabbia che ne forma il tappeto, di qua e di la, come un orizzonte, sabbia come terra dove la natura si adatta e non ne frena la vita, come quella che pulsa non vista in una assenza presenza oltre le dune, tra acqua e terra niente contrasta il vento, vezzose falde di ombrello sollevate con dispetto dalla brezza e un effimero tendaggio a vela che ne dovrebbe aumentare gli effetti come grande ventaglio.
Si respira un'aria tranquilla, si attende un qualche accadimento che forse non verrà, o se verrà sarà di quieta armonia con gli elementi espressi, aria, mare, terra...non si sente il bisogno di altro.
Ciao
via col vento
via col vento di elis bolis commento di Bruno Tortarolo

Ciao Elis, un nome di barca che più consono non si può, con il vento si va certamente anche se ciò che si respira in questa foto è una placida staticità appena mossa da quell'apparente manto oleoso che è la superficie probabilmente di un tuo lago (la striscia di vegetazione sullo scafo mi sembra poco marina).
Formato perfetto che "ferma" questo momento, solo un suggerimento; il bordino indaco come la falchetta va benissimo ma sarebbe stato opportuno applicarne uno anche intorno perchè se io fossi tra coloro che amano vedere le foto su sfondo bianco, la mancanza di questo mi farebbe perdere la percezione dei confini del tuo lavoro, anche l'ampiezza scelta per la cornice fa parte di queste scelte.
Detto ciò sai perfettamente che amo questo genere, quindi apprezzamento totale.
Un salutone, B
volar via
volar via di marzai commento di Bruno Tortarolo

Buonasera marzai, mi scuserai se forse sto dicendo una castroneria ma, per caso, hai mica invertito orizzontalmente la foto?
Ti dico così perché forse sono condizionato dal moto ondoso che alle mie latitudini (Liguria) si sviluppa al contrario, cioè laggiù c'è il sud e di qua il nord, non è che cambia il valore dello scatto anzi lo rende per me straniante e per un certo verso più interessante dal punto di vista compositivo.
Amo troppo il mare per non poterlo prendere in considerazione in qualunque sua forma e direzione.
Un saluto BB
Navigando ... nel fuoco
Navigando ... nel fuoco di Clara Ravaglia commento di Bruno Tortarolo

Ciao Clara, chi ci vede una prua...chi ci vede una poppa, io ad esempio, una chiara randa a picco che arma la poppa di un multialbero, uno scafo di cristallo che lascia passare la luce di quello che un giorno lontano definii un "cielo clara", quello che vanta il maggior numero d'imitazioni come una celebre rivista.
Non puro come in certe altre immagini ma non è solo quello che gioca con la mente, le linee in controluce che tessono quella trama a volte intricata ma semplice a chi sa un po' di mare e perché no, anche di geometria.
Il tutto fuso nel minimo comune denominatore che è il superbo parilato, che tutto contiene e solo in apparenza cristallizza ma che se visto con occhio dinamico porta a vagare nel fotogramma in un vortice di emozione, quel "loop emozionale" come amo definirlo e proprio qui si parte da un punto per tornarvi dopo averne percorso tutte le vie reiterando quel movimento all'infinito o suppergiù.
Francamente non m'importa cosa c'è sotto (o forse lo so) ma è ciò che vedo che m'interessa, non altro.
Un caro saluto, Bruno
Braille
Braille di Bruno Tortarolo commento di Bruno Tortarolo

Ciao Cristian, non è un ponteggio ma un Ponte, il Ponte Elisabetta sul Danubio nel centro di Budapest.
Un salutone, Bruno
Vecchi divieti
Vecchi divieti di essedi commento di Bruno Tortarolo

Buongiorno Sergio, non solo la scritta d'epoca ma anche il colonnato in ghisa a reggere la tettoia e il vano finestra con la chiave di volta per accentuare il senso di "vigore" costruttivo, le varie norme di sicurezza hanno poi imposto gli accessi "artificiali" e le ringhiere in acciaio ma i materiali da costruzione ne datano immediatamente il periodo.
Azzardo Molo Bersaglieri ma comunque da quelle parti, sulle splendide rive che all'imbrunire regalano passeggiate romantiche tra profumo di salsedine e luci che si perdono nel buio oltremare.
Assoluto rigore compositivo, forse manca un pelo di nitidezza ma potrebbe essere una scelta, chiedo conferma.
Se posso permettermi vorrei darti un suggerimento, se io fossi tra coloro che amano vedere le foto su sfondo bianco, senza un filo nero che ne delimiti il contorno questa cornice si perderebbe in detto sfondo dando un senso meno compiuto all'immagine in toto, considerando che detto perfilo lo inserisci all'interno potresti valutare lo stesso per l'esterno.
Un saluto e Trieste nel cuore.
Bruno
Braille
Braille di Bruno Tortarolo commento di Bruno Tortarolo

Stesso ponte ma veduta laterale del pilastro d'acciaio.
Luigi
Luigi di Francesco Ercolano commento di Bruno Tortarolo

Ciao Francesco, questa foto rappresenta esattamente il mio pensiero quando su questa:
http://www.photo4u.it/viewcomment.php?pic_id=734089
commentavo così:
"... immagine evanescente, architettura ma poco architettura e molto emotive, quasi onirica, si avvertono come delle presenze celate, nascoste, come si percepisse che dietro un angolo ci sia qualcuno che osserva non visto, che ascolta silenzioso, che parla ma così sommessamente da sembrare muto, molto bella sotto questo aspetto che non vorrei aggiungere altro..."
Non so se ci sei tornato oppure sentivo davvero quella presenza però è esattamente la mia visione mentre commentavo e mi piace pensare che forse quell'input ti abbia stimolato.
Un caro saluto, Bruno...
La pagina sportiva
La pagina sportiva di Flavia Daneo commento di Bruno Tortarolo

Ciao Flavia, cultore del parilato ma non ad ogni costo, trovo che la figura abbia sufficiente spazio (forse meno sotto ma un "appoggio" è spesso necessario) nelle altre tre direzioni, intelligentemente appoggiato a destra con gli elementi fondamentali sui terzi del quadrato, la gamba sul verticale e il viso sull'orizzontale, completa la L con il giornale a terra e se vogliamo una certa diagonale tra occhi, rivista in mano e l'altro Times.
Un elemento editoriale di grande pregio, cambiando lo sfondo la si può godere a diversi livelli e non è poco.
Sull'aspetto umano e antropologico non ho nulla da aggiungere.
Un caro saluto
Non finito sardo
Non finito sardo di Klizio commento di Bruno Tortarolo

Ciao Nicola, scusa se ritorno su questa immagine per definire meglio il discorso sulla giustificazione.
Come si può ben vedere l'angolo a destra è perfettamente giustificato con la linea più esterna della giunzione tra i fogli, a sinistra invece questo non accade con la parte esterna del listello, certo è all'angolo ma per un discorso anche di simmetria dovrebbe essere esattamente come quello destro.
C'è una variante molto elegante se applicata (sempre simmetricamente ma non è questo caso) e cioè sempre riferito al listello, una ottima giustificazione si realizza ponendo al vertice la linea di separazione tra zona chiara e quella in ombra, praticamente lo spigolo che fa da discrimine tra le due facce del listello.
Non è immediata la comprensione di quel valore aggiunto ma basta provare per rendersi conto della differenza in termini di eleganza ed accuratezza del lavoro.
Un saluto e grazie per la pazienza dimostrata.
Bruno
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