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La dura vita dei pescatori alla fine del mondo di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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nerofumo ha scritto: | Ad essere sincero la dura vita di questi signori non riesco a vederla. Si d'accordo, sono con la neve al collo ma mi sembrano anche ben equipaggiati con sofisticato abbigliamento termico. La ripresa cosi stretta inoltre li decontestualizza forse troppo dal contesto in cui stanno operando e questo risulta deleterio al fine della storia che ci vuoi raccontare. Terza e quarta sostanzialmente identiche. Bianco nero di buona fattura. Una telefonata allunga la vita ? questo ci può stare. |
La dura vita è perchè date le tempeste passano giorni che non possono uscire a pescare e il loro lavoro è unicamente spalare la neve che cade sulle barche per evitare che diventi ghiaccio e poi diventa impossibile lavorare. In 3 giorni che sono stato lì 2 sono stati di tempesta con 1 metro di neve e strade chiuse quindi tutto fermo, e quando la tempesta è leggermente diminuita pur continuando a nevicare loro hanno dovuto disseppellire le barche, per questo sguardi di fatica e frustrazione, dato che se non lavorano per giorni a casa non portano niente, non ci sono supermercati in paese e se finiscono le provviste e le strade restano chiuse diventa un problema serio. Lo scorso anno mi raccontavano che le strade sono rimaste chiuse 9 giorni consecutivi. Per questo la dura vita, non per il freddo sicuramente. Detto questo i reportage non li so fare, questo è il primo tentativo e in 3 giorni questo è quello che ho cercato di raccontare in fotografia, devo imparare come si fa, quindi mi scuso se non è arrivato niente del messaggio e accetto suggerimenti per capire come si fa. |
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Terrazza Mascagni All'alba..3 di Arnaldo A commento di Michelangelo Ambrosini |
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Un posto che offre tante varianti compositive, credo che se controlli bene il meteo prima di andare, con questa luce e un cielo più carico puoi portare a casa scatti ancora più suggestivi di questi che hai fatto in questa sessione. |
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L'aurora al villaggio di Babbo Natale di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
L'ultimo dei 3 scatti fatti in Lapponia finlandese meridionale e per fare il quale ho perso i laghi ghiacciati Questo è parte del villaggio di babbo Natale, quello che si trova davanti alla casa, ma l'aurora come detto nello scatto "trees" quella sera ha scelto di rimanere bassa sull'orizzonte e purtroppo nella zona opposta alla casa di Babbo Natale, ma cmq il villaggio è caratteristico per intero quindi ho deciso di scattare lo stesso. Le luci artificiali erano belle e creavano l'atmosfera ma interferivano sia con la visibilità delle stelle che dell'aurora, che rispetto all'altro spot privo di luci erano molto meno intense, ma cmq visibili. Ho dovuto fare un sacco di scatti per recuperare tutta la gamma dinamica e col senno di poi non so se è valsa la pena andare, ma se per esempio la posizione dell'aurora era dove doveva essere e più potente forse avrei parlato diversamente.
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https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/47461879002/in/photostream/lightbox/ |
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L'ultima chiesa di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Nell'ultimo paese c'è anche una chiesa, col cimitero davanti come ne ho viste tante in Norvegia, significativo il numero delle tombe...proporzionato al numero degli abitanti. In 3 giorni nei quali sono stato lì non ha mai aperto, non so se per la neve che la sommergeva o per mancanza di persone, cmq per arrivare al pdr dal quale ho scattato le gambe sprofondavano nella neva fin sopra le ginocchia.
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Mausan ha scritto: | Stupenda, quanto sa regalare la natura è davvero stupefacente.
ciao, Mauro  |
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Trees di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Mausan ha scritto: | Stupenda, quanto sa regalare la natura è davvero stupefacente.
ciao, Mauro  |
Vale la pena affrontare tutte le difficoltà per poi assistere a tutto quanto questi posti offrono.
gattapilar ha scritto: | Splendida, complimenti |
Grazie |
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Trees di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Arpal ha scritto: | Non so se la situazione era proprio questa ma quel verde in fondo e davvero forte!
Molto ben integrata con queste piante che compongono una scena notevole, sotto un cielo pieno di stelle.
Bravo
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La situazione inizialmente era così ma poi il verde in fondo è decisamente aumentato e sono comparse altre strisce ma sempre lì sull'orizzonte e io avevo solo taiga a non finire davanti a me, cercavo un lago ghiacciato ma niente, ho girato come un cretino ma i laghi erano tutti dall'altro lato e per trovarmeli a favore avrei dovuto scegliere un altro posto e non quello che ho scelto. Ho la webcam che ha registrato l'andamento dell'aurora quella notte però in Svezia su un bellissimo lago ghiacciato, ti posto il link:
https://uk.jokkmokk.jp/nr3/
vai a fondo pagina e clicca su back number e poi vai su 6 marzo 2019 e ti rendi conto.
Grazie Arnaldo, buona serata anche a te. |
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Trees di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Passo un po' alla tappa successiva a Skarsvag. Appena riaperte le strade ho dovuto approfittare e scappare subito da Capo Nord onde evitare altre tempeste e, saltata la tappa intermedia, i km da 390 km sono diventati 670 totali per raggiungere la Lapponia finlandese meridionale. Sono passato dalle strade di Capo Nord imbiancate come del resto tutto il paesaggio
https://www.youtube.com/watch?v=2ROamO4F-n4&t=89s
e dopo esser tornato in continente sono passato per il fiordo di Porsanger, un posto pazzesco dove parte del fiordo è ghiacciata e a riva si vedono tutte le onde ghiacciate, quì sicuramente mi fermerò per un futuro viaggio basato più sulla fotografia e su meno km da percorrere.
https://www.youtube.com/watch?v=OoPmSkyMZSY&t=97s
Dopo centinaia di km sono finalmente giunto in Lapponia finlandese con le renne che si buttavano per strada e quindi un'ulteriore soglia di attenzione per quanto riguarda la guida, ma poi mi sono goduto una guida al tramonto nella taiga e all'ora blu sono arrivato a destinazione.
https://www.youtube.com/watch?v=l5N81NfflH4
https://www.youtube.com/watch?v=XMb9XwtRrjE
https://www.youtube.com/watch?v=uJ6dsS39sew&t=24s
In queste 2 notti e un giorno fatte sole 3 foto. Una postata del tramonto e altre due di cui una questa che ho postato in cui l'aurora era bassa e, avendo sbagliato del tutto la zona da scegliere ho potuto fare solo due scatti in questa notte. A quel punto sarebbe stato meglio guardarsela, ma purtroppo l'aurora è imprevedibile sia sull'eventuale comparsa che nelle modalità della manifestazione, farò tesoro degli errori per la prox volta.
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https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/46614066045/in/dateposted/ |
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La dura vita dei pescatori alla fine del mondo di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Harma ha scritto: | Complimenti per questo reportage,breve ma intenso....
Molto bello anche l'introduzione....peccato che non è scattata la scintilla per scattare più ampiamente l'ambiente circostante,ma capisco  |
Grazie Harma. Diciamo che in questo viaggio la componente più importante è stata proprio il viaggio, inteso come difficoltà a percorrere 500-600 km su ghiaccio, neve, e tempeste per arrivare da una tappa all'altra, e se voglio fare un reportage vero magari devo fare un post in off topic dove mettere racconto e video, dato che le foto ovviamente per quello che è il mio interesse sono fatte principalmente sotto l'aspetto paesagistico, oltre a non essere tantissime per tutto il tempo che ho dovuto dedicare a guida, e tutto il resto, dato che ero solo e ho dovuto fare tutto io dalla a alla zeta.
Arnaldo A ha scritto: | Piacevolissimi scatti e piacevole il bel racconto, la temperatura a quanti gradi sotto lo 0 era...
Una buona domenica.
Arnaldo. |
Grazie Arnaldo. La temperatura quando sono arrivato era sui -15 in pieno sole, invece quì doveva essere sui -10, ma il problema è stata la tormenta che si è scatenata tra la notte prima e i 2 giorni successivi, e credo proprio che in questi 3 giorni sti poveretti non abbiano proprio potuto lavorare...quì liberavano le barche dai cumuli di neve della tormenta della notte mentre ancora nevicava, ma poi la situazione è peggiorata fino al giorno dopo e non si poteva proprio uscire, hanno chiuso tutte le strade per il giorno successivo, una situazione surreale, meno male che si passava il tempo come ti ho detto prima, senò c'era da chiudersi dentro e impazzire.
Antonio Mercadante ha scritto: | Uau che esperienza la tua, dal punto di vista del racconto, a mio avviso il tele é un po un freno poiché limita la possibilità di variare i punti di ripresa. Detto questo gli scatti sono ben eseguiti tecnicamente e descrivono bene il breve racconto. Un caro saluto  |
Grazie Antonio. Quì ero col 150-600 ma gli scatti li ho fatti tutti a 600mm quindi cmq con me avevo un arsenale di obiettivi, il punto è che sti poverini non hanno potuto fare quasi niente, mentre pulivano le barche la situazione è peggiorata e quindi sono rientrati, quindi non ho avuto il tempo di sperimentare anche altre varianti. |
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L'ultimo porto di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Grazie a entrambi. Più spazio sotto e meno cielo era sicuramente meglio a livello compositivo, se ho composto così sicuramente sotto doveva esserci qualcosa di problematico, ma adesso non ricordo cosa di preciso. Per quanto riguarda la tranquillità c'era sicuramente per quanto riguarda l'aspetto umano dati i pochi abitanti ma la natura equilibrava tutto, tra meteo e volatili che invadevano il porto sia a livello acustico che fisicamente. |
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La dura vita dei pescatori alla fine del mondo di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
I miei 3 giorni a Skarsvag, il villaggio di pescatori più a Nord del mondo, tra tormente e schiarite, sono stati sicuramente quelli in cui mi sono sentito più in famiglia rispetto a tutti gli altri posti che ho visitato.
Prima di arrivare mi aspettavo come prima cosa desolazione e solitudine e mi chiedevo cosa potesse spingere 50 persone a restare in un posto dove la natura è così ostile. Mi sono ricreduto già dalla prenotazione quando il proprietario del campo base, dietro mia preoccupazione per l'eventuale impossibilità a raggiungere capo Nord a causa del meteo, mi rassicurò dicendomi che in caso di problemi mi avrebbe avvertito prima e avrebbe cancellato la prenotazione senza problemi anche se poche ore prima dell'arrivo, cosa che solitamente non accade.
Appena arrivato l'accoglienza è stata calorosa e subito ho raggiunto il mio cottage, confortevole e completo di tutto e, sorpresa, di fronte a me c'era un recinto di renne; subito sono corso a vederle e ho incontrato la proprietaria, una ragazza sami con la quale ho fatto subito amicizia e nei 3 giorni successivi ci ritrovavamo sempre, date le tempeste, nel cottage principale con lei, gli addetti del campo base e altri che venivano in campeggio, e il tempo passava tra racconti, risate, scambi di foto, ecc. mentre fuori la tempesta infuriava.
Al livello umano mi piaceva parlare e trascorrere il tempo con quelle persone e con la ragazza sami, e qualcuno potrebbe dirmi che invece di parlare soltanto avrei potuto anche prendere la fotocamera e scattare qualche foto per documentare un po' ma alla fine non mi è scattata quella scintilla non so perchè, forse non sentivo quelle persone e quella cultura troppo lontane da me.
Il secondo giorno sono sceso al porto e, mentre col 150-600 facevo un po' di foto sotto la neve all'avifauna che invadeva il porto, l'occhio mi è caduto nelle barche e lì mi è scattata la scintilla, e ho cominciato a scattare. Quei pescatori mi colpivano per la fatica che dovevano fare solo per liberare le barche dai cumuli di neve, con una neve che continuava a cadere e un freddo che non vi dico. Le facce segnate dalla fatica e talvolta dallo sconforto. Se dalle mie parti i pescatori sono tipi pittoreschi e appassionati del mare e mentre fanno il loro lavoro traspare una certo vigore quì notavo la fatica e mi chiedevo chi glielo facesse fare. Poi a uno di loro è arrivata una telefonata e gli si è illuminato il volto e lì ho capito che la ragione per cuì una piccola comunità decide di continuare a vivere in un posto così inospitale è lo spirito familiare e di solidarietà che si viene a creare, cosa che spesso dalle mie e dalle nostre parti non esiste più.
Album HD https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/albums/72157677584744797 |
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L'ultimo porto di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Restando sempre a Skarsvag l'ultimo villaggio di pescatori a Nord d'Europa questo è per l'appunto l'ultimo porto, un po' piccolo, ma considerando che gli abitanti sono 50 mi sembra più che proporzionato.
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https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/32492185947/in/photostream/ |
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Gold di spang commento di Michelangelo Ambrosini |
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Bellissima atmosfera, a volte basta una bella luce e pochi elementi per creare qualcosa di emozionante come in questo caso. |
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71.170959 - L'aurora boreale sul tetto del mondo di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Arpal ha scritto: | Non male, anche se giustamente come ci racconti l'inquinamento luminoso si fa vedere.
Avrei aggiustato meglio la luminosita sulla scultura, mi risulta un filo troppo illuminata (o almeno come la immagino io).
Bravo!
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Come luminosità sul mappamondo diciamo che la luce dei riflettori sotto è molto sparata quindi sulla base e nelle parti più esposte è praticamente bianca, ho usato lo scatto che ti posto sotto (senza pp) solo per il mappamondo, le luci sono al limite e per questo ho usato questo (in quello dove si vedeva l'aurora il mappamondo era tutto bianco bruciato), alla fine dopo sto scatto praticamente è diventato impossibile andare oltre, sia per il vento forte che cominciava a spostare tutto che per la neve che si alzava, condizioni di scatto estreme che oltre a limitare la resa dell'aurora hanno portato anche a qualche limite tecnico perchè qualche esposizione in più per le luci cmq mi avrebbe fatto comodo. |
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71.170959 - L'aurora boreale sul tetto del mondo di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Suggerimenti e critiche sempre ben accetti
Lo scatto che rappresenta il mio punto di arrivo, nel titolo la latitudine del punto più a Nord dell'Europa continentale (in realtà il punto realmente più a Nord si trova di fronte a Capo Nord ma capisco perchè abbiano scelto quest'ultimo data la bellezza e l'imponenza).
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https://www.flickr.com/photos/97454674@N07/32550597687/in/photostream/lightbox/
La foto di per se non è l'ideale per un'aurora boreale, a causa dell'inquinamento luminoso, ma data la difficoltà di assistere a un'aurora d'inverno a Capo Nord ho avuto un vero e proprio colpo di fortuna. Fino a un annetto fa d'inverno l'accesso era interdetto a causa del meteo mostruoso, poi hanno introdotto un convoglio che parte 2 volte al giorno con 2 spazzaneve e mezzi di soccorso e si può accedere ma ciò nonostante è stata per me un'esperienza veramente estrema, l'aurora si è vista per un paio di minuti, dopodichè si è scatenata la tempesta perfetta, una quantità di neve che scendeva con una violenza esagerata lateralmente sospinta da venti a quasi 100 km/h. Il tutto è durato per tutta la notte e il giorno successivo è peggiorato facendo chiudere tutte le strade a causa di neve sul manto stradale e pericolo di slavine e costringendomi quindi a restare a Capo Nord un giorno in più. Posto qualche video, il primo tornando col convoglio appena fatta la foto, nel bel mezzo della tempesta dove non riuscivo a vedere più niente, neanche il cofano della macchina, e il secondo fatto dal cottage del campo base durante la tempesta notturna.
https://www.youtube.com/watch?v=lgeqesRwbwk
https://www.youtube.com/watch?v=6M9HPzVxGBo |
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L'ultimo paese di Michelangelo Ambrosini commento di Michelangelo Ambrosini |
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Grazie a tutti. Franco di Pisa hai ragione c'era un traffico infernale ...A parte gli scherzi come pericoli già è come guidare su una pista sul ghiaccio con aderenza spesso quasi nulla, bisogna stare attenti, specie in Lapponia interna a renne o alci che ti puoi trovare all'improvviso sulla strada ad esempio dietro a una curva o che ti tagliano la strada, col pericolo di prenderti la macchina in pieno, se ci mettessimo pure il traffico sarebbe troppo. Da quelle parti il traffico non sanno neanche cosa sia, fai conto che sia Norvegia che Finlandia hanno sui 5 milioni di abitanti concentrati principalmente nei centri urbani più importanti, invece nei posti dove sono stato io sicuramente ci sono più animali che persone. |
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Foggy di spang commento di Michelangelo Ambrosini |
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Atmosfera onirica, scatto molto suggestivo, complimenti, condivido il suggerimento di lasciare più aria ai lati. |
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