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(Stra)ordinario di MC82 commento di littlefà |
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Mi piace..mi piace proprio molto...una realtà osservata nel suo essere tutt'altro che ordinaria...momenti ,situazioni e intuizioni..non è semplice cogliere tutto questo e confezionarlo in maniera efficace. Davvero complimenti  |
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(Stra)ordinario di MC82 commento di sanmoi |
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Lavoro eccezionale, complimenti!
Non saprei davvero quale scegliere, sono tutte fantastiche...anzi, straordinarie!...  |
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(Stra)ordinario di MC82 commento di lodovico |
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Mi associo volentieri ai complimenti per questa tua ricerca che strappa più di un sorriso.
Un saluto!  |
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(Stra)ordinario di MC82 commento di essedi |
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Grande occhio nel cogliere lo straordinario nell'ordinario.Tutte suggestive queste immagini,fantastica l'ultima!Complimenti,un reportage che conservo tra i preferiti.  |
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(Stra)ordinario di MC82 commento di MC82 |
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vi ringrazio molto.
Mario Zacchi@ capisco le possibili perplessità, se esse riguardano il possibile utilizzo di photoshop non saprei come dimostrare l'autenticità delle immagini, se invece riguardano l'utilizzo di attori allora potrei descrivere le situazioni come si sono create. Considera cmq che per 5 anni la mia fotografia è stata rivolta solamente a questo progetto, daje e daje qualcosa di buono deve pur uscire. un saluto |
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(Stra)ordinario di MC82 commento di nicomat |
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Godibilissime!
La mia preferita: quella di Thor, davvero ben vista ed incredibile
Molto bravo, ciao  |
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(Stra)ordinario di MC82 commento di MC82 |
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ho realizzato questo lavoro tra il 2010 e il 2015, questa è una versione stringata di un corpus di tante immagine atte a mostrare quanto espresso nel titolo, al quale credo non debba aggiungere nessuna ulteriore spiegazione.
un cordiale saluto e grazie in anticipo per eventuali considerazioni |
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L'irruzione del Reale di MC82 commento di MC82 |
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Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno offerto il loro contributo
@Pamar non sono un esperto delle teorie di Lacan, mi sono interessato ad una estetica del Reale da un punto di vista filosofico ed ho iniziato lo scorso anno ad affrontare la questione da un punto di vista fotografico. Grazie per il tuo contributo e per la lettura comparata con l'altro lavoro.
@Flavia Grazie per esserti avvicinata a questo tipo di estetica lontana dal tuo modo di intendere. Grazie per aver rintracciato affinità con l'opera di Bacon.
A presto |
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L'irruzione del Reale di MC82 commento di essedi |
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Un viaggio nel dolore con immagini non da"leggere"ma da"sentire"come ci spinge il vissuto di ognuno di noi.La vita è fatta di sogni,di fantasie,di speranze,di bugie poi improvvisamente arriva il "Reale" e ci investe con tutto il suo carico di disillusione e sofferenza.Notevole lavoro che arriva nel profondo.Lo porto con me.Un caro saluto,Sergio. |
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L'irruzione del Reale di MC82 commento di Flavia Daneo |
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Un lavoro particolarissimo ed affascinante a cui ho provato ad avvicinarmi con cautela essendo lontanissimo dai canoni "estetici" cui sono abituata. Diciamo che l'aspetto che mi ha colpito in modo particolare è la vicinanza con certa pittura, soprattutto Francis Bacon, per la presenza inquietante di dominanti scure e l'emergere di espressioni deformate che quasi si sciolgono nell'amalgama di forma e colore. Il disagio di un'umanità disfatta e sofferente che urla la propria distorta e distorcente visione di un mondo alterato da allucinate conflittualità. Va dato atto all'autore di essere riuscito, tramite lo stimolo visivo, a infondere quasi nell'osservatore le sensazioni e le emozioni che hanno avviato il suo processo creativo. |
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L'irruzione del Reale di MC82 commento di pamar |
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Impegnativo. Mi viene in mente questa parola nell’approcciarmi a questo lavoro. ho usato la parola “approcciarmi” non casualmente. Anche il termine approccio non è dei migliori, ma mi serve per differenziare il semplice “vedere” con il desiderio di capire (anche se solo in parte) un lavoro e quello che è alla sua base; i suoi connotati concettuali, quanto vuole comunicare e i postulati sottesi. In lavori di questo tipo vi è un mondo di congetture, collegamenti e rimandi non semplici da cogliere. E ‘un lavoro al quale non basta una semplice e veloce analisi ma è necessaria una buona conoscenza di quanto vi è alla sua base. Di sicuro all’autore un lavoro del genere non è scaturito in un pomeriggio, ma (mi corregga l’autore se sbaglio) sono stati necessari innumerevoli momenti di pianificazione, progettazione “senza” impugnare fisicamente la macchina fotografica. Proprio come dice il grandissimo fotografo Duane Michals: "I'm not a photographer the moment I pick up the camera. When I pick one up, the hard work's already been done". Detto questo io posso solamente avvicinarmi cercando di ricordare il poco che sapevo circa le teorie di Lacan e in parallelo valutare l’estetica del lavoro, dapprima solo per essa, poi anche in relazione con il suffisso filosofico che è alla basa del portfolio.
Allora, faccio una valutazione iniziale che riguarda la natura puramente grafica del portfolio e la sua omogeneità e capacità di dipanarsi fluidamente e senza intoppi od ostacoli.
Mi viene naturale partire, proseguire dal tuo precedente lavoro che hai qui proposto, “L’informe”, senza la pretesa di poter dire che sono legati dal lato del significato ma puramente dal lato grafico. li vedo molto simili, sebbene uno sia in B&N e l’altro a colori. Ci trovo la stessa veste grafica delle immagini con l’uso di una veste grafica morbida e granulosa. Quanto è profondamente diverso e balza da subito all’occhio riguarda la scurezza estrema di questo lavoro, con le figure su uno sfondo scurissimo mente in “L’informe” gli sfondi sono sempre bianchi. Questo crea una sensazione di pesantezza ed oppressione e lascia intuire il diverso e quasi antitetico spirito che anima i due lavori. Come di consueto la grafica riconduce immancabilmente a significati che sono oltra una semplice veste e rimanda al concettualismo del lavoro. in questo caso cupo non si rifà solo alla veste grafica ma veicola l’atmosfera che permea il lavoro. Mano mano che mi soffermo sulle immagini poi tendo ad associare il colore con una sorta di B&N….nel senso che il colore presente è solo una singola tonalità. Tonalità ocra scurissimo/carne. Un monocromatismo assimilabile ad un B&N, ma che unita ai toni particolarmente scuri e conferisce un’aria più cupa e pesante quasi mancasse una ventata di aria. altra caratteristica che ho notato sono gli occhi. Spesso celati nell’ombra ma quando visibili lo sono in modo quasi completo, bulbi oculari neri e resi vivi da dei riflessi luminosi che li rendono inquietanti e pervasi da una sorta di panico, quasi paura o consapevolezza della propria condizione dellla quale ci si è resi conto dopo il rendersi conto della propria condizione interna, prima della successiva accettazione dello stato delle cose e la capacità di ascoltare e capire il proprio inconscio (non è tutta farina del mio sacco….sono andato a rivedermi velocemente le idee di Lacan). Ed allora, capendo o cercando di comprendere l’idea che sottende questo portfolio, addentrandosi e facendo proprio il filo conduttore che passa attraverso il lavoro, forse acquista un significato interpretabile e comprensibile l’ultima fotografia, quella che chiude la serie. Un volto fermo e non squassato come quelli precedenti. Reso fermo e stabile dall’avere raggiunto una prima negata consapevolezza. Un volto di persona ormai matura, adulta come età. persona che si è resa conto del proprio essere e calma, ferma, con lo sguardo titubante che esprime un interrogativo; ora consapevole ma conscio di potersi perdere e portato a spegnersi e perdere ogni iniziativa…quello che potrebbe essere insito nella vita di oggi: la perdita del desiderio a fronte del soddisfare l’impulso del tutto subito che porta alla sua cancellazione.
Marco |
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L'irruzione del Reale di MC82 commento di jus |
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Una sequenza lovecraftiana...
Di tutta la spiegazione ho capito molto poco, ma quel che vedo ed il suo svolgersi pur inquietante più per i colori ed i toni che per le espressioni, mi piace.
Complimenti e preferita.
Ciao. |
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