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Ex Manicomio Granzette di Mr_White commento di Mr_White |
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Sisto Perina ha scritto: |
Io, ogni volta che vedo questi reportage, penso sempre alle immagini di John Phillips,al suo reportage sul manicomio di San Giacomo a Verona...
Con la memoria intrisa delle immagini di Phillips il tuo reportage acquista ancor più enfasi....ed è giusto che sia così
ciaoo |
Ho dato un occhio alle foto che si trovano online di quel reportage. Impressionanti: formalmente ineccepibili, colte con gran sensibilità e con uno sguardo davvero libero da pregiudizi. Grazie per lo spunto. |
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Ex Manicomio Granzette di Mr_White commento di Sisto Perina |
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E' molto difficile riuscire a creare un buon reportage su alcuni temi...
sia perchè trattati numerose volte sia perchè difficili proprio da raccontare...
Consci di ciò che erano le condizioni di vita (vita....mah) in questi posti noi, visitatori, partiamo con un background culturale che fornisce un'importante base per l'analisi di questo tipo di lavori...
Passato il mal di testa delle prime foto che mi sconbussolano dondolandomi a destra e a sinistra ( ), le altre corrono via fluide, semplici ma ben studiate...
Come dice l'autore...sicuramente sono toccanti, conosciamo la storia di questi ricoveri psichiatrici e non possiamo non esserne coinvolti...
Forse manca lo scatto che differenzia il tuo lavoro da altri, un qualcosa che ci immerga ancor di più nella realtà del tempo ma non chiedermi cosa sia questo tocco magico perchè non saprei che risponderti...
Forse una ricerca di qualche vecchio scatto del luogo o delle persone che vi erano rinchiuse, qualche testimonianza storica?...mah
Io, ogni volta che vedo questi reportage, penso sempre alle immagini di John Phillips,al suo reportage sul manicomio di San Giacomo a Verona...
Con la memoria intrisa delle immagini di Phillips il tuo reportage acquista ancor più enfasi....ed è giusto che sia così
ciaoo |
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Ex Manicomio Granzette di Mr_White commento di Mr_White |
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Roby, la tua osservazione sulle inquadrature è molto interessante, e l'ho notato solo adesso: quella pubblicata qui è solo una selezione ristretta del reportage, e sembra che per gli esterni abbia scelto (incosciamente!) solo inquadrature inclinate.
L'inquadratura inclinata è spesso una mia fissa, ma pur abusandone scatto anche in modo più "rigoroso" - e lo potete verificare dando un'occhiata allo slideshow su youtube. Negli interni sicuramente il maggior rigore è da imputare anche all'uso massiccio del cavalletto, che talvolta vincola la composizione (specie se fatta al volo). |
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Ex Manicomio Granzette di Mr_White commento di robyc69 |
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Concordo con gulfis, una buona serie, soprattutto la parte che hai dedicato agli interni.
trovo invece nei primi scatti che proponi un'inclinazione dell'inquadratura un po' fine a se stessa. Avrei visto meglio inquadrature piu' rigorose anche per l'esterno, cosi' come hai poi fatto per l'interno.
ciao.
Roberto |
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Ex Manicomio Granzette di Mr_White commento di Mr_White |
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Ciao, e grazie per i complimenti.
Il complesso di Granzette è molto grande ed immerso nei campi coltivati per tre lati su quattro. Vi sono due ingressi, uno dei quali con un cancello basso facilmente aggirabile. L'area è completamente abbandonata: non vi sono lavori in corso ne opere di alcun genere, per cui entrare e fotografare non disturba (beh, più o meno).
La struttura è ancora molto solida e sicura: rispetto ad altre zone abbandonate che ho fotografato, le zone "pericolose" sono poche o nessuna.
Insomma: arrivare presto, scavalcare e fotografare con calma.
Per il discorso "soggetto inflazionato", sono abbastanza d'accordo: ma ti posso anche dire che è un soggetto così intriso di umanità, nascosta e sotterranea proprio perché non accettata, da risultare molto toccante...
e sicuramente degno di essere raccontato con una fotografia, per far capire agli altri cosa ci hai visto. |
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Ex Manicomio Granzette di Mr_White commento di gulfis |
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Il reportage é molto ben fatto,( anche se un tantino inflazionato,) complice un ottimo BN che rende perfettamente l'atmosfera di un luogo tanto cupo e drammatico.La gestione della luce,negli interni,mi sembra funzionale al racconto..
Per me un bel lavoro d'insieme.Complimenti
#Una curiositá:Posso chiederti come fate ad entrare?..ho giá visto altre cose del genere in giro..e non capisco se si possa accedervi osi' liberamente..?!
ciao |
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Ex Manicomio Granzette di Mr_White commento di Mr_White |
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"Ho i nervi a pezzi stasera. Sì, a pezzi. Resta con me.
Parlami. Perché non parli mai? Parla.
A che stai pensando? Pensando a cosa? A cosa?
Non lo so mai a cosa stai pensando. Pensa."
Penso che siamo nel vicolo dei topi
Dove i morti hanno perso le ossa.
[…]
E non sai
"Niente? Non vedi niente? Non ricordi
Niente?"
Ricordo Quelle sono le perle che furono i suoi occhi.
"Sei vivo, o no? Non hai niente nella testa?"
da "La terra desolata", T.S. Eliot - 1922
Ex-Manicomio di Granzette, Rovigo
Il progetto del manicomio di Rovigo nasce nel 1906, quando il Consiglio Provinciale decide di aprire, con un preventivo da un milione di lire, un Ospedale Psichiatrico a Rovigo, per riunirvi i matti polesani sparsi in 41 Ospedali di tutta Italia. La spesa relativa alla retta di questi ricoverati rappresentava, nel 1903, circa il 10% dell’intero bilancio provinciale.
La superficie totale dell’area prescelta, fra fabbricati (fra cui 9 padiglioni) viali, cortili, giardini e colonie agricole, equivale a 20 ettari, duecentomila metri quadrati. Dopo varie vicissitudini e sospensioni, e l’utilizzo dell’area durante la I guerra mondiale da parte dell’Amministrazione Militare, l’apertura ufficiale del manicomio avviene il 20 marzo 1930. Costruito per 400 persone il manicomio sarà utilizzato per una media di settecento.
Dal 1930 fino al 1980, allorché non furono più accolti nuovi malati, per le nuove disposizioni di legge, l’Ospedale Psichiatrico di Rovigo assolse la funzione di “ricovero e di cura” dei malati psichici per tutta la Provincia di Rovigo “accogliendo” migliaia di pazienti, nel compito specifico di “istituzione totale”, cui era deputato in base alla legge psichiatrica allora in vigore. Funzione di “ricovero e cura” praticati con metodi considerati coercitivi e violenti come l’elettrochoc e l’insulinoterapia. Il “residuo psichiatrico”, dal 1980, viene definitivamente chiuso nel dicembre 1997. Da allora, l’area giace dismessa e in totale abbandono.
Clicca qui per lo slideshow comprensivo di tutti gli scatti
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Quasi on di Mr_White commento di Mr_White |
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damp73 ha scritto: | gradevoli toni acidi .immagine paricolare che però poteva essere meglio sfruttata se tenuta all'interno di un portfolio . |
Ciao, grazie per il commento.
Potresti spiegare meglio cosa intendi con portfolio?
L'immagine fa parte di un set di fotografie (ne trovi altre due tra le mie foto). |
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Quasi on di Mr_White commento di DamianoPignatti |
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gradevoli toni acidi .immagine paricolare che però poteva essere meglio sfruttata se tenuta all'interno di un portfolio . |
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Status offline di Mr_White commento di Mr_White |
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Mhmm, ho provato diverse tonalità, e questa è stata scelta perchè "avvolgeva" in maniera uniforme le altre foto del set (nel mio album altre due). |
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Status offline di Mr_White commento di Mr_White |
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Abito a Pordenone, ma sono di Portogruaro. Amo molto fotografare posti desolati, anche se l'ex Sava era tutto tranne che abbandonata... c'erano almeno tre gruppetti di 2/3 fotografi ciascuno
Per quel che riguarda la foto, la sfocatura iniziale era data dal diaframma (se non ricordo male ero col 50mm f1.4) ma ho voluto "rinforzarla" in PP. Il risultato non è graduale tanto quanto avrei voluto, ma non ci ho perso tantissimo tempo. |
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Status offline di Mr_White commento di leoboia69 |
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la profondità di campo è data dal diaframma o fatta in pp?
questi luoghi sono spesso mia meta!
dove sei di bello?
comunque mi piace , unisci alla foto ,di per se interessante per compo, pure un messaggio  |
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