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From a window di Rebis commento di Rebis |
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xxx_shooter ha scritto: | Molto bella e con tecnica da vendere.
ciao
Carlo |
Grazie del tuo commento
Purtroppo è difficile essere creativi in Westfalia... hehehe.. ma si fa quel che si puote! |
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From a window di Rebis commento di Rebis |
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cenfa19 ha scritto: | chi si rivede!!
ciao pietro vedo che hai affinato di molto la tecnica!
quando passi per roma fatti sentire!! |
Haaaaaa ciaoooo!!! Amico mio!!
Ho quasi finito... penso che nel 2011 tornerò. Sono quasi sicuro anzi...
Quanto c***o mi mancate...
Un abbraccio forte  |
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From a window di Rebis commento di cenfa19 |
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chi si rivede!!
ciao pietro vedo che hai affinato di molto la tecnica!
quando passi per roma fatti sentire!! |
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From a window di Rebis commento di Rebis |
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Brado ha scritto: | Mi piace il monocromatismo ed il leggero effetto hdr  |
Grazie del commento! Sì anche io adoro desaturare un poco e lavorare su selective colors. Tuttavia i colori sono mantenuti originali, non ho variato i rapporti reciproci.
vigorsol ha scritto: | mmm mi sfugge qualcosa...
perché è in Artwork? |
Ciao!
Bè l'altra volta ne avevo messa una simile e l'hanno spostata in artwork. Ho accorciato la catena di comando
polmarco ha scritto: | bella elaborazione ciao marco  |
Ciao Marco! Grazie della gradita visita. Apprezzo molto.
Pietro
shenron78 ha scritto: | A me piacciono sempre queste foto tendenti all'HDR  |
Grazie! Sì questo è un HDR processato con Qtpfsgui (Linux) e poi postwork in PS CS2 sempre montato (faticosamente) su linux Ubuntu Jaunty.
L'esposizioni sono solo due +1 e -1 (circa) con tempi da 30 sec a 10 f11 iso 100.
il trucco qui usato è quello di prendere la sovresposta con una macchina che passa e illumina la strada. Eliminare le scie dei fari è poi possibile educando il tone mapping in sede hdr avendo la sottoesposta senza macchine che passano. Questo lascia invariato il contributo isotropo della luce dei fari sulle macchine parcheggiate e sui muri/finestre, mentre elimina il fascio beammato verso il sensore.
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From a window di Rebis commento di Rebis |
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Dalla finestra del 2° piano dello stabile in Malzstraße, Südstadt (Wuppertal, NRW, Germania) dove io disperatamente risiedo.
1am, dopo un'altra dannata nevicata. |
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"Lord of the War" (war's lord) di Rebis commento di hologhost |
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mi punisco spesso riguardando ebbro di meraviglia l'ultimo assalto deciso, quella pioggia luminosa che scorre via tecnologicamente verso l'alto, montata su vecchi camion sovietici.I katiusha.
Il rimando è ripido verso il basso. Si scivola con disovolta e folle velocità verso questo pensiero.
L'occhietto segue la traiettoria e dopo un po' si scopre che il traino della pupilla ha lanciato la mente verso l'alto come una fionda.Si è perso il contatto col terreno, perchè a quel punto non si può più sostenere tutto ciò che è stato prima.
Non possiamo tenere a mente tutta la follia esistita prima di noi, impazziremo. Non possiamo non tenere a mente tutta la follia prima di noi perchè, guardando indietro, impazziremmo dallo scoprire quanto siamo monotoni, noiosamente monotoni.
Tutto oscilla tra queste due fiaccole... e la noia, in questi tempi di esseri piccoli, può portare a pessime conclusioni. |
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Feu et Sal di Rebis commento di Rebis |
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hologhost ha scritto: | riconobbi l'asso del lasso di tempo |
O fratello! com'è dolce la tua visita nell'Athanor ormai sigillato. Vedo che ormai la parlantina profana s'è messa a tacere
Un caro saluto dalla Vestfalia. |
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Feu et Sal di Rebis commento di Rebis |
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Laboratorio del mercurio fugace: "Gnosi te ipsum" viene dal greco Γνῶθι Σεαυτόν ed è a mio avviso più giusto tradurre il Σε-αυτόν con "il proprio sé" e non con "sé stessi" come invece vien fatto di pensare leggendo il latino "te ipsum".
Percorrete il vostro labirinto o rimarrete sempre profani a voi stessi! |
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Labyrinth di Rebis commento di Rebis |
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Labirinto nel marmo della cattedrale gotica di Koeln (Colonia, Germania).
Riporto il mio commento originale scritto in inglese. Scusate ma non ce la faccio a ritradurlo
The entrance of any temple, no matter the cult inside, shouldn't be stright because the real path the man has to do is to get inside himself. The gothic cathedrals always have a labyrinth on the ground symbolizing the hard path we have to walk through to get to the "center" which is nothing but our inside.
The labyrinth you see here is on the crypt of Koln Dom cathedral (Germany). As in general happens, this type of labyrinth are easly solved just by walking through the lines and they presents no crossing or intersection. Thus they are not really labyrinths in which you can loose your step and this because the way to the ineer true self is hard but univoque. There is only one way to the center. The other paths are leading to wrong directions.
So whenever you see these labyrinths on the ground please avoid to step on them trying to solve the labyrinth: in this way it will be clear to all that know this symbol that you just didn't understand nothing about the real trip you should do, which is again a mental trip inside your inner way to be earth.
P.S. to symbolize the labyrinth in the normal churches the entrance is made 90 degrees with wooden doors so that to get inside you have to "curve" and you cannot get in "straight". Of course this is a quite ancient symbolism (anterior to any Catholics or Christian cult which only stole pratically all their symbols from other cults) and many ppl just don't get it, nor many priests themselves does... |
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