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Verso l'infinito e oltre......... di alecacciafotosub commento di Clara Ravaglia |
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Dall'oceano allo spazio: una Voyager alternativa, e subacquea...a forma di medusa, che va, parafrasando.... ad "esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, per arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima"
Ciao
Clara  |
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The great beauty di alecacciafotosub commento di Antonio Mercadante |
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Che viaggio spettacolare, complimenti a priori. Se posso permettermi una critica, avrei lavorato meglio sulla sequenza. Mi spiego, lo scatto areale in B/W per esempio poteva essere l' introduzione e accompagnare all' avvicinamento per poi passare alle afore tanto ben riprese. Per spezzare avrei usato qualche scatto con inclusi i sommozzatori (da te usati in chiusura) tra l' altro anche quelli molto buoni. In fine concordo sul fatto che il b/w in questo caso renda meno fluido il documento. Comunque ancora complimenti. |
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The great beauty di alecacciafotosub commento di lodovico |
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Sicuramente affascinante poter visitare grazie a te le profondità marine con tale chiarezza di visione e purezza cromatica.
Eviterei di inserire però foto in B/N in un reportage a colori.. e viceversa, ovviamente!
Un saluto e complimenti! |
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The great beauty di alecacciafotosub commento di alecacciafotosub |
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II secolo a.C. questa si ipotizza sia la datazione del relitto scoperto nel 2011, davanti la costa catanese. Il luogo del ritrovamento è sito ad una profondità compresa tra i 65 e 80m quindi per poterlo visitare si deve essere in possesso dei brevetti relativi che abilitino a queste quote. Negli anni scorsi ho avuto la fortuna di collaborare con l'unico diving autorizzato alle visite guidate presso questo sito. La logistica e la profondità elevata, fanno si che le visite siano obbligatoriamente regolamentate. Inoltre, sempre grazie alla Soprintendenza del Mare ho partecipato attivamente al recupero di una grande anfora che ora si trova al museo di Palermo ed è allo studio da parte degli esperti per capirne la composizione, cosa contenesse e la provenienza. Il relitto riguarda una grande nave ch eprobabilmente a seguito di condizioni meteo marine avverse affondò. Durante l'affondamento la nave si capovolse, così come tutti i manufatti e questo non ha permesso al materiale ligneo della nave di resistere agli agenti marini, visto che è rimasto esposto. Accanto ai manufatti si vedono delle ancore di piombo, dei tubi e delle tegole. Le anfore di varie forme sono divenute un rigoglioso substrato per animali sessili e non. Quasi ogni anfora è un nascondiglio per tanti animali marini, come scorfani, gronghi e murene. Quando si è laggiù è come tornare indietro nel tempo e tutto si ferma.......
L'ultima foto mi immortala accanto alla grande anfora recuperata con l'autorizzazione della Soprintendenza del Mare. |
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Wreck Valfiorita di alecacciafotosub commento di alecacciafotosub |
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Grazie a tutti.
Rispondo a Nerofumo: la nave di cui parli esiste e l'ho anche visitata prima che venisse interdetta e sigillata, con una enorme colata di cemento nelle stive, dopo che si resero conto che l'esplosivo usato negli eclatanti e terribili attentati dinamitardi ai danni di alcuni magistrati, fosse di origine militare. La nave è la Laura C. appunto considerata la s.Barbara della mafia. |
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Wreck Valfiorita di alecacciafotosub commento di nerofumo |
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Quattro foto possono bastare visto il genere non propriamente comune per questo forum. La tua descrizione non può fare a meno di portarmi verso quelle conclusioni secondo cui in qualche fondale antistante la costa ionica sia attualmente affondata una nave piena di esplosivi che fa da supermercato alla ndrangheta, una vera santa Barbara. Dicerie ? forse, chissà. Di sicuro se ci sei arrivato tu ci può arrivare chiunque. Le foto sono impeccabili. |
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Wreck Valfiorita di alecacciafotosub commento di lodovico |
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Una tragedia lontana...
E' meraviglioso come la Natura sia pietosa ed ingentilisca questo scheletro muto di vita umana con arabeschi colorati... quasi dei fiori perenni alla memoria.
Un saluto |
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Wreck Valfiorita di alecacciafotosub commento di alecacciafotosub |
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8 Luglio 1943: la nave Valfiorita, lunga 144,5 metri e stazza di 6200 tonnellate, carica di un importante carico bellico, parte alle 21.00 da Messina verso Palermo.
Nonostante non fosse stato possibile reperire le bombole di CO2 del sistema antincendio, il comandante della "Valfiorita", T.V. Giuseppe Strafforello, fu costretto a salpare.
Poco dopo essere uscita dal porto di Messina, sotto la scorta della torpediniera "Ardimentoso", alle 22.45 la "Valfiorita" venne centrata da due dei quattro siluri lanciati dal sommergibile britannico Ultor che la attendeva poco al largo.
Delle enormi fiamme si svilupparono senza poter esser domate, proprio per il disservizio del sistema antincendio, ed apparve subito chiaro che la nave non potesse salvarsi, pertanto il comandante ordinò l'abbandono della nave.
Ferita a morte, colò a picco alle 12 circa del 9 luglio 1943 davanti alla località Mortelle (ME), portando con se tutto il suo carico e purtroppo alcuni dei componenti dell'equipaggio.
Nelle foto in sequenza:
1) Mitragliatrice binata anti aerea, staccatasi dal ponte superiore e poggiata sul fondo a 65m
2)) Stive di carico con materiale bellico di vario genere tra cui le canne di balistite
3) Mezzi di trasporto Guzzi Trialce
4) Ingresso sala macchine completamente ostruito dalle lamiere contorte |
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