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la morte nascosta di quentin commento di nerofumo |
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A più riprese proposi a suo tempo macellazioni di maiali in società rurali, in tanti mi attaccarono prendendo le difese della bestia la cui unica colpa era quella di entrare a far parte nel ciclo produttivo che avrebbe sfamato una famiglia per un anno intero. Da allora ogni mio lavoro in quel senso non è accompagnato da alcuna didascalia tesa quasi a giustificare simili nutrimenti e conseguenti uccisioni. Mai più, mai più giustificherò il mio operato fotografico cercando però di non enfatizzare la morte in quanto tale. Nel tuo lavoro tutto sembra scorrere per il verso giusto, in tanti affrontano questo argomento con un bianco nero che nasconde quel rosso inequivocabile ma a mio avviso la morte, la "sua" morte deve sentirsi nell'aria, deve vedersi, essere ascoltata per una maggiore presa di coscienza del nostro essere miseramente uomini.
Detto questo.....La quart'ultima dubito ti verrà perdonata. |
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la morte nascosta di quentin commento di bondell |
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Crudo il servizio é crudo, e molte immagini sono evocative comunque e molti forti, ma vorrei fermarmi un attimo per spendere qualche parola sulla eccellente qualità fotografica delle tue immagini, che forse si dimentica un po' per la forza di ciò che proponi, ma che comunque c'é, ed é notevolissima ,
Complimenti anche da parte mia |
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la morte nascosta di quentin commento di Ettore Perazzetta |
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Mario Zacchi ha scritto: | Sarà ... ma il tuo reportage è fatto di foto belle, ma ben poco oggettive, anzi: sono assai enfatiche. Nei fatti, è una visione abbastanza animalista della faccenda. Se davvero non voleva esserlo, quel certo modo spettacolarizzato di raccontare l' uccisione degli animali per scopi alimentari, morbosamente attesa dal pubblico orientato al pensiero vegan-animalista, ti ha inconsapevolmente preso la mano.
Il risultato è sicuramente meritevole come confezione; ma personalmente non lo premierei come coerenza con le dichiarate premesse nelle quali, nell' ultimo periodo (grammaticamente inteso) si legge anche una sorta di monito: ecco ciò che mangi. Quasi che essere carnivori in una società che, evolvendo, ci ha permesso di procurarci il cibo sui banchi del supermercato, su cui arriva mediante industrializzazione dei processi di allevamento e uccisione anziché attraverso la caccia con le nude mani (e a km zero, chiaramente, mi raccomando ...) sia una colpa. |
Nel lontano 1982 un monaco “arancione” ha bussato alla porta e mi ha lasciato un libriccino. Ad un certo punto c’era scritto “un pezzo di carne non è altro che un pezzo di cadavere.” ebbene, per i seguenti 30 anni ho seguito una dieta vegetariana fino al 2012. Ora che siamo nel 2017 vedendo queste immagini quasi mi pento di essermi “evoluto”. Per me un buon lavoro, non importa se coerente o meno alla premessa, questo succede e se l’evoluzione risiede tutta nella meccanizzazione di un gesto manuale, non è che sia poi quel gran che. |
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la morte nascosta di quentin commento di Mario Zacchi |
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quentin ha scritto: | Ho voluto realizzarlo NON per denunciare chi uccide gli animali, in quanto la carne è parte integrante della nostra alimentazione.
Ho voluto realizzarlo per documentare l'attività di un mattatoio, la struttura che ci fornisce la carne che compriamo nei supermercati bella impacchettata e con il prezzo di sopra e poi cucinata e mangiata con tanto gusto nelle nostre tavole. |
Sarà ... ma il tuo reportage è fatto di foto belle, ma ben poco oggettive, anzi: sono assai enfatiche. Nei fatti, è una visione abbastanza animalista della faccenda. Se davvero non voleva esserlo, quel certo modo spettacolarizzato di raccontare l' uccisione degli animali per scopi alimentari, morbosamente attesa dal pubblico orientato al pensiero vegan-animalista, ti ha inconsapevolmente preso la mano.
Il risultato è sicuramente meritevole come confezione; ma personalmente non lo premierei come coerenza con le dichiarate premesse nelle quali, nell' ultimo periodo (grammaticamente inteso) si legge anche una sorta di monito: ecco ciò che mangi. Quasi che essere carnivori in una società che, evolvendo, ci ha permesso di procurarci il cibo sui banchi del supermercato, su cui arriva mediante industrializzazione dei processi di allevamento e uccisione anziché attraverso la caccia con le nude mani (e a km zero, chiaramente, mi raccomando ...) sia una colpa. |
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la morte nascosta di quentin commento di Pietro Bevilacqua |
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Ciao...
La visione è dura, cruda, a volte infastidisce...
Direi che funziona davvero molto, indipendentemente dal messaggio...
Complimenti...
Un saluto
Pietro |
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la morte nascosta di quentin commento di Buonaluce |
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tutto è drammaticamente vero. sei stato bravo a risparmiarci le scene più cruente perché come dici nel titolo la morte c'è ma non si vede.
ad ogni modo sono "rimorsi" facilmente rimovibili nell'arco di qualche ora, all'ora di pranzo non ci penserò più di tanto.  |
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la morte nascosta di quentin commento di quentin |
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il seguente reportage contiene immagini forti.
Ho voluto realizzarlo NON per denunciare chi uccide gli animali, in quanto la carne è parte integrante della nostra alimentazione.
Ho voluto realizzarlo per documentare l'attività di un mattatoio, la struttura che ci fornisce la carne che compriamo nei supermercati bella impachettata e con il prezzo di sopra e poi cucinata e mangiata con tanto gusto nelle nostre tavole. |
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the mountain biker di quentin commento di Howitzer |
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Molto ben realizzata, effetti particolari e gradevoli, il soggetto sembra in attesa di decidere un nuovo percorso dove mettersi alla prova. Complimenti. |
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the mountain biker di quentin commento di Ettore Perazzetta |
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Ciao. Downhill… da ex motocrossista le immagini non mi restituiscono il senso di velocità, precario equilibrio, e controllo del mezzo ( la potenza non è nulla senza il controllo ) che le due discipline hanno in comune. Un saluto. |
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the mountain biker di quentin commento di nerofumo |
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Non sono il mio genere e probabilmente neanche il tuo per quel pò che ti conosco. Pur non cogliendo proprio figure mozzafiato resta evidente una perfezione formale di non poco conto. La tecnica credo sia abbastanza inedita visto l'uso di queste fonti di luce laterali con cui ti sei magistralmente aiutato. |
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migranti di quentin commento di quentin |
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Grazie a tutti per gli apprezzamenti a questo progetto che ho deciso di condividere con Voi, e grazie di cuore per averlo scelto come foto della settimana. |
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